• Questo topic ha 3 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 17 anni fa da guest.
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      Gentile Dottor Magnanelli,
      ci terrei ad avere un consiglio da parte sua, ci tengo perchè la stimo dal punto di vista medico e umano.
      Come avrà letto dai miei post sul forum tra due settimane dovrò essere operata per endometriosi e una cista all ovaia.
      L operazione avverrà in un ospedale pubblico dove presta servizio il mio ginecologo (sarà lui ad operarmi).
      A lui ho accennato dei miei problemi di ansia e attacchi di panico se non vagamente senza entrare nei particolari (me ne vergogno a parlarne perchè non tutti riescono a capire e ho paura di essere catalagota come la pazza di turno).
      Il mio problema è che a causa di questi attacchi di panico io non riesco a stare da sola nemmeno a casa mia, mi sento sicura solo se c’è qualche familiare/amico con me, ecco perchè ho richiesto in ospedale una stanza singola che con molte probabilità non mi daranno.
      Da medico davanti ad un paziente che si presenta con questo problema cosa farebbe?
      Cosa mi consiglia di fare affrontare un intervento in uno stato psicologico come questo in cui mi trovo è terribile mi creda un inferno.
      La soluzione che mi viene in mente èprendere fiumi di lexotan mentre starò li.
      E poi penso che dal punto di vista mentale affrontare un intervento in maniera “rilassata” giovi anche per la ripresa.
      L’intervento in laparoscopia è a scatola chiusa nel senso che non si sa in questi casi cosa possano trovare ecco anche il mio terrore chissà per quanti giorni potrei rimanere ricoverata.
      Mi auguro davvero di leggerla presto.
      Grazie ancora e mi scusi per il disturbo.
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      #10998
      anonymous
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        Cara guest,

        L’intervento lo devi sicuramente fare, ma questo non vuol dire soffrire le pene dell’inferno nell’attesa. L’ansia e gli attacchi di panico sono malattie come tutte le altre e come tutte le altre vanno curate. Se avessi il diabete, la prenderesti l’insulina per tutta la vita? Credo che la risposta sia SI. Se avessi una ipertensione arteriosa accetteresti di prendere la compressa per abbassarla? Credo ancora che risponderesti SI.
        Lo stesso devi fare per l’ansia e per gli attacchi di panico. Sono malattie curabili e devi farlo. In questo momento di tensione emotiva estrema, ancor di più. Parlane al tuo medico o, se ne hai, al tuo psichiatra e inizia una terapia con ansiolitici e/o antidepressivi di ultima generazione. Gli effetti collaterali sono scarsi e starai molto meglio. Poi, dopo l’intervento, affronta il problema associando anche una psicoterapia adeguata.

        Ciao ed in bocca al lupo!

        #10999
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          Grazie Dottore, per la sua celere risposta.
          Le sue parole sono state le stesse del cardiologo che mi ha visitata settimana scorsa per farmi l ecg per l intervento.
          Ok è logico quando si ha un problema lo si risolve io fino adesso ho sempre cercato di risolverlo facendo leva sulle mie forze, partendo dal presupposto che se mi viene il batticuore se ho paura per qualcosa la causa sono solo io, perciò cerco di ragionare sul problema a volte lo gestisco a volte no.
          Se io fossi ipertesa certo che prenderei la pastiglia per la pressione idem se fossi diabetica ma perchè penso che sia il mio corpo ad averne bisogno, nel caso dell ansia e del panico mi sono resa conto che la tenacia e anche la razionalità possono essere un ottima medicina.
          Per poco tempo sono stata in psicoterapia poi ho mollato, non so nemmeno io il perchè…
          Il lexotan l ho sempre preso al bisogno, ma sempre in casi di effettiva necessità proprio quando l ansia mi faceva stare male e con una frequenza di una volta al mese neanche.
          Io non ho uno psichiatra che mi segue e non saprei nemmeno a chi rivolgermi.
          Sinceramente il pensiero dell operazione è sufficientemente stressante e non vorrei aggiungerci anche il pensiero di dover assumere dei farmaci per i nervi.
          Vorrei parlare con il cuore in mano al mio ginecologo spiegare a lui le stesse cose che ho spiegato qui a lei ma non tutti sono umani e comprensivi e non vorrei sentirmi dire che invece di un ricovero in ginecologia dovrei andare in psichiatria.
          Lo so anchio che un problema come quello di non poter rimanere da sola è moltoooo grandeee ma adesso come faccio in vista dell intervento non so proprio da che parte girarmi.
          Grazie di Cuore per la sua risposta
          guest

          #1244
          sanmag
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