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    chichingero
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      Claudio 50 anni entra in ospedale alle 8 di mattina alla prima osservazione il medico scrive nell’esame obiettivo: condizioni generali buone paziente obeso modesta deviazione della rima buccale e disartria non deficit di forza degli arti nè di lato non rigidità nucale pupille isocoriche normoreagenti alla luce assenza di nistagmo non rigidità nucale edema ugola ed iperemia del faringe…. ritorna dalla radiologia persiste modesta disartria con eloquio impacciato completa remissione della rima buccale. gli prescrive Bentelan 4 mg ev e Lasix
      Alle 9.00 viene effettuata la T.A.C questo il risultato: Non emorragie intra ed extraassiali rilevabili in fase acuta Piccola alterazione focale ipodensa di significato ischemico (pregresso) a livello della corona radiata di entrambi i lati. cisti del pellucido. Sistema ventricolo liquorale in asse e di ampiezza regolare
      La diagnosi è sospetta ischemia cerebrale
      Alle 10,20 Claudio è ricoverato in reparto la diagnosi diventa : Ictus cerebrale e secondaria ipertensione arteriosa (ma nessun esame lo aveva rilevato)
      alle 12 ulteriore T.A.C con il seguente esito : Qualche artefatto da movimento. Non modificazione dei reperti rispetto alla precedente TC eseguita alle ore 9.00 am
      il 30 giugno alle 10,21 Claudio entra in reparto il medico dott. …. prescrive le seguenti e fa somministrare le seguenti medicine:
      Mannitolo 100 cc 4 ev
      Lasix 1 x 2 ev
      Catapresan tes cerotto /sett (merc) (cancellato)
      Mepral (cancellato)
      Cardioaspirina 1 per h 12
      Lansox 30 1
      Procaptan 1 h8
      tranquirit 15 g
      Catapresan 1 ogni 8 ore (6 -12 -18 -24)
      Iperten 20 1 h18
      alle 12 la pressione e a 250/180

      il 31 giugno viene consigliata terapia antiaggregante da un altro medico.
      Il 1 giugno nuova TC : lesione focale ischemica in atto a livello del n. lenticolare e della corona radiata sin. Invariati gli altri reperti
      Il primo giugno aumenta la dose di lasix a due volte al g. e viene somministrato il Glicerolo 250 cc x 2 e una nuova medicina Allopurinolo 1 compressa per 4 volte il 4 giugno un’altra medicina Karvea 300 1 x 8
      la domenica 3 giugno claudio non parla e nuon muove più la mano destra
      ma tutte queste medicine erano appropriate e se curavano l’ictus perche gli sono state somministrate se di ictus non si parla il giorno del ricovero ma di sospetta ischemia cerebrale e ipertensione arteriosa
      potrebbero tutte queste medicine aver causato danni gravi come l’ictus
      Claudio a luglio 2007 perde la vista dall’occhio sinistro poi la riprende a settembre perde la vista dall’occhio destro e tuttora non ci vede
      ci sono stati errori?

      #2542
      carter
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        Dal tuo racconto sembra abbastanza chiaro che il soggetto in questione abbia avuto un episodio ischemico cerebrale (probabilmente su base trombotica), con concomitante rialzo pressorio, come spesso accade. L’evidenza radiologica della zona ischemica si ottiene dopo 24-48 ore dalla comparsa dei sintomi, e questo è il motivo per cui la prima TAC è risulata negativa.
        La terapia impostata è sicuramente corretta, ed ancora più sicuramente non può avere influito negativamente sul”evoluzione della trombosi cerebrale.

        Ciao!

        #4816
        chichingero
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          mi scusi, ma tra tutte queste medicine (che avrebbero ammazzato anche un somaro mi spiego il vice primario – sulla porta era qualificato così,) c’è quella che aiuta a prevenire l’ictus? e gli antiaggreganti come consigliava il cardiologo il giorno seguente al ricovero?
          so che l’unico anti aggregante è la cardioaspirina…

          e se all’uscita dal pronto soccorso alle 10.20 am la PA è 150/170su 110 alle 12.00 am dopo che il Vice-primario l’ha preso in carico e lo ha iniziato la terapia la PA era 250/180 mantenendosi fino alle 18.00pm a 230/220 di massima
          non sono medico ma credo sia stato curato con pressappochismo
          mi faccia capire meglio
          grazie

          #4817
          carter
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            Il giudizio sull’operato di colleghi è SEMPRE una cosa MOLTO delicata, soprattutto in situazioni particolari e di urgenza come nel caso del tuo amico; oltretutto dare un giudizio “a distanza” sarebbe cosa quantomeno poco professionale.
            A mio parere, comunque, sono stati utilizzati ottimi farmaci antipertensivi, e l’unico antiaggregante possibile, cioè l’acido acetisalicilico.

            Ciao!

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