Winrho: รจ un farmaco sicuro? Come funziona?

Winrho 1500 ui (Immunoglobulina Umana Rh0 Uso Endovenoso): sicurezza e modo d’azione

Winrho 1500 ui (Immunoglobulina Umana Rh0 Uso Endovenoso) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Prevenzione dell’immunizzazione Rho (D) nelle donne Rho Dnegative:

Gravidanza/parto di bambini Rho (D) positivi, come indicato nella seguente tabella:

Madre Figlio
D (Rhesus neg.) ? D (Rhesus pos.)
D (Rhesus neg.) ? Du (Du pos.)

In presenza di dubbi circa lo stato degli anticorpi anti-Rho (D) della madre, si devono adottare in ogni caso misure profilattiche.

Aborto spontaneo/minaccia di aborto, interruzione artificiale della gravidanza, gravidanza ectopica o rimozione della mola idatiforme.

Emorragia transplacentare (TPH) provocata da emorragia antepartum (APH) (compresa placenta previa), amniocentesi, campionamento dei villi corionici, o procedure ostetriche di manipolazione, per es., versione cefalica esterna o trauma addominale.

Trattamento dei soggetti Rho (D) negativi in seguito a trasfusioni incompatibili di sangue Rho (D) positivo o di altri prodotti contenenti globuli rossi.

Trattamento della Porpora Trombocitopenica Idiopatica (ITP):

WinRho può essere impiegato anche nel trattamento della Porpora Trombocitopenica Idiopatica (ITP) in pazienti Rho (D) positivi non splenectomizzati in situazioni cliniche che richiedono un incremento della conta piastrinica, se l’intervento medico è ritenuto necessario, per impedire un’eccessiva emorragia.

Winrho 1500 ui: come funziona?

Ma come funziona Winrho 1500 ui? Qual รจ il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Winrho 1500 ui

Categoria farmacoterapeutica: sieri immuni e immunoglobuline: immunoglobulina anti-D (Rho). Codice ATC: J06BB01.

L’immunoglobulina anti-D contiene specifici anticorpi (IgG) contro l’antigene D (Rho) degli eritrociti umani. WinRho può anche contenere anticorpi verso altri antigeni Rh ad esempio anticorpi anti-Rh C, che possono essere rilevati per mezzo di test sierologici sensibili.

L’effetto di WinRho si basa sulla neutralizzazione degli eritrociti Rho (D) positivi potenzialmente antigenici nei soggetti Rho (D) negativi.

Durante la gravidanza, e specialmente al momento del parto, globuli rossi fetali possono entrare nel circolo materno. Nel caso in cui la donna sia Rho(D) negativa ed il feto sia Rho(D) positivo, la donna può risultare immunizzata nei confronti dell’antigene Rho(D) e produrre anticorpi anti-Rho(D) che attraversano la placenta e che possono causare malattia emolitica del neonato. L’immunizzazione passiva con immunoglobulina anti-D impedisce l’immunizzazione Rho(D) in oltre il 99% dei casi purché venga somministrata una dose sufficiente di immunoglobulina anti-D sufficientemente presto dopo l’ esposizione ai globuli rossi fetali Rho(D) positivi.

Il meccanismo con cui l’immunoglobulina anti-D sopprime l’immunizzazione verso i globuli rossi Rho(D) positivi non è noto. La soppressione può essere correlata alla clearance dei globuli rossi dal circolo prima che essi raggiungano i siti immunocompetenti oppure, può essere dovuta a meccanismi più complessi che coinvolgono il riconoscimento di antigeni estranei e la presentazione di antigeni da parte di cellule appropriate nei siti appropriati in presenza o in assenza dell’anticorpo.

Soppressione della isoimmunizzazione Rh:

Lo studio principale che supporta questa indicazione è stato condotto su 1186 donne gravide Rho(D) negative non sensibilizzate nei casi in cui i tipi del sangue paterno fossero Rho(D) positivi o sconosciuti. IGIV Rho(D) è stata somministrata in base ad uno dei tre seguenti regimi: 1) 93 donne hanno ricevuto 120 mcg (600 UI) alla 28^ settimana; 2) 131 donne hanno ricevuto 240 mcg (1200 UI) ciascuna alla 28^ e alla 34^ settimana; 3) 962 donne hanno ricevuto 240 mcg (1200 UI) alla 28^ settimana. Tutte le donne hanno ricevuto somministrazione post-natale per via endovenosa di 120 mcg (600 UI) nei casi in cui il neonato era risultato Rho(D) positivo. Delle 1186 donne trattate con IGIV Rho(D) prima del parto, 806 sono state trattate con IGIV Rho(D) successivamente alla nascita dopo il parto di un bambino Rho(D) positivo, di cui 325 donne sono state sottoposte a test a sei mesi dopo il parto per rilevare l’isoimmunizzazione Rh. Di queste 325 donne, 23 avrebbero dovuto mostrare i segni della isoimmunizzazione Rh; tuttavia non sono stati rilevati in alcun soggetto (p<0,001 in un test Chi-quadro sulla significatività della differenza fra la isoimmunizzazione osservata e quella prevista in assenza di IGIV Rho(D).

In studi clinici su soggetti Rho (D) negativi, gli eritrociti Rho (D) positivi trasfusi erano completamente eliminati dalla circolazione entro le 8 ore successive alla somministrazione endovenosa dell’immunoglobulina anti-Rho (D).

ITP Cronica Infantile:

In uno studio multicentrico, in aperto, a braccio singolo, 24 bambini Rho (D) positivi non splenectomizzati, affetti da ITP da più di 6 mesi, sono stati trattati inizialmente con 250 UI/kg (50 mcg/kg) di Immuno Globulina (Umana) anti-Rho (D) (125 UI/kg [25 mcg/kg] ai giorni 1 e 2, con dosi successive comprese tra 125 e 275 UI/kg (da 25 a 55 mcg/kg). La risposta era definita come incremento delle piastrine ad almeno 50.000/mm³ ed un raddoppio dei valori basali. Diciannove dei 24 pazienti hanno risposto con un tasso di risposta complessivo del 79%, una conta piastrinica media complessiva di picco di 229.400/ mm³ (intervallo da 43.300 a 456.000) ed una durata media della risposta di 36,5 giorni (intervallo da 6 a 84).

ITP Acuta Infantile:

In uno studio multicentrico controllato, randomizzato di confronto tra IGIV anti-Rho (D) ad alta dose e Immuno Globulina (Umana) a bassa dose e prednisolone è stato condotto in 146 bambini Rho (D) positivi non splenectomizzati affetti da ITP acuta e con conta piastrinica inferiore a 20.000/ mm³. Dei 38 pazienti in trattamento con IGIV anti-Rho (D) (125 UI/kg [25 mcg/kg] ai giorni 1 e 2, 32 pazienti (84%) hanno risposto (conta piastrinica ≥ 50.000 /mm³) con una conta piastrinica media di picco di 319.500 /mm³) (range tra 61.000 e 892.000) senza alcuna differenza statistica con gli altri bracci dei trattamenti. I tempi medi per raggiungere concentrazioni di piastrine ≥ 20.000/mm³ o ≥ 50.000/mm³ per pazienti in trattamento con IGIV anti-Rho (D) sono stati rispettivamente 1,9 e 2,8 giorni. Paragonando le diverse terapie riguardo al tempo di ottenimento di una conta piastrinica ≥ 20.000/mm³ o ≥ 50.000/mm³ non è stata evidenziata alcuna differenza statisticamente significativa tra i gruppi in trattamento, con un range compreso tra 1,3 e 1,9 giorni e 2,0 e 3,2 giorni rispettivamente.

ITP Cronica degli Adulti:

Ventiquattro adulti Rho (D) positivi non splenectomizzati affetti da ITP da più di 6 mesi e conta piastrinica <30.000/ mm³ o che richiedono terapia sono stati arruolati in uno studio in aperto, a braccio singolo e trattati con dosi da 100 a 375 UI/kg (da 20 a 75 mcg/kg) di IGIV anti-Rho (D) (dose media 231 UI/kg [46,2 mcg/kg]. Ventuno dei 24 pazienti hanno risposto (incremento ≥ 20.000/mm³ durante i primi due cicli di terapia per un tasso totale di risposta dell’88% con una conta piastrinica media di picco di 92.300/ mm³ (range da 8000 a 229.000). La durata mediana del mantenimento della conta piastrinica a livelli superiori a 15.000/ mm³ al di sopra dei livelli basali è stata di 34 giorni.

ITP Secondaria ad infezione da HIV:

Undici bambini e 52 adulti non splenectomizzati, Rho (D) positivi e appartenenti a tutte le classi di Walter Reed dell’infezione HIV e affetti da ITP, con una conta piastrinica iniziale ≤30.000/ mm³ o richiedenti terapia, sono stati trattati con dosi da 100 a 375 UI/kg (da 20 a 75 mcg/kg) di IGIV anti-Rho (D) in uno studio in aperto. IGIV anti-Rho (D) è stata somministrata per una media di 7,3 cicli (range da 1 a 57) per un periodo medio di 407 giorni (range da 6 a 1.952). Cinquantasette dei 63 pazienti hanno risposto (aumento ≥ 20.000/mm³) durante i primi sei cicli di terapia per un tasso totale di risposta del 90%. La variazione complessiva media della conta piastrinica per sei cicli è stata di 60.900/mm³ (range da -2.000 a 565.000) e la conta pistrinica media di picco è stata di 81.700/ mm³ (range da 16.000 a 593.000). La durata mediana del mantenimento della conta piastrinica al di sopra di 15.000/mm³) sopra i livelli piastrinici basali è stata di 32 giorni.

WinRho non deve essere somministrato a pazienti in precedenza splenectomizzati. WinRho ha mostrato di incrementare la conta piastrinica in pazienti Rho (D) positivi non splenectomizzati affetti da ITP. La conta piastrinica di solito aumenta entro uno o due giorni ed il picco entro un tempo da sette a 14 giorni dall’inizio della terapia. La durata della risposta è variabile: comunque, la durata media è approssimativamente di 30 giorni. Il meccanismo di azione non è stato del tutto compreso, ma si pensa sia dovuto alla formazione dei complessi anti-Rho (D) – RBC (globuli rossi) rivestiti che provocano il blocco del recettore Fc, preservando così le piastrine anticorpo-rivestite.

WinRho è somministrato a pazienti Rho (D) positivi affetti da ITP. Pertanto, possono attendersi effetti collaterali correlati alla distruzione dei globuli rossi Rho (D) positivi, soprattutto una diminuzione dell’emoglobina. In quattro studi clinici che coinvolgevano pazienti trattati con la dose endovenosa iniziale raccomandata di 250 UI/kg (50 mcg/kg) il decremento medio massimo di emoglobina è stato di 1,70 g/dL (range tra +0,40 e -6,1 g/dL). Somministrando una dose ridotta tra 125 e 200 UI/kg (da 25 a 40 mcg/kg) il massimo decremento medio di emoglobina è stato di 0,81 g/dL (range da +0,65 a -1,9 g/dL). Solo 5/137 (3,7%) dei pazienti hanno registrato un decremento massimo di emoglobina maggiore di 4 g/dL (range da 4,2 a 6,1 g/dL).

Il decremento massimo medio dell’emoglobina in pazienti che non erano stati trasfusi con PRBCs è stato di 3,7 g/dL (range da 0,1 a 7 g/dL). Le trasfusioni per l’anemia associata al trattamento sono state somministrate in un periodo compreso tra ore e alcuni giorni dopo l’insorgenza dell’IVH e consistettero in 1-6 unità di RBC tra 1 e 6. Insufficienza renale acuta è stata riscontrata entro un periodo compreso tra 2 e 48 ore dall’insorgenza dell’IVH. L’incremento massimo medio della creatinina sierica è stata di 2,9 mg/dL (range tra 0,1 e 10,3 mg/dL) e avvenne entro 2-9 giorni. L’insufficienza renale in tutti i pazienti sopravvissuti si risolse con un trattamento medico, inclusa la dialisi, entro 4-32 giorni.

L’eziologia della IVH a seguito di somministrazione di WinRho, non è nota. Non sono stati ancora identificati fattori di rischio associati con questi eventi avversi tra quelli finora esaminati, che includono età, sesso, funzionalità renale pre-trattamento, emoglobina pre-trattamento, somministrazione concomitante di PRBCs o dose di WinRho.


Winrho 1500 ui: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual รจ il meccanismo d’azione di Winrho 1500 ui, ma รจ altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherร  ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo piรน il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Winrho 1500 ui

La somministrazione per via endovenosa provoca una biodisponibilità immediata, con livelli sierici di picco raggiunti entro due ore. In seguito alla somministrazione intramuscolare, il primo rilevamento di anticorpi misurabili avviene dopo 1-3 ore, mentre il tempo medio per raggiungere livelli sierici di picco evidenti è di 5-10 giorni. Nella circolazione di soggetti che presentano livelli di IgG normali, l’emivita è di 3-4 settimane.

Le IgG e gli agglomerati di IgG vengono metabolizzati nelle cellule del sistema reticolo-endoteliale.


Winrho 1500 ui: รจ un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Winrho 1500 ui agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Winrho 1500 ui รจ un farmaco sicuro?

Prima di tutto รจ necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Winrho 1500 ui: dati sulla sicurezza

I dati preclinici e la letteratura non evidenziano rischi particolari per l’uomo per quanto riguarda la tossicità acuta e la farmacologia di sicurezza, la genotossicità, il potenziale carcinogenico e la tossicità sulla riproduzione. Il principio attivo è l’immunoglobulina umana, per cui studi di tossicità con dosi ripetute e di tossicità sullo sviluppo non sono pertinenti data la natura immunologica del principio attivo quando viene somministrato agli animali. Effetti preclinici sono previsti soltanto in caso di esposizioni considerate sufficientemente in eccesso rispetto alla esposizione massima umana da avere una scarsa rilevanza dal punto di vista clinico.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Winrho 1500 ui: si puรฒ prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco รจ sicuro o no, รจ quello delle interazioni con altri farmaci.

Puรฒ infatti capitare che un farmaco, di per sรฉ innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo รจ vero anche per i prodotti erboristici: classico รจ l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Winrho 1500 ui

Winrho 1500 ui: interazioni

Vaccini da virus vivi:

L’immunizzazione attiva mediante vaccini da virus vivi (per es., morbillo, rosolia, parotite e varicella) deve essere posticipata fino a 3 mesi dopo l’ultima somministrazione di immunoglobulina anti-D, poiché l’efficacia del vaccino da virus vivo può essere compromessa per un periodo di almeno 6 settimane fino a 3 mesi.

Se l’immunoglobulina anti-D necessita di essere somministrata durante il periodo di 2-4 settimane successivo alla somministrazione di un vaccino da virus vivo, l’efficacia di tale vaccino può risultare compromessa.

Interferenza con i test sierologici:

In seguito all’iniezione dell’immunoglobulina, la trasmissione passiva di anticorpi contro gli antigeni eritrocitari (per es., A, B, C o D) può dar luogo a falsi risultati positivi dei test sierologici. Per almeno 3 mesi dopo l’infusione i risultati della tipizzazione del sangue e dei test degli anticorpi, compreso il test di Coomb o test antiglobulinico, sono influenzati in maniera significativa dalla somministrazione dell’immunoglobulina anti-D. Vi è una maggiore incidenza di risultati positivi al test di Coomb fra i neonati le cui madri abbiano ricevuto la profilassi prenatale.


Winrho 1500 ui: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato รจ quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacitร  di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacitร  di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacitร  fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Winrho 1500 ui: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati osservati effetti sulla capacità di guidare e di utilizzare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco