Omegaflex: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Omegaflex (Glucosio Monoidrato + Poliaminoacidi + Sali Minerali + Olio Di Soia + Trigliceridi A Media Catena + Sodio Idrossido): sicurezza e modo d’azione

Omegaflex (Glucosio Monoidrato + Poliaminoacidi + Sali Minerali + Olio Di Soia + Trigliceridi A Media Catena + Sodio Idrossido) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Apporto di energia, acidi grassi essenziali inclusi gli acidi grassi omega-3 e omega-6, aminoacidi, elettroliti e liquidi nella nutrizione parenterale di pazienti in stato catabolico da moderato a grave, quando la nutrizione orale o enterale è impossibile, insufficiente o controindicata.

Omegaflex è indicato negli adulti.

Omegaflex: come funziona?

Ma come funziona Omegaflex? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Omegaflex

Categoria farmacoterapeutica: soluzioni per nutrizione parenterale, combinazioni Codice ATC: B 05BA10

Meccanismo d’azione

L’obiettivo della nutrizione parenterale è fornire tutte le sostanze nutritive e l’energia necessaria per la crescita e/o la rigenerazione dei tessuti e per il mantenimento delle funzioni dell’organismo.

Gli aminoacidi sono particolarmente importanti in quanto alcuni di essi sono componenti essenziali della sintesi proteica. La somministrazione contemporanea di fonti di energia (carboidrati/lipidi) è necessaria perché gli aminoacidi vengano utilizzati per la rigenerazione dei tessuti e l’anabolismo e per prevenirne l’uso come fonte di energia.

Il glucosio è metabolizzato in tutto l’organismo. Alcuni tessuti e organi come il SNC, il midollo osseo, gli eritrociti, l’epitelio tubulare coprono il proprio fabbisogno energetico esclusivamente con il glucosio. Inoltre, il glucosio funge da componente strutturale di varie sostanze presenti nelle cellule.

Grazie alla loro elevata densità energetica, i lipidi sono un’efficace fonte di energia. I trigliceridi a catena lunga forniscono all’organismo gli acidi grassi essenziali per la sintesi delle componenti cellulari. Per questo,

l’emulsione lipidica contiene trigliceridi a catena media e a catena lunga (derivati dall’olio di semi di soia e dall’olio di pesce).

La frazione di trigliceridi a catena lunga contiene trigliceridi omega-6 e omega-3 per l’apporto di acidi grassi polinsaturi. Essi sono destinati principalmente alla prevenzione e al trattamento del deficit di acidi grassi essenziali, ma costituiscono anche una fonte di energia. Omegaflex contiene acidi grassi essenziali omega-6, soprattutto sotto forma di acido linoleico, e acidi grassi omega-3 sotto forma di acido alfa-linolenico, acido eicosapentaenoico e acido docosaesaenoico. Il rapporto tra acidi grassi omega-6/omega-3 in Omegaflex è di circa 2,5:1.

I trigliceridi a catena media vengono idrolizzati, eliminati dalla circolazione e completamente ossidati più rapidamente in confronto ai trigliceridi a catena lunga. Essi costituiscono un substrato energetico privilegiato, in particolare in caso di disturbi della degradazione e/o utilizzazione dei trigliceridi a catena lunga, ad es. in presenza di deficit di lipoproteina lipasi e/o deficit di cofattori della lipoproteina lipasi.


Omegaflex: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Omegaflex, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Omegaflex

Assorbimento

Omegaflex viene infuso per via endovenosa. Pertanto, tutti i substrati sono immediatamente disponibili per il metabolismo.

Distribuzione

La dose, la velocità di infusione, la situazione metabolica e fattori individuali del paziente (livello di digiuno) sono di importanza decisiva per il raggiungimento delle concentrazioni massime di trigliceridi. Se il prodotto è utilizzato conformemente alle istruzioni e alle indicazioni posologiche, la concentrazione di trigliceridi non supera, in genere, i 4,6 mmol/l (400 mg/dl).

Gli acidi grassi a catena media hanno una bassa affinità con l’albumina. In studi sugli animali condotti con la somministrazione di emulsioni pure di trigliceridi a catena media è stato evidenziato che gli acidi grassi a catena media possono attraversare la barriera ematoencefalica in caso di sovradosaggio. Non sono stati osservati effetti avversi con un’emulsione contenente una miscela di trigliceridi a catena media e a catena lunga, in quanto i trigliceridi a catena lunga hanno un effetto inibitorio sull’idrolisi dei trigliceridi a catena media. Dopo la somministrazione di Omegaflex possono quindi essere esclusi effetti tossici a livello cerebrale.

Gli aminoacidi sono incorporati in svariate proteine di organi differenti dell’organismo. Inoltre, ciascun aminoacido rimane sotto forma di aminoacido libero nel sangue e all’interno delle cellule.

Essendo idrosolubile, il glucosio si distribuisce tramite il sangue in tutto l’organismo. Innanzitutto, la soluzione di glucosio si distribuisce nello spazio intravascolare e viene successivamente captata nello spazio intracellulare.

Non sono disponibili dati sul trasporto dei componenti attraverso la barriera placentare. Biotrasformazione

Gli aminoacidi non utilizzati per la sintesi proteica vengono metabolizzati nel modo seguente. Il gruppo aminico viene separato dallo scheletro carbonioso tramite transaminazione. La catena carboniosa viene ossidata direttamente a CO2 oppure utilizzata come substrato per la gluconeogenesi epatica. Anche il gruppo aminico viene metabolizzato nel fegato a urea.

Il glucosio viene metabolizzato a CO2 e H2O tramite le vie metaboliche note. Una parte del glucosio viene utilizzata per la sintesi lipidica.

Dopo l’infusione, i trigliceridi vengono idrolizzati a glicerolo e acidi grassi. Entrambi vengono incorporati nella vie metaboliche fisiologiche per la produzione di energia, la sintesi di molecole biologicamente attive, la gluconeogenesi e la re-sintesi lipidica.

In particolare, gli acidi grassi polinsaturi omega-3 a catena lunga sostituiscono l’acido arachidonico come substrato eicosanoide nelle membrane cellulari e riducono la formazione di eicosanoidi e citochine infiammatorie nell’organismo. Questo può essere utile nei pazienti che rischiano di sviluppare- uno stato iperinfiammatorio e sepsi.

Eliminazione

Solo piccole quantità di aminoacidi sono escrete in forma immodificata nelle urine.

Il glucosio in eccesso è escreto nelle urine solo se viene raggiunta la soglia renale per il glucosio.

Sia i trigliceridi dell’olio di semi di soia, sia i trigliceridi a catena media vengono completamente metabolizzati a CO2 e H2O. Piccole quantità di lipidi vengono perse solo durante il distacco delle cellule dalla cute e da altre membrane epiteliali. Non vi è praticamente escrezione renale.


Omegaflex: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Omegaflex agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Omegaflex è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Omegaflex: dati sulla sicurezza

Con Omegaflex non sono stati condotti studi preclinici.

Non ci si attendono effetti tossici da parte di miscele di sostanze nutritive somministrate come terapia sostitutiva alla posologia raccomandata.

Tossicità riproduttiva

In diversi oli vegetali, e in particolare nell’olio di semi di soia, possono essere presenti fitoestrogeni, come il ß-sitosterolo. Dopo somministrazione sottocutanea e intravaginale di ß-sitosterolo nel ratto e nel coniglio è stata osservata una compromissione della fertilità. Dopo la somministrazione di ß-sitosterolo puro sono state registrate una riduzione del peso dei testicoli e della concentrazione di spermatozoi nel ratto maschio e una riduzione della percentuale di gravidanze nel coniglio femmina. Tuttavia, in base alle conoscenze attuali, gli effetti osservati negli animali non sembrano essere rilevanti per l’uso clinico.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Omegaflex: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Omegaflex

Omegaflex: interazioni

Alcuni farmaci, come l’insulina, possono interferire con il sistema di lipasi dell’organismo. Questo tipo di interazioni sembra comunque essere di importanza clinica limitata.

L’eparina somministrata a dosi cliniche induce un rilascio transitorio di lipoproteina lipasi in circolo. Ciò può determinare, inizialmente, un aumento della lipolisi plasmatica, seguito da una riduzione transitoria della clearance dei trigliceridi.

L’olio di semi di soia ha un contenuto naturale vitamina K1. Questa può interferire con l’effetto terapeutico dei derivati cumarinici, che deve essere attentamente monitorato nei pazienti trattati con tali farmaci.

Le soluzioni contenenti potassio come Omegaflex devono essere usate con cautela nei pazienti trattati con farmaci che aumentano la concentrazione sierica di potassio, come i diuretici risparmiatori di potassio (triamterene, amiloride, spironolattone), gli ACE-inibitori (ad es. captopril, enalapril), gli antagonisti dei recettori dell’angiotensina II (ad es. losartan, valsartan), ciclosporina e tacrolimus.

I corticosteroidi e l’ACTH sono associati a ritenzione sodica e idrica.

Omegaflex non deve essere somministrato contemporaneamente a sangue nello stesso set per infusione a causa del rischio di pseudo agglutinazione (vedere paragrafo 4.4).


Omegaflex: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Omegaflex: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Omegaflex non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco