Siklos: a cosa serve e come si usa

Siklos (Idroxicarbamide): indicazioni e modo d’uso

Siklos (Idroxicarbamide) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Siklos è indicato per la prevenzione delle crisi dolorose vaso-occlusive ricorrenti inclusa la sindrome acuta toracica in pazienti adulti, adolescenti e bambini di età superiore ai 2 anni affetti da anemia falciforme sintomatica (vedere paragrafo 5.1).

Siklos: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Siklos è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Siklos ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Siklos

Il trattamento con Siklos deve essere iniziato da un medico esperto nel trattamento dell’anemia falciforme.

Posologia

Adulti, adolescenti e bambini di etĂ  superiore a 2 anni

La posologia dev’essere determinata in base al peso corporeo (p.c.) del paziente.

La dose iniziale dell’idrossicarbamide è di 15 mg/kg p.c. mentre la dose usuale è compresa tra 15 e 30 mg/kg p.c./die.

La dose di Siklos deve essere mantenuta fino a quando il paziente risponde clinicamente o ematologicamente alla terapia (ad es., aumento dell’emoglobina F (HbF), del Volume Corpuscolare Medio (Mean Corpuscular Volume – MCV) e della conta dei neutrofili).

In caso di non-risposta (recidive delle crisi o nessuna diminuzione del numero di crisi) la dose giornaliera puĂ² essere aumentata con incrementi di 2,5-5 mg/kg p.c./die per volta utilizzando la formulazione piĂ¹ idonea.

In casi eccezionali puĂ² essere giustificata una dose massima di 35 mg/kg p.c./die purchĂ© somministrata sotto stretta sorveglianza ematologica (vedere paragrafo 4.4).

Nel caso che un paziente non risponda nemmeno alla dose massima di idrossicarbamide

(35 mg/kg p.c./die) somministrato per un arco temporale da 3 a 6 mesi, si deve considerare la interruzione definitiva di Siklos.

Qualora i valori ematici cadano entro un range indicativo di tossicitĂ , Siklos dev’essere temporaneamente sospeso fino a quando i valori ematologici non rientrino nella normalitĂ . La ristabilizzazione dei valori ematici di solito avviene entro 2 settimane. Successivamente il trattamento puĂ² essere ripreso con una ridotta. La dose di Siklos potrĂ  quindi essere nuovamente aumentata sotto stretta sorveglianza ematologica. Una dose che ha prodotto tossicitĂ  ematologica non puĂ² essere provata piĂ¹ di due volte.

Il range di tossicitĂ  puĂ² essere rappresentato dai seguenti valori ematici: Neutrofili < 2.000 /mm3

Piastrine < 80.000/mm3

Emoglobina < 4,5 g/dl

Reticolociti < 80.000/mm3 con concentrazione dell’emoglobina < 9 g/dl

Sono disponibili dati a lungo termine sull’uso prolungato di idrossicarbamide in pazienti con anemia falciforme relativi a bambini ed adolescenti con un follow-up di 12 anni per i bambini e per gli adolescenti e di oltre 13 anni per gli adulti. Al momento non è noto quanto a lungo i pazienti devono essere trattati con Siklos. La durata del trattamento è responsabilitĂ  del medico curante e dev’essere determinata in base allo status clinico ed ematologico del singolo paziente.

Popolazioni speciali

Bambini di etĂ  inferiore a 2 anni

A causa della rarità di dati a lungo termine sul trattamento con idrossicarbamide in bambini di età inferiore a 2 anni, i regimi di dose non sono stati stabiliti, e pertanto per questa classe di pazienti il trattamento con idrossicarbamide non è raccomandato.

Insufficienza renale

PoichĂ© l’escrezione renale rappresenta la via principale di eliminazione del prodotto, si deve considerare una riduzione della dose di Siklos nei pazienti con insufficienza renale. Nei pazienti con una clearance della creatinina ? 60 ml/min la dose iniziale di Siklos dev’essere ridotta del 50%. In tali pazienti si raccomanda una stretta sorveglianza dei parametri ematici. Siklos non dev’essere somministrato ai pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafì 4.3, 4.4 e 5.2).

Insufficienza epatica

Non esistono dati a sostegno di particolari aggiustamenti della dose nei pazienti con insufficienza epatica. In questi pazienti si consiglia una stretta sorveglianza dei parametri ematici. Per motivi di sicurezza, l’uso di Siklos è controindicato nei pazienti con grave insufficienza epatica (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).

Modo di somministrazione

In base alla dose individuale, la compressa o la metĂ  o il quarto della compressa devono essere assunti una volta al giorno, preferibilmente la mattina prima di colazione e con un bicchiere d’acqua o una modesta quantitĂ  di cibo.

Per i pazienti che non sono in grado di ingoiare le compresse, è possibile disintegrare le compresse, immediatamente prima dell’uso, in una piccola quantitĂ  d’acqua in un cucchiaino da tè. L’aggiunta di una goccia di succo di frutta o la miscelazione nel cibo puĂ² mascherare un eventuale gusto amaro.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Siklos seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Siklos per quanto riguarda la gravidanza:

Siklos: si puĂ² prendere in gravidanza?

Donne potenzialmente fertili/Contraccezione negli uomini e nelle donne

Le donne in etĂ  fertile devono evitare la gravidanza durante il trattamento con idrossicarbamide e informare il proprio medico immediatamente qualora dovesse presentarsi una gravidanza. Si raccomanda fortemente l’uso di un contraccettivo efficace per le donne in etĂ  fertile.

I pazienti (uomini e donne) trattati con idrossicarbamide che intendono concepire un figlio devono possibilmente sospendere il trattamento con il medicinale da 3 a 6 mesi prima della gravidanza.

Dev’essere eseguita un’attenta valutazione individuale del rapporto rischio/beneficio tenendo presente il rischio sia della terapia con idrossicarbamide sia del passaggio ad un regime trasfusionale.

Gravidanza

Nella specie umana, in un’analisi retrospettiva su un gruppo di 123 pazienti adulti trattati con idrossicarbamide, sono state segnalate 23 gravidanze in 15 donne trattate con idrossicarbamide e nelle partner di 3 uomini trattati con questo medicinale. La maggior parte di queste (61%) ha avuto un esito normale per quanto riguarda il termine della gravidanza ed il parto. Negli altri casi di cui si conosce l’evoluzione, la gravidanza era stata interrotta per volontĂ  della paziente o dietro consiglio del medico. Quindi i dati su un numero limitato di gravidanze esposte indicano assenza di eventi avversi del medicinale sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato.

Gli studi eseguiti su animali hanno evidenziato una tossicitĂ  riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Le pazienti trattate con idrossicarbamide devono essere informate circa i rischi teorici per il feto.

A causa della scarsitĂ  di dati disponibili, in caso di gravidanza esposta ad idrossicarbamide di pazienti donne in gravidanza o partner in gravidanza di pazienti uomini trattati con idrossicarbamide, dev’essere preso in considerazione un attento follow-up attraverso adeguati esami clinici, biologici ed ultrasonografici.

Allattamento

L’idrossicarbamide viene eliminato nel latte umano. A causa della possibilitĂ  di gravi reazioni avverse per il neonato, l’allattamento al seno dev’essere sospeso durante l’uso di Siklos.

FertilitĂ 

La fertilità nell’uomo potrebbe esser compromessa dal trattamento. Con molta frequenza sono stati osservati casi reversibili di oligospermia o azoospermia negli esseri umani, sebbene tali disturbi siano anche associati alla malattia di base. Fertilità compromessa è stata osservata in ratti maschi (vedere paragrafì 5.3).

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Siklos?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Siklos in caso di sovradosaggio.

Siklos: sovradosaggio

Ăˆ stata segnalata tossicitĂ  mucocutanea acuta in pazienti trattati con idrossicarbamide in dosi di gran lunga superiori alla dose terapeutica. Sono stati osservati irritazione, eritema di colore viola, edema nei palmi delle mani e nelle piante dei piedi seguito da desquamazione delle mani e dei piedi, iperpigmentazione generalizzata delle cute di grado severo e stomatite.

In pazienti con anemia falciforme, è stata segnalata neutropenia in casi isolati di dosi eccessive di idrossicarbamide (1,43 e 8,57 volte la dose massima raccomandato di 35 mg/kg p.c./die).

Si raccomanda di controllare le conte ematiche per diverse settimane dopo il sovradosaggio del medicinale, in quanto il ristabilimento dei valori puĂ² essere ritardato.

Il trattamento di un sovradosaggio del prodotto consiste in una lavanda gastrica seguita da una terapia sintomatica e dal controllo della funzione del midollo osseo.

Siklos: istruzioni particolari

Siklos è un medicinale che richiede di essere maneggiato con cautela. Le persone che non prendono Siklos, ed in particolare le donne in gravidanza, devono evitare il contatto con l’idrossicarbamide.

Le persone che maneggiano le compresse di Siklos devono lavarsi le mani prima e dopo aver toccato le compresse.

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.

Qualora la dose prescritta richieda la divisione della compressa in metĂ  o in quarti, questa operazione dev’essere eseguita lontano dagli alimenti. La polvere eventualmente prodotta dalla divisione di una compressa dev’essere eliminata con della carta assorbente da smaltire a sua volta.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco