Renormax: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Renormax (Spirapril Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Renormax (Spirapril Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

RENORMAX è indicato nel trattamento dell’ipertensione arteriosa.

Renormax: come funziona?

Ma come funziona Renormax? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Renormax

Categoria farmacoterapeutica: Inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE-inibitori), non associati; codice ATC: CO9AA11.

Spirapril è un inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE).

In vivo è idrolizzato principalmente al metabolita diacido farmacologicamente attivo, spiraprilat.

L’ACE è una peptidil dipeptidasi che catalizza la conversione dell’angiotensina I ad angiotensina II, un potente vasocostrittore.

L’angiotensina II stimola anche la produzione di aldosterone, aumentando così l’escrezione di potassio e la ritenzione di sodio.

Spirapril può anche esercitare un effetto sul sistema di callicreina-chinina (interferenza con la degradazione che dà origine ad una aumentata concentrazione di bradichinina, un potente vasodilatatore).

RENORMAX abbassa la pressione arteriosa, principalmente attraverso il suo effetto sul sistema renina-angiotensina-aldosterone. Ciò dà origine ad una riduzione delle resistenze arteriose periferiche con nessuna o scarsa modifica della frequenza cardiaca. L’effetto antiipertensivo di RENORMAX perdura per 24 ore, consentendo una singola somministrazione giornaliera.


Renormax: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Renormax, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Renormax

A seguito di somministrazione orale di RENORMAX, l’assorbimento è del 45 %. Le concentrazioni plasmatiche di Spirapril sono raggiunte dopo 45-90 minuti.

Spirapril è quasi completamente idrolizzato al metabolita attivo spiraprilat che raggiunge il picco di concentrazione plasmatica entro 2-3 ore.

Spirapril e spiraprilat sono entrambi legati per l’89 % alle proteine plasmatiche in modo non specifico.

Il volume di distribuzione apparente di Spirapril è in media di 28 l e la sua emivita di eliminazione è di circa 20-30 minuti.

L’eliminazione di spiraprilat è bifasica, con una fase alfa di 2 ore ed una fase beta di 40 ore.

Spirapril e spiraprilat sono escreti circa in uguale misura nelle urine e nelle feci. In condizioni di steady state, in volontari sani, circa il 44 % della dose orale viene estratto dalle urine ed il 51 % dalle feci. Esiste una relazione lineare tra clearance plasmatica di spiraprilat e la clearance della creatinina.

Per le interazioni farmacocinetiche, vedere 4.5.


Renormax: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Renormax agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Renormax è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Renormax: dati sulla sicurezza

Dopo somministrazione di spirapril cloridrato per 2 anni a ratti e topi fino a dosi di 150 mg/kg/die (156 -1250 volte la dose massima giornaliera per l’uomo), non c’è stata evidenza di un effetto oncogeno. Spirapril cloridrato non è risultato mutageno nel test di Ames con o senza attivazione metabolica.

Spirapril cloridrato non ha mostrato effetti tossici nei seguenti test di genotossicità: mutazione genica in Escherichia Coli, linfoma murino, test cromosomico su ovaie di Hamster cinese, test del micronucleo in vivo sul topo e test della sintesi di riparazione del DNA in epatociti primari di ratto.

Non si sono verificati eventi avversi rilevanti sulla capacità riproduttiva maschile o femminile. In uno studio di embriotossicità nei topi, si è osservata palatoschisi alle dosi più alte saggiate (450 mg/kg/die), che sono risultate tossiche anche per le madri.

Questo risultato non venne confermato in uno studio successivo. Inoltre, nessun potenziale teratogeno è stato evidenziato nei ratti fino a 450 mg/kg/die o nei conigli fino a 10 mg/kg/die. Negli studi peri-/post-natali eseguiti sui ratti, è stato osservato un incremento di neonati con idronefrosi solo al dosaggio di 300 mg/kg/die.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Renormax: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Renormax

Renormax: interazioni

L’uso di RENORMAX con pasti ricchi di lipidi non ha effetti significativi sulla biodisponibilità di Spirapril ma può ritardare il suo assorbimento di circa un’ora.

Gli effetti di diclofenac, glibenclamide, idroclorotiazide o cimetidina sulle concentrazioni plasmatiche di Spirapril e spiraprilat sono trascurabili, la somministrazione concomitante di RENORMAX con rifampicina diminuisce del 20 -30 % le concentrazioni plasmatiche di spiraprilat; tuttavia queste modifiche minori non necessitano di un aggiustamento della dose quando RENORMAX è utilizzato in combinazione con i farmaci sopracitati.

La nicardipina può provocare un aumento del 44 % di spiraprilat nell’AUC. La biodisponibilità della nicardipina può essere ridotta di circa il 30 % quando somministrata in concomitanza a RENORMAX.

RENORMAX non causa modifiche rilevanti nella farmacocinetica di digossina.

I pazienti in terapia diuretica possono occasionalmente subire un’eccessiva riduzione della pressione arteriosa dopo l’inizio della terapia con RENORMAX (vedi 4.4 AVVERTENZE SPECIALI E OPPORTUNE PRECAUZIONI D’IMPIEGO).

L’uso contemporaneo di Spirapril e supplementi di potassio o diuretici risparmiatori di potassio può portare ad un aumento significativo della potassiemia (vedi 4.4 AVVERTENZE SPECIALI E OPPORTUNE PRECAUZIONI D’IMPIEGO).

Come altri farmaci che provocano l’eliminazione di sodio, l’uso di Spirapril può portare ad una diminuzione dell’eliminazione del litio. Pertanto i livelli di litio nel sangue vanno attentamente monitorati durante la terapia combinata con sali di litio.

Nei pazienti sotto anestetici che provocano ipotensione, Spirapril può bloccare la formazione di angiotensina II secondaria al rilascio compensatorio di renina (vedi 4.4 AVVERTENZE SPECIALI E OPPORTUNE PRECAUZIONI D’IMPIEGO).

Nei pazienti in terapia combinata con indometacina e altri farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) è possibile che si verifichi una diminuzione dell’effetto antiipertensivo.

Come con altri ACE-inibitori è possibile un incremento dell’effetto ipotensivo di Spirapril in terapia combinata con farmaci narcotici, antipsicotici o alcool.

L’uso concomitante di simpaticomimetici può provocare, come per altri farmaci ACE-inibitori, la riduzione dell’effetto antiipertensivo di Spirapril.


Renormax: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Renormax: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Fino a che non è stata stabilita una possibile correlazione con l’uso di Spirapril i pazienti alla guida di veicoli o che usano macchinari devono fare particolare attenzione, in quanto sono segnalati episodi di vertigini.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco