Sodiacap: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Sodiacap (Sodio Ioduro 131I): sicurezza e modo d’azione

Sodiacap (Sodio Ioduro 131I) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Medicinale per uso diagnostico.

Il sodio ioduro (131I) può essere somministrato come dose “tracciante” per lo studio della cinetica del radioiodio. La stima della captazione tiroidea e dell’effettiva emivita ottenuta con una determinata dose tracciante può essere utilizzata per calcolare l’attività richiesta per la terapia con radioiodio.

Può essere eseguita scintigrafia tiroidea con sodio ioduro (131I) per patologie benigne, solo quando non siano disponibili radiofarmaci con una dosimetria più favorevole, ad esempio, iodio- 123 o tecnezio-99m.

Sodiacap: come funziona?

Ma come funziona Sodiacap? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Sodiacap

Categoria farmacoterapeutica: vari radiofarmaci diagnostici della tiroide. Codice ATC: V09FX03 Alle quantità ridotte di sostanza usate per le procedure diagnostiche non sono previsti effetti farmacodinamici per sodio ioduro (131I). Oltre il 90% degli effetti delle radiazioni deriva dall’emissione di radiazione ?, che ha un intervallo medio di circa 0,5 mm.


Sodiacap: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Sodiacap, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Sodiacap

Assorbimento

Dopo la somministrazione orale, sodio ioduro (131I) viene assorbito rapidamente (90% in 60 minuti) dal tratto gastrointestinale superiore.

Distribuzione e captazione negli organi

La farmacocinetica è identica a quella quella dello ioduro non marcato. Dopo l’ingresso nel flusso ematico, il medicinale viene distribuito nel comparto extratiroideo. Da questa sede, viene captato prevalentemente dalla tiroide o viene eliminato per via renale.

Quantità ridotte di sodio ioduro (131I) sono assorbite dalle ghiandole salivari e dalla mucosa gastrica e possono localizzarsi nel latte materno, nella placenta e nel plesso coroideo.

Eliminazione

L’escrezione urinaria è pari al 37-75%, l’escrezione fecale all’incirca del 10%, con un’escrezione praticamente trascurabile nel sudore.

Emivita

L’emivita effettiva del radioiodio nel plasma è nell’ordine di 12 ore, mentre quella del radioiodio assorbito dalla ghiandola tiroidea è di circa 6 giorni. In tal modo, dopo la somministrazione di sodio ioduro (131I), il 40% circa dell’attività ha una emivita effettiva di 6 ore, mentre il rimanente 60% di 8 giorni.


Sodiacap: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Sodiacap agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Sodiacap è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Sodiacap: dati sulla sicurezza

In ragione delle quantità ridotte di sostanza somministrate rispetto all’assorbimento normale di iodio con gli alimenti (40-500 µg/die), non si prevede né è stata osservata alcuna tossicità acuta. Non sono disponibili dati sulla tossicità di dosi ripetute di sodio ioduro, né sugli effetti di tale sostanza sulla riproduzione negli animali o sul suo potenziale mutageno o cancerogeno.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Sodiacap: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Sodiacap

Sodiacap: interazioni

È noto che molti agenti farmacologici interagiscono con il radioiodio. Tali interazioni possono essere dovute a vari meccanismi che possono influenzare i legami proteici, la farmacocinetica oppure gli effetti dinamici dello iodio marcato. È pertanto necessario acquisire un’anamnesi farmacologica completa e valutare la necessità di sospendere la somministrazione di determinati medicinali prima della somministrazione di sodio ioduro (131I).

Ad esempio, è necessario interrompere l’assunzione delle seguenti sostanze:

Principi attivi Periodo di sospensione prima della somministrazione di iodio-131
Agenti antitiroidei (ad es.
carbimazolo, metimazolo,
propiltiouracile), perclorato
1 settimana prima di iniziare il trattamento
Salicilati, steroidi, sodio nitroprussiato, sodio sulfobromoftaleina, anticoagulanti, antistaminici, antiparassitari, penicilline, sulfonamidi,
tolbutamide, tiopentone
1 settimana
Fenilbutazone 1-2 settimane
Espettoranti contenenti iodio e
vitamine
circa 2 settimane
Preparati a base di ormoni tiroidei Triiodotironina: 14 giorni
Tiroxina: 6 settimane
Amiodarone*, benzodiazepine, litio circa 4 settimane
Preparati a base di iodio per uso
topico
1-9 mesi
Mezzi di contrasto contenenti iodio Fino a 1 anno

* Nel caso dell’amiodarone, è possibile che la captazione nella ghiandola tiroidea diminuisca per diversi mesi a causa dell’emivita prolungata di tale agente.


Sodiacap: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Sodiacap: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco