Resovist: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Resovist (Ferucarbotran): sicurezza e modo d’azione

Resovist (Ferucarbotran) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Resovist è un mezzo di contrasto impiegato in Risonanza Magnetica (RM) per l’imaging delle lesioni focali epatiche nei casi in cui l’esame senza mezzo di contrasto abbia fornito risultati incerti.

Resovist: come funziona?

Ma come funziona Resovist? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Resovist

Categoria farmacoterapeutica: mezzo di contrasto superparamagnetico, Codice ATC: V08CB03, nanoparticelle di ossido di ferro.

Resovist è una soluzione acquosa stabile di nanoparticelle superparamagnetiche di ossido di ferro rivestite di carbossidestrano. La dimensione delle particelle di ossido di ferro rivestite è comparabile a quella delle maggiori proteine biologiche.

In virtù delle proprietà superparamagnetiche dell’ossido di ferro, l’agente di contrasto accorcia principalmente il tempo di rilassamento T2 e causa una distorsione del campo magnetico locale. Entrambi gli effetti producono una notevole perdita del segnale in vicinanza dell’ossido di ferro, principalmente sulle immagini T2 eT2*-pesate. L’effetto T2* è particolarmente pronunciato dopo che Resovist è stato fagocitato dalle cellule del sistema reticolo-endoteliale (RES) durante la fase di accumulo.

Inoltre, l’elevata relassività T1 di Resovist può essere utilizzata per l’imaging dinamico durante la fase vascolare e per delineare i vasi mediante sequenze di angio-RM.

Le caratteristiche chimico-fisiche della soluzione di Resovist pronta per l’uso sono:

Osmolalità a 37 C (mOsm/kg H2O) 333
Viscosità a 37 C (mPa . s) 1,03
Densità a 37°C (g/ml) 1,057
pH 5,5 – 7,0


Resovist: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Resovist, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Resovist

Distribuzione ed eliminazione

Dopo la somministrazione endovenosa di una dose singola, Resovist si distribuisce nello spazio intravascolare e scompare rapidamente – secondo una modalità bifasica – dal sangue/plasma a causa dell’uptake selettivo da parte del sistema reticolo-endoteliale (RES) principalmente nel fegato e nella milza. La biodegradazione del nucleo di ossido di ferro del ferucarbotran avviene nelle cellule del RES.

La biotrasformazione si conclude con l’incorporazione del ferro del ferucarbotran nel normale pool di ferro dell’organismo. Di conseguenza, il destino del ferro di Resovist alla fine è identico a quello del ferro normalmente biodisponibile.

Con il dosaggio massimo di 1,4 ml di Resovist per uso diagnostico (pari a 39 mg Fe) per paziente, il ferro totale nell’organismo aumenterà in modo minimo (< 2%).

La Cmax è risultata aumentata in modo proporzionale nel range di dosaggio 5-40 micromol Fe/kg. In studi clinici (Fase I) l’emivita del ferro di Resovist nel siero per la fase iniziale, t½a è risultata di 0,26 ± 0,19 ore o meno e per la fase terminale, t½b di 4,36 ± 0,75 ore o meno. Le emivite t½a e t½b non sono risultate legate in modo significativo alle dosi somministrate.

Eliminazione del carbossidestrano

In studi condotti negli animali (ratti) è stato dimostrato che la parte principale (> 70%) del carbossidestrano di Resovist è soggetto ad una rapida eliminazione renale. Circa il 20% del carbossidestrano ha evidenziato una biodistribuzione molto simile a quella del nucleo dell’ossido di ferro del ferucarbotran, suggerendo che tale frazione di carbossidestrano si raccoglie negli organi forniti di RES (specialmente nel fegato e nella milza) senza distaccarsi dal nucleo di ferro di Resovist. Come per il nucleo di ossido di ferro vi è una eliminazione continua del carbossidestrano dal fegato.


Resovist: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Resovist agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Resovist è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Resovist: dati sulla sicurezza

I dati preclinici basati sugli studi convenzionali di sicurezza farmacologica, di tossicità a dosi ripetute e di genotossicità, non hanno evidenziato alcun rischio particolare per la specie umana.

Il ferucarbotran non ha mostrato alcun effetto sulla fertilità e capacità riproduttiva generale del ratto maschio e femmina, e non si è dimostrato teratogeno nei ratti e nei conigli.

Solo a multipli elevati della dose diagnostica, somministrati quotidianamente nel periodo dell’organogenesi, il ferucarbotran ha causato perdite post-impianto e prenatali e ritardi dello sviluppo negli embrioni di ratto (a dosi di 0,5 mmol di ferro/kg/die corrispondenti a circa 50 volte la dose diagnostica) ed un aumento della percentuale di riassorbimenti ed un ridotto numero dei feti vivi nel coniglio (a dosi di 0,8 mmol corrispondenti a circa 80 volte la dose diagnostica).

Negli studi di tollerabilità locale la somministrazione paravenosa, intramuscolare e intracutanea ha prodotto reazioni infiammatorie locali nel sito d’iniezione. Un’involontaria iniezione fuori sede di Resovist può produrre una decolorazione di tipo simil-pigmentario della cute di lunga durata nel sito d’iniezione a seguito di ritenzione locale delle particelle di ferro. Quindi è necessario attenersi strettamente alla somministrazione endovenosa durante l’impiego di Resovist nell’uomo. Resovist non ha dimostrato alcun segno di potenziale sensibilizzazione (allergene da contatto) nei test condotti sugli animali.

In cani portatori di anticorpi antidestrano il Resovist ha indotto una risposta immunologica paragonabile alla Reazione Anafilattica Indotta da Destrano (DIAR), manifestando la sua potenzialità a provocare una reazione anafilattica nei soggetti portatori di anticorpi antidestrano.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Resovist: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Resovist

Resovist: interazioni

Non sono state osservate interazioni con altri medicamenti. Non sono stati condotti studi formali sulle interazioni con farmaci.


Resovist: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Resovist: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non è stato osservato alcun effetto.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco