Rhesonativ: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Rhesonativ (Immunoglobulina Umana Rh0): sicurezza e modo d’azione

Rhesonativ (Immunoglobulina Umana Rh0) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

evenzione dell’immunizzazione Rh(D) nelle donne in età fertile Rh(D) negative

Profilassi prenatale

Profilassi prenatale pianificata

Profilassi prenatale in seguito a complicanze della gravidanza comprendenti aborto/minaccia di aborto, gravidanza extrauterina o mola idatiforme, morte fetale intrauterina (IUFD), emorragia transplacentare (TPH) da emorragia ante-parto (APH), amniocentesi, biopsia corionica, procedure ostetriche manipolative ad es. versione

esterna, interventi invasivi, cordocentesi, trauma addominale chiuso o intervento terapeutico sul feto.

Profilassi postnatale

Parto di un neonato Rh(D) positivo (D, Ddebole, Dparziale)

Trattamento di donne in età fertile Rh(D) negative dopo trasfusioni incompatibili di sangue Rh(D) positivo o di altri prodotti contenenti eritrociti, ad es. il concentrato piastrinico.

Rhesonativ: come funziona?

Ma come funziona Rhesonativ? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Rhesonativ

Categoria farmacoterapeutica: sieri immuni e immunoglobuline. immunoglobuline, immunoglobuline specifiche: immunoglobulina anti-D (Rh), Codice ATC: J06BB01.

L’immunoglobulina anti-D contiene anticorpi specifici (IgG) contro l’antigene D (Rh) degli eritrociti umani.

Durante la gravidanza e soprattutto alla nascita, gli eritrociti fetali possono entrare nel torrente circolatorio materno. Se la donna è Rh(D) negativa mentre il feto è Rh(D) positivo, la donna può immunizzarsi all’antigene Rh(D) e produrre anticorpi anti-Rh(D) che attraversano la placenta e possono causare una malattia emolitica del neonato. L’immunizzazione passiva con l’immunoglobulina anti-D impedisce l’immunizzazione Rh(D) in più del 99% dei casi, a condizione che venga somministrata tempestivamente una dose sufficiente di immunoglobulina anti-D dopo l’esposizione agli eritrociti Rh(D) positivi del feto.

Il meccanismo con il quale l’immunoglobulina anti-D sopprime l’immunizzazione agli eritrociti Rh(D) positivi non è noto. La soppressione può essere correlata all’eliminazione degli eritrociti dal torrente circolatorio prima che raggiungano siti immunocompetenti oppure può essere dovuta a meccanismi più complessi che coinvolgono il riconoscimento di antigeni estranei e la presentazione antigenica da parte delle cellule appropriate ai siti appropriati in presenza o in assenza di un anticorpo.

Studi condotti su pazienti sottoposte a profilassi post-parto (studio 1-6) e in pazienti sottoposte a profilassi prenatale (studio 7)

Le sperimentazioni cliniche con Rhesonativ erano iniziate con lo scopo di valutare l’efficacia e la sicurezza del prodotto. La tabella seguente fornisce una panoramica dei risultati più importanti in termini di efficacia:

ID studio Indicazione, n.
di soggetti
Stato Rh madre/bambino Incidenza di anticorpi anti-D Durata del follow-up
1 PPP, n=1.937 negativo/positivo 0,4% 6 mesi
2 PPP, n=2.117 negativo/positivo 0,1% 4-6 mesi;
PPP, n=723 bambino positivo 0,7% alla gravidanza o al
in seguito parto seguente
3 PPP, n=917 negativo/positivo 0,3% 6 mesi
4 PPP, n=665 negativo/positivo 0,2% 6 mesi
5 PPP, n=608 negativo/positivo 0,3% 6-8 mesi
PPN*, n=103 0% 8 mesi
6 PPP, n=475 negativo/positivo 0% n.s.
7 PPN* e PPP, n=529 negativo/positivo 0,4% 8 mesi

PPP: profilassi post-parto; PPN: profilassi prenatale; n.s.: non segnalato

* 6-8 settimane prima del termine della gravidanza previsto.

Sulla base di questi studi, è possibile concludere ragionevolmente che il trattamento con Rhesonativ fornisce una profilassi anti-D efficace.

Studio della trasfusione di emocomponenti Rh-incompatibili

Lo studio 8 ha valutato l’efficacia di Rhesonativ in 21 volontarie Rh negative nelle quali sono stati iniettati eritrociti fetali Rh positivi ABO compatibili in quantità corrispondenti a 10 mL (1 caso), 25 mL (10 casi) e 50 mL (10 casi) di sangue del cordone ombelicale. Due-tre giorni dopo è stata somministrata una dose di 260 g di Rhesonativ per via intramuscolare. Sei mesi (in 1 caso 9 mesi) dopo l’inizio della sperimentazione, non è stata osservata alcuna evidenza sierologica dell’immunizzazione Rh in nessun soggetto. Da sei mesi a 2,5 anni dopo, 8 pazienti del gruppo assegnato alla dose di 25 mL e tutte le 10 pazienti del gruppo assegnato alla dose di 50 mL hanno ricevuto 5 mL di sangue del cordone ombelicale Rh–positivo, ABO-compatibile. Dopo 2-3 giorni, è stata iniettata una dose rispettivamente di 260 e 333 g di Rhesonativ. Dopo altri 6 mesi (in 1 caso dopo 8 mesi), non è stata riscontrata la presenza di alcun anticorpo Rh in nessun soggetto.

Da questi risultati sperimentali si è tratta la conclusione che la profilassi Rh si ottiene con 10 g di immunoglobulina anti-D per mL di sangue fetale. È stato inoltre concluso che per quanto concerne l’immunizzazione Rh dovuta a emorragia feto-materna al termine della gravidanza, una dose di 260 g di Rhesonativ previene l’immunizzazione Rh rilevabile sierologicamente in almeno 998 madri Rh negative su mille.

Studio di farmacocinetica con Rhesonativ

La farmacocinetica di base e il turnover di Rhesonativ sono stati studiati in quindici donne in gravidanza Rh negative alle quali Rhesonativ è stato somministrato per via intramuscolare alla 28a settimana di gravidanza. Le dosi sono state di 125 g in 8 e di 250 g in 7 delle donne. Inoltre, a tre donne Rh negative non in gravidanza è stata somministrata la dose minore.

L’emivita biologica dell’IgG anti-D dopo un’iniezione intramuscolare di 125 g in queste donne è stata in linea con quanto si poteva prevedere in base alla letteratura (vedere ìl paragrafo 5.2).


Rhesonativ: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Rhesonativ, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Rhesonativ

L’immunoglobulina umana anti-D per somministrazione intramuscolare è assorbita lentamente nel torrente circolatorio del soggetto ricevente e raggiunge il massimo dopo un ritardo di 2-3 giorni.

L’immunoglobulina Umana anti-D ha una emivita di circa 3-4 settimane.. Questa emivita può variare da paziente a paziente.

L’IgG e i complessi di IgG vengono catabolizzati nelle cellule del sistema reticolo-endoteliale.


Rhesonativ: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Rhesonativ agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Rhesonativ è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Rhesonativ: dati sulla sicurezza

Non esistono dati di sicurezza non-clinici per l’immunoglobulina umana anti-D.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Rhesonativ: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Rhesonativ

Rhesonativ: interazioni

Vaccini con virus vivi attenuati

L’immunizzazione attiva con vaccini con virus vivi (ad es. morbillo, parotite o rosolia) deve essere posticipata di 3 mesi dopo l’ultima somministrazione di immunoglobulina anti-D, in quanto l’efficacia del vaccino con virus vivi potrebbe esserne compromessa.

Se l’immunoglobulina anti-D deve essere somministrata entro 2-4 settimane da una vaccinazione con virus vivi, l’efficacia di questa vaccinazione può essere inficiata.


Rhesonativ: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Rhesonativ: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Rhesonativ non influenza la capacità di guidare veicoli e l’uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco