::
Cara Millotta,
l’edema delle gambe è dovuto quasi sempre a “stasi venosa”, cioè ad un insufficiente ritorno del sangue dagli arti inferiori vero il cuore. Nella maggior parte dei casi ciò è dovuto a patologie delle vene (vene varicose) o a posizioni obbligate che ostacolano il deflusso dagli arti inferiori verso l’alto. In casi più rari può essere dovuto ad insufficienza cardiaca (ma deve essere presente una patologia cardiaca cronica) o a stasi linfatica.
Certamente non ho i dati per poter fare una diagnosi, tuttavia sembrerebbe più verosimile che il caso di mamma rientri nella prima ipotesi. Tieni anche presente che il principale meccanismo che permette al sangue di tornare dalle gambe al cuore (quindi contro la forza di gravità) è la cosiddetta “pompa muscolare”: durante il movimento delle gambe, la contrazione dei muscoli “spreme” le vene ed il sangue va “in salita”. L’immobilità sulla sedia a rotelle quasi sempre purtroppo comporta l’instaurarsi di un edema delle gambe.
Il consiglio del medico mi sembra giusto: un ecodoppler servirà certamente a confermare la diagnosi di edema da stasi venosa.
Fatta la diagnosi poi sarà necessario prendere gli opportuni provvedimenti terapeutici: mobilizzazione degli arti inferiori (fisioterapia), adozione di collant o calze elastiche a compressione graduata, terapia venoprotettrice (flavonoidi o derivati della rutina), terapia preventiva delle trombosi venose con eparine a basso peso molecolare, cambiamenti di posizione con periodi di stazionamento a gambe sollevate in modo da far defluire i liquidi per gravità ecc. ecc.
Cari saluti