Remodulin: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Remodulin 5 mg/ml soluzione per infusione (Treprostinil Sodico): sicurezza e modo d’azione

Remodulin 5 mg/ml soluzione per infusione (Treprostinil Sodico) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento dell’ipertensione arteriosa polmonare (IAP) idiopatica o ereditaria per migliorare la tolleranza all’esercizio fisico e i sintomi della malattia in pazienti classificati come Classe funzionale III New York Heart Association (NYHA)

Remodulin 5 mg/ml soluzione per infusione: come funziona?

Ma come funziona Remodulin 5 mg/ml soluzione per infusione? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Remodulin 5 mg/ml soluzione per infusione

Categoria farmacoterapeutica: ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI, ESCLUSA L’EPARINA codice ATC: B01A C21

Meccanismo di azione:

Il treprostinil è un analogo della prostaciclina.

Esercita un effetto diretto di vasodilatazione sulla circolazione arteriosa polmonare e sistemica e inibisce l’aggregazione piastrinica.

Negli animali, gli effetti vasodilatatori riducono il volume residuo ventricolare destro e sinistro e aumentano la gittata cardiaca e la gittata sistolica. L’effetto del treprostinil sulla frequenza cardiaca negli animali varia in base al dosaggio. Non è stato osservato alcun effetto importante sulla conduzione cardiaca.

Dati sull’efficacia negli adulti con ipertensione arteriosa polmonare: Studi con Remodulin somministrato per via sottocutanea

Sono stati svolti due studi clinici di fase III randomizzati, in doppio cieco, controllati verso placebo, con REMODULIN (treprostinil) somministrato per infusione continua sottocutanea in soggetti con ipertensione arteriosa polmonare stabile. Nei due studi clinici è stato incluso un totale di 469 adulti: 270 presentavano ipertensione arteriosa polmonare idiopatica o ereditaria (gruppo treprostinil = 134 pazienti; gruppo placebo = 136 pazienti), 90 pazienti presentavano ipertensione arteriosa polmonare associata a malattia del tessuto connettivo (principalmente sclerodermia) (gruppo treprostinil = 41 pazienti; gruppo placebo = 49 pazienti) e 109 pazienti presentavano ipertensione arteriosa polmonare associata a cardiopatia congenita con shunt sinistro-destro (treprostinil = 58 pazienti; placebo = 51 pazienti). Nel valore di base, la distanza media del test del cammino di 6 minuti era di 326 metri ± 5 nel gruppo che riceveva treprostinil tramite infusione sottocutanea e 327 metri ± 6 nel gruppo che riceveva placebo. La dose di entrambi i trattamenti a confronto è stata progressivamente aumentata durante lo studio in base ai sintomi di ipertensione arteriosa polmonare e alla tolleranza clinica. La dose media raggiunta dopo 12 settimane era di 9,3 ng/kg/min nel gruppo treprostinil e di 19,1 ng/kg/min nel gruppo placebo. Dopo 12 settimane di trattamento, la variazione media nel test del cammino di 6 minuti rispetto al valore di base, calcolata sulla popolazione globale di entrambi gli studi, era di -2 metri ± 6,61 metri nei pazienti che ricevevano treprostinil e -21,8 metri ± 6,18 metri nel gruppo placebo. Questi risultati evidenziavano un effetto medio del trattamento valutato in base al test del cammino di 6 minuti di 19,7 metri (p = 0,0064) rispetto al placebo per la popolazione globale di entrambi gli studi. I cambiamenti medi rispetto ai valori di base nei parametri emodinamici (pressione arteriosa polmonare media (mean pulmonary arterial pressure, PAPm), pressione atriale destra (right atrial pressure, RAP), resistenza polmonare vascolare (pulmonary vascular resistance, PVR), indice cardiaco (cardiac index, CI) e saturazione venosa di ossigeno (venous oxygen saturation, SvO2) hanno mostrato la superiorità di REMODULIN rispetto al placebo. Il miglioramento dei segni e dei sintomi dell’ipertensione polmonare (sincope, capogiri, dolore toracico, affaticamento e dispnea) era statisticamente significativo (p< 0,0001). Inoltre, l’indice di dispnea-sforzo e la scala di Borg per la dispnea sono migliorati nei pazienti trattati con REMODULIN dopo 12 settimane (p< 0,0001). L’analisi di un criterio combinato che associava il miglioramento della capacità di esercizio fisico (test del cammino di 6 minuti) di almeno il 10% rispetto al valore di base dopo 12 settimane, un miglioramento di almeno una classe NYHA rispetto al valore di base dopo 12 settimane e assenza di deterioramento nell’ipertensione polmonare con assenza di decessi riferiti prima della settimana 12 per la popolazione globale di entrambi gli studi, ha mostrato che il numero di soggetti che rispondevano al treprostinil era del 15,9% (37/233), rispetto al 3,4% (8/236) dei soggetti nel gruppo placebo. L’analisi del sottogruppo della popolazione globale ha dimostrato un effetto statisticamente significativo del trattamento con REMODULIN rispetto al placebo nel test del cammino di 6 minuti nella sottopopolazione di soggetti con ipertensione arteriosa polmonare idiopatica o ereditaria (p=0,043),

ma non nella sottopopolazione di soggetti con ipertensione arteriosa polmonare associata a sclerodermia o cardiopatia congenita.

L’effetto riscontrato sull’endpoint primario (cambiamento nel test del cammino di 6 minuti dopo 12 settimane di trattamento) era inferiore rispetto a quello riscontrato nei controlli storici con bosentan, iloprost ed epoprostenolo.

Non è stato svolto alcuno studio che confrontasse direttamente l’infusione endovenosa di Remodulin ed epoprostenolo.

Non è stato svolto alcuno studio specifico in bambini con IAP.

Non sono disponibili dati derivanti dagli studi clinici controllati verso sostanze attive in pazienti con IAP.


Remodulin 5 mg/ml soluzione per infusione: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Remodulin 5 mg/ml soluzione per infusione, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Remodulin 5 mg/ml soluzione per infusione

Nell’uomo le concentrazioni plasmatiche allo stato stazionario sono di solito raggiunte entro 15 – 18 ore dall’inizio dell’infusione sottocutanea o endovenosa di treprostinil. Le concentrazioni plasmatiche di treprostinil allo stato stazionario sono proporzionali alla dose a velocità di infusione sottocutanea da 2,5 fino a 125 ng/kg/min.

Le somministrazioni sottocutanea ed endovenosa di Remodulin si sono dimostrate bioequivalenti allo stato stazionario nella dose di 10 ng/kg/min.

L’emivita apparente media di eliminazione in seguito alla somministrazione sottocutanea è compresa tra 1,32 e 1,42 ore dopo le infusioni nell’arco di 6 ore, 4,61 ore dopo le infusioni nell’arco di 72 ore e 2,93 ore dopo le infusioni della durata di almeno tre settimane. Il volume medio di distribuzione per il treprostinil è compreso tra 1,11 e 1,22 l/kg, e la clearance plasmatica è compresa tra 586,2 e 646,9 ml/kg/h. La clearance è minore nei soggetti obesi (BMI > 30 kg/m2).

In uno studio condotto in volontari sani utilizzando treprostinil radioattivo [14C], il 78,6% e il 13,4% della dose radioattiva sottocutanea sono stati recuperati rispettivamente nell’urina e nelle feci, per un periodo di 224 ore. Non è stato osservato alcun singolo metabolita importante. Nell’urina sono stati rilevati cinque metaboliti, dal 10,2% al 15,5% della dose somministrata. Questi cinque metaboliti costituivano un totale combinato del 64,4%. Tre sono prodotti dell’ossidazione e della catena laterale del 3-idrossilottile, uno è un derivato glucuroconiugato (treprostinil glucuronide) e uno non è identificato. Solo il 3,7% della dose è stato recuperato nell’urina come farmaco originario invariato.

In uno studio farmacocinetico a dosi ripetute di sette giorni su 14 volontari sani con dosi di REMODULIN da 2,5 a 15 ng/kg/min somministrate per infusione sottocutanea, le concentrazioni di treprostinil nel plasma allo stato stazionario raggiungevano livelli di picco due volte (rispettivamente alla 1 e alle 10) e livelli minimi due volte (alle 7 e alle 16 rispettivamente). Le concentrazioni di picco erano approssimativamente maggiori del 20% – 30% rispetto alle concentrazioni minime.

Gli studi di interazione dei farmaci sono stati eseguiti con paracetamolo (4 g/giorno) e warfarina (25 mg/giorno) su volontari sani. Questi studi non hanno mostrato un effetto clinicamente significativo sulla farmacocinetica del treprostinil. Uno studio condotto con warfarina non ha trovato alcuna evidente interazione farmacodinamica né farmacocinetica fra treprostinil e warfarina.

Popolazioni speciali

Compromissione epatica:

Nei pazienti affetti da ipertensione portopolmonare e insufficienza epatica lieve (n = 4) o moderata (n

= 5), la somministrazione di Remodulin ad una dose sottocutanea di 10 ng/kg/min per 150 minuti ha prodotto un aumento dell’AUC 0-24h del 260% e 510%, rispettivamente, rispetto ai soggetti sani. La clearance nei pazienti con insufficienza epatica è stata ridotta fino all’80% rispetto agli adulti sani (vedere paragrafo 4.2).


Remodulin 5 mg/ml soluzione per infusione: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Remodulin 5 mg/ml soluzione per infusione agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Remodulin 5 mg/ml soluzione per infusione è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Remodulin 5 mg/ml soluzione per infusione: dati sulla sicurezza

In studi di 13 e 26 settimane, le infusioni sottocutanee continue di treprostinil sodio hanno causato reazioni nella sede di infusione in ratti e cani (edema/eritema, masse/gonfiori, dolore/sensibilità al tatto). Nei cani sono stati osservati gravi effetti clinici (ipoattività, emesi, feci liquide ed edema nella sede di infusione) e decesso (associata a invaginazione intestinale e prolasso rettale) con dosi ?300 ng/kg/min. In questi animali, sono stati misurati i livelli plasmatici medi di treprostinil allo stato stazionario di 7,85 ng/ml. Livelli plasmatici di questo ordine possono essere raggiunti nell’uomo con infusioni di Remodulin >50 ng/kg/min.

Poiché negli studi riproduttivi sui ratti non è stata dimostrata una sufficiente esposizione continua al treprostinil con nessun dosaggio testato, tali studi potrebbero essere insufficienti in relazione a possibili effetti su fertilità e sviluppo prenatale e postnatale.

Non sono stati eseguiti studi a lungo termine sugli animali per valutare il potenziale cancerogeno del treprostinil. Gli studi di mutagenicità in vitro e in vivo non hanno mostrato effetti mutageni o clastogeni a carico del treprostinil.

Riassumendo, i dati preclinici non rivelano particolari rischi per l’uomo in base agli studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, genotossicità e tossicità riproduttiva.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Remodulin 5 mg/ml soluzione per infusione: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Remodulin 5 mg/ml soluzione per infusione

Remodulin 5 mg/ml soluzione per infusione: interazioni

Associazioni da prendere in considerazione

+ Diuretici, agenti antiipertensivi o altri vasodilatatori

La somministrazione concomitante di REMODULIN con diuretici, agenti antiipertensivi o altri vasodilatatori aumenta il rischio di ipotensione sistemica.

+ Inibitori dell’aggregazione piastrinica, compresi FANS e anticoagulanti

Il treprostinil può inibire la funzione piastrinica. La somministrazione concomitante di REMODULIN e inibitori dell’aggregazione piastrinica, compresi FANS, donatori di ossido nitrico o anticoagulanti può aumentare il rischio di sanguinamento. La sorveglianza dei pazienti che assumono anticoagulanti deve essere mantenuta in stretta conformità alle comuni raccomandazioni della pratica medica nel monitoraggio di tali trattamenti. L’uso concomitante di altri inibitori piastrinici deve essere evitato nei pazienti che assumono anticoagulanti. L’infusione sottocutanea continua di treprostinil non ha avuto alcun effetto sulla farmacodinamica e farmacocinetica di una singola dose (25 mg) di warfarin. Non sono disponibili dati sulle potenziali interazioni che causano un maggiore rischio di sanguinamento in caso di prescrizione del treprostinil assieme a donatori di ossido nitrico.

+ Furosemide

La clearance plasmatica del treprostinil può essere leggermente ridotta in pazienti trattati con furosemide. Questa interazione è probabilmente dovuta ad alcune caratteristiche metaboliche comuni ad entrambi i composti (glucuroconiugazione del gruppo carbossilato).

+ Bosentan

In uno studio di farmacocinetica nell’uomo condotto con bosentan (250 mg/die) e treprostinil diolamina (dose orale di 2 mg/die), non sono state osservate interazioni farmacocinetiche fra treprostinil e bosentan.

+ Sildenafil

In uno studio di farmacocinetica nell’uomo condotto con sildenafil (60 mg/die) e treprostinil diolamina (dose orale di 2 mg/die), non sono state osservate interazioni farmacocinetiche fra treprostinil e sildenafil.


Remodulin 5 mg/ml soluzione per infusione: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Remodulin 5 mg/ml soluzione per infusione: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

L’inizio del trattamento o gli aggiustamenti del dosaggio possono essere accompagnati da effetti indesiderati quali ipotensione sistemica sintomatica o capogiri che possono compromettere la capacità di guidare veicoli e azionare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco