Rhophylac: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Rhophylac 300 mcg /2 ml, soluzione iniettabile in siringa pre&nd (Immunoglobulina Umana Rh0): sicurezza e modo d’azione

Rhophylac 300 mcg /2 ml, soluzione iniettabile in siringa pre&nd (Immunoglobulina Umana Rh0) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Prevenzione della isoimmunizzazione Rh(D) in donne Rh(D) -negative

Profilassi antepartum

Profilassi pre-parto programmata

Profilassi pre-parto conseguente a complicazioni in gravidanza tra cui: Aborto/minaccia di aborto, gravidanza ectopica o mola idatiforme, morte fetale intrauterina, emorragia transplacentare conseguente ad un’emorragia antepartum, amniocentesi, biopsia dei villi coriali, procedure di manipolazioni ostetriche come ad esempio: versione esterna, interventi invasivi, cordocentesi, trauma addominale chiuso o interventi terapeutici sul feto.

Profilassi postpartum:

Parto di un neonato Rh(D)-positivo (D, Ddebole, Dparziale)

Si assume che una gravidanza sia Rh(D) incompatibile se il feto/neonato è o Rh(D) positivo o Rh(D) non noto oppure se il padre è o Rh(D) positivo o Rh(D) non noto.

Trattamento di adulti, bambini e adolescenti (0-18 anni) Rh(D) negativi dopo trasfusioni incompatibili di sangue Rh(D) positivo o altri prodotti contenenti globuli rossi, per esempio: concentrato piastrinico.

Rhophylac 300 mcg /2 ml, soluzione iniettabile in siringa pre&nd: come funziona?

Ma come funziona Rhophylac 300 mcg /2 ml, soluzione iniettabile in siringa pre&nd? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Rhophylac 300 mcg /2 ml, soluzione iniettabile in siringa pre&nd

Categoria farmacoterapeutica: Immunoglobuline e sieri immuni: immunoglobulina anti-D (Rh). Codice ATC: J06BB01

Meccanismo d’azione

Rhophylac contiene anticorpi (IgG) specifici contro l’antigene Rh(D) degli eritrociti umani. Può contenere inoltre anticorpi contro altri antigeni Rh, ad es. anti-Rh C.

Durante la gravidanza, ed in particolare al momento del parto, i RBCs fetali possono penetrare nella circolazione materna. Quando la madre è Rh(D)-negativa ed il feto Rh(D)-positivo, la madre può venire immunizzata all’antigene Rh(D) e può quindi produrre anticorpi anti-Rh(D) che

attraversano la placenta e possono causare una malattia emolitica neonatale. L’immunizzazione passiva con gammaglobuline anti-D, se somministrate in quantità appropriate e ad un momento sufficientemente precoce dopo l’esposizione ai RBCs fetali Rh(D)-positivi, previene, nel 99% dei casi, l’immunizzazione Rh(D).

Il meccanismo d’azione attraverso il quale l’immunoglobulina anti-D sopprime l’immunizzazione ai RBCs Rh(D)-positivi non è noto. Tale soppressione può essere correlata alla clearance dei RBCs dalla circolazione sistemica prima che essi raggiungano siti immunocompetenti, o può essere dovuta a meccanismi più complessi che coinvolgono il riconoscimento dell’antigene estraneo e la presentazione dell’antigene da parte delle cellule appropriate ai siti appropriati, in presenza o in assenza di anticorpo.

Effetti farmacodinamici

Prevenzione dell’isoimmunizzazione dell’Rh(D)

In volontari sani di sesso maschile Rh(D)-negativi, la somministrazione di 200 microgrammi (1000 UI) di Rhophylac sia per via endovenosa che intramuscolare, dopo 48 ore dalla iniezione di 5 ml di RBCs Rh(D)-positive, ha determinato entro 24 ore una clearance dei RBCs Rh(D) positivi quasi completa. Mentre la somministrazione endovenosa di Rhophylac ha determinato un inizio istantaneo della scomparsa dei RBCs Rh(D) positivi, l’inizio della loro eliminazione dopo somministrazione del prodotto per via intramuscolare è stato ritardato, in quanto le IgG anti-D devono prima essere assorbite dal sito di iniezione. In media, il 70% dei RBCs Rh(D) positivi iniettati è stato eliminato dopo 2 ore dalla somministrazione endovenosa di Rhophylac. Dopo somministrazione intramuscolare, un simile grado di clearance de RBCs Rh(D) positivi è stato rilevato dopo 12 ore.

Inoltre, l’efficacia, la sicurezza ed il profilo farmacocinetico di Rhophylac sono supportati dai risultati di tre studi clinici condotti su donne in gravidanza. In uno studio clinico, Rhophylac 200 microgrammi (1000 UI) è stato somministrato post-parto in 139 soggetti sottoposti all’analisi “per protocol”. Negli altri due studi clinici Rhophylac 300 microgrammi (1500 UI) è stato somministrato pre-parto a 408 soggetti sottoposti all’analisi “per protocol” e in aggiunta post-parto a 256 soggetti che hanno dato alla luce un neonato Rh(D) positivo. Nessuna delle donne in gravidanza arruolate in questi studi ha sviluppato anticorpi contro l’antigene Rh(D).

Negli studi clinici con Rhophylac 300, 207 soggetti per protocollo hanno ricevuto la dose di Rhophylac 300 ante-parto per via endovenosa, e 201 soggetti per protocollo l’hanno ricevuta per via intramuscolare. In oltre il 99% dei casi la via di somministrazione prima e dopo il parto è stata la stessa.

Non sono stati condotti studi clinici con Rhophylac a dosi inferiori a 200 microgrammi (1000 UI).

Popolazione pediatrica

Non è stata stabilita la sicurezza e l’efficacia del Rhophylac in studi clinici condotti su pazienti pediatrici nel caso di trasfusioni incompatibili di sangue Rh(D) positivo o di altri prodotti contenenti RBCs Rh(D) positivi.


Rhophylac 300 mcg /2 ml, soluzione iniettabile in siringa pre&nd: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Rhophylac 300 mcg /2 ml, soluzione iniettabile in siringa pre&nd, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Rhophylac 300 mcg /2 ml, soluzione iniettabile in siringa pre&nd

Assorbimento e Distribuzione

La biodisponibilità di immunoglobuline anti-D umane dopo somministrazione endovenosa è immediata e completa. Le IgG sono rapidamente distribuite nel plasma e nei fluidi extravascolari.

Le immunoglobuline anti-D umane somministrate per via intramuscolare vengono assorbite lentamente nel circolo del ricevente e raggiungono un picco massimo con un ritardo di 2 – 3 giorni.

Eliminazione

Le immunoglobuline anti-D umane hanno una emivita di circa 3 fino a 4 settimane. Tale emivita può variare individualmente da paziente a paziente.

Le IgG ed i complessi IgG vengono degradati dalle cellule del sistema reticoloendoteliale.


Rhophylac 300 mcg /2 ml, soluzione iniettabile in siringa pre&nd: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Rhophylac 300 mcg /2 ml, soluzione iniettabile in siringa pre&nd agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Rhophylac 300 mcg /2 ml, soluzione iniettabile in siringa pre&nd è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Rhophylac 300 mcg /2 ml, soluzione iniettabile in siringa pre&nd: dati sulla sicurezza

Data l’induzione e l’interferenza con anticorpi, vi sono limitati dati preclinici rilevanti per le immunoglobuline anti-D. Le prove di tossicità per dose ripetuta e gli studi di tossicità embrio-fetale non sono stati condotti né è possibile condurli. Non è stato studiato il potenziale mutageno delle immunoglobuline.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Rhophylac 300 mcg /2 ml, soluzione iniettabile in siringa pre&nd: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Rhophylac 300 mcg /2 ml, soluzione iniettabile in siringa pre&nd

Rhophylac 300 mcg /2 ml, soluzione iniettabile in siringa pre&nd: interazioni

Vaccini contenenti virus vivi attenuati

L’immunizzazione attiva con vaccini contenenti virus vivi (ad esempio, morbillo, parotite, rosolia o varicella) deve essere differita fino a 3 mesi dall’ultima somministrazione di immunoglobulina anti- D, in quanto può essere compromessa l’efficacia del vaccino contenente virus vivo.

Se vi è necessità di somministrare l’immunoglobulina anti-D da 2 a 4 settimane dopo una vaccinazione con virus vivo, l’efficacia di tale vaccinazione può essere compromessa.

Interferenze con test sierologici.

Dopo l’iniezione di immunoglobulina, il transitorio aumento di vari anticorpi trasferiti passivamente nel sangue del paziente può causare un risultato falsamente positivo dei test sierologici.

La trasmissione passiva di anticorpi contro antigeni eritrocitari, es. gruppi sanguigni A, o B, Rh (C), Rh (D) può interferire con alcuni test sierologici per gli anticorpi verso i RBC, ad es. test dell’antiglobulina (Test di Coombs), in modo particolare in neonati Rh(D) positivi la cui madre abbia ricevuto una profilassi pre-parto.


Rhophylac 300 mcg /2 ml, soluzione iniettabile in siringa pre&nd: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Rhophylac 300 mcg /2 ml, soluzione iniettabile in siringa pre&nd: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Rhophylac non ha effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco