Alprazolam Merck generics 0,5 mg: Scheda Tecnica

Alprazolam Merck generics 0,5 mg

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Alprazolam Merck generics 0,5 mg: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Alprazolam Mylan Generics 0,50 mg compresse

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni compressa contiene 0,50 mg di alprazolam Eccipienti:

ogni compressa da 0,50 mg contiene 92,47 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1

03.0 Forma farmaceutica

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Compresse.

Le compresse di Alprazolam Mylan Generics 0,5 mg sono compresse rosa ovali con impresso “AL linea di frattura 0,5” su di un lato e “G” sull’altro.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Trattamento sintomatico a breve termine di stati d’ansia generalizzati.

Alprazolam Mylan Generics è indicato solo per disturbi gravi, invalidanti o che generano stati acuti di angoscia eccessiva nell’individuo.

Come con tutte le benzodiazepine, i medici che somministrano questo farmaco devono essere consapevoli del fatto che il suo impiego a lungo termine può causare dipendenza nei pazienti.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Le compresse di Alprazolam Mylan Generics sono indicate per la somministrazione orale. Adulti (oltre i 18 anni)

La dose abituale per gli stati d’ansia generalizzati varia tra 0,25 mg e 0,5 mg tre volte al giorno aumentandola (se necessario) ad intervalli di 3-4 giorni fino ad un massimo di 3 mg/die.

Pazienti anziani

Nei pazienti anziani si osserva una clearance ridotta e, come con le altre benzodiazepine, una maggiore sensibilità al farmaco.

Nei pazienti anziani, iniziare il trattamento con un dosaggio basso di 0,25 mg due o tre volte al giorno. La dose può essere gradualmente aumentata di non oltre 0,5 mg ogni tre giorni.

In pazienti anziani fisicamente robusti la dose massima deve essere di 1,5 mg/die.

In pazienti anziani fisicamente deboli si deve limitare a 0,75 mg al giorno la dose massima somministrabile.

Pazienti affetti da una malattia debilitante o da compromissione della funzionalità epatica e/o renale In pazienti affetti da malattia debilitante o da compromissione della funzionalità epatica e/o renale, somministrare con cautela la dose iniziale. Si deve inoltre ridurre la dose massima a 0,75 mg-1,5 mg/die a seconda del grado di debilitazione o della compromissione della funzionalità del paziente.

Pazienti pediatrici

La sicurezza e l’efficacia di alprazolam non è stata stabilita in bambini ed adolescenti di età inferiore ai 18 anni, pertanto l’uso di alprazolam non è raccomandato.

Consigli importanti sulla posologia

Occorre stabilire il dosaggio ottimale in base alla gravità dei sintomi e alle reazioni dell’individuo. Utilizzare la dose più bassa in grado di controllare i sintomi. L’aumento del dosaggio deve essere effettuato con cautela e, se necessario, aumentando prima la dose serale e poi quella diurna.

In generale, si raccomanda la somministrazione di dosaggi più bassi in pazienti non precedentemente trattati con farmaci psicotropi o in pazienti con anamnesi di alcolismo cronico.

Il trattamento va diminuito gradualmente. Ciò è particolarmente importante nel caso di trattamenti prolungati in quanto i sintomi di astinenza possono verificarsi con maggiore probabilità.

Il periodo di trattamento deve essere il più breve possibile. Il paziente va sottoposto ad accertamenti regolari e deve essere valutata l’effettiva necessità di proseguire il trattamento, in particolare nel caso in cui il paziente non presenti più alcun sintomo.

La durata del trattamento non deve in genere superare complessivamente le 8 – 12 settimane, compreso il periodo di diminuzione graduale della dose.

In alcuni l’estenione del periodo di può essere necessario; in tal caso, non deve avvenire senza rivalutazione della condizione del paziente e consulto di uno specialista.

Prima di iniziare il trattamento i pazienti devono essere informati che esso sarà di durata limitata, che la dose verrà diminuita nell’ultimo periodo e che possono verificarsi fenomeni di rimbalzo. (Vedere paragrafo 4.4. Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego)

04.3 Controindicazioni

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Alprazolam è controindicato nei pazienti con ipersensibilità nota alle benzodiazepine, alprazolam o qualsiasi altro componente della formulazione del prodotto.

Le benzodiazepine sono anche controindicate nei pazienti con miastenia gravis, insufficienza respiratoria grave, sindrome da apnea nel sonno, insufficienza epatica severa.

Intossicazione acuta da alcol o altri agenti attivi sul sistema nervoso centrale Glaucoma acuto ad angolo chiuso

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Tollerabilità

Si può verificare una perdita di efficacia degli effetti ipnotici delle benzodiazepine dopo l’uso prolungato per alcune settimane.

Dipendenza

L’uso di benzodiazepine può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento; esso è maggiore in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool. La farmacodipendenza può instaurarsi a dosi terapeutiche ed

in pazienti senza un fattore di rischio individuale. Esiste il rischio aumentato di farmacodipendenza con l’uso combinato di diverse benzodiazepine indipendentemente dall’indicazione ansiolitica o ipnotica. Sono stati riportati casi di abuso.

Un volta che la dipendenza fisica si è sviluppata, il termine brusco del trattamento sarà accompagnato da sintomi da astinenza. Questi possono consistere in cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione ed irritabilità. Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: derealizzazione,percezione sensoriale, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremità, ipersensibilità alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o crisi epilettiche.

Insonnia o ansia di rimbalzo:

all’interruzione del trattamento può presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine ricorrono in forma aggravata. Può essere accompagnata da altre reazioni, compresi i cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno. Poiché il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo è maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si suggerisce di effettuare una diminuzione graduale del dosaggio.

Amnesia

Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda. La condizione si verifica più spesso diverse ore dopo l’ingestione del prodotto e quindi per ridurre il rischio, i pazienti devono assicurare che sono capaci di avere un sonno ininterrotto di 7-8 ore.

Reazioni psichiatriche e ‘paradossali’

Con la somministrazione di benzodiazepine sono note reazioni quali: irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, fissazioni, eccessi di collera, incubi, allucinazioni, psicosi, comportamento inadeguato e altri effetti avversi comportamentali negativi. Quando ciò accade, l’uso del farmaco deve essere interrotto. Queste reazioni sono più frequenti nei bambini e negli anziani.

In pazienti con disordini della personalità è necessario usare la massima cautela nella prescrizione di benzodiazepine.

Gruppi di pazienti specifici

Pazienti con insufficienza polmonare

Qualora il paziente soffra di insufficienza polmonare cronica la somministrazione va effettuata con cautela. Si raccomanda un dosaggio basso dato il rischio di depressione respiratoria.

Pazienti con funzionalità epatica/renale compromessa

Anche nel trattamento di pazienti con compromissione della funzionalità renale o insufficienza epatica da lieve a moderata è necessario usare cautela. Occorre ridurre la posologia. Non usare le benzodiazepine nel trattamento di pazienti affetti da severa insufficienza epatica in quanto la condizione può accelerare l’encefalopatia.

Pazienti anziani e/o debilitati

Si raccomanda il principio dell’uso della dose efficace più bassa nei pazienti anziani e/o debilitati per precludere lo sviluppo di atassia o ipersedazione.

Bambini ed adolescenti

La sicurezza e l’efficacia di alprazolam non è stata dimostrata nei bambini ed adolescenti al di sotto dei 18 anni di età: quindi l’uso di alprazolam non è raccomandato.

Pazienti con psicosi

Alprazolam Mylan Generics non è raccomandato come trattamento primario in pazienti psicotici.

Pazienti con depressione

Le benzodiazepine e le sostanze benzodiazepino-simili non devono essere usate da sole per il trattamento della depressione nei pazienti che presentano depressione maggiore o ansia associata a depressione in quanto possono precipitare o aumentare il rischio di suicidio.

ALPRAZOLAM MYLAN GENERICS dovrebbe essere usato con cautela e la prescrizione deve essere limitata in quei pazienti con segni e sintomi di patologia depressiva o tendenze al suicidio.

Dipendenza da alcool o farmaci

Le benzodiazepine vanno usate con estrema precauzione in pazienti con anamnesi di abuso di alcolici o farmaci(vedere paragrafo 4.5 Interazione con altri medicinali e altre forme di interazione).

Sedazione

Alprazolam può causare sedazione. Questo effetto è potenziato dall’alcool (vedere paragrafo 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari)

Lattosio

Questo prodotto contiene lattosio monoidrato (vedere paragrafo 2). I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, carenza di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio– galattosio non devono assumere questo medicinale.

Durata del trattamento

La durata del trattamento deve essere la più breve possibile (vedere Posologia e modo di somministrazione) a seconda dell’indicazione e non deve superare le quattro settimane per l’insonnia e otto-dodici settimane nel caso dell’ansia, compreso un periodo di sospensione graduale. L’estensione della terapia oltre questi periodi non deve avvenire senza rivalutazione della situazione clinica.

Può essere utile informare il paziente quando il trattamento è iniziato che esso sarà di durata limitata e spiegare precisamente che la dose deve essere diminuita progressivamente.

Inoltre è importante che il paziente sia informato della possibilità di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l’ansia riguardo a tali sintomi, se dovessero presentarsi alla sospensione del medicinale.

Ci sono indicazioni che, nel caso d’utilizzo di benzodiazepine a breve durata di azione, fenomeni di astinenza possono diventare manifesti entro l’intervallo di dosaggio, specialmente quando il dosaggio è elevato.

Quando si usano benzodiazepine a lunga durata di azione, è importante avvisare il paziente che è sconsigliabile il cambiamento con una benzodiazepina con una durata di azione breve, poiché possono presentarsi sintomi di astinenza.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Alcol e altri deprimenti del SNC

Le benzodiazepine producono un effetto additivo quando il medicinale è assunto congiuntamente ad alcool ed altri deprimenti del SNC.

L’assunzione concomitante con alcol deve essere evitata.

Deve essere prestata particolare attenzione con farmaci che deprimono l’attività respiratoria come gli oppiodi (analgesici, antitussivi, trattamenti sostitutivi), soprattutto nei pazienti anziani.

Alprazolam deve essere usato con cautela quando combinato con altri deprimenti del SNC.

Un aumento dell’effetto deprimente centrale può avvenire in caso di uso concomitante con antipsicotici (neurolettici), ansiolitici/sedativi, alcuni agenti antidepressivi, oppioidi, anticonvulsivi, sedativi antistaminici H1.

Con clozapina c’è un rischio aumentato di arresto respiratorio e/o cardiaco.

Nel caso degli analgesici narcotici può avvenire aumento dell’euforia conducendo ad un aumento della dipendenza psichica.

Interazioni farmacocinetiche

Ci possono essere interazioni farmacocinetiche quando alprazolam viene somministrato con altri farmaci che inibiscono l’enzima epatico CYP3A4 aumentando i livelli plasmatici di alprazolam.

La co-somministrazione di alprazolam con potenti inibitori del CYP3A4 come gli antifungini azolici (ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo, voriconazolo), inibitori delle proteasi o alcuni macrolidi (eritromicina, claritromicina, telitromicina) deve avvenire con cautela e deve essere considerata la riduzione drastica del dosaggio.

I composti che inibiscono alcuni enzimi epatici (specialmente il citocromo P450 3A4) possono aumentare la concentrazione di alprazolam ed intensificare la sua attività. I dati da studi clinici con alprazolam, studi in vitro con alprazolam e studi clinici con farmaci metabolizzati in maniera simile ad alprazolam forniscono l’evidenza di vari gradi di interazione e possibili interazioni con alprazolam per diversi farmaci. Sulla base del grado di interazione e del tipo di dato disponibile, le seguenti raccomandazioni vengono fatte:

E’ stato riportato un aumento delle concentrazioni plasmatiche allo steady state di imipramina e desipramina con la somministrazione concomitante di alprazolam.

Durante l’uso concomitante di nefazodone, fluvoxamina, cimetidina, occorre considerare una riduzione della dose di alprazolam in quanto la sua emivita viene prolungata da questi farmaci.

La somministrazione concomitante dell’alprazolam con fluoxetina, propoxifene, contraccettivi orali, sertralina, diltiazem o antibiotici macrolidi deve essere eseguita con cautela.

Interazioni con inibitori delle proteasi HIV

Le interazioni con inibitori delle proteasi HIV (ritonavir) e alprazolam sono complesse e tempo dipendenti. Bassi dosaggi di ritonavir risultano in un ampio abbassamento della clearance di alprazolam, prolungamento dell’emivita di eliminazione ed effetti clinici potenziati, comunque, con l’esposizione prolungata a ritonavir, l’induzione CYP3A4 compensa questa inibizione. Questa interazione richiederà un aggiustamento del dosaggio o l’interruzione di alprazolam.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza:

Un vasto numero di dati basati su studi di coorte indicano che l’esposizione nel primo trimestre alle benzodiazepine non è associato ad un aumento del rischio di malformazioni maggiori. Comunque, alcuni tra i primi studi epidemiologici hanno evidenziato un aumentato rischio di palatoschisi.

I dati indicano che il rischio di avere un bambino con palatoschisi dopo esposizione materna alle benzodiazepine è di 2 su 1000 pazienti confrontata con la frequenza attesa per tali difetti di circa 1 su 1000 nella popolazione generale.

Il trattamento con benzodiazepine ad alte dosi, durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza, ha rivelato un abbassamento dei movimenti fetali e una variabilità del ritmo cardiaco fetale.

Quando il trattamento viene somministrato per motivi medici durante l’ultima parte della gravidanza, anche a dosi basse, può essere osservata la sindrome “floppy infant“come ipotonia assiale e problemi di allattamento che portano a un moderato aumento di peso. Questi sintomi sono reversibili ma possono durare da 1 a 3 settimane, secondo l’emivita del prodotto. Ad alte dosi, possono apparire depressione respiratoria o apnea ed ipotermia nei neonati. Inoltre, i sintomi di astinenza neonatale con ipereccitabilità, agitazione e tremore possono essere osservati pochi giorni dopo la nascita, anche se non viene osservata la sindrome “floppy infant“. La comparsa di sintomi di astinenza dopo la nascita dipende dall’emivita della sostanza.

Prendendo in considerazione questi dati, può essere considerato l’uso di alprazolam durante la gravidanza, se le indicazioni terapeutiche e la posologia sono strettamente rispettate.

Se il trattamento con alprazolam fosse necessario durante l’ultima fase della gravidanza, devono essere evitati alti dosaggi e devono essere monitorati i sintomi di astinenza e/o la sindrome “floppy infant“nei neonati.

Allattamento:

Bassi livelli di alprazolam vengono escreti nel latte materno. Comunque alprazolam non è raccomandato durante l’allattamento

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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La capacità di guidare o utilizzare dei macchinari può essere compromessa a causa di possibili effetti sedativi, amnesia, concentrazione alterata e compromessa funzionalità muscolare. Avvertire i pazienti di questo pericolo e sconsigliarli di guidare automobili o utilizzare macchinari durante il trattamento. Tali effetti vengono acuiti dall’alcol. Se la durata del sonno è insufficiente, può aumentare la probabilità che la vigilanza sia alterata (vedere paragrafo 4.5).

04.8 Effetti indesiderati

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I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati e riportati durante il trattamento con alprazolam in base alla frequenza, utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

MedDRAClassificazione perorgani e sistemi Frequenza Effetti indesiderati
Patologie del sistema emolinfopoietico Raro Discrasie del sangue
Patologie endocrine Non comune Iperprolattinemia
Disturbi del metabolismo e nutrizione Comune Diminuzione dell’appetito
Disturbi psichiatrici Comune Confusione, depressione
Non comune Allucinazioni, collera, comportamento aggressivo ed ostile, ansia, agitazione, alterazioni della libido, insonnia, pensieri anomali, nervosismo, stimolazione
Patologie del sistema nervoso Molto comune Sedazione, sonnolenza
Comune Atassia, disturbi del coordinamento, compromissione della memoria, linguaggio disarticolato, difficoltà nella concentrazione, capogiri, mal di testa, stordimento
Non comune Amnesia, distonia, tremore, secchezza del cavo orale
Non nota Manifestazioni autonomiche, anoressia, ottundimento delle emozioni, riduzione dell’attenzione
Patologie dell’occhio Comune Visione offuscata
Non nota Visione doppia
Patologie cardiache Non comune Ipotensione, tachicardia
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune Congestione nasale
Patologie gastrointestinali Comune Costipazione, nausea
Non comune Vomito, diarrea, aumentata salivazione, ittero,
Patologie epatobiliari Non comune Anormale funzionalità del fegato, ittero
Non nota Epatite
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune Dermatite, reazioni cutanee
Non nota Angioedema
Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo Non comune Debolezza muscolare,
Patologie renali ed urinarie Non comune Incontinenza, ritenzione urinaria
Patologie del sistema riproduttivo e della mammella Non comune Disfunzione sessuale, irregolarità del ciclo mestruale
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Astenia, irritabilità
Non nota Edema periferico, affaticamento
Esami diagnostici Non comune Alterazioni del peso, aumento della pressione intraoculare

L’uso del medicinale (anche a dosi terapeutiche) può portare allo sviluppo di dipendenza fisica; la sospensione della terapia può provocare sintomi di astinenza o di rebound. Si può verificare uno stato di dipendenza psichica. Sono stati riportati casi di abuso di benzodiazepine. (Vedere paragrafo 4.4). Amnesia: con la somministrazione di dosaggi terapeutici si può verificare l’amnesia anterograda, il cui rischio aumenta a dosaggi più elevati. Gli effetti amnesici possono essere associati ad un comportamento inadeguato. (Vedere paragrafo 4.4. Avvertenze speciali e precauzioni di impiego), Depressione: durante l’uso di benzodiazepine può smascherarsi una depressione pre-esistente.

Reazioni psichiatriche e ‘paradosse’: reazioni quali irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delirio, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, comportamento inadeguato e altri effetti comportamentali negativi si possono verificare durante l’utilizzo di benzodiazepine o agenti simili.

Tali reazioni possono essere abbastanza gravi con questo prodotto. Tali reazioni sono più probabili nei soggetti anziani.

Effetti comportamentali avversi:

Nella maggior parte dei casi di segnalazioni spontanee di effetti comportamentali avversi, i pazienti stavano assumendo in concomitanza altri farmaci SNC e/o erano descritti come con sottostanti patologie psichiatriche. Pazienti che hanno disturbi della personalità borderline, una precedente storia di comportamento violento o aggressivo, o di abuso di alcool o sostanze, possono essere a rischio di questi eventi. Casi di irritabilità, ostilità e pensieri molesti sono stati riportati durante l’interruzione dell’uso di alprazolam in pazienti con sindrome da stress post-traumatico.

Sindrome da astinenza:

La sindrome d’astinenza si manifesta in seguito a una rapida diminuzione o ad un’improvvisa interruzione delle benzodiazepine, incluso l’alprazolam. I sintomi possono variare da leggera disforia e insonnia, fino a una sindrome maggiore che può includere crampi addominali e muscolari, vomito, sudorazione, tremore e convulsioni. Inoltre crisi d’astinenza possono manifestarsi con una rapida diminuzione o improvvisa interruzione della terapia con alprazolam.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili

04.9 Sovradosaggio

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Come con altre benzodiazepine, una dose eccessiva non deve costituire pericolo di vita a meno che sia combinata con altri depressivi del SNC (tra cui gli alcolici).

Nell’affrontare un caso di assunzione di una dose eccessiva con qualsiasi prodotto medicinale, va tenuto in considerazione che possono essere stati assunti più farmaci contemporaneamente.

In tutti i casi di sovradosaggio controllare la respirazione, il polso e la pressione sanguigna del paziente ed adottare le misure generali di supporto ove necessario. Si possono somministrare liquidi per via endovenosa ed occorre mantenere libere le vie respiratorie.

In seguito a sovradosaggio con benzodiazepine orali ,se il paziente è conscio provocare il vomito (entro un’ora); se il paziente è in stato di incoscienza effettuare una lavanda gastrica (proteggendo le vie respiratorie). Qualora non si riscontri alcun beneficio liberando lo stomaco, somministrare carbone attivo per ridurre l’assorbimento.

In caso di terapia intensiva, fare particolare attenzione alle funzioni respiratorie e cardiovascolari.

Gli esperimenti condotti sugli animali suggeriscono che la diuresi forzata o l’emodialisi hanno una ridotta efficacia nel trattamento del sovradosaggio.

Una dose eccessiva di benzodiazepine in genere si manifesta con depressione del sistema nervoso centrale di intensità variabile, dalla sonnolenza al coma. In casi non gravi, i sintomi comprendono sonnolenza, confusione mentale e stato letargico, nei casi più gravi i sintomi comprendono atassia, ipotonia, ipotensione, depressione respiratoria, raramente coma e molto raramente decesso.

Come antidoto può essere utile l’impiego di Flumazenil, anche se l’antagonismo degli effetti delle benzodiazepine da parte di questo farmaco può indurre disordini neurologici (convulsioni).

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmaco terapeutica: Ansiolitici, derivati delle benzodiazepine Codice ATC: N05BA12

Alprazolam Mylan Generics è una triazalobenzodiazepina.

Le benzodiazepine aumentano l’attività del recettore GABA causando l’inibizione della funzione dei nervi.

Alprazolam Mylan Generics possiede proprietà sedative, ipnotiche ed ansiolitiche. Inoltre, ha dimostrato di avere un potenziale anticonvulsivo e di rilassamento muscolare ad azione centrale.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Con la somministrazione per via orale, alprazolam viene prontamente assorbito dal tratto gastrointestinale. Dopo 1-2 ore dall’ingestione viene raggiunta la concentrazione massima nel plasma.

Alprazolam Mylan Generics è legato alle proteine plasmatiche dal 70 all’80%. Viene metabolizzato principalmente nel fegato per dare α-idrossialprazolam e un derivato del benzofenone.

Gli idrossimetaboliti possiedono una certa attività farmacologica; si ritiene che l’ α-idrossialprazolam abbia almeno la metà dell’attività dell’alprazolam. I livelli nel plasma sono comunque bassi.

Alprazolam viene eliminato principalmente nelle urine sotto forma del farmaco immodificato e dei suoi metaboliti.

L’emivita media nel plasma è di 10-12 ore, l’eliminazione è più lenta nei pazienti anziani, per i quali si è riportato un periodo di 6,3 – 26,9 ore.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Alprazolam Mylan Generics ha bassa tossicità acuta orale per varie specie di animali da laboratorio ed è anche ben tollerato quando somministrato in modo continuo per periodi fino ad un anno (cani) o due anni (ratti).

In cani e ratti ai quali sono stati somministrati livelli superiori a quelli terapeutici prescritti per gli esseri umani si sono verificati casi di convulsioni dose-correlati. Il margine di sicurezza tra il livello in cui non si registra alcun effetto negli animali e le dosi terapeutiche massime per gli esseri umani è adeguato, sebbene relativamente piccolo.

Alprazolam Mylan Generics non ha effetti negativi sulla fertilità dei ratti (maschi e femmine) ma, quando viene somministrato ad animali in stato di gravidanza in dosi relativamente elevate, può causare un ritardo nello sviluppo del feto.

La somministrazione di benzodiazepine, incluso alprazolam, a topi e ratti in stato prenatale è stata associata ad alterazioni del comportamento in stadi successivi della vita. Non è accertato se queste alterazioni valgono anche nell’uomo.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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lattosio monoidrato cellulosa microcristallina amido di mais

benzoato di sodio sodio docusato povidone

diossido di silicio colloidale sodio amido-glicolato stearato di magnesio Eritrosina E 127

Indaco carminio E 132

06.2 Incompatibilità

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Nessuna incompatibilità nota.

06.3 Periodo di validità

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3 anni

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Non conservare al di sopra di 25°C. Conservare in luogo asciutto. Proteggere dalla luce.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Contenitori in polipropilene con chiusura di garanzia in polietilene contenenti: 20, 28, 30, 50, 56, 60, 84 e 100 compresse.

Confezioni blister in cloruro di polivinile (PVC)/lamina di alluminio contenenti: 20, 28, 30, 50, 56, 60, 84 e 100 compresse.

E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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la manipolazione

Nessuna.

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Mylan S.p.A.

Via Vittor Pisani 20 20124 Milano

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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0,50 mg compresse – 20 compresse in contenitore in PPE AIC n. 035612252/M 0,50 mg compresse – 28 compresse in contenitore in PPE AIC n. 035612264/M 0,50 mg compresse – 30 compresse in contenitore in PPE AIC n. 035612276/M 0,50 mg compresse – 50 compresse in contenitore in PPE AIC n. 035612288/M 0,50 mg compresse – 56 compresse in contenitore in PPE AIC n. 035612290/M 0,50 mg compresse – 60 compresse in contenitore in PPE AIC n. 035612302/M 0,50 mg compresse – 84 compresse in contenitore in PPE AIC n. 035612314/M 0,50 mg compresse – 100 compresse in contenitore in PPE AIC n. 035612326/M

0,50 mg compresse – 20 compresse in blister AIC n. 035612175/M

0,50 mg compresse – 28 compresse in blister AIC n. 035612187/M

0,50 mg compresse – 30 compresse in blister AIC n. 035612199/M

0,50 mg compresse – 50 compresse in bliste AIC n. 035612201/M

0,50 mg compresse – 56 compresse in blister AIC n. 035612213/M

0,50 mg compresse – 60 compresse in blister AIC n. 035612225/M

0,50 mg compresse – 84 compresse in blister AIC n. 035612237/M

0,50 mg compresse – 100 compresse in blister AIC n. 035612249/M

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Marzo 2003

10.0 Data di revisione del testo

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Febbraio 2013