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  • #8221
    ly
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      Mia figlia, che compierà 16 anni a luglio, è fino ad ora cresciuta di soltanto 1 metro e 51 centimetri. Ho sentito che ci sono delle terapie per aiutare a prendere ancora qualche centimetro. Mi potrebbe consigliare sulla strada da seguire, perché non so proprio da dove iniziare.Di nuovo grazie mille.

      #8220
      anonymous
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        La terapia della “bassa statura” è fondata sull’utilizzo dell’ ormone della crescita (Growth Hormone), tuttavia la terapia va intrapresa prima della pubertà ed i risultati non sono assolutamente univoci (spesso la crescita è al di sotto delle aspettative).
        Riporto un articolo di “Tempo Medico” su un recente studio effettuato in Francia:

        quote:

        Dovrebbe far crescere tanti piccoli pazienti, ma il rischio è che diventino più grandi solo le illusioni. Ad alimentare i dubbi sul corretto utilizzo, ma soprattutto sulla reale efficacia del GH, giunge una ricerca francese, pubblicata sul British Medical Journal.”Fino a oggi la maggior parte degli studi sulla terapia con ormone della crescita è stata condotta per cercare eventuali fattori predittivi di successo, mentre è disponibile una minore messe di informazioni sull’effettivo aumento di statura dei bambini e dei ragazzi trattati” sostiene nell’editoriale C. Brook, del London Centre for Paediatric Endocrinology. Il lavoro francese è una raccolta di dati basata sul registro nazionale di tutti i pazienti trattati con GH in Francia durante un periodo di sedici anni. Riconoscendo i meriti e i demeriti di tale ricerca, vale a dire grandi numeri da una parte, ma grande eterogeneità nella raccolta dei dati dall’altra, questa volta l’attenzione è stata concentrata soprattutto sull’effetto della terapia e, purtroppo, le aspettative dei più ottimisti sono andate deluse.”Abbiamo analizzato più di tremila bambini e ragazzi: quasi tutti avevano un deficit di GH, fosse esso idiopatico, caso più frequente, oppure organico, o ancora secondario alla terapia radiante” spiega Joël Coste, del Dipartimento di biostatistica e informatica medica dell’Università di Parigi, che ha coordinato la ricerca. “Gli altri erano bambini di bassa statura e con un lento ritmo di accrescimento, mentre non sono stati presi in esame i casi di sindrome di Turner, malattia per la quale è pure indicata la terapia con GH (vedi Tempo Medico numero 546, pagina 4)”. In media il trattamento ha previsto la somministrazione dell’ormone per via sottocutanea al dosaggio settimanale di 0,4 UI/kg, suddiviso in cinque iniezioni alla settimana. Solo in un ristretto numero di soggetti si è associata la terapia con altri ormoni al fine ritardare la pubertà (per la maggior parte agonisti dell’ormone che stimola la secrezione di gonadotropine), in qualche caso per la comparsa di pubertà precoce e negli altri perché da studi preliminari emergeva la possibilità di ottenere in tal modo un ulteriore incremento della statura finale. Il trattamento veniva giudicato inefficace e quindi sospeso quando si accertava una velocità di crescita inferiore ai 20 millimetri nei sei mesi precedenti, in individui con età ossea pari a 13 anni per le femmine e 14,5 anni per i maschi. “Considerato che la cura è durata poco più di quattro anni per ogni bambino, i risultati non sono stati incoraggianti” spiega Coste. “La terapia non ha permesso di guadagnare in media nemmeno la metà dei centimetri che separavano i bambini dalla cosiddetta statura desiderabile, calcolata anche sulla base dell’altezza dei genitori”. Rispetto alle speranze riposte nella terapia con ormone della crescita i risultati del gruppo francese sono quindi molto meno ottimistici. C’è poi una serie di corollari, non meno importanti, tra i quali per esempio il fatto che quanto più precoce è il trattamento, tanto maggiori saranno i risultati. La spiegazione può essere intuitiva. “Non dimentichiamo che la carenza dell’ormone causa un deficit staturale che si accumula nel tempo, e quindi prima si interviene, meglio si compenserà il difetto” sottolinea Coste. “Inoltre, una volta trascorso il periodo dell’infanzia, la crescita diventa meno direttamente influenzata dall’ormone somatotropo, mentre altri fattori si affacciano nella regolazione dell’accrescimento, come gli ormoni sessuali”. Ecco perché l’età cronologica diventa uno dei più importanti elementi predittivi di successo, così come avviene per la statura desiderabile che, calcolata anche sulla base dell’altezza dei genitori, riflette la forte influenza genetica sulla statura finale dell’individuo. Anche la causa dell’ipostaturalismo è importante. I bambini con deficit di GH secondario a terapia radiante sono quelli con minori possibilità di successo terapeutico. Gli eventuali trattamenti associati, come per esempio il blocco della pubertà, non hanno mostrato beneficio sull’aumento di statura.Molti medici, ma soprattutto i parenti dei bambini di bassa statura, sottolineano il risvolto psicologico e sociale di essere più bassi, che porta a una richiesta a volte pressante di terapia con inevitabili frustrazioni nel momento in cui essa fallisce. Conclude il ricercatore francese: “La terapia con GH non deve essere sempre considerata al pari di una terapia sostitutiva. E’ auspicabile una grande sensibilizzazione per quanto riguarda la prescrizione corretta, evitando inutili sprechi e delusioni”.


        Non bisogna poi dimenticare i possibili effetti collaterali: l’ormone della crescita agisce su tutti gli organi interni.Un altro possibile approccio è quello con la Arginina cloridrato, un prodotto naturale (è un aminoacido) che farebbe incementare la produzione di Growth Hormone all’interno dell’organismo. In uno studio italiano, gli autori hanno ottenuto discreti risultati con una terapia a base di arginina cloridrato 4 g 2 volte al giorno per 6 mesi:

        quote:

        Minerva Pediatr 1993 Jan; 45(1-2):61-65

        Therapy with arginine chlorohydrate in children with short constitutional stature.

        Article in Italian

        Pittari AM, Becherucci P, La Cauza F, Seminara S

        Dipartimento di Pediatria, Universita degli Studi di Firenze.

        It is common knowledge that the administration by mouth of chlorhydrate arginine in children with BSC is followed by an increase of plasma levels of Growth Hormone and Insulin as well as an improvement of statural growth. In order to confirm or disprove this observation we have administrated chlorhydrate arginine for six months in children affected by BSC. We have treated 20 prepubertal children (14 males, 6 females) affected by BSC (13 constitutional growth delay, and 7 familiar short stature) with chronological age ranged from 4.75 to 12.55 years, and bone age from 3 to 12 years, with height < 10 degrees centile. The chlorhydrate arginine was administered by mouth at a daily dosage of 4 g (1 phial/2) for 6 months. Height was controlled 6 months before treatment (“off” period) at the start, and after 6 months of treatment (“on” period). Before the start of treatment GH release was assessed with 3 pharmacological tests (arginine, insulin and clonidine) at last of treatment has been made only arginine test in order to investigate GH and insulin response. We have compared the “off” with “on” period and we have observed a substantial improvement (p < 0.01) of the height velocity (HC), worded in SDS-HC (standard deviation score of height velocity) that changed from -1.21 +/- 0.40 to -0.30 +/- 1.37 with a positive difference of +0.91 +/- 0.47 between the two periods. As for as GH release is concerned we have observed, after therapy, a significant increase of mean almost twice that see in the “off” period and the difference is significant p = 0.012).


        Tuttavia anche questo studio è stato effettuato prima della pubertà.
        Tieni anche a mente che la statura è geneticamente determinata e che per parlare di reale “bassa statura” bisogna che il paziente sia al di sotto del 3° percentile di altezza.

        #123
        sanmag
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