Haemate: a cosa serve e come si usa

Haemate (Fattore Viii Di Coagulazione Del Sangue Umano Liofilizzato): indicazioni e modo d’uso

Haemate (Fattore Viii Di Coagulazione Del Sangue Umano Liofilizzato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Trattamento e profilassi di emorragie in caso di:

emofilia A (carenza congenita di fattore VIII)

carenza acquisita di fattore VIII.

Trattamento di pazienti affetti da sindrome di von Willebrand.

Trattamento di emofilici con anticorpi anti-fattore VIII (inibitori).

Haemate: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Haemate è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Haemate ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Haemate

Posologia:

La posologia e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravità del disturbo della funzione emostatica, nonchè dalla localizzazione e dall’entità dell’emorragia e dalle condizioni cliniche del paziente.

Una unità di fattore VIII è equivalente all’attività di fattore VIII in un ml di plasma umano normale. Il calcolo della dose necessaria di fattore VIII è basato sul reperto empirico che 1 U.I. di fattore VIII per kg di peso corporeo aumenta l’attività di fattore VIII nel plasma del 2%. La dose necessaria viene determinata usando la seguente formula:

Dose iniziale:

Unità necessarie = peso corporeo (kg) x aumento desiderato di fattore VIII (%) x 0,5.

Importante:

La dose da somministrare e la frequenza di somministrazione sono determinate dall’efficacia clinica nel singolo caso.

I livelli ematici di fattore VIII (in % della norma) che bisogna raggiungere e mantenere nelle situazioni emorragiche citate, sono riportati nel seguente schema:

EVENTO EMORRAGICO LIVELLO DI FATTORE VIII TERAPEUTICAMENTE NECES- SARIO PERIODO IN CUI E’ NECESSARIO MANTENERE IL LIVELLO TERAPEUTICO DI FATTORE VIII
emorragie minori: emorragie articolari 30% almeno 1 giorno a seconda della gravità dell’emorragia
emorragie maggiori: emorragie muscolari, estrazioni dentarie, lieve trauma cranico, interventi di media chirurgia, emorragie nella cavità orale 40-50% 3-4 giorni, o fino a completa cicatrizzazione della ferita
emorragie con pericolo di vita: interventi di chirurgia maggiore, emorragie gastrointestinali, endo- craniche, intraddominali, intrato- raciche, fratture 60-100% per 7 giorni, poi terapia per almeno altri 7 giorni

A seconda delle circostanze potrebbero essere necessarie quantità di fattore VIII più elevate rispetto a quelle calcolate, soprattutto per quanto riguarda la dose iniziale.

Particolarmente negli interventi di chirurgia maggiore è indispensabile il preciso monitoraggio della terapia sostitutiva attraverso il controllo dei parametri della coagulazione (attività del fattore VIII plasmatico).

Per la profilassi a lungo termine di emorragie in pazienti affetti da emofilia A grave, si somministrano dosi da 12 a 25 U.I. di fattore VIII per kg di peso corporeo ad intervalli di 2-3 giorni. In alcuni casi, soprattutto nei pazienti più giovani, possono rendersi necessari intervalli più brevi o dosi più elevate.

Negli emofilici con anticorpi contro il fattore VIII (inibitori) è necessaria una terapia specifica.

La tolleranza immunologica può essere ottenuta mediante il trattamento con fattore VIII concentrato.

Sindrome di von Willebrand:

Il dosaggio nella sindrome di von Willebrand dipende dall’entità e dalla sede dell’emorragia. Di regola si somministrano da 20 a 40 U.I. di Haemate P per kg di peso corporeo ogni 8-12 ore. In questa situazione clinica va tenuto presente che fenomeni emorragici post-operatori e/o post-partum possono manifestarsi fino a 10-12 giorni dopo l’intervento o il parto.

La quantità di Haemate P da somministrare dipende dalla situazione clinica individuale; pertanto è possibile che si rendano necessarie somministrazioni di quantità superiori a quella indicata.

Specialmente in occasione di interventi di chirurgia maggiore è essenziale che la terapia sostitutiva venga monitorata con l’aiuto dei test di coagulazione.

Metodo di somministrazione:

Ricostituire il preparato come descritto al punto 6.6. ed iniettare o infondere lentamente per via endovenosa.

Somministrazione per iniezione:

Aprire la confezione con il filtro monouso. Applicare la siringa sul filtro monouso ed estrarlo dalla sua confezione.

Togliere il cappuccio di protezione del filtro monouso e, senza toccare la siringa, inserire il filtro monouso nel flacone contenente la soluzione esercitando una leggera pressione.

Aspirare lentamente la soluzione (usando diverse siringhe il filtro monouso va lasciato nel flacone).

Iniettare la soluzione lentamente e.v. (massimo 4 ml/min) utilizzando l’ago a farfalla Butterfly 23 oppure l’ago per iniezione, ponendo attenzione ad evitare fenomeni di riflusso sanguigno.

Somministrazione per infusione:

Il preparato, solubilizzato come descritto, va infuso lentamente mediante un deflussore monouso con filtro (non accluso alla confezione).

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Haemate seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Haemate per quanto riguarda la gravidanza:

Haemate: si puĂ² prendere in gravidanza?

Non esistono studi clinici controllati che stabiliscano la sicurezza di Haemate P in corso di gravidanza.

Gli studi animali disponibili sono insufficienti a stabilire la sicurezza del fattore VIII nei riguardi di riproduzione, sviluppo dell’embrione e del feto, influenza sulla gravidanza e sviluppo peri- o post-natale.

Pertanto Haemate P può essere usato in caso di necessità durante la gravidanza e l’allattamento.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Haemate?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Haemate in caso di sovradosaggio.

Haemate: sovradosaggio

Finora non sono stati segnalati effetti da sovradosaggio di Haemate P.

Haemate: istruzioni particolari

Preparazione della soluzione:

Portare il solvente ad una temperatura tra +20°C e +37°C.

Togliere la capsula di protezione dai flaconi contenenti il liofilizzato ed il solvente.

Disinfettare la superficie dei tappi di gomma di entrambi i flaconi utilizzando il tampone accluso alla confezione.

Inserire il “transfer-set” dal lato ondulato nel flacone contenente il solvente.

Togliere la protezione dall’altro capo del “transfer-set”.

Capovolgere il flacone del solvente ed inserire l’ago, senza toccarlo, nel flacone contenente il liofilizzato.

Il solvente viene aspirato dal flacone ‘sotto vuoto’.

Togliere insieme “transfer-set” e flacone del solvente.

Agitare lentamente il flacone fino a sciogliere completamente la sostanza liofilizzata.

Si ottiene una soluzione da limpida a leggermente opalescente.

Il prodotto non deve essere usato dopo la data di scadenza indicata sulla confezione e sul contenitore.

Normalmente la soluzione è limpida o leggermente opalescente. Soluzioni torbide o con deposito non devono essere usate.

Eventuali frazioni del prodotto non utilizzate devono essere eliminate in modo appropriato.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco