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  • #10727
    leomar
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      Esimio dottore,
      ho 65 anni e nel dicembre del 2003 ho avuto in infarto (IMA anteriore su IVA prossimale) a causa del quale sono stato sottoposto a PTCA primaria + stent (mai fumato, nessuna familiarità, niente colesterolo, molta ansia). Con la terapia conseguente a base di antipertensivi, anticoagulanti, statine a quant’altro ho superato la crisi e per i successivi due anni ho praticamente ripreso la mia abituale esistenza dimenticando quasi di essere un infartuato (lavoro, auto, famiglia, ecc.). Esattamente un anno fa, quasi improvvisamente, ho cominciato ad accusare un forte senso di nausea e a perdere peso, oltre a una marcata leucopenia (globuli bianchi 2.8). A causa del mio stato di evidente deperimento organico e di sofferenza per il grave senso di nausea sono stato ricoverato in ospedale e sottoposto alle varie TAC, colonscopia, gastroscopia ed ecografie sempre fortunatamente del tutto negative. Mi hanno quindi dimesso con la diagnosi di probabile intossicazione da farmaci. Il mio cardiologo ha deciso così di modificare la terapia cambiando l’antipertensivo (dal Triatec 5 al Norvacs 5), conservando la cardioaspirina ed eliminando del tutto le statine (Torvast 10 ed Esapent). Forse anche con l’aiuto di un lieve antidepressivo (mezza compressa di sereupin 20) ho ripreso il mio abituale peso e sono praticamente ritornato come nuovo. I globuli bianchi sono ricominciati a risalire sino agli attuali 4.02. Allora tutto bene? Si, se dalle analisi del maggio scorso non si fosse presentato un moderato aumentato del livello di colesterolo, di cui non ho mai sofferto (Tot. 201 – HDL 63 – LDL 111). Per uno che ha avuto un infarto la situazione appariva se non proprio preoccupante quantomeno di allerta. Su consiglio del mio cardiologo ho cercato di migliorare il livello del colesterolo con uno di quei prodotti pubblicizzati in televisione sottoforma di yogurt, ma inutilmente. Attualmente l’esame del colesterolo è ancora peggiorato facendo registrare Tot. 205 – HDL 59 – LDL 133. I trigliceridi sono stazionari sui 150. Riprendere allora le statine? Il mio cardiologo, considerando i precedenti, dice di no, sostenendo che si dà eccessivo peso a questo “povero colesterolo che non sempre merita le negative considerazioni di cui è spesso soggetto” (parole sue). Che fare? Ha ragione il mio cardiologo a non volermi far riprendere le statine? Devo dire che sono un po’ preoccupato. Aggiungo solamente che sono tutt’altro che un gran mangione, almeno tre volte la settimana mangio pesce ed evito i grassi, anche sottoforma di latticini, sono alto 1,70, attualmente peso 61 kg., e quasi abitualmente faccio mezz’ora di tapis roulant al giorno.

      #10726
      anonymous
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        Ha ragione il suo cardiologo. Il rischio cardiovascolare è sempre un rischio “multifattoriale” legato non solamente all’ipercolesterolemia ma a a numerosi altri fattori (obesità, ipertensione arteriosa, fumo, vita sedentaria, ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia ecc. ecc). Inoltre il suo colesterolo totale è nella norma ed il colesterolo LDL è solo leggermente superiore a quello che è considerato il target nella prevenzione secondaria (100 mg/dl) quando cioè c’è già stato un danno cardiovascolare.
        Alla luce di questo, mi sembra che il rischio legato agli effetti collaterali delle statine che ha già avuto, sia superiore al beneficio di ridurre di pochi mg% il colesterolo.

        Saluti!

        #1133
        sanmag
        Amministratore del forum
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