Oraqix: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Oraqix (Lidocaina + Prilocaina): sicurezza e modo d’azione

Oraqix (Lidocaina + Prilocaina) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Oraqix è indicato negli adulti per l’anestesia locale nelle tasche periodontali per le procedure diagnostiche e terapeutiche, come l’esplorazione, l’ablazione del tartaro e/o levigatura delle radici.

Oraqix: come funziona?

Ma come funziona Oraqix? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Oraqix

Categoria farmacoterapeutica: Anestetici, locali, amidi, associazioni Codice ATC: N01BB20.

La lidocaina e la prilocaina appartengono alla classe degli anestetici locali amidici che producono un blocco locale degli impulsi nervosi attraverso l’inibizione dei canali voltaggio-dipendenti del sodio sulla membrana della fibra nervosa. Gli anestetici locali producono un effetto sul letto microvascolare, che può provocare pallore o rossore transitorio.

Oraqix viene applicato direttamente nelle tasche periodontali per ottenere un’anestesia localizzata. L’insorgenza dell’anestesia locale dopo l’applicazione di Oraqix nelle tasche sottogengivali è rapida, circa 30 secondi, e non sembra che un tempo di attesa più lungo potenzi l’anestesia. La durata media dell’anestesia, valutata esplorando le profondità delle tasche, è di 20 minuti.


Oraqix: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Oraqix, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Oraqix

La prilocaina base e la lidocaina base sono entrambe amino-amidi relativamente idrofili.

Assorbimento: La lidocaina e la prilocaina sono assorbite dalle membrane della mucosa orale in uguale misura. Si calcola che la biodisponibilità sistemica dopo la dose consigliata più alta, 8,5 g, sia 20-40 % (intervallo di confidenza del 95%) per entrambi i farmaci. Se ingerito, la biodisponibilità prevista del gel è bassa, perché sia la lidocaina che la prilocaina mostrano una sostanziale eliminazione epatica di primo passaggio. La Tmax media di entrambi i farmaci è di 30 minuti, dopo la somministrazione di una singola dose e 200 minuti dopo una dose cumulativa di 8,5 g di Oraqix, somministrati in applicazioni ripetute nel corso di 3 ore.

Distribuzione: La lidocaina e la prilocaina hanno un grado intermedio di legame plasmatico, principalmente all’?

1– glicoproteina acida, con un legame alla proteina del 70% e del 40% rispettivamente. La concentrazione plasmatica della lidocaina è maggiore di quella della prilocaina, con valori di Cmax medi di 0,17 e 0,08 mg/L rispettivamente dopo applicazione singola di 0,9-3,5 g, e di 0,28 e 0,11 mg/L dopo una dose cumulativa di 8,5 g di Oraqix somministrata in applicazioni ripetute nel corso di 3 ore.

Biotrasformazione: La lidocaina viene metabolizzata principalmente nel fegato e ha un alto rapporto di estrazione epatica (0,65). La prilocaina ha un’alta clearance oltre il normale flusso sanguigno epatico, che suggerisce un elevato metabolismo extraepatico.

La prilocaina viene scissa sul legame ammidico in o-toluidina, che viene ulteriormente convertita in 4- e 6-idrossitoluidina. La formazione di metaemoglobina durante il trattamento con prilocaina è correlata alla concentrazione plasmatica di o– toluidina e dei suoi metaboliti. Comunque, anche dopo la dose massima consigliata di 8,5 g di Oraqix, le concentrazioni plasmatiche individuali massime di metaemoglobina sono risultate entro il range normale (<2% di emoglobina).

Eliminazione: La lidocaina e la prilocaina hanno clearance medie plasmatiche complessive di 0,95 L/min e di 2,37 L/min rispettivamente. L’emivita finale di entrambi i farmaci dopo somministrazione endovenosa è 1,6 ore. Dopo l’applicazione di Oraqix, l’emivita finale media della lidocaina è 3,6 ore e della prilocania 2,8 ore, il che indica un’eliminazione dipendente dall’assorbimento.

Linearità: L’aumento della Cmax sia della lidocaina che della prilocaina è proporzionale alla dose, mentre alla dose massima consigliata l’aumento è meno che proporzionale.

Pediatria: La farmacocinetica di Oraqix non è stata studiata nei bambini.

Pazienti geriatrici: Non si hanno dati sui livelli plasmatici di lidocaina e di prilocaina dopo l’applicazione di Oraqix in questi pazienti. Comunque, i dati sulla crema EMLA (miscela eutectica di lidocaina e prilocaina), utilizzata sulla pelle intatta, non indicano livelli plasmatici superiori nei pazienti geriatrici rispetto a quelli non geriatrici.

Popolazioni speciali: È noto che la lidocaina e la prilocaina e i relativi metaboliti vengono escreti attraverso i reni e che i metaboliti possono accumularsi nei pazienti con funzionalità renale compromessa. A causa dell’elevato metabolismo epatico, la farmacocinetica della lidocaina e della prilocaina dipende dalla funzionalità epatica.

L’emivita della lidocaina può risultare il doppio o più nei pazienti la cui funzionalità epatica è compromessa.


Oraqix: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Oraqix agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Oraqix è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Oraqix: dati sulla sicurezza

Tossicologia della riproduzione

Lidocaina: Non sono stati osservati effetti teratogeni negli studi sullo sviluppo embrionale/fetale in cui ratti o conigli sono stati trattati durante il periodo di organogenesi. È stata osservata embriotossicità nei conigli, a dosi tossiche per la madre. Nei ratti, è stata osservata una minore sopravvivenza dei cuccioli per le femmine trattate durante la tarda gravidanza e l’allattamento, ad una dose tossica per la madre e che ha influito sulla durata della gestazione.

Prilocaina: Gli studi sulla fertilità e sullo sviluppo embriofetale sono carenti. In uno studio peri-post natale nei ratti, non sono stati osservati effetti sulla sopravvivenza o sullo sviluppo dei cuccioli.

Lidocaina e prilocaina: Non è stato osservato nessun effetto sullo sviluppo embrionale

/fetale in uno studio in cui la lidocaina e la prilocaina sono state somministrate in associazione, durante l’organogenesi.

Poiché in questi studi non sono disponibili dati per l’esposizione sistemica in ratti e in conigli, non è possibile eseguire un confronto con l’esposizione nell’uomo.

Genotossicità e cancerogenicità

Lidocaina: I test di genotossicità della lidocaina sono risultati negativi. Tuttavia, i test della genotossicità con 2,6-xilidina hanno indicato un potenziale genotossico in vitro di questo metabolita della lidocaina. In uno studio sulla cancerogenicità nel ratto con esposizione sia in utero che per tutta la vita postnatale alla 2,6-xilidina, sono stati osservati tumori nella cavità nasale, sottocutanei ed epatici.

Prilocaina: I test di genotossicità della prilocaina sono risultati negativi. Tuttavia i test di genotossicità con o-toluidina hanno indicato un potenziale genotossico in vitro di questo metabolita della prilocaina. In studi di cancerogenicità sul topo e sul ratto lungo tutta la vita, e in uno studio limitato sul criceto, l’o-toluidina ha indotto tumori in vari organi.

Negli studi animali sono state necessarie dosi elevate di 2,6-xilidina o di o-toluidina per indurre tumori. Non si conosce la rilevanza clinica della cancerogenicità di questi metaboliti della lidocaina e della prilocaina osservata in seguito ad un uso intermittente per anestesia locale. È sconsigliato l’uso frequente di dosi elevate di lidocaina e/o prilocaina.

Non sono disponibili altri dati rilevanti sulla sicurezza preclinica per la valutazione della sicurezza, oltre a quelli già presi in considerazione negli altri paragrafi del riassunto delle caratteristiche del prodotto.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Oraqix: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Oraqix

Oraqix: interazioni

Oraqix, cioè lidocaina e prilocaina, deve essere utilizzato con cautela in associazione ad anestesia dentale per iniezione, ad altri anestetici o ad agenti strutturalmente correlati agli anestetici locali di tipo amidico, ad esempio antiaritmici come mexiletina, poiché gli effetti tossici di questi medicinali sono additivi (vedere paragrafo 4.2 e 4.9).

Data la bassa esposizione sistemica e la breve durata dell’applicazione di Oraqix, sembrano improbabili interazioni metaboliche farmaco-farmaco clinicamente significative con lidocaina o prilocaina.

La metaemoglobinemia può essere accentuata in pazienti che già assumono farmaci che inducono la patologia, ad es. sulfonamidi.


Oraqix: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Oraqix: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco