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    dnamercurio
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      Amici tutti,
      qualche tempo fa lessi su Internet che una professoressa aveva asserito che chi soffre di epilessia perde la memoria.
      Essendomi un pò risentito scrissi a 33MEDICINA.
      Mi risposero due luminari alla mia lettera come segue:
      #######
      L’esperto risponde
      Domanda di Neurologia
      Domanda del 03/09/2005 20.15.34
      Oggetto: Memoria ed Epilessia

      Gentili Professori
      ho letto e in più parti come si creda fermamente che chi ha l’epilessia ha poca memoria poichè… “Studi fatti sui topi epilettici….” hanno portato a questa conclusione. Si dice che la zona dell’ippocampo sia quella più “toccata” attraverso le crisi.
      Vorrei dirVi che pur essendo un epilettico per “Causa post-vaccinica” ho molta o abbastanza memoria. Ho infatti scritto libri, fatto conferenze, scritto su molti giornali, ecc.
      basterebbe girare per mio sito:

      http://www.polarisweb.it/dangeloalessandro/

      Vi renderete conto che non tutti hanno poca memoria.
      Vorrei ricordare anche che i topi non si possono esertitare come gli uomini ad esercitare il cervello per poter migliorare la memoria.
      Voi cosa pensate? C’è differenza?
      Cordiali saluti
      Alessandro D’Angelo

      ##############################
      RISPOSTE:

      Risposta del 06/09/2005

      Sono assolutamente d’accordo, infatti non è assolutamente vero che tutti i paziente affetti da epilessai debbano avere disturbi di memoria. Alcuni tipi di epilessia, spesso uniti ad alcune terapie farmacologiche, possono portare ad una diminuzione delle capacità mnestiche ma non è la regola.

      Dott. Edoardo Gentile
      Medico Ospedaliero
      Specialista in Neurologia
      TORINO (TO)
      ###############################
      Risposta del 06/09/2005

      Concordo pienamente con il Collega. Gli studi sperimentali devono considerare molte stiuazioni e aspetti di una malattia, studiando negli animali comportamenti, sintomi, funzionalità degli organi ecc. al fine di ricercare alterazioni anatomiche, biochimiche, farmacologiche che possano far capire la causa di una patologia. Osservare in un animale affetto da epilessia (tra l’altro indotta) una diminuzione della memoria (testabile in modo differente che nell’uomo) non ha alcun significato pratico e in ogni caso molti risultati delle ricerche sperimentali possono non spiegare affatto quello che succede nell’insorgere e nella evoluzione di una malattia nell’uomo.
      Ci vorrebbe più di un volume intero per trattare tali argomenti, spero di essermi spiegato al meglio.
      Cordialmente

      Dott. Giovanni Migliaccio
      Medico Ospedaliero
      Specialista in Neurochirurgia
      MILANO (MI)

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