Soludacortin: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Soludacortin (Prednisolone Emisuccinato Sodico): sicurezza e modo d’azione

Soludacortin (Prednisolone Emisuccinato Sodico) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Disturbi endocrini: insufficienza adreno-corticale acuta (l’idrocortisone ed il cortisone sono i farmaci di scelta, l’aggiunta di mineralcorticoidi può essere necessaria, specie quando vengono usati gli analoghi sintetici). Nel controllo di gravi affezioni allergiche non rispondenti alle terapie convenzionali: stato asmatico, crisi anafilattiche. Shock grave: emorragico, traumatico, chirurgico (come trattamento supplementare nella terapia usuale dello shock). Per prevenire stress acutissimi, per esempio crisi operatorie nei pazienti trattati per molto tempo con preparati di cortisone. Affezioni di interesse reumatologico (come terapia aggiuntiva per la somministrazione a breve termine) qualora non sia possibile la somministrazione orale.

Soludacortin: come funziona?

Ma come funziona Soludacortin? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Soludacortin

Il prednisolone è un glicocorticoide sintetico che differisce strutturalmente dall’idrocortisone. La sua struttura aumenta l’attività antiinfiammatoria di circa 4 ore in confronto con l’idrocortisone. Rispetto a quest’ultimo ed al cortisone, il prednisolone ha il vantaggio di indurre minore ritenzione di sodio cloruro e acqua e quindi di determinare minori perdite urinarie di potassio.


Soludacortin: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Soludacortin, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Soludacortin

Il fegato è l’organo principale della biotrasformazione degli adrenocorticosteroidi cui appartiene Soludacortin. La loro emivita biologica e la loro permanenza nel sangue, dove si legano alle albumine o a globuline specifiche di trasporto, è correlata alla metabolizzazione epatica.

Il prednisolone possiede un’emivita biologica compresa tra 12 e 36 ore.


Soludacortin: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Soludacortin agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Soludacortin è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Soludacortin: dati sulla sicurezza

La DL 50 per somministrazione sottocutanea è pari a 147 mg/kg nel ratto.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Soludacortin: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Soludacortin

Soludacortin: interazioni

Nei pazienti con ipoprotrombinemia si consiglia prudenza nell’associare l’acido acetilsalicilico ai corticosteroidi. I pazienti sotto terapia corticosteroidea non devono essere vaccinati contro il vaiolo. Altri procedimenti immunizzanti non vanno intrapresi in pazienti che ricevono corticosteroidi specialmente ad alte dosi, a causa di possibili rischi di complicazioni neurologiche e di insufficienza di risposta anticorpale.


Soludacortin: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Soludacortin: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Niente da segnalare.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco