Ervebo: a cosa serve e come si usa

Ervebo (Vaccino Ebola Zaire Virus, Vivo Attenuato): indicazioni e modo d’uso

Ervebo (Vaccino Ebola Zaire Virus, Vivo Attenuato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Ervebo è indicato per l’immunizzazione attiva di individui di età pari o superiore a 18 anni per la protezione contro la malattia da virus Ebola (Ebola Virus Disease, EVD) causata dal virus Ebola Zaire (vedere paragrafì 4.2, 4.4 e 5.1).

Ervebo deve essere impiegato in accordo alle raccomandazioni ufficiali.

Ervebo: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Ervebo è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Ervebo ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Ervebo

Ervebo deve essere somministrato da un operatore sanitario formato. Posologia

Individui di età pari o superiore a 18 anni: una dose (1 mL) (vedere paragrafo 5.1). La necessità di una dose di richiamo non è stata stabilita.

Popolazione pediatrica

La sicurezza, l’immunogenicità e l’efficacia di Ervebo nei bambini di età compresa tra 1 e 17 anni non sono state ancora stabilite (vedere paragrafì 4.8 e 5.1).

Modo di somministrazione

Per le precauzioni che devono essere prese prima della somministrazione del vaccino, vedere paragrafo 4.4.

Per le precauzioni relative a scongelamento, manipolazione e smaltimento del vaccino, vedere praragrafo 6.6.

Ervebo deve essere somministrato per via intramuscolare (i.m.). Il sito preferito è la regione deltoidea del braccio non dominante o l’area anterolaterale superiore della coscia. Non iniettare il vaccino per via intravascolare. Non sono disponibili dati relativi alla somministrazione per via sottocutanea o intradermica.

Coprire il sito di iniezione del vaccino o qualsiasi vescicola con un bendaggio adeguato (ad es., qualsiasi bendaggio adesivo o garza e nastro adesivo) che fornisce una barriera fisica di protezione contro un contatto diretto (vedere paragrafì 4.4 e 5.3). Il bendaggio puĂ² essere rimosso in assenza di perdite visibili di fluido.

Il vaccino non deve essere miscelato all’interno della stessa siringa con altri vaccini o medicinali.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Ervebo seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Ervebo per quanto riguarda la gravidanza:

Ervebo: si puĂ² prendere in gravidanza?

Non sono stati effettuati studi d’interazione.

Poiché non sono disponibili dati sulla co-somministrazione di Ervebo con altri vaccini, l’uso concomitante di Ervebo con altri vaccini non è raccomandato.

Non si devono somministrare immunoglobuline (Ig) o trasfusioni di sangue o plasma in concomitanza con Ervebo. La somministrazione di immunoglobuline o trasfusioni di sangue o plasma 3 mesi prima o fino a 1 mese dopo la somministrazione di Ervebo puĂ² interferire con la risposta immunitaria attesa.

Non è noto se la somministrazione concomitante di antivirali, compresi gli interferoni, possa avere effetti sulla replicazione e sull’efficacia del virus vaccinico.

FertilitĂ , gravidanza e allattamento

Gravidanza

I dati relativi all’uso di Ervebo in donne in gravidanza o donne rimaste in stato di gravidanza dopo la vaccinazione, sono in numero limitato (meno di 300 gravidanze esposte). La sicurezza di Ervebo nelle donne in gravidanza non è stata stabilita.

Poiché vi sono limitazioni ai dati disponibili, compreso il numero limitato di casi, si deve usare cautela nel trarre conclusioni. La mancanza di dati affidabili sui tassi di background della gravidanza e sugli esiti neonatali nelle regioni interessate rende difficile anche una valutazione contestuale dei dati.

Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicitĂ  riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

A scopo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di Ervebo durante la gravidanza. Tuttavia, considerando la severità dell’EVD, la vaccinazione non deve essere sospesa quando esiste un chiaro rischio di esposizione all’infezione da Ebola.

Si deve evitare la gravidanza per 2 mesi dopo la vaccinazione. Le donne in etĂ  fertile devono usare un metodo contraccettivo efficace.

Allattamento

Non è noto se il virus vaccinico sia secreto nel latte materno.

Il rischio per i neonati/lattanti dovuto all’allattamento da madri vaccinate non puĂ² essere escluso.

Non è stata condotta la valutazione del virus vaccinico nel latte animale. Quando Ervebo è stato somministrato in femmine di ratto, sono stati rilevati anticorpi contro il virus vaccinico nella prole, probabilmente a causa del trasferimento di anticorpi materni per via placentare durante la gestazione e tramite l’allattamento. Vedere paragrafo 5.3.

Si deve decidere se interrompere l’allattamento o astenersi dal ricevere Ervebo tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. In alcune circostanze, dove le alternative dell’allattamento al seno sono limitate, devono essere presi in considerazione la necessità immediata e i benefici per la salute del bambino e bilanciati con il bisogno da parte della madre di ricevere Ervebo. Entrambi possono presentare bisogni impellenti che devono essere considerati prima della vaccinazione della madre.

FertilitĂ 

Non sono disponibili dati sugli effetti della fertilità nell’uomo.

Gli studi sugli animali, condotti su femmine di ratto, non indicano effetti dannosi (vedere paragrafo 5.3).

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Ervebo?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Ervebo in caso di sovradosaggio.

Ervebo: sovradosaggio

Non sono stati segnalati casi di sovradosaggio.

Ervebo: istruzioni particolari

Il vaccino viene conservato in congelatore da -80°C a -60°C e deve essere estratto dal congelatore e scongelato in meno di 4 ore fino a che non sarĂ  piĂ¹ presente ghiaccio visibile. Non scongelare il flaconcino in frigorifero, poichĂ© non è garantito che il flaconcino si scongelerĂ  in meno di 4 ore. Il flaconcino scongelato deve essere delicatamente rovesciato piĂ¹ volte prima di prelevarne il contenuto con la siringa. Il vaccino deve apparire come un liquido da incolore a leggermente brunastro-giallo, privo di particelle visibili. Eliminare il vaccino se presenta particelle.

Prelevare l’intero contenuto di vaccino dal flaconcino utilizzando ago e siringa sterili.

Se possibile, i rifiuti liquidi dei lavaggi oculari devono essere raccolti e decontaminati prima di essere gettati nello scarico.

Il vaccino non utilizzato e i rifiuti derivati da tale vaccino devono essere smaltiti in conformitĂ  alle linee guida istituzionali per gli organismi geneticamente modificati o i rifiuti a rischio biologico, come appropriato.

In caso di rottura/versamento del vaccino, è stato dimostrato che disinfettanti quali aldeidi, alcoli e detergenti riducono il potenziale di infezione virale solo dopo alcuni minuti.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco