Besponsa: a cosa serve e come si usa

Besponsa (Inotuzumab Ozogamicin): indicazioni e modo d’uso

Besponsa (Inotuzumab Ozogamicin) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

BESPONSA è indicato in monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con leucemia linfoblastica acuta (LLA) da precursori delle cellule B CD22-positivi, recidivante o refrattaria. I pazienti adulti con LLA da precursori delle cellule B, recidivante o refrattaria, positiva per il cromosoma Philadelphia (Ph+), devono aver fallito il trattamento con almeno un inibitore della tirosinchinasi (TKI) .

Besponsa: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Besponsa è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Besponsa ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Besponsa

BESPONSA deve essere somministrato sotto la supervisione di un medico esperto nell’utilizzo di medicinali antineoplastici e in un ambiente in cui siano prontamente disponibili le apparecchiature per la rianimazione.

Nel considerare l’uso di BESPONSA come trattamento della LLA a cellule B, recidivante o refrattaria, è richiesta la positività basale del CD22 > 0% usando un test validato e sensibile prima di iniziare il trattamento (vedere paragrafo 5.1).

Per i pazienti con linfoblasti circolanti, si raccomanda prima della dose iniziale la citoriduzione con una combinazione di idrossiurea, steroidi e/o vincristina per ottenere una conta dei blasti periferici

? 10.000/mm3.

Prima della somministrazione, si raccomanda la premedicazione con un corticosteroide, un antipiretico e un antistaminico (vedere paragrafo 4.4).

Per i pazienti con un elevato carico tumorale, prima della somministrazione si raccomandano premedicazione per ridurre i livelli di acido urico e idratazione (vedere paragrafo 4.4).

I pazienti devono essere tenuti sotto osservazione durante e per almeno 1 ora dopo la fine dell’infusione per monitorare sintomi di reazioni da infusione (vedere paragrafo 4.4).

Posologia

BESPONSA deve essere somministrato in cicli da 3 a 4 settimane.

Per i pazienti che procedono al trapianto di cellule staminali ematopoietiche (HSCT), la durata raccomandata del trattamento è di 2 cicli. Un terzo ciclo potrebbe essere considerato per i pazienti che non raggiungono una remissione completa (CR) o una remissione completa con recupero ematologico incompleto (CRi) e una negatività della malattia minima residua (MRD) dopo 2 cicli (vedere paragrafo 4.4). Per i pazienti che non procedono al HSCT, possono essere somministrati fino a un massimo di

6 cicli. Tutti i pazienti che non raggiungono una CR/CRi entro 3 cicli devono interrompere il trattamento.

La Tabella 1 mostra i regimi di dosaggio raccomandati.

Per il primo ciclo, la dose totale raccomandata di BESPONSA per tutti i pazienti è di 1,8 mg/m2 per ciclo, somministrata in 3 dosi separate nei Giorni 1 (0,8 mg/m2), 8 (0,5 mg/m2) e 15 (0,5 mg/m2). Il Ciclo 1 dura 3 settimane ma puĂ² essere esteso a 4 settimane se il paziente raggiunge una CR o una CRi e/o per consentire il recupero dalla tossicitĂ .

Per i cicli successivi, la dose totale raccomandata di BESPONSA è di 1,5 mg/m2 per ciclo, somministrata in 3 dosi separate nei Giorni 1 (0,5 mg/m2), 8 (0,5 mg/m2) e 15 (0,5 mg/m2), per i pazienti che raggiungono una CR/CRi oppure 1,8 mg/m2 per ciclo, somministrata in 3 dosi separate nei Giorni 1 (0,8 mg/m2), 8 (0,5 mg/m2) e 15 (0,5 mg/m2), per i pazienti che non raggiungono una CR/CRi. I cicli successivi durano 4 settimane.

Tabella 1. Regime di dosaggio per il Ciclo 1 e i cicli successivi in base alla risposta al trattamento

Giorno 1 Giorno 8a Giorno 15a
Regime di dosaggio per il Ciclo 1
Tutti i pazienti:
Dose (mg/m2) 0,8 0,5 0,5
Durata del ciclo 21 giornib
Regime di dosaggio per i cicli successivi in base alla risposta al trattamento
Pazienti che hanno raggiunto una CRc o CRid:
Dose (mg/m2) 0,5 0,5 0,5
Durata del ciclo 28 giornie
Pazienti che non hanno raggiunto una CRc o CRid:
Dose (mg/m2) 0,8 0,5 0,5
Durata del ciclo 28 giornie

Abbreviazioni: ANC = conta assoluta dei neutrofili; CR = remissione completa; CRi = remissione completa con recupero ematologico incompleto.

a +/- 2 giorni (far trascorrere almeno 6 giorni tra una dose e l’altra).

b Per i pazienti che raggiungono una CR/CRi e/o per consentire il recupero dalla tossicitĂ , la durata del ciclo puĂ² essere estesa fino a 28 giorni (ovvero, 7 giorni di intervallo senza trattamento a partire dal Giorno 21).

c La CR è definita come < 5% di blasti nel midollo osseo e assenza di blasti leucemici nel sangue periferico, pieno recupero della conta del sangue periferico (piastrine ? 100 × 109/L e ANC ? 1 × 109/L) e risoluzione di eventuale malattia extramidollare.

d La CRi è definita come < 5% di blasti nel midollo osseo e assenza di blasti leucemici nel sangue periferico, recupero parziale della conta del sangue periferico (piastrine < 100 × 109/L e/o ANC < 1 × 109/L) e risoluzione di eventuale malattia extramidollare.

e Intervallo di sospensione del trattamento di 7 giorni a partire dal Giorno 21.

Modifiche della dose

La modifica della dose di BESPONSA puĂ² essere necessaria in base alla sicurezza e alla tollerabilitĂ  dei singoli soggetti (vedere paragrafo 4.4). La gestione di alcune reazioni avverse da farmaco puĂ² richiedere sospensioni della somministrazione e/o riduzioni della dose oppure interruzione permanente di BESPONSA (vedere paragrafì 4.4 e 4.8). Se la dose viene ridotta a causa di tossicitĂ  correlata a BESPONSA, la dose non deve essere aumentata nuovamente.

La Tabella 2 e Tabella 3 mostrano le linee guida di modifica della dose per tossicità ematologiche e non-ematologiche, rispettivamente. Le dosi di BESPONSA all’interno di un ciclo di trattamento (ovvero Giorni 8 e/o 15) non devono essere interrotte a causa di neutropenia o trombocitopenia, ma le interruzioni del dosaggio all’interno di un ciclo sono raccomandate in caso di tossicità non- ematologiche.

Tabella 2. Modifiche della dose per tossicità ematologiche all’inizio di un ciclo di trattamento (Giorno 1)

TossicitĂ  ematologica TossicitĂ  e modifica/modifiche della dose
Livelli prima del trattamento con
BESPONSA:
L’ANC era ? 1 × 109/L Se l’ANC diminuisce, sospendere il successivo ciclo di
trattamento fino al recupero dell’ANC a ? 1 × 109/L.
La conta piastrinica era
? 50 Ă— 109/La
Se la conta piastrinica diminuisce, sospendere il successivo ciclo di trattamento fino al recupero della conta piastrinica a
? 50 Ă— 109/La.
L’ANC era < 1 × 109/L e/o la conta piastrinica era
< 50 Ă— 109/La
Se l’ANC e/o la conta piastrinica diminuisce, sospendere il successivo ciclo di trattamento fino a quando non si verifichi almeno una delle seguenti condizioni:
considerata come tossicitĂ  correlata a BESPONSA).

Recupero dell’ANC e della conta piastrinica almeno ai livelli basali del ciclo precedente, oppure

Recupero dell’ANC a ? 1 × 109/L e della conta piastrinica a ? 50 × 109/La, oppure

Malattia stabile o migliorata (sulla base della valutazione del midollo osseo piĂ¹ recente) e la riduzione di ANC e conta piastrinica è considerata correlata alla malattia di base (non

Abbreviazione: ANC = conta assoluta dei neutrofili.

a La conta piastrinica utilizzata per la somministrazione deve essere indipendente dalla trasfusione di sangue.

Tabella 3. Modifiche della dose per tossicitĂ  non-ematologiche in qualsiasi momento durante il trattamento

TossicitĂ  non-ematologica Modifica/modifiche della dose
VOD/SOS o altra tossicitĂ  epatica
grave
Interrompere definitivamente il trattamento (vedere
paragrafo 4.4).
Bilirubina totale > 1,5 Ă— ULN e AST/ALT > 2,5 Ă— ULN Sospendere la somministrazione fino al recupero della bilirubina totale a ? 1,5 Ă— ULN e di AST/ALT a ? 2,5 Ă— ULN prima di ogni dose a meno che non sia dovuta a malattia di Gilbert o emolisi.
Interrompere definitivamente il trattamento
se la bilirubina totale non torna a ? 1,5 Ă— ULN o AST/ALT non torna a ? 2,5 Ă— ULN (vedere paragrafo 4.4).

Tabella 3. Modifiche della dose per tossicitĂ  non-ematologiche in qualsiasi momento durante il trattamento

TossicitĂ  non-ematologica Modifica/modifiche della dose
Reazione da infusione Sospendere l’infusione e iniziare un’appropriata gestione medica.
A seconda della gravità della reazione da infusione, considerare l’interruzione dell’infusione o la somministrazione di steroidi e antistaminici.
Per reazioni gravi o pericolose per la vita, interrompere definitivamente il trattamento (vedere
paragrafo 4.4).
TossicitĂ  non-ematologica di grado ? 2a (correlata a
BESPONSA)
Sospendere il trattamento fino al recupero al Grado 1 o ai livelli di grado pre-trattamento prima di ogni dose.

Abbreviazioni: ALT = alanina aminotransferasi; AST = aspartato aminotransferasi; ULN = limite superiore della norma; VOD/SOS = malattia veno-occlusiva/sindrome da ostruzione sinusoidale.

a Grado di gravitĂ  in base ai National Cancer Institute Common Terminology Criteria for Adverse Events (NCI CTCAE) versione 3.0.

La Tabella 4 mostra le linee guida sulla modifica della dose a seconda della durata delle sospensioni della somministrazione a causa della tossicitĂ .

Tabella 4. Modifiche della dose a seconda della durata della sospensione della somministrazione a causa della tossicitĂ 

Durata della sospensione della somministrazione a causa della
tossicitĂ 
Modifica/modifiche della dose
< 7 giorni (all’interno di un ciclo) Sospendere la dose successiva (far trascorrere almeno 6 giorni
tra una dose e l’altra).
? 7 giorni Omettere la dose successiva all’interno del ciclo.
? 14 giorni Una volta raggiunto un recupero adeguato, ridurre la dose totale del 25% per il ciclo successivo.
Se è necessaria un’ulteriore modifica della dose, ridurre il numero di dosi a 2 per ciclo per i cicli successivi.
Se una diminuzione del 25% della dose totale seguita da una diminuzione a 2 dosi per ciclo non è tollerata,
interrompere definitivamente il trattamento.
> 28 giorni Prendere in considerazione l’interruzione permanente di BESPONSA.

Popolazioni speciali

Pazienti anziani

Non è necessario alcun aggiustamento della dose iniziale in base all’età (vedere paragrafo 5.2).

Compromissione epatica

Non è necessario alcun aggiustamento della dose iniziale nei pazienti con compromissione epatica definita da bilirubina totale ? 1,5 × limite superiore della norma (ULN) e aspartato aminotransferasi (AST)/alanina aminotransferasi (ALT) ? 2,5 × ULN (vedere paragrafo 5.2). Sono disponibili informazioni di sicurezza limitate in pazienti con bilirubina totale > 1,5 × ULN e

AST/ALT > 2,5 Ă— ULN prima della somministrazione. Sospendere la somministrazione fino al recupero della bilirubina totale a ? 1,5 Ă— ULN e AST/ALT a ? 2,5 Ă— ULN prima di ogni dose a meno che non sia dovuta a sindrome di Gilbert o emolisi. Interrompere permanentemente il trattamento se la bilirubina totale non torna a ? 1,5 Ă— ULN o AST/ALT non torna a ? 2,5 Ă— ULN (vedere Tabella 3 e paragrafo 4.4).

Compromissione renale

Non è necessario alcun aggiustamento della dose iniziale nei pazienti con compromissione renale lieve, moderata o grave (clearance della creatinina [CLcr] 60-89 ml/min, 30-59 ml/min o 15-29 ml/min, rispettivamente) (vedere paragrafo 5.2). La sicurezza e l’efficacia di BESPONSA non sono state studiate nei pazienti con malattia renale in stadio terminale.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di BESPONSA nei bambini da 0 a < 18 anni di età non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.

Modo di somministrazione

BESPONSA è per uso endovenoso. L’infusione deve essere somministrata in 1 ora. BESPONSA non deve essere somministrato come push o bolo endovenoso.

BESPONSA deve essere ricostituito e diluito prima della somministrazione. Per le istruzioni sulla ricostituzione e diluizione di BESPONSA prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Besponsa seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Besponsa per quanto riguarda la gravidanza:

Besponsa: si puĂ² prendere in gravidanza?

Donne in etĂ  fertile/Contraccezione in uomini e donne

Le donne in etĂ  fertile devono evitare la gravidanza durante il trattamento con BESPONSA.

Le donne in età fertile devono usare un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento con BESPONSA e per almeno 8 mesi dopo l’ultima dose. Gli uomini con partner femminili in età fertile devono usare un metodo contraccettivo efficace durante il trattamento con BESPONSA e per almeno 5 mesi dopo l’ultima dose.

Gravidanza

I dati relativi all’uso di inotuzumab ozogamicin in donne in gravidanza non esistono. Sulla base dei risultati di sicurezza preclinici, inotuzumab ozogamicin puĂ² causare danno embrio-fetale quando somministrato a donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicitĂ  riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

BESPONSA non deve essere usato in gravidanza a meno che il potenziale beneficio per la madre non superi i potenziali rischi per il feto. Le donne in gravidanza, o le pazienti che iniziano una gravidanza durante il trattamento con inotuzumab ozogamicin, o i pazienti in trattamento di sesso maschile che sono partner di donne in gravidanza, devono essere informati dei possibili rischi per il feto.

Allattamento al seno

Non ci sono dati sulla presenza di inotuzumab ozogamicin o dei suoi metaboliti nel latte umano, riguardo gli effetti sul bambino allattato con latte materno o gli effetti sulla produzione di latte. A causa delle potenziali reazioni indesiderate nei bambini allattati con latte materno, le donne non devono allattare con latte materno durante il trattamento con BESPONSA e per almeno 2 mesi dopo l’ultima dose (vedere paragrafo 5.3).

FertilitĂ 

Sulla base di risultati preclinici, la fertilitĂ  maschile e femminile puĂ² essere compromessa dal trattamento con inotuzumab ozogamicin (vedere paragrafo 5.3). Non sono disponibili informazioni relative alla fertilitĂ  nei pazienti. Gli uomini e le donne devono richiedere un’adeguata assistenza medica per la conservazione della fertilitĂ  prima del trattamento.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Besponsa?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Besponsa in caso di sovradosaggio.

Besponsa: sovradosaggio

Negli studi clinici in pazienti con LLA recidivante o refrattaria, le dosi massime singole e multiple di inotuzumab ozogamicin sono state 0,8 mg/m2 e 1,8 mg/m2, rispettivamente, per ciclo, somministrate in 3 dosi separate nei Giorni 1 (0,8 mg/m2), 8 (0,5 mg/m2) e 15 (0,5 mg/m2) (vedere paragrafo 4.2). I

sovradosaggi possono causare reazioni avverse coerenti con le reazioni osservate alla dose terapeutica raccomandata (vedere paragrafo 4.8).

In caso di sovradosaggio, l’infusione deve essere sospesa temporaneamente e i pazienti devono essere monitorati per escludere tossicità epatiche ed ematologiche (vedere paragrafo 4.2). La ripresa della somministrazione di BESPONSA alla dose terapeutica corretta deve essere valutata quando tutte le tossicità saranno state risolte.

Besponsa: istruzioni particolari

Istruzioni per la ricostituzione, la diluizione e la somministrazione

Usare una corretta tecnica asettica per le procedure di ricostituzione e diluizione. Inotuzumab ozogamicin (che ha una densità di 1,02 g/ml a 20°C/68°F) è sensibile alla luce e deve essere protetto dalla luce ultravioletta durante la ricostituzione, la diluizione e la somministrazione.

Il tempo massimo dalla ricostituzione al termine della somministrazione deve essere ? 8 ore e tra ricostituzione e diluizione devono intercorrere ? 4 ore.

Ricostituzione

Calcolare la dose (mg) e il numero di flaconcini di BESPONSA necessari.

Ricostituire ogni flaconcino da 1 mg con 4 ml di acqua per preparazioni iniettabili, per ottenere una soluzione monouso di 0,25 mg/ml di BESPONSA.

Agitare delicatamente il flaconcino per favorire la dissoluzione. Non agitare.

Ispezionare la soluzione ricostituita per escludere la presenza di particelle e alterazioni del colore. La soluzione ricostituita deve essere da limpida a leggermente torbida, incolore e sostanzialmente priva di sostanze estranee visibili. Se si osservano particelle o alterazioni del colore, non utilizzare.

BESPONSA non contiene conservanti batteriostatici. La soluzione ricostituita deve essere utilizzata immediatamente. Se la soluzione ricostituita non puĂ² essere utilizzata immediatamente, puĂ² essere conservata fino a 4 ore in frigorifero (2°C – 8°C). Tenere al riparo dalla luce e non congelare.

Diluizione

Calcolare il volume richiesto della soluzione ricostituita necessario per ottenere la dose appropriata in base alla superficie corporea del paziente. Aspirare tale quantitativo dal/dai flaconcino/i utilizzando una siringa. Proteggere dalla luce. Eliminare l’eventuale soluzione ricostituita non utilizzata rimasta nel flaconcino.

Aggiungere la soluzione ricostituita a un contenitore per infusione con sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%) soluzione per preparazioni iniettabili, a un volume nominale totale di 50 ml. La concentrazione finale dovrebbe essere tra 0,01 e 0,1 mg/ml. Proteggere dalla luce. Si raccomanda di usare un contenitore per infusione di cloruro di polivinile (PVC) (contenente o meno di(2-etilesil)ftalato [DEHP]), poliolefine (polipropilene e/o polietilene) o etilene vinil acetato (EVA).

Capovolgere delicatamente il contenitore per infusione per miscelare la soluzione diluita. Non agitare.

La soluzione diluita deve essere usata immediatamente, conservata a temperatura ambiente (20°C – 25°C) o in frigorifero (2°C – 8°C). Il tempo massimo dalla ricostituzione al termine della somministrazione deve essere ? 8 ore e tra ricostituzione e diluizione ? 4 ore. Tenere al riparo dalla luce e non congelare.

Somministrazione

Se la soluzione diluita viene conservata in frigorifero (2°C – 8°C), deve essere lasciata equilibrare a temperatura ambiente (20°C – 25°C) per circa 1 ora prima della somministrazione.

Non è necessario filtrare la soluzione diluita. Tuttavia, se la soluzione diluita viene filtrata, si raccomanda l’uso di filtri a base di polietersulfone (PES), fluoruro di polivinilidene (PVDF) o polisolfone idrofilo (HPS). Non utilizzare filtri in nylon o estere di cellulosa mista (MCE).

Proteggere la sacca per somministrazione endovenosa dalla luce usando un’apposita copertura che blocchi la penetrazione della luce ultravioletta (ovvero, sacche color ambra, marrone scuro

o verdi o foglio di alluminio) durante l’infusione. Non è necessario proteggere la linea di infusione dalla luce.

Infondere la soluzione diluita per 1 ora ad una velocitĂ  di 50 ml/ora a temperatura ambiente (20°C – 25°C). Proteggere dalla luce. Sono raccomandate linee di infusione in PVC (contenenti o meno DEHP), poliolefine (polipropilene e/o polietilene) o polibutadiene.

Non miscelare BESPONSA nè somministrarlo per infusione con altri medicinali.

La Tabella 8 mostra i tempi di conservazione e le condizioni per la ricostituzione, la diluizione e la somministrazione di BESPONSA.

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Tabella 8. Tempi e condizioni di conservazione per la soluzione BESPONSA ricostituita e diluita

Tempo massimo dalla ricostituzione fino al termine della somministrazione ? 8 orea
Soluzione ricostituita Soluzione diluita
Dopo l’inizio della diluizione Somministrazione
Utilizzare la Utilizzare la soluzione diluita Se la soluzione diluita viene
soluzione ricostituita immediatamente o dopo averla conservata in frigorifero (2°C – 8°C),
immediatamente o conservata a temperatura ambiente portarla a temperatura ambiente
dopo averla (20°C – 25°C) o in frigorifero (20°C – 25°C) per circa 1 ora prima
conservata in (2°C – 8°C).
Il tempo massimo
della somministrazione.
Somministrare
frigorifero dalla ricostituzione al termine la soluzione diluita in un’infusione di 1
(2°C – 8°C) per un della somministrazione deve ora a una velocitĂ  di 50 ml/h a
massimo di 4 ore. essere ? 8 ore e tra ricostituzione e temperatura ambiente (20°C – 25°C).
Tenere al riparo diluizione devono intercorrere ? 4 Tenere al riparo dalla luce.
dalla luce.
Non
ore.
Tenere al riparo dalla luce.
congelare. Non congelare.

a Tra ricostituzione e diluizione devono intercorrere ? 4 ore.

Smaltimento

BESPONSA è esclusivamente monouso.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco