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Spett.le Torrino Medica,
sono affetto da CARCINOMA PROSTATICO in progressione biochimica(ossea),ben rispondente all’ormonoterapia sino a circa un anno e mezzo fa. Nel luglio 2015 mi sottoposero ad un primo ciclo di chemioterapia+estracyt (8 sommin. in tutto, con due mesi di intervallo, di cui l’ultima il 13/2/2016).
Da recente SCINTIGRAFIA OSSEA e TC ADDOM.-TORACICA risulta esito sovrapponibile alle precedenti (tac e scint.) effettuate prima della chemio (non meno di7-8 mesi fa).
Preciso che gli attuali esami del sangue di routin, sono buoni , con un PSA di 2,73, rispetto ad un 13,1 poco prima della chemio . Dunque, tutto come prima!
Ora, non saprei come interpretare questa situazione di “stallo” (a parte il psa) sia sotto il profilo dell’esito chemioterapico che specificatamente prognostico.Faccio notare che la terapia mi è costata cara in termini di rischio, generale debilitazione e qualità della vita. Ma ne è valsa davvero la pena?
In attesa di un Vostro parere, ringrazio e porgo distinti saluti.