Vitekta: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Vitekta 150 mg compressa rivestita film uso orale fl hdpe (Elvitegravir): sicurezza e modo d’azione

Vitekta 150 mg compressa rivestita film uso orale fl hdpe (Elvitegravir) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

In co-somministrazione con un inibitore della proteasi potenziato con ritonavir e con altri agenti antiretrovirali, Vitekta è indicato per il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana-1 (HIV-1) in adulti infetti da HIV-1 senza mutazioni note associate a resistenza a elvitegravir (vedere paragrafì 4.2 e 5.1).

Vitekta 150 mg compressa rivestita film uso orale fl hdpe: come funziona?

Ma come funziona Vitekta 150 mg compressa rivestita film uso orale fl hdpe? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Vitekta 150 mg compressa rivestita film uso orale fl hdpe

Categoria farmacoterapeutica: Antivirali per uso sistemico, altri antivirali, codice ATC: J05AX11 Meccanismo d’azione ed effetti farmacodinamici

Elvitegravir è un inibitore dell’attività di strand transfer dell’integrasi dell’HIV-1 (integrase strand

transfer inhibitor, INSTI). L’integrasi è un enzima codificato dall’HIV-1 necessario per la replicazione virale. L’inibizione dell’integrasi previene l’integrazione del DNA dell’HIV-1 nel DNA genomico dell’ospite, bloccando la formazione del provirus HIV-1 e la propagazione dell’infezione virale. Elvitegravir non inibisce le topoisomerasi umane I e II.

Attività antivirale in vitro

L’attività antivirale di elvitegravir nei confronti di isolati clinici e di laboratorio di HIV-1 è stata valutata in cellule linfoblastoidi, in monociti/macrofagi e in linfociti del sangue periferico e i valori di concentrazione efficace al 50% (CE50) sono stati compresi nell’intervallo 0,02-1,7 nM. Elvitegravir ha mostrato attività antivirale in colture cellulari nei confronti dei clade A, B, C, D, E, F, G e O di HIV-1 (valori di CE50 compresi tra 0,1 e 1,3 nM) e ha mostrato attività nei confronti di HIV-2 (CE50 di

0,53 nM). Per l’attività antivirale in vitro di elvitegravir quando associato ad antiretrovirali delle classi degli inibitori nucleos(t)idici della trascrittasi inversa (nucleos(t)ide reverse transcriptase inhibitor, NRTI), degli inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa (non-nucleoside reverse transcriptase inhibitor, NNRTI), degli inibitori della proteasi (protease inhibitor, PI), degli inibitori dell’attività di strand transfer dell’integrasi, degli inibitori della fusione o degli antagonisti del

co-recettore CCR5 non è stato evidenziato alcun antagonismo.

Elvitegravir non ha inibito la replicazione di HBV o HCV in vitro. Resistenza

In colture cellulari

Isolati di HIV-1 con suscettibilità ridotta a elvitegravir sono stati selezionati in colture cellulari. La resistenza fenotipica a elvitegravir è stata più comunemente associata alle sostituzioni primarie dell’integrasi T66I, E92Q e Q148R. Le altre sostituzioni dell’integrasi, osservate nella selezione di colture cellulari, hanno incluso H51Y, F121Y, S147G, S153Y, E157Q e R263K.

Resistenza crociata

I virus resistenti a elvitegravir mostrano una resistenza crociata di vario grado all’inibitore dell’attività di strand transfer dell’integrasi raltegravir, a seconda del tipo e del numero di sostituzioni. I virus che esprimono le sostituzioni T66I/A mantengono la suscettibilità a raltegravir, mentre la maggior parte delle altre sostituzioni associate a elvitegravir è associata a una ridotta suscettibilità a raltegravir. Con l’eccezione di Y143C/R/H, gli HIV-1 con le sostituzioni primarie associate a raltegravir T66K, Q148H/K/R o N155H nell’integrasi sono associati a una ridotta suscettibilità a elvitegravir.

In pazienti pretrattati

In un’analisi fino alla settimana 96 degli isolati HIV-1 ottenuti dai soggetti dello studio

GS-US-183-0145 nei quali il trattamento è fallito, lo sviluppo di una o più sostituzioni primarie associate a resistenza a elvitegravir è stato osservato in 23 su 86 soggetti con dati genotipici valutabili di coppie di isolati al basale e dopo fallimento del trattamento con elvitegravir (23/351 soggetti trattati con elvitegravir, 6,6%). Percentuali simili di sviluppo di resistenza a raltegravir sono state osservate negli HIV-1 ottenuti dai soggetti trattati con raltegravir (26/351 soggetti trattati con raltegravir, 7,4%). Le sostituzioni più comuni negli isolati HIV-1 ottenuti da soggetti trattati con elvitegravir sono state T66I/A (n = 8), E92Q/G (n = 7), T97A (n = 4), S147G (n = 4), Q148R (n = 4) e N155H (n = 5)

nell’integrasi. All’analisi fenotipica degli isolati HIV-1 con sostituzioni associate a resistenza ottenuti dai soggetti trattati con elvitegravir, 14/20 (70%) presentavano una suscettibilità ridotta a elvitegravir e 12/20 (60%) presentavano una ridotta suscettibilità a raltegravir.

Esperienza clinica

In pazienti infetti da HIV-1 pretrattati

L’efficacia di elvitegravir è basata principalmente sull’analisi dei dati a 96 settimane dello studio randomizzato, in doppio cieco, con controllo attivo GS-US-183-0145 in pazienti infetti da HIV-1 pretrattati (n = 702).

Nello studio GS-US-183-0145, i pazienti sono stati randomizzati 1:1 a ricevere elvitegravir (150 mg o 85 mg) una volta al giorno oppure raltegravir 400 mg due volte al giorno, entrambi somministrati con un regime di base contenente un inibitore della proteasi potenziato con ritonavir pienamente attivo (atazanavir, darunavir, fosamprenavir, lopinavir o tipranavir) e un secondo agente terapeutico. Il regime di base è stato determinato dallo sperimentatore in base alle analisi di resistenza genotipica/fenotipica e al trattamento antiretrovirale precedente. La randomizzazione è stata stratificata in base allo screening del livello di HIV-1 RNA (? 100.000 copie/mL o

> 100.000 copie/mL) e alla classe del secondo agente terapeutico (NRTI o altro). La percentuale di risposta virologica è stata determinata in entrambi i bracci di trattamento. La risposta virologica è stata definita come il raggiungimento di una carica virale non rilevabile (HIV-1 RNA < 50 copie/mL).

Le caratteristiche al basale e gli esiti del trattamento alla settimana 96 per lo studio GS-US-183-0145 sono riportati, rispettivamente, nelle tabelle 4 e 5.

Tabella 4: Caratteristiche demografiche e di malattia al basale dei soggetti adulti infetti da HIV-1, pretrattati con antiretrovirali, nello studio GS-US-183-0145

Elvitegravir + regime di base n = 351 Raltegravir + regime di base n = 351
Caratteristiche demografiche
Età mediana, anni (min-max) 44
(20-78)
45
(19-74)
Sesso
Maschile 83,2% 80,9%
Femminile 16,8% 19,1%
Etnia
Bianchi 60,1% 64,4%
Americani neri/africani 35,6% 32,2%
Asiatici 2,6% 1,4%
Altro 1,7% 2,0%
Caratteristiche della malattia al basale
HIV-1 RNA plasmatico mediano al basale (intervallo)
log10 copie/mL
4,35
(1,69-6,63)
4,42
(1,69-6,10)
Percentuale di soggetti con carica virale
> 100.000 copie/mL
25,6 25,6
Conta mediana al basale delle cellule CD4+ (intervallo),
cellule/mm3
227,0
(2,0-1.374,0)
215,0
(1,0-1.497,0)
Percentuale di soggetti con conta delle cellule CD4+
? 200 cellule/mm3
44,4 44,9
Punteggio di sensibilità genotipica al basalea
0
1
2

3

1%
14%
81%
3%
< 1%
15%
83%
2%

a I punteggi di sensibilità genotipica sono calcolati sommando i valori di suscettibilità al medicinale (1 = sensibile; 0 = suscettibilità ridotta) di tutti i medicinali del regime di base al basale.

Tabella 5: Esito virologico del trattamento randomizzato nello studio GS-US-183-0145 alle settimane 48 e 96 (analisi snapshot)a

Settimana 48 Settimana 96
Elvitegravir
+ regime di base
n = 351
Raltegravir
+ regime di base
n = 351
Elvitegravir
+ regime di base
n = 351
Raltegravir
+ regime di base n = 351
Successo virologico
HIV-1 RNA
< 50 copie/mL
60% 58% 52% 53%
Differenza di
trattamento
2,2% (IC 95% = -5,0%; 9,3%) -0,5% (IC 95% = -7,9%; 6,8%)
Fallimento virologicob 33% 32% 36% 31%
Nessun dato virologico nella finestra della settimana 48 o della settimana 96 7% 11% 12% 16%
Interruzione del medicinale sperimentale a causa di EA o decessoc 2% 5% 3% 7%
Interruzione del medicinale sperimentale per motivi diversi e ultimo
HIV-1 RNA
disponibile
< 50 copie/mLd
4% 5% 8% 9%
Dati assenti nella finestra di osservazione, ma con assunzione del medicinale sperimentale 1% 1% 1% 1%

Finestra di osservazione della settimana 48 tra i giorni 309 e 364 (inclusi), finestra di osservazione della settimana 96 tra i giorni 645 e 700 (inclusi).

Include i soggetti con ? 50 copie/mL nella finestra della settimana 48 o della settimana 96, i soggetti che hanno interrotto precocemente l’assunzione a causa di mancata efficacia o perdita dell’efficacia, i soggetti con carica virale ? 50 copie/mL al momento della modifica del regime di base, i soggetti che hanno interrotto l’assunzione per ragioni diverse da eventi avversi (EA), decesso o mancata efficacia o perdita dell’efficacia e che al momento dell’interruzione presentavano una carica virale ? 50 copie/mL.

Include i pazienti che hanno interrotto l’assunzione a causa di un EA o decesso in qualsiasi momento dal giorno 1 alla finestra di osservazione se non sono stati ottenuti dati virologici sul trattamento nella finestra specificata.

Include i soggetti che hanno interrotto l’assunzione per ragioni diverse da EA, decesso o mancata efficacia o perdita dell’efficacia, cioè ritiro del consenso, assenti al follow-up ecc.

Elvitegravir è stato non inferiore a raltegravir in termini di raggiungimento di HIV-1 RNA

< 50 copie/mL.

Tra i soggetti con punteggio di sensibilità genotipica ? 1, il 76% del braccio di trattamento con elvitegravir e il 69% del braccio di trattamento con raltegravir presentava HIV-1 RNA < 50 copie/mL alla settimana 48. Tra i soggetti con punteggio di sensibilità genotipica > 1, il 57% del braccio di

trattamento con elvitegravir e il 56% del braccio di trattamento con raltegravir presentava HIV-1 RNA

< 50 copie/mL alla settimana 48.

Nello studio GS-US-183-0145, l’aumento medio dal basale della conta di cellule CD4+ alla settimana 96 è stato di 205 cellule/mm3 nei pazienti trattati con elvitegravir e di 198 cellule/mm3 nei pazienti trattati con raltegravir.

Nello studio GS-US-183-0145, all’analisi dei sottogruppi basati sull’inibitore della proteasi

co-somministrato, le percentuali di successo virologico sono state simili per elvitegravir e raltegravir in ogni sottogruppo basato sull’inibitore della proteasi alle settimane 48 e 96 (HIV-1 RNA

< 50 copie/mL) (Tabella 6).

Tabella 6: Successo virologico in base all’inibitore della proteasi co-somministrato nello studio GS-US-183-0145 alla settimana 48 e alla settimana 96 (analisi snapshot)

Elvitegravir versus
raltegravir
HIV-1 RNA
< 50 copie/mL, n/N (%)
Elvitegravir (N = 351) Raltegravir (N = 351) Differenze di percentuale (IC 95%)a
Successo virologico alla
settimana 48
Darunavir/ritonavir 126/202 (62,4%) 122/207 (58,9%) 3,4% (da -6,0% a 12,9%)
Lopinavir/ritonavir 39/68 (57,4%) 37/68 (54,4%) 2,9% (da -13,7% a 19,6%)
Atazanavir/ritonavir 34/61 (55,7%) 28/51 (54,9%) 0,8% (da -17,7% a 19,3%)
Fosamprenavir/ritonavir 8/14 (57,1%) 10/18 (55,6%) 1,6% (da -33,0% a 36,2%)
Tipranavir/ritonavir 3/6 (50,0%) 5/7 (71,4%) -21,4% (da -73,6% a
30,7%)
Successo virologico alla
settimana 96
Darunavir/ritonavir 105/202 (52,0%) 112/207 (54,1%) -2,1% (da -11,8% a 7,5%)
Lopinavir/ritonavir 36/68 (52,9%) 37/68 (54,4%) -1,5% (da -18,2% a 15,3%)
Atazanavir/ritonavir 33/61 (54,1%) 23/51 (45,1%) 9,0% (da -9,5% a 27,5%)
Fosamprenavir/ritonavir 7/14 (50,0%) 11/18 (61,1%) -11,1% (da -45,7% a
23,4%)
Tipranavir/ritonavir 3/6 (50,0%) 3/7 (42,9%) 7,1% (da -47,1% a 61,4%)

a Le differenze di percentuale e gli IC al 95% tra i gruppi di trattamento randomizzati sono basati sull’approssimazione normale.

Benché limitata dal numero esiguo di soggetti di sesso femminile nello studio GS-US-183-0145, l’analisi dei sottogruppi suddivisi in base al sesso ha evidenziato che le percentuali di successo virologico nei soggetti di sesso femminile alle settimane 48 e 96 (HIV-1 RNA < 50 copie/mL) erano numericamente più basse nel braccio di trattamento con elvitegravir in confronto al braccio di trattamento con raltegravir. Le percentuali di successo virologico alla settimana 48 per elvitegravir e raltegravir sono state, rispettivamente, 47,5% (28/59) e 62,7% (42/67) (differenza: -12,3% [IC 95%: da -30,1% a 5,5%]) per i soggetti di sesso femminile e 62,3% (182/292) e 56,3% (160/284) (differenza: 5,3% [IC 95%: da -2,5% a 13,2%]), rispettivamente, per i soggetti di sesso maschile. Le percentuali di successo virologico alla settimana 96 per elvitegravir e raltegravir sono state, rispettivamente, 39,0% (23/59) e 52,2% (35/67) (differenza: -8,4% [IC 95%: da -26,1% a 9,2%]) per i soggetti di sesso femminile e 55,1% (161/292) e 53,2% (151/284) (differenza: 1,5% [IC 95%: da

-6,5% a 9,6%]), rispettivamente, per i soggetti di sesso maschile.

Popolazione pediatrica

L’Agenzia europea dei medicinali ha rinviato l’obbligo di presentare i risultati degli studi con elvitegravir in uno o più sottogruppi della popolazione pediatrica per il trattamento dell’infezione da HIV-1 (vedere paragrafo 4.2 per ìnformazìonì sull’uso pedìatrìco).


Vitekta 150 mg compressa rivestita film uso orale fl hdpe: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Vitekta 150 mg compressa rivestita film uso orale fl hdpe, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Vitekta 150 mg compressa rivestita film uso orale fl hdpe

Assorbimento

Dopo somministrazione orale di elvitegravir potenziato con ritonavir con il cibo in soggetti infetti da HIV-1, il picco di concentrazione plasmatica di elvitegravir è stato osservato 4 ore post-dose. La Cmax, AUCtau, e Ctrough media allo stato stazionario (media ± DS) dopo dosi multiple di elvitegravir più un inibitore della proteasi potenziato con ritonavir (150 mg di elvitegravir con darunavir o fosamprenavir; 85 mg di elvitegravir con atazanavir or lopinavir) in soggetti infetti da HIV-1 sono state, rispettivamente, 1,4 ± 0,39 µg/mL, 18 ± 6,8 µg•h/mL e 0,38 ± 0,22 µg/mL per elvitegravir. La biodisponibilità orale assoluta non è stata determinata.

Rispetto al digiuno, la somministrazione di elvitegravir potenziato sotto forma di combinazione a dose fissa con 150 mg di elvitegravir/150 mg di cobicistat/200 mg di emtricitabina/245 mg di tenofovir disoproxil con un pasto leggero (circa 373 kcal, 20% lipidi) o ricco di grassi (circa 800 kcal, 50% lipidi) ha determinato un aumento dell’esposizione a elvitegravir Cmax e AUCtau di elvitegravir sono aumentate, rispettivamente, del 22% e 36% con un pasto leggero e del 56% e 91% con un pasto ricco di grassi.

Distribuzione

Elvitegravir è legato per il 98-99% alle proteine plasmatiche umane e il legame è indipendente dalla concentrazione del medicinale nell’intervallo compreso tra 1,0 ng/mL e 1,6 µg/mL. Il rapporto medio tra concentrazione plasmatica ed ematica del medicinale è 1,37.

Biotrasformazione

co-somministrazione con ritonavir come potenziatore.

L’esposizione media allo stato stazionario (AUCtau) di elvitegravir non potenziato è ~ 20% più bassa dopo dosi multiple in confronto alla dose singola, il che depone per una modesta autoinduzione del suo metabolismo. Dopo potenziamento con ritonavir (100 mg) si osserva un’inibizione netta del metabolismo di elvitegravir con un aumento significativo dell’esposizione sistemica (AUC 20 volte più alta), concentrazioni di valle elevate ed emivita mediana di eliminazione prolungata (9,5 versus 3,5 ore).

Dopo somministrazione orale di una dose singola di [14C]elvitegravir potenziato con ritonavir, elvitegravir è stata la specie predominante nel plasma, con il 94% e 61% circa della radioattività circolante, rispettivamente, a 32 e 48 ore. I metaboliti prodotti a seguito di idrossilazione aromatica e alifatica o glucuronidazione sono presenti in quantità molto modeste e non contribuiscono all’attività antivirale complessiva di elvitegravir.

Eliminazione

In seguito a somministrazione orale di [14C]elvitegravir potenziato con ritonavir, il 94,8% della dose è stato recuperato nelle feci: questo dato è compatibile con l’eliminazione epatobiliare di elvitegravir; il 6,7% della dose somministrata è stato recuperato nelle urine sotto forma di metaboliti. L’emivita plasmatica terminale mediana di elvitegravir potenziato con ritonavir è circa 8,7-13,7 ore.

Linearità/Non linearità

Le esposizioni plasmatiche di elvitegravir sono non lineari e meno che proporzionali alla dose, verosimilmente a causa dell’assorbimento limitato dalla solubilità.

Anziani

La farmacocinetica di elvitegravir non è stata interamente determinata negli anziani (oltre i 65 anni).

Sesso

Non sono state identificate differenze farmacocinetiche clinicamente significative relative al sesso per elvitegravir potenziato.

Etnia

Non sono state identificate differenze farmacocinetiche clinicamente significative relative all’etnia per elvitegravir potenziato.

Popolazione pediatrica

La farmacocinetica di elvitegravir nei soggetti in età pediatrica non è stata stabilita.

Compromissione renale

Uno studio di farmacocinetica con elvitegravir potenziato è stato condotto in soggetti non infetti da HIV-1 con grave compromissione renale (clearance stimata della creatinina inferiore a 30 mL/min). Non sono state osservate differenze clinicamente rilevanti nella farmacocinetica di elvitegravir tra i soggetti con grave compromissione renale e soggetti sani. Non è necessaria alcuna modifica della dose di Vitekta nei pazienti con compromissione renale.

Compromissione epatica

Elvitegravir è principalmente metabolizzato ed eliminato per via epatica. Uno studio di farmacocinetica con elvitegravir potenziato è stato condotto in soggetti non infetti da HIV-1 con moderata compromissione epatica (Child-Pugh classe B). Non sono state osservate differenze clinicamente rilevanti nella farmacocinetica di elvitegravir tra i soggetti con moderata compromissione epatica e soggetti sani. Non è necessaria alcuna modifica della dose di Vitekta nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata. L’effetto di una grave compromissione epatica (Child-Pugh classe C) sulla farmacocinetica di elvitegravir non è stato studiato.

Co-infezione con il virus dell’epatite B e/o dell’epatite C

Dati limitati ottenuti dalle analisi farmacocinetiche di popolazione (n = 56) indicano che la co- infezione con il virus dell’epatite B e/o C non ha effetti clinicamente rilevanti sull’esposizione a elvitegravir potenziato.


Vitekta 150 mg compressa rivestita film uso orale fl hdpe: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Vitekta 150 mg compressa rivestita film uso orale fl hdpe agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Vitekta 150 mg compressa rivestita film uso orale fl hdpe è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Vitekta 150 mg compressa rivestita film uso orale fl hdpe: dati sulla sicurezza

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di safety pharmacology, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno, tossicità della riproduzione e dello sviluppo. Le dosi massime di elvitegravir valutate negli studi di tossicità dello sviluppo nel ratto e nel coniglio corrispondevano a esposizioni rispettivamente pari a circa 29 volte e 0,2 volte l’esposizione terapeutica nell’uomo.

Elvitegravir è risultato negativo in un test di mutagenesi su batteri in vitro (test di Ames) e negativo in un test del micronucleo di ratto in vivo a dosi massime di 2.000 mg/kg. In un test di aberrazione cromosomica in vitro, elvitegravir è stato negativo con attivazione metabolica; tuttavia, senza attivazione è stata osservata una risposta equivoca.

Gli studi di carcinogenesi a lungo termine con elvitegravir somministrato per via orale non hanno evidenziato alcun potenziale cancerogeno nel topo e nel ratto.

Il principio attivo elvitegravir persiste nell’ambiente.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Vitekta 150 mg compressa rivestita film uso orale fl hdpe: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Vitekta 150 mg compressa rivestita film uso orale fl hdpe

Vitekta 150 mg compressa rivestita film uso orale fl hdpe: interazioni

Terapie concomitanti controindicate

Terapie concomitanti non raccomandate

Interazioni che rendono necessario un adattamento della dose di Vitekta

Altre interazioni

Le interazioni tra elvitegravir e i medicinali eventualmente somministrati congiuntamente sono riportate nella seguente Tabella 2 (l’aumento è indicato come “?”, la diminuzione come “?”, nessuna variazione come “?”). Queste interazioni si basano su studi d’interazione farmacologica o sulle previsioni basate sull’entità attesa dell’interazione e sul rischio di eventi avversi gravi o di perdita dell’effetto terapeutico.

Quando le interazioni sono state studiate, l’effetto di Vitekta è stato determinato confrontando la farmacocinetica di elvitegravir potenziato (utilizzando ritonavir oppure cobicistat come potenziatore farmacocinetico) in assenza e in presenza del medicinale somministrato congiuntamente. Non sono state studiate interazioni con elvitegravir non potenziato. Salvo diversamente indicato nella Tabella 2, la dose di elvitegravir potenziato o del medicinale somministrato congiuntamente era identica sia in caso di monoterapia, sia in caso di associazione. I parametri farmacocinetici degli inibitori della proteasi riportati nella Tabella 2 sono stati determinati in presenza di ritonavir.

Benché le interazioni reali o previste tra un medicinale ed elvitegravir possano essere assenti, possono esservi interazioni tra un medicinale e ritonavir e/o l’inibitore della proteasi co-somministrato con elvitegravir. Il medico prescrittore deve sempre fare riferimento al riassunto delle caratteristiche del prodotto di ritonavir o dell’inibitore della proteasi.

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Tabella 2: Interazioni tra elvitegravir e altri medicinali

Medicinale per area terapeutica Effetti sui livelli del farmaco Variazione percentuale media di AUC, Cmax, Cmin Raccomandazione relativa alla co-somministrazione con elvitegravir potenziato con ritonavir
ANTIRETROVIRALI
Inibitori della proteasi HIV
Atazanavir (300 mg una volta al giorno)
Elvitegravir (200 mg una volta al giorno)
Ritonavir (100 mg una volta al giorno)
È stato dimostrato che atazanavir/ritonavir aumentano in misura significativa le concentrazioni plasmatiche di elvitegravir.
Elvitegravir: AUC: ? 100%
Cmax: ? 85%
Cmin: ? 188%
Atazanavir: AUC: ?
Cmax: ? C
min: ? 35%
In caso di associazione con atazanavir, la dose di Vitekta deve ammontare a 85 mg una volta al giorno.
In caso di associazione con Vitekta, la dose raccomandata di atazanavir è di 300 mg con 100 mg di ritonavir una volta al giorno.
Non sono disponibili dati che consentano di formulare raccomandazioni di dosaggio per la co-somministrazione con
dosi diverse di atazanavir (vedere paragrafo 4.2).
Medicinale per area terapeutica
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Atazanavir (300 mg una volta al giorno)
Elvitegravir (85 mg una volta al giorno)
Ritonavir (100 mg una volta al giorno)
Effetti sui livelli del farmaco Variazione percentuale media di AUC, Cmax, Cmin
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Elvitegravir:
AUC: ?* Cmax
: ?
* Cmin: ? 38%*
Atazanavir:
AUC: ?
** Cmax: ?** Cmin: ?**
*in confronto a elvitegravir/ritonavir
150/100 mg una volta al giorno.
**in confronto ad atazanavir/ritonavir 300/100 mg una volta al giorno.
Raccomandazione relativa alla co-somministrazione con
elvitegravir potenziato con ritonavir
Darunavir (600 mg due volte al giorno)
Elvitegravir (125 mg una volta al giorno)
Ritonavir (100 mg due volte al giorno)
Elvitegravir: AUC: ?
Cmax: ? Cmin: ?
Darunavir: AUC: ?
Cmax: ? C
min: ? 17%
In caso di associazione con darunavir, la dose di Vitekta deve ammontare a 150 mg una volta al giorno.
Non sono disponibili dati che consentano di formulare raccomandazioni di dosaggio per la co-somministrazione con
dosi diverse di darunavir (vedere paragrafo 4.2).
Fosamprenavir (700 mg due volte al giorno)
Elvitegravir (125 mg una volta al giorno)
Ritonavir (100 mg due volte al giorno)
Elvitegravir: AUC: ?
Cmax: ? Cmin: ?
Fosamprenavir: AUC: ?
Cmax: ? Cmin: ?
In caso di associazione con fosamprenavir, la dose di Vitekta deve ammontare a 150 mg una volta al giorno.
Non sono disponibili dati che consentano di formulare raccomandazioni di dosaggio per la co-somministrazione con
dosi diverse di fosamprenavir (vedere paragrafo 4.2).
Lopinavir/ritonavir (400/100 mg due volte al giorno)
Elvitegravir (125 mg una volta al giorno)
È stato dimostrato che lopinavir/ritonavir aumentano in misura significativa le concentrazioni plasmatiche di elvitegravir.
Elvitegravir: AUC: ? 75%
Cmax: ? 52%
Cmin: ? 138%
Lopinavir: AUC: ?
Cmax: ? C
min: ? 8%
In caso di associazione con lopinavir/ritonavir, la dose di Vitekta deve ammontare a 85 mg una volta al giorno.
Non sono disponibili dati che consentano di formulare raccomandazioni di dosaggio per la co-somministrazione con dosi diverse di lopinavir/ritonavir (vedere paragrafo 4.2).
Medicinale per area terapeutica Effetti sui livelli del farmaco Variazione percentuale media di AUC, Cmax, Cmin Raccomandazione relativa alla co-somministrazione con
elvitegravir potenziato con ritonavir
Tipranavir (500 mg due volte al giorno)
Elvitegravir (200 mg una volta al giorno)
Ritonavir (200 mg due volte al giorno)
Elvitegravir: AUC: ?
Cmax: ? Cmin: ?
Tipranavir: AUC: ?
Cmax: ? C
min: ? 11%
Per insufficienza di dati clinici, l’associazione di elvitegravir con tipranavir non è consigliata (vedere paragrafo 4.2).
NRTI
Didanosina (400 mg una volta al giorno)
Elvitegravir (200 mg una volta al giorno)
Ritonavir (100 mg una volta al giorno)
Elvitegravir: AUC: ?
Cmax: ? Cmin: ?
Didanosina: AUC: ? 14%
Cmax: ? 16%
Essendo somministrata a stomaco vuoto, la didanosina deve essere somministrata almeno un’ora prima o due ore dopo Vitekta (che viene somministrato con un pasto).
Si
consiglia il monitoraggio clinico.
Zidovudina (300 mg due volte al giorno)
Elvitegravir (200 mg una volta al giorno)
Ritonavir (100 mg una volta al giorno)
Elvitegravir: AUC: ?
Cmax: ? Cmin: ?
Zidovudina: AUC: ?
Cmax: ?
Non è necessario alcun aggiustamento della dose in caso di co-somministrazione di Vitekta con zidovudina.
Stavudina (40 mg una volta al giorno)
Elvitegravir (200 mg una volta al giorno)
Ritonavir (100 mg una volta al giorno)
Elvitegravir: AUC: ?
Cmax: ? Cmin: ?
Stavudina: AUC: ?
Cmax: ?
Non è necessario alcun aggiustamento della dose in caso di co-somministrazione di Vitekta con stavudina.
Abacavir (600 mg una volta al giorno)
Elvitegravir (200 mg una volta al giorno)
Ritonavir (100 mg una volta al giorno)
Elvitegravir: AUC: ?
Cmax: ? Cmin: ?
Abacavir: AUC: ?
Cmax: ?
Non è necessario alcun aggiustamento della dose in caso di co-somministrazione di Vitekta con abacavir.
Tenofovir disoproxil fumarato (300 mg una volta al giorno) Emtricitabina (200 mg una volta al giorno)
Elvitegravir (50 mg una volta al giorno)
Ritonavir (100 mg una volta al giorno)
Elvitegravir: AUC: ?
Cmax: ? Cmin: ?
Tenofovir: AUC: ?
Cmax: ? Cmin: ?
Emtricitabina: AUC: ?
Cmax: ? C
min: ?
Non è necessario alcun aggiustamento della dose in caso di co-somministrazione di Vitekta con tenofovir disoproxil fumarato o con emtricitabina.
Medicinale per area terapeutica Effetti sui livelli del farmaco Variazione percentuale media di AUC, Cmax, Cmin Raccomandazione relativa alla co-somministrazione con
elvitegravir potenziato con ritonavir
NNRTI
Efavirenz Interazione non studiata con elvitegravir.
Ci si attende che la
co-somministrazione di efavirenz ed elvitegravir riduca le concentrazioni plasmatiche di elvitegravir, con possibile
perdita dell’effetto terapeutico e possibile sviluppo di resistenza.
La co-somministrazione non è consigliata (vedere
paragrafo 4.4).
Etravirina (200 mg due volte al giorno)
Elvitegravir (150 mg una volta al giorno)
Ritonavir (100 mg una volta al giorno)
Elvitegravir: AUC: ?
Cmax: ? Cmin: ?
Etravirina: AUC: ?
Cmax: ? C
min: ?
Non è necessario alcun aggiustamento della dose in caso di co-somministrazione di Vitekta con etravirina.
Nevirapina Interazione non studiata con elvitegravir.
Ci si attende che la
co-somministrazione di nevirapina ed elvitegravir riduca le concentrazioni plasmatiche di elvitegravir, con possibile
perdita dell’effetto terapeutico e possibile sviluppo di resistenza.
La co-somministrazione non è consigliata (vedere
paragrafo 4.4).
Rilpivirina Interazione non studiata con elvitegravir. Non ci si attendono alterazioni delle concentrazioni plasmatiche di elvitegravir in caso di
co-somministrazione di elvitegravir e rilpivirina e quindi non è necessario alcun
aggiustamento della dose di Vitekta.
Antagonisti CCR5
Maraviroc (150 mg due volte al giorno)
Elvitegravir (150 mg una volta al giorno)
Ritonavir (100 mg una volta al giorno)
Elvitegravir: AUC: ?
Cmax: ? Cmin: ?
Maraviroc:§ AUC: ? 186%
Cmax: ? 115%
Cmin: ? 323%
Non è necessario alcun aggiustamento della dose in caso di co-somministrazione di Vitekta con maraviroc.
Medicinale per area terapeutica Effetti sui livelli del farmaco Variazione percentuale media di AUC, Cmax, Cmin Raccomandazione relativa alla co-somministrazione con
elvitegravir potenziato con ritonavir
ANTIACIDI
Sospensione di antiacidi contenenti magnesio/alluminio (20 mL singola dose)
Elvitegravir (50 mg una volta al giorno)
Ritonavir (100 mg una volta al giorno)
Elvitegravir (sospensione di antiacidi ± 4 ore dalla somministrazione di elvitegravir):
AUC: ?
Cmax: ? Cmin: ?
Elvitegravir (somministrazione contemporanea agli antiacidi): AUC: ? 45%
Cmax: ? 47%
Cmin: ? 41%
Le concentrazioni plasmatiche di elvitegravir si riducono con gli antiacidi a causa della formazione locale di complessi nel tratto gastrointestinale e non a causa di alterazioni del pH gastrico.
Si raccomanda un intervallo di almeno 4 ore tra la somministrazione di Vitekta e degli antiacidi.
INTEGRATORI ALIMENTARI
Integratori multivitaminici Interazione non studiata con elvitegravir. Poiché non è possibile escludere l’effetto della formazione di complessi cationici di elvitegravir quando viene somministrato insieme a integratori multivitaminici, è consigliabile somministrare Vitekta e gli integratori
multivitaminici a distanza di almeno 4 ore l’uno dall’altro.
ANALGESICI NARCOTICI
Metadone (80-120 mg una volta al giorno)
Elvitegravir (150 mg una volta al giorno)
Cobicistat (150 mg una volta al giorno)
Elvitegravir: AUC: ?
Cmax: ? Cmin: ?
Metadone: AUC: ?
Cmax: ? C
min: ?
Non è necessario alcun aggiustamento della dose in caso di co-somministrazione di Vitekta con metadone.
Buprenorfina/naloxone (da 16/4 mg a 24/6 mg al giorno)
Elvitegravir (150 mg una volta al giorno)
Cobicistat (150 mg una volta al giorno)
Elvitegravir: AUC: ?
Cmax: ? Cmin: ?
Buprenorfina: AUC: ? 35%
Cmax: ? 12%
Cmin: ? 66%
Naloxone: AUC: ? 28%
Cmax: ? 28%
Non è necessario alcun aggiustamento della dose in caso di co-somministrazione di Vitekta con buprenorfina/naloxone.
Medicinale per area terapeutica Effetti sui livelli del farmaco Variazione percentuale media di AUC, Cmax, Cmin Raccomandazione relativa alla co-somministrazione con
elvitegravir potenziato con ritonavir
ANTI-INFETTIVI
Antimicotici
Ketoconazolo (200 mg due volte al giorno)
Elvitegravir (150 mg una volta al giorno)
Ritonavir (100 mg una volta al giorno)
Elvitegravir: AUC: ? 48%
Cmax: ? C
min: ? 67%
? Ketoconazolo§
Non è necessario alcun aggiustamento della dose in caso di co-somministrazione di Vitekta con ketoconazolo.
Antimicobatterici
Rifabutina (150 mg ogni due giorni)
Elvitegravir (300 mg una volta al giorno)
Ritonavir (100 mg una volta al giorno)
<..
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Elvitegravir:
AUC: ?
* Cmax: ?* Cmin: ?*
Rifabutina:
AUC: ?** Cmax: ?** Cmin: ?**
<..
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25-O-desacetil-rifabutina:§ AUC: ? 851%**
Cmax: ? 440%** Cmin: ? 1.836%**
*in confronto a elvitegravir/ritonavir
300/100 mg una volta al giorno.
**in confronto a rifabutina 300 mg una volta al giorno.
L’attività antimicobatterica totale è stata aumentata del 50%.
La co-somministrazione di Vitekta e rifabutina non è consigliata.
Se l’associazione è necessaria, la dose raccomandata di rifabutina è 150 mg 3 volte alla settimana a giorni fissi (ad esempio lunedì, mercoledì, venerdì).
Non è necessario alcun aggiustamento della dose di Vitekta in caso di
co-somministrazione con una dose ridotta di rifabutina.
Non è stata studiata un’ulteriore riduzione della dose di rifabutina.
Si ricordi che una dose di 150 mg due volte alla settimana potrebbe non indurre un’esposizione ottimale a rifabutina, con conseguente rischio di resistenza a rifamicina e fallimento della terapia.
ANTICOAGULANTI
Warfarin Interazione non studiata con elvitegravir.
Le concentrazioni di warfarin possono essere modificate in caso di co-somministrazione con elvitegravir.
Si consiglia il monitoraggio del rapporto internazionale normalizzato (INR) durante la co-somministrazione con Vitekta.
Il monitoraggio dell’INR deve proseguire nelle prime settimane successive al
termine del trattamento con Vitekta.
Medicinale per area terapeutica Effetti sui livelli del farmaco Variazione percentuale media di AUC, Cmax, Cmin Raccomandazione relativa alla co-somministrazione con
elvitegravir potenziato con ritonavir
ANTAGONISTI DEI RECETTORI H2
Famotidina (40 mg una volta al giorno)
Elvitegravir (150 mg una volta al giorno)
Cobicistat (150 mg una volta al
giorno)
Elvitegravir: AUC: ?
Cmax: ? Cmin: ?
Non è necessario alcun aggiustamento della dose in caso di co-somministrazione di Vitekta con famotidina.
INIBITORI DELLA HMG Co-A REDUTTASI
Rosuvastatina (10 mg singola dose)
Elvitegravir (150 mg una volta al giorno)
Cobicistat (150 mg una volta al giorno)
Elvitegravir: AUC: ?
Cmax: ? Cmin: ?
Rosuvastatina: AUC: ? 38%
Cmax: ? 89%
Cmin: ? 43%
Non è necessario alcun aggiustamento della dose in caso di co-somministrazione di Vitekta con rosuvastatina.
Atorvastatina Fluvastatina Pitavastatina Pravastatina Interazione non studiata con elvitegravir.
Non ci si attendono variazioni delle concentrazioni plasmatiche dei substrati di OATP in caso di co-somministrazione di elvitegravir.
Non ci si attendono variazioni delle concentrazioni plasmatiche di elvitegravir in caso di
co-somministrazione di substrati/inibitori di OATP.
Non è necessario alcun aggiustamento della dose in caso di co-somministrazione di Vitekta con atorvastatina, fluvastatina, pitavastatina o pravastatina.
CONTRACCETTIVI ORALI
Norgestimato (0,180/0,215 mg una volta al giorno)
Etinilestradiolo (0,025 mg una volta al giorno)
Elvitegravir (150 mg una volta al giorno)
Cobicistat (150 mg una volta al giorno)1
Norgestimato: AUC: ? 126%
Cmax: ? 108%
Cmin: ? 167%
Etinilestradiolo: AUC: ? 25%
Cmax: ? C
min: ? 44%
Elvitegravir: AUC: ?
Cmax: ? Cmin: ?
Si usi cautela in caso di
co-somministrazione di Vitekta con un contraccettivo ormonale.
Il contraccettivo ormonale deve contenere almeno 30 µg di etinilestradiolo e norgestimato come progestinico, oppure i pazienti devono utilizzare un metodo contraccettivo alternativo affidabile (vedere paragrafì 4.4 e 4.6).
Non sono noti gli effetti a lungo termine di un aumento consistente dell’esposizione al progesterone.
La
co-somministrazione di elvitegravir con contraccettivi orali contenenti progestinici diversi dal norgestimato non è
stata studiata e deve quindi essere evitata.
Medicinale per area terapeutica Effetti sui livelli del farmaco Variazione percentuale media di AUC, Cmax, Cmin Raccomandazione relativa alla co-somministrazione con
elvitegravir potenziato con ritonavir
INIBITORI DELLA POMPA PROTONICA
Omeprazolo (40 mg una volta al Elvitegravir: Non è necessario alcun
giorno) AUC: ? aggiustamento della dose in caso
Elvitegravir (50 mg una volta al Cmax: ? di co-somministrazione di
giorno)
Ritonavir (100 mg una volta al
Cmin: ? Vitekta con omeprazolo.
giorno)

1 Questo studio è stato condotto con le compresse di combinazione a dose fissa di elvitegravir/cobicistat/emtricitabina/tenofovir disoproxil.


Vitekta 150 mg compressa rivestita film uso orale fl hdpe: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Vitekta 150 mg compressa rivestita film uso orale fl hdpe: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sugli effetti di elvitegravir sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco