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  • #11627
    jolanda65
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      sono aa ke combatto con queste malattie, borderline, schizo affettiva, disturbo bipolari,… perkè da aa così diversamente i medici da cui vado le definiscono. Per me è vero unicamente ke nn c’è via di scampo, nel senso ke queste pasticche e di tutti i tipi anche queste le debbo prendere. Sono uscita da circa 2 settimane dal mio terzo ricovero in ospedale; ora sono a casa, imbottita di litio, depakin, tavor, akineton, e forse dimentico qualke compressa. So solo quanto mi sento sospesa, con 1000 paure per il mio futuro, anke per quello ke riguarda 1 lavoro, e sempre la certezza di avere 1 cervello dove nn ci sono certi processi kimici/neurologi. Anke io come hanno scritto altri, spero di nn reingrassare, … ancora sto a 52 kg ke accetto. Di fatto mi sento obnubliata, estranea al mondo edala realtà e molto rinc…retinata, nn ke pensi ke quando stavo svalvolata nn la fossi. Insomma kiedo ke rimedi ci sono, dobbiamo vivere così noi folli? Tanto è inutile fare tanti giri di parole. Sono anke molto sola, mi ritrovo così e tanti gruppi di persone li ho frequentati nel passato … cerco 1a voce, sia quella di 1 medico professionista sia di 1a persona ke si trova come me. Ciao e grazie.

      #11626
      anonymous
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        So’ che non ti sarà di grande conforto, ma vorrei comunque sottolineare che in medicina ormai si curano quasi tutte le malattie, ma quelle che guariscono definitivamente sono pochissime.
        Pensa, solo per citare le più comuni, al diabete, all’ ipertensione, all’ ipercolesterolemia, alla cardiopatia ischemica… sono milioni i pazienti affetti da queste malattie ed ognuno è costretto, per curarsi, a prendere ogni santo giorno una (quando è fortunato) o più di una compressa, per tutta la vita.
        E continuo a stupirmi del fatto che, mentre un diabetico o un iperteso accetta la cura con serenità anche se spesso è foriera di effetti indesiderati molto spiacevoli (astenia, collassi, crisi ipoglicemiche, impotenza ecc.ecc.), il paziente che soffre di malattie psichiatriche non riesce ad accettare la “terapia a vita”.
        Non sentirti “senza via di scampo”: il tuo scampo sono le “pasticche” che, comunque, ti fanno sentire meglio. Certo se riesci a ridurre il dosaggio o il numero di medicine è sicuramente meglio, ma credo che riuscire ad accettare la terapia non come “nemica” ma come grande aiuto, possa giovarti molto.
        Ciao!

        #1538
        sanmag
        Amministratore del forum
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