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  • #10512
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    Mio Fratello di 30 anni a seguito di un grave trauma cranico da incidente ha riportato una lesione al nervo facciale con conseguente immobilizazione dell’emilato interessato del viso e perdita dell’udito dall’orecchio corrispondente.
    E’ posibile con un intervento chirurgico ricostruie tale nervo? Chi in Italia è specializzato in tali interventi?
    Potrà riprendere la motilità facciale?
    Attendo vs. commenti
    Cordiali saluti

    #10511
    anonymous
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      La lesione del nervo facciale può essere trattata secondo varie metodiche, da adottare in base alla lesione stessa. In presenza di un’interruzione del tronco nervoso è necessaria una sua ricostruzione. Questa può essere effettuata mediante riaccostamento diretto dei 2 monconi quando il nervo è troncato di netto. In caso contrario la ricostruzione nervosa metterebbe il nervo in tensione, con scarsi risultati funzionali. Se la perdita di sostanza non è di grandi dimensioni questo problema può essere superato con uno spostamento del nervo dal suo letto anatomico naturale, in modo da accorciarne il decorso. In presenza di ampie perdite di sostanza la soluzione preferibile è quella di un innesto nervoso utilizzando altri nervi che hanno funzionalmente una scarsa importanza. I 2 nervi donatori generalmente utilizzati sono il nervo surale ed il nervo grande auricolare.
      Va sottolineato che in caso di interruzione anatomica del nervo la porzione distale va comunque incontro ad una degenerazione e tutti i tipi di ricostruzione hanno come unico scopo quello di fornire una guida alla rigenerazione della porzione a monte.
      Quando tali accorgimenti non danno alcun risultato oppure non possono venire effettuati per motivi tecnici, un’ulteriore soluzione è quella di agganciare la parte terminale del facciale a quella prossimale del nervo ipoglosso (deputato ai movimenti di metà lingua). La rigenerazione del nervo ipoglosso in questo caso andrebbe ad innervare i muscoli della metà faccia. L’intervento è eseguibile con più varianti tecniche ed ha come svantaggio quello di comportare spesso un deficit di motilità di metà lingua.
      Va sottolineato che il miglior risultato ottenibile con qualsiasi tipo di ricostruzione del nervo non supera mai il 50% della sua funzionalità iniziale. Questo è però sufficiente per ottenere un ripristino del tono muscolare di metà faccia, evitandone così la flaccidità, per permettere la chiusura dell’occhio, e evitare quindi tutte le problematiche relative alla protezione dell’occhio stesso.
      L’ultima possibilità per rianimare un’emifaccia paralizzata è offerta da alcuni interventi di chirurgia plastica, che però hanno come fine quello di restituire una simmetricità “statica” al volto, con risultati molto limitati per quanto riguarda il recupero della motilità.

      L’intervento in questione è di competenza neurochirurgica oppure otorinolaringoiatrica. Non ti so però indicare una struttura particolarmente specializzata. Ti consiglierei di rivolgerti ad uno specialista della tua città che, seppure non effettua tale intervento, potrà indirizzarti opportunamente.

      Saluti!

      #1007
      sanmag
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