Innohep: a cosa serve e come si usa

Innohep (Tinzaparina Sodica): indicazioni e modo d’uso

Innohep (Tinzaparina Sodica) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Profilassi della tromboembolia venosa (TEV) in pazienti adulti sottoposti a intervento chirurgico, in particolare ortopedico, generale o oncologico.

Profilassi della tromboembolia venosa in pazienti adulti non chirurgici, immobilizzati a causa di una condizione clinica acuta, ivi incluse: insufficienza cardiaca acuta, insufficienza respiratoria acuta, infezioni gravi, neoplasia attiva nonché esacerbazioni di malattie reumatiche.

Prevenzione della coagulazione nei circuiti extracorporei durante l’emodialisi e l’emofiltrazione negli adulti.

Innohep: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Innohep è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Innohep ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Innohep

Posologia

Profilassi degli eventi tromboembolici negli adulti:

Il prodotto deve essere somministrato mediante iniezione sottocutanea.

Pazienti chirurgici a rischio moderato di eventi tromboembolici:

3.500 UI anti-Xa somministrate per via sottocutanea 2 ore prima dell’intervento chirurgico e successivamente una volta al giorno per tutto il periodo in cui il paziente è considerato a rischio di TEV.

Pazienti chirurgici ad alto rischio di eventi tromboembolici, per esempio sottoposti a intervento chirurgico ortopedico o oncologico:

4.500 UI anti-Xa somministrate per via sottocutanea 12 ore prima dell’intervento chirurgico e successivamente una volta al giorno per tutto il periodo in cui il paziente è considerato a rischio di TEV.

Pazienti non chirurgici immobilizzati a causa di una condizione clinica acuta:

3.500 UI anti-Xa somministrate per via sottocutanea una volta al giorno nei pazienti a rischio moderato di TEV oppure 4.500 UI anti-Xa somministrate per via sottocutanea una volta al giorno nei pazienti ad alto rischio di TEV. La somministrazione deve continuare per tutto il periodo in cui il paziente è considerato a rischio di TEV.

Anestesia neuroassiale

Si consiglia di usare cautela nell’eseguire un’anestesia neuroassiale o una rachicentesi in pazienti in terapia con Innohep a dosi profilattiche, vedere paragrafo 4.4: Anestesia neuroassiale. Se è programmata un’anestesia neuroassiale, osservare un intervallo minimo di 12 ore tra l’ultima dose profilattica e l’inserimento dell’ago o del catetere. La somministrazione di Innohep non dovrà essere ripresa prima che siano trascorse almeno 4-6 dall’esecuzione dell’anestesia spinale o dalla rimozione del catetere. Pertanto, l’avvio di una tromboprofilassi preoperatoria con Innohep nelle due ore antecedenti l’intervento chirurgico non è compatibile con l’anestesia neuroassiale.

Emodialisi ed emofiltrazione negli adulti:

Durata pari o inferiore a 4 ore:

Iniezione in bolo di 2.000-2.500 UI anti-Xa all’inizio della dialisi.

Durata superiore a 4 ore:

Iniezione in bolo di 2.500 UI anti-Xa all’inizio della dialisi/filtrazione, seguita da 750 UI anti-Xa/ora in infusione continua.

Regolazione della dose:

Se necessario, la dose del bolo puĂ² essere aumentata o diminuita gradualmente con incrementi di 500 UI anti-Xa fino ad ottenere una risposta soddisfacente. La dose abituale è di 2.000-4.500 UI anti-Xa.

In caso di concomitante trasfusione di sangue o di emazie concentrate, si potrà somministrare un’ulteriore iniezione in bolo di 500-1.000 UI anti-Xa.

Monitoraggio della dose:

Per monitorare la dose di Innohep durante l’emodialisi/emofiltrazione si potrà procedere alla determinazione dell’attività plasmatica anti-Xa. Un’ora dopo la somministrazione, il livello di anti-Xa plasmatico deve essere di circa 0,5 UI anti-Xa/mL.

IntercambiabilitĂ 

Per l’intercambiabilitĂ  con altre eparine a basso peso molecolare (LMWH), vedere paragrafo 4.4.

Popolazioni speciali

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di Innohep nei bambini di etĂ  inferiore ai 18 anni non sono state ancora stabilite. I dati al momento disponibili sono riportati al paragrafo 5.2; non si puĂ², tuttavia, formulare alcuna raccomandazione in merito alla posologia.

Danno renale

Se si sospetta la presenza di un danno renale, la funzionalitĂ  renale dovrĂ  essere valutata utilizzando una formula basata sulla creatinina sierica per stimare il livello di clearance della creatinina.

L’uso nei pazienti con un livello di clearance della creatinina <30 mL/minuto non è raccomandato visto che il dosaggio non è stato stabilito in questa popolazione. Le evidenze disponibili non mostrano accumulo nei pazienti con livelli di clearance della creatinina fino a 20 mL/min. Se necessario, in questi pazienti la somministrazione di Innohep puĂ² essere avviata con concomitante monitoraggio di anti-Xa, se il beneficio supera il rischio (vedere paragrafo 4.4: Danno renale).

Anziani

Innohep deve essere usato alle dosi standard negli anziani. Si raccomanda precauzione nel trattamento dei pazienti anziani con danno renale. Se si sospetta la presenza di un danno renale, vedere paragrafo 4.2: Danno renale e paragrafo 4.4: Danno renale.

Peso

Per i pazienti di peso corporeo molto basso o molto alto, in alternativa alla dose fissa si puĂ² prendere in considerazione la somministrazione di 50 UI anti-Xa per kg di peso corporeo una volta al giorno. Per i pazienti chirurgici, la prima dose viene somministrata per via sottocutanea 2 ore prima dell’intervento. La somministrazione deve continuare una volta al giorno per tutto il periodo in cui il paziente è considerato a rischio di TEV.

Modo di somministrazione

Prima della somministrazione, controllare visivamente i prodotti parenterali. Non usare se si osserva torbiditĂ  o precipitato. Il liquido puĂ² diventare giallo durante la conservazione ma è comunque utilizzabile.

Per la profilassi degli eventi tromboembolici negli adulti, il prodotto deve essere somministrato mediante iniezione sottocutanea che puĂ² essere eseguita nella cute addominale, nella parte esterna della coscia, nella zona lombare della schiena, nella parte superiore della gamba o nella parte superiore del braccio.

Non iniettare nell’area intorno all’ombelico, vicino a cicatrici o nelle ferite.

Per le iniezioni addominali, il paziente deve essere in posizione supina; alternare le iniezioni sul lato sinistro e sul lato destro. Non espellere la bolla d’aria presente nella siringa. Eseguire l’iniezione in una plica cutanea tenuta fra l’indice ed il pollice.

Per l’emodialisi, la dose di Innohep deve essere somministrata nella cannula arteriosa del dializzatore oppure per via endovenosa. Il dializzatore puĂ² essere preparato facendo scorrere attraverso di esso 500-

1.000 mL di sodio cloruro isotonico (9 mg/mL) contenente 5.000 UI anti-Xa di Innohep per litro.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Innohep seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Innohep per quanto riguarda la gravidanza:

Innohep: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza

L’uso di farmaci anticoagulanti in gravidanza richiede il coinvolgimento di uno specialista.

Gli studi condotti sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti a livello di tossicitĂ  riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

Un ampio numero di dati relativi a donne in gravidanza (piĂ¹ di 2.200 esiti di gravidanze esposte) indica che la tinzaparina non causa effetti teratogeni o di tossicitĂ  feto/neonatale. La tinzaparina non attraversa la placenta. Innohep puĂ² essere usato durante tutti i trimestri della gravidanza, se clinicamente necessario.

Anestesia epidurale:

In considerazione del rischio di ematoma vertebrale, le dosi terapeutiche di Innohep (175 UI/kg) sono controindicate nei pazienti sottoposti ad anestesia neuroassiale. Pertanto, l’anestesia epidurale nelle donne in gravidanza deve essere sempre eseguita osservando un intervallo di almeno 24 ore dalla somministrazione dell’ultima dose di Innohep. Dosi profilattiche possono essere somministrate osservando un intervallo minimo di 12 ore tra l’ultima somministrazione di Innohep e l’inserimento dell’ago o del catetere.

Donne in gravidanza con valvole cardiache protesiche:

Casi di insuccesso terapeutico sono stati segnalati in donne in gravidanza con valvole cardiache protesiche trattate con dosi intere ad effetto anticoagulante di Innohep e altre eparine a basso peso molecolare. L’uso di Innohep non puĂ² essere raccomandato in questa popolazione.

Allattamento

I dati sugli animali indicano che l’escrezione di Innohep nel latte materno è minima.

Non è noto se la tinzaparina sia escreta nel latte materno. Sebbene l’assorbimento orale delle eparine a basso peso molecolare sia improbabile, il rischio per i neonati/lattanti non puĂ² essere escluso. Nei pazienti a rischio, l’incidenza di tromboembolia venosa è particolarmente alto nelle prime sei settimane successive al parto. Si dovrĂ , pertanto, decidere se interrompere l’allattamento al seno o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Innohep tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento al seno per il bambino e quello della terapia per la donna.

FertilitĂ 

Non esistono studi clinici sulla fertilitĂ  condotti con Innohep.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Innohep?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Innohep in caso di sovradosaggio.

Innohep: sovradosaggio

L’emorragia è la principale complicazione del sovradosaggio. A causa dell’emivita relativamente breve di Innohep (vedere paragrafo 5.2), le emorragie lievi possono essere gestite in modo conservativo con l’interruzione del trattamento. Un’emorragia grave puĂ² necessitare della somministrazione dell’antidoto protamina solfato. I pazienti devono essere monitorati attentamente.

Innohep: istruzioni particolari

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco