Rytmobeta: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Rytmobeta compresse (Sotalolo Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Rytmobeta compresse (Sotalolo Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Tachiaritmie sopraventricolari sintomatiche che richiedono un trattamento, quali tachicardia del nodo atrioventricolare, tachicardia sopraventricolare con sindrome di WPW (sindrome di Wolff-Parkinson- White) o fibrillazione atriale parossistica.

Tachiaritmie ventricolari sintomatiche.

Rytmobeta compresse: come funziona?

Ma come funziona Rytmobeta compresse? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Rytmobeta compresse

Categoria farmacoterapeutica: betabloccante, non selettivo. Codice ATC C07AA07

Il D, L- Sotalolo è un farmaco antiaritmico di classe III, idrofilico, con un pronunciato effetto di blocco dei recettori beta-adrenergici. L’effetto degli antiaritmici di classe III è causato dal prolungamento acuto del potenziale d’azione monofasico senza influenza sul tempo di conduzione. Il periodo refrattario assoluto è allungato. Questo meccanismo di azione elettrofisiologico è comune ad entrambi gli isomeri destrogiro e levogiro, ed è riscontrabile nell’atrio, nel nodo AV, nei fasci accessori e nei ventricoli.

L’effetto beta-bloccante, senza attività simpaticomimetica intrinseca, è causato dall’isomero levogiro, il quale occupa sia i recettori adrenergici beta-1 che beta-2 pressoché in ugual misura.

In rapporto al tono del sistema nervoso simpatico la sostanza abbassa i seguenti parametri: frequenza cardiaca, contrattilità miocardica, attività reninica plasmatica e aumenta il tempo di conduzione AV. A causa dell’occupazione dei recettori beta-2, può aumentare il tono della muscolatura liscia.


Rytmobeta compresse: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Rytmobeta compresse, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Rytmobeta compresse

Il 75-90% di sotalolo è assorbito dal tratto gastrointestinale. A causa dello scarso effetto di primo passaggio, la biodisponibilità assoluta è del 75-90%.

Il volume di distribuzione è compreso tra 1.6 e 2.4 l/Kg; il farmaco non si lega alle proteine plasmatiche.

Sotalolo è escreto esclusivamente per via renale. La clearance renale è 120 ml/min e corrisponde al totale della clearance corporea.

Per la riduzione del dosaggio in pazienti con diminuita funzionalità renale, vedere il paragrafo 4.2 riguardante la posologia e la modalità di somministrazione.

L’emivita plasmatica è approssimativamente di circa 15 ore. Questo periodo può comunque essere aumentato fino a 42 ore in caso di danno renale grave. Il picco plasmatico si raggiunge 2-3 ore dopo la somministrazione orale. Il livello plasmatico terapeutico è 1-3 mg/l. Non sono stati rilevati metaboliti farmacologicamente attivi.

La farmacocinetica non è influenzata dalla funzionalità epatica.


Rytmobeta compresse: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Rytmobeta compresse agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Rytmobeta compresse è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Rytmobeta compresse: dati sulla sicurezza

Dati preclinici basati su studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità cronica, genotossicità e cancerogenicità potenziale non mostrano particolari

rischi per l’uomo.

Studi tossicologici riproduzione condotto su ratti e conigli non hanno evidenziato alcun effetto teratogeno di sotalolo cloridrato. Sono stati osservati peso basso alla nascita nei ratti e nei conigli, nonché densità dei recettori alterati nel cervello e cambiamenti nei modelli di comportamento nei ratti.

Tossicità acuta

DL50 (mg/kg di peso corporeo)

Animale utilizzato per l’esperimento Modalità di
somministrazione
DL50
Topo PO 2600
IV 166
IP 670-790
Ratto IP 680
Cane IP 330

Tossicità cronica

Non sono stati riscontrati effetti tossici specifici da farmaco negli studi cronici effettuati sui ratti e sui cani.

Potenziale mutageno e oncogeno

Gli studi non hanno mostrato alcun rilevante risultato riguardo ad un potenziale effetto mutageno. Studi a lungo termine nel ratto e nel topo non hanno mostrato alcun effetto potenziale oncogeno.

Tossicità riproduttiva

Nessun effetto teratogeno è stato evidenziato nei ratti e nella cavia.

Si è avuta embrioletalità in ratti con dosaggi sopra 140 mg/kg di peso corporeo/giorno. Dosaggi sopra 20 mg/kg di peso corporeo/giorno durante l’ultimo trimestre di gravidanza causano diminuzione di peso corporeo nei ratti neonati. Una densità alterata dei recettori cerebrali e variazioni del comportamento sono stati osservati in ratti esposti nel periodo prenatale al farmaco.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Rytmobeta compresse: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Rytmobeta compresse

Rytmobeta compresse: interazioni

Sotalolo cloridrato non deve essere usato in pazienti con ipopotassiemia o ipomagnesemia prima di ripristinare lo stato stazionario, in quanto queste condizioni aumentano l’entità dell’intervallo QT e può aumentare il rischio di torsione di punta. In caso di diarrea grave o persistente o in caso di somministrazione concomitante di farmaci con conseguente perdita di magnesio e/o di potassio, dev’essere rigorosamente controllato il bilancio elettrolitico e acido-base.

Alterazioni nell’elettrocardiogramma

Una marcata estensione dell’intervallo QT> 550 msec. può essere indicativa di tossicità e deve essere evitata.

Bradicardia sinusale (frequenza cardiaca <50 battiti al minuto) è stata osservata nel 13% di tutti i pazienti trattati con sotalolo cloridrato in studi clinici. La bradicardia di per sé aumenta il rischio di torsione di punta. Pausa sinusale, arresto sinusale e disfunzione del nodo del seno si sono verificati in meno dell’1% di tutti i pazienti. L’incidenza del blocco AV di II o III grado è circa l’1%.

Compromissione renale

I pazienti con funzione renale alterata devono assumere dosi ridotte e devono essere monitorati.

Uso nei pazienti anziani

Il medico deve tenere in considerazione che la funzione renale può essere alterata in pazienti anziani.

Popolazione pediatrica

Non è stata stabilita la sicurezza e l’efficacia di sotalolo cloridrato nei bambini e negli adolescenti fino ai 18 anni di età.

Per chi svolge attività sportiva

L’uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test anti-doping.

Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione

Farmaci bloccanti i canali del calcio

La somministrazione concomitante di beta-bloccanti e calcio-antagonisti ha

portato a ipotensione, bradicardia, difetti di conduzione e insufficienza cardiaca. I beta-bloccanti dovrebbero essere evitati in combinazione con cardiodepressivi calcio-antagonisti, come verapamil e diltiazem a causa degli effetti additivi sulla conduzione atrio-ventricolare e sulla funzione ventricolare.

Antiaritmici

La terapia concomitante con farmaci antiaritmici di classe I (in particolare sostanze chinidino-simili) e di altri antiaritmici di classe III, come qualunque sostanza in grado di ampliare il complesso QRS può dar luogo ad un eccessivo prolungamento dell’intervallo QT associato con un aumento del rischio di aritmia ventricolare.

L’uso concomitante di sotalolo cloridrato con altri farmaci che possiedono proprietà bloccanti i recettori beta, può portare a effetti cumulativi di classe II (riduzione della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca).

Altri farmaci capaci di prolungare l’intervallo QT

Il concomitante uso di sotalolo cloridrato e altri farmaci capaci di prolungare l’intervallo QT, come gli antidepressivi triciclici o tetraciclici (imipramina, maprotilina), gli antistaminici (astemizolo, terfenadina), antibiotici chinolonici (ad esempio sparfloxacina), gli antibiotici macrolidi (eritromicina), il probucolo, l’aloperidolo, l’alofantrina o la terodilina, è associato ad un elevato rischio di provocare effetti proaritmici (torsione di punta).

Un significativo abbassamento della pressione arteriosa può risultare dalla concomitante somministrazione di sotalolo e antidepressivi triciclici, barbiturici, fenotiazine e narcotici, come pure anti-ipertensivi, diuretici e vasodilatatori.

Noradrenalina, clonidina and inibitori MAO

Il concomitante uso di sotalolo e noradrenalina o MAO inibitori, così come l’improvviso arresto della concomitante somministrazione di clonidina, può determinare un brusco innalzamento della pressione arteriosa.

Gli effetti cardio-depressivi di sotalolo, narcotici e antiaritmici possono essere additivi.

Agenti bloccanti neuromuscolari come le tubocurarine

Il blocco neuromuscolare causato da tubocurarine può essere intensificato dalla inibizione dei recettori beta-adrenergici. Gli anestesiologi devono essere informati che il paziente è in trattamento con sotalolo.

Glicosidi digitalici

Dosi singole e multiple di sotalolo non influenzano significativamente i livelli sierici di digossina. Eventi proaritmici erano più comuni nei pazienti trattati con sotalolo che hanno ricevuto anche glicosidi digitalici; tuttavia, questi possono essere correlati alla presenza di CHF, un noto fattore di rischio per proaritmia, nei pazienti trattati con glicosidi digitalici. Associazione di glicosidi della digitale con beta-bloccanti può aumentare il tempo di conduzione atrio- ventricolare.

Il contemporaneo utilizzo di sotalolo e reserpina, clonidina, alfa-metildopa, guanfacina e glicosidi cardiaci può indurre una significativa caduta della frequenza cardiaca oppure un rallentamento della normale conduzione

cardiaca.

Insulina e antidiabetici orali

La somministrazione contemporanea di sotalolo ed insulina oppure di antidiabetici orali può portare a ipoglicemia, specialmente durante i periodi di stress fisico. I sintomi conseguenti alla ipoglicemia (respirazione eccessiva, aumento del battito, agitazione) possono essere mascherati. È quindi molto importante monitorare i pazienti a digiuno, così come i diabetici con livelli di glucosio ematico molto variabili. In alcuni casi è necessario esaminare regolarmente il livello ematico di glucosio.

Diuretici che riducono i livelli di potassio

Durante la somministrazione contemporanea di diuretici è molto importante monitorare i livelli di potassio.

Possono verificarsi, infatti, ipokaliemia o ipomagnesiemia, aumentando il rischio di torsione di punta.

Altri farmaci che riducono i livelli di potassio

Anche l’amfotericina B (via IV), i corticosteroidi (somministrazione sistemica) e alcuni lassativi possono essere associati a ipopotassiemia. I livelli di potassio devono, pertanto, essere monitorati e corretti in modo appropriato durante la somministrazione concomitante con sotalolo.

Farmaci stimolanti i recettori beta-2

I beta-agonisti potrebbero dover essere somministrati a dosaggi aumentati quando usati in concomitanza con sotalolo.

Interazione farmacologica con i test di laboratorio

La presenza di sotalolo nelle urine può causare livelli falsamente elevati di metanefrina urinaria, misurata con metodi fotometrici.

Pazienti con sospetto di feocromocitoma e che sono trattati con sotalolo dovrebbero avere la loro urina schermata utilizzando il test HPLC con estrazione in fase solida.


Rytmobeta compresse: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Rytmobeta compresse: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

RYTMOBETA può alterare la capacità dell’individuo di guidare veicoli, di usare macchinari o di lavorare in condizioni di sicurezza precarie. Questo succede specialmente all’inizio del trattamento o quando si aumenta il dosaggio, come pure quando il medicamento è assunto con alcool.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco