• Questo topic ha 1 risposta, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 20 anni fa da fiona.
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    fiona
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      Vorrei gentilmente avere notizie su questa “malattia” che mi provoca un malessere alle gambe, specialmente vicino alla caviglia.
      Anche di notte muovo le gambe, come se pedalassi…non so proprio come curarmi e se esiste una cura.
      Grazie
      Fiona

      #120
      guest1
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        La sindrome delle “gambe senza riposo” è un disturbo caratterizzato da una sensazione interna e sgradevole, localizzata tra il ginocchio e la caviglia che si presenta nell’ultima parte della serata in concomitanza con il rilassamento muscolare che precede il sonno. La sensazione sgradevole trova sollievo solo con il movimento della gamba e, a volte, costringe ad alzarsi per camminare o mettere il piede su una superficie fredda.

        E’ presente nel 5% della popolazione, con una maggiore incidenza femminile. Si incrementa la probabilità di incidenza durante la gravidanza e nell’anemia. In genere è bilaterale e, in rari casi, si estende anche agli arti superiori.

        Il disturbo di sonno consiste fondamentalmente in una pronunciata difficoltà ad addormentarsi che determina anche problemi emozionali, spesso depressioni. Durante il sonno si manifestano agitazione motoria e movimenti periodici delle gambe. In particolare, in concomitanza con periodi di veglia, si manifestano dei movimenti sinergici delle gambe simili ad una pedalata o a strofinii tra piede e polpaccio.
        La sintomatologia, oltre ad accentuarsi durante la notte, può essere aggravata da altre situazioni che costringono alla immobilità, quali viaggi prolungati in automobile od aereo, spettacoli cinematografici o teatrali o l’ingessatura dell’arto.
        Si distinguono, sulla base della intensità e frequenza dei sintomi, forme lievi, moderate e severe. La storia naturale della malattia si caratterizza per un progressivo accentuarsi dei disturbi, anche se talvolta subentrano periodi anche lunghi (mesi) di relativa remissione.

        Etiopatogenesi

        Le cause della SGSR sono sconosciute. Nelle forme ad insorgenza precoce è riconoscibile una predisposizione genetica. Fattori favorenti sono rappresentati dalla anemia sideropenica, dal diabete, dalla insufficienza renale cronica, dal morbo di Parkinson e dalle neuropatie periferiche. Anche la Sleep-Apnea Sindrome si associa con frequenza alla SGRS. La sintomatologia può essere accentuata da alcuni farmaci (metoclopramide, fentoina, aloperidolo, fenotiazine) o da sostanze voluttuarie (caffè, alcol e tabacco). La patogenesi sembra da ricondursi ad un disordine del sistema extra-piramidale

        Diagnosi

        Si basa esclusivamente su criteri clinici. Le indagini strumentali (ecodoppler, elettromiogragia, polisonnografia) servono esclusivamente per individuare le forme secondarie od associate ad altre condizioni morbose.

        Terapia

        La sospensione di alcune terapie farmacologiche, l’abolizione di abitudini voluttuarie, la terapia di patologie favorenti, un programma di moderata attività fisica o massaggi delle masse muscolari sono provvedimenti che, da caso a caso, possono essere utili.
        Gli agenti dopaminergici (levodopa, carbidopa) rappresentano il trattamento di prima scelta; essi in genere alleviano la sintomatologia notturna, ma in qualche caso possono accentuare quella diurna. Questo effetto collaterale si presenta meno spesso con i dopamino-agonisti (pergolide, pramipexolo e ropirinolo).
        In particolare, il farmaco dopamino-agonista Requip (principio base Ropinirolo) ha dimostrato di possedere una potenziale efficacia nel trattamento della Sindrome delle gambe senza riposo. Uno studio clinico effettuato negli Stati Uniti ha valutato sia l’efficacia terapeutica, sia gli effetti collaterali di Requip in pazienti con una forma primaria e secondaria di tale patologia. I risultati preliminari di questo studio mostrano che il Requip non solamente è efficace nel migliorare i sintomi di questo disturbo, ma causa anche minori effetti collaterali.
        Le benzodiazepine possono essere utili nelle forme lievi e moderate. Gli effetti collaterali sono rappresentati dalla sonnolenza diurna e dal possibile aggravamento delle apnee notturne.
        Altri farmaci che si sono dimostrati di una qualche utilità sono gli oppiacei (ad es. codeina) e gli anticonvulsivanti (ad es. gabapentina e carbamazepina), ma la loro efficacia è incostante ed i loro effetti collaterali spesso rilevanti.

        Parlane con il tuo medico curante e, se lo ritiene opportuno, consulta uno specialista neurologo: come vedi, qualche cosa si può fare! [:)]

        Ciao

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