Cervarix sospensione iniettabile: Scheda Tecnica

Cervarix sospensione iniettabile

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Cervarix sospensione iniettabile: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Cervarix sospensione iniettabile

Vaccino contro il Papillomavirus umano [tipi 16, 18] (Ricombinante, adiuvato, adsorbito)

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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1 dose (0,5 ml) contiene:

Proteina L1 del Papillomavirus1 umano di tipo 162,3,4 20 microgrammi Proteina L1 del Papillomavirus1 umano di tipo 182,3,4 20 microgrammi

1Papillomavirus umano = HPV

2adiuvato con AS04 contenente:

3-0-desacyl-4’- monofosforyl lipide A (MPL)3 50 microgrammi

3adsorbito su alluminio idrossido, idrato (Al(OH)3) 0,5 milligrammi Al3+ in totale

4Proteina L1 nella forma di particelle non infettive simili al virus (VLPs) prodotte mediante tecnologia del DNA ricombinante impiegando un sistema di espressione del Baculovirus che usa cellule Hi-5 Rix 4446 derivate da

Trichoplusia ni.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Sospensione iniettabile. Sospensione bianca torbida.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Cervarix è un vaccino da somministrare dai 9 anni di età per la prevenzione delle lesioni ano-genitali precancerose (della cervice uterina, della vulva, della vagina e anali) e del cancro della cervice uterina e anale causati da determinati Papillomavirus umani (HPV) oncogeni. (Per informazioni rilevanti sui dati che supportano questa indicazione vedere i paragrafi 4.4 e 5.1).

L’uso di Cervarix deve essere effettuato secondo le raccomandazioni ufficiali.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

La schedula di vaccinazione dipende dall’età del soggetto.

Età al momento della prima iniezione Immunizzazione e schedula
Dai 9 ai 14 anni inclusi* Due dosi da 0,5 ml. La seconda dose somministrata tra i 5 e i 13 mesi dopo la prima dose.
Dai 15 anni e oltre Tre dosi da 0,5 ml ciascuna a 0, 1, 6 mesi**

* Se la seconda dose di vaccino è somministrata prima del quinto mese dopo la prima dose, una terza dose deve sempre essere somministrata.

** Se è necessaria flessibilità nel programma di vaccinazione, la seconda dose può essere somministrata tra 1 mese e 2,5 mesi dopo la prima dose e la terza dose tra i 5 e i 12 mesi dopo la prima dose.

Non è stata stabilita la necessità di una dose di richiamo (vedere paragrafo 5.1).

Si raccomanda che i soggetti che ricevono la prima dose di Cervarix completino il ciclo di vaccinazione con Cervarix (vedere paragrafo 4.4).

Popolazione pediatrica (bambini di età inferiore ai 9 anni)

Cervarix non è indicato per l’impiego in bambini di età inferiore ai 9 anni a causa dell’assenza di dati di sicurezza e di immunogenicità in questo gruppo di età.

Modalità di somministrazione

Cervarix deve essere somministrato mediante iniezione intramuscolare nella regione deltoidea (vedere anche paragrafi 4.4 e 4.5).

Cervarix non deve essere somministrato in nessuna circostanza per via intravascolare o intradermica. Non sono disponibili dati sulla somministrazione sottocutanea di Cervarix (vedere paragrafo 4.4). Se Cervarix viene somministrato nello stesso momento di un altro vaccino iniettabile, i vaccini devono essere sempre somministrati in siti di iniezione distinti (vedere paragrafo 4.5).

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Come per tutti i vaccini iniettabili, un appropriato trattamento e supervisione medica, devono essere sempre immediatamente disponibili in caso di una rara reazione anafilattica conseguente alla somministrazione del vaccino.

Si può verificare una sincope (svenimento) in seguito, o anche prima, di qualsiasi vaccinazione specialmente negli adolescenti che presentino una risposta psicogena all’iniezione. Questo fenomeno può essere accompagnato da vari disturbi neurologici come disturbi transitori alla vista, parestesie e movimenti tonico-clonici degli arti durante la fase di recupero. E’ importante che siano poste in essere adeguate procedure per evitare infortuni causati dallo svenimento.

La somministrazione di Cervarix deve essere posticipata in soggetti che soffrono di una malattia febbrile acuta grave. Tuttavia la presenza di una infezione lieve, come un raffreddore, non costituisce controindicazione all’immunizzazione.

Il vaccino non deve essere in nessun caso somministrato per via intravascolare o intradermica. Non sono disponibili dati sulla somministrazione di Cervarix per via sottocutanea.

Come per gli altri vaccini somministrati per via intramuscolare, Cervarix deve essere somministrato con cautela in soggetti con trombocitopenia o qualsiasi disturbo della coagulazione, dal momento che in tali soggetti si può verificare sanguinamento a seguito di somministrazione intramuscolare.

Come con qualsiasi vaccino, una risposta immunitaria protettiva può non essere ottenuta in tutti i soggetti vaccinati.

Cervarix proteggerà solo contro le malattie causate dal virus HPV tipi 16 e 18 e in una certa misura contro le patologie causate da altri determinati tipi di HPV correlati con l’attività oncogena (vedere paragrafo 5.1). Pertanto, si devono continuare ad adottare le precauzioni appropriate contro le malattie a trasmissione sessuale.

Il vaccino è solo per uso profilattico e non ha alcun effetto sulle infezioni attive da HPV o sulle patologie cliniche in atto. Il vaccino non ha dimostrato di possedere un effetto terapeutico. Il vaccino pertanto non è indicato per il trattamento del cancro della cervice uterina, o della neoplasia intraepiteliale della cervice uterina (CIN). Non è altresi indicato a prevenire la progressione di altre lesioni già instaurate correlate al virus HPV o infezioni esistenti dovute ai tipi di HPV presenti o non presenti nel vaccino. (Vedere paragrafo 5.1 “Efficacia in donne con evidenze di infezione da HPV16 o HPV18 all’ingresso nello studio).

La vaccinazione non è sostitutiva dell’abituale screening della cervice uterina. Poiché nessun vaccino è efficace al 100% e Cervarix non fornirà una protezione contro ogni tipo di HPV, o contro infezioni esistenti da HPV, l’abituale screening della cervice uterina rimane di cruciale importanza e deve seguire le raccomandazioni locali.

La durata della protezione non è stata pienamente stabilita. La tempistica e la necessità di una dose di richiamo non sono state stabilite.

Fatta eccezione per soggetti asintomatici infetti da virus dell’immunodeficienza umana asintomatica (HIV) per i quali sono disponibili dati limitati di immunogenicità (vedere paragrafo 5.1), non vi sono dati sull’uso di Cervarix in soggetti con compromissione della risposta immunitaria o pazienti che ricevono un trattamento immunosoppressivo. Come con altri vaccini, una risposta immunitaria adeguata può non essere raggiunta in tali individui.

Non sono disponibili dati di sicurezza, immunogenicità o efficacia per supportare l’interscambiabilità di Cervarix con altri vaccini anti-HPV.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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In tutti gli studi clinici sono stati esclusi i soggetti che hanno ricevuto immunoglobuline o emoderivati nei 3 mesi precedenti la prima dose del vaccino.

Uso con altri vaccini

Cervarix può essere somministrato contemporaneamente con un vaccino di richiamo combinato contenente difterite (d), tetano (T) e pertosse [acellulare] (pa) con o senza virus della poliomielite inattivato (IPV), (vaccini dTpa, dTpa-IPV), senza alcuna interferenza clinicamente rilevante con la risposta anticorpale verso ciascun componente di entrambi i vaccini. La somministrazione sequenziale di vaccino combinato dTpa-IPV seguita dalla somministrazione di Cervarix un mese dopo, tendeva ad indurre la produzione delle GMTs anti-HPV-16 e anti-HPV-18 inferiori rispetto a quelle sviluppate a

seguito della sola somministrazione di Cervarix. La rilevanza clinica di questa osservazione non è nota.

Cervarix può essere somministrato contemporaneamente ad un vaccino combinato contro l’epatite A (inattivato) e l’epatite B (rDNA) (Twinrix) o ad un vaccino contro l’epatite B (rDNA) (Engerix B). La somministrazione di Cervarix contemporaneamente a Twinrix non ha mostrato interferenze clinicamente rilevanti nella risposta anticorpale verso gli antigeni dell’HPV e dell’epatite A. La media geometrica delle concentrazioni anticorpali anti HBS era significativamente ridotta in caso di co- somministrazione, ma la rilevanza clinica di questa osservazione non è nota poiché i tassi di sieroprotezione sono rimasti immodificati. La proporzione di soggetti che ha raggiunto un anti-HBS ≥ 10mUI/ml era del 98,3% per la vaccinazione contemporanea e il 100% per Twinrix somministrato da solo. Risultati simili sono stati osservati quando Cervarix è stato somministrato in concomitanza ad Engerix B con il 97,9% dei soggetti che ha raggiunto un anti-HBS ≥ 10mUI/ml in confronto al 100% dei soggetti in cui Engerix B era stato somministrato da solo.

Se Cervarix deve essere somministrato contemporaneamente ad un altro vaccino iniettabile, i vaccini devono essere sempre somministrati in differenti siti di iniezione.

Uso con contraccettivi ormonali

Negli studi clinici, circa il 60% delle donne che hanno ricevuto Cervarix faceva uso di contraccettivi ormonali. Non ci sono prove che l’uso di contraccettivi ormonali abbia un impatto sull’efficacia di Cervarix.

Uso con medicinali immunosoppressori sistemici

Vedere paragrafo 4.4.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Non sono stati effettuati studi specifici sul vaccino in donne in gravidanza. I dati raccolti dai registri delle donne in gravidanza, dagli studi epidemiologici e di esposizione accidentale durante gli studi non sono sufficienti per stabilire se la vaccinazione con Cervarix influenzi o meno il rischio di esiti negativi per la gravidanza, compreso l’aborto spontaneo.

Tuttavia durante il programma di sviluppo clinico, sono stati segnalati un totale di 10.476 casi di gravidanza, in 5.387 dei quali era stato somministrato Cervarix. Complessivamente, la proporzione di donne in gravidanza che aveva segnalato un esito specifico (ad es.: nascita di un bambino normale, nascita di bambini anormali, incluse anomalie congenite, nascita prematura e aborto spontaneo) era simile fra i gruppi di trattamento.

Gli studi sugli animali non hanno evidenziato effetti dannosi, diretti o indiretti, sulla fertilità, la gravidanza, lo sviluppo embrionale/fetale, il parto o lo sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3).

Come misura precauzionale, è preferibile evitare l’uso di Cervarix durante la gravidanza. Alle donne che sono incinte o che cercano una gravidanza, si consiglia di rinviare o interrompere la vaccinazione fino al completamento della gravidanza.

Allattamento

Negli studi clinici non è stato valutato l’effetto su bambini allattati al seno della somministrazione di Cervarix alle loro madri.

Cervarix deve essere usato durante l’allattamento al seno solo quando i possibili vantaggi superano i possibili rischi.

Fertilità

Non sono disponibili dati sulla fertilità.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Tuttavia, alcuni degli effetti di cui al paragrafo 4.8 "Effetti indesiderati" possono influenzare temporaneamente la capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

04.8 Effetti indesiderati

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Riassunto del profilo di sicurezza

Negli studi clinici che hanno arruolato donne e bambine di età compresa tra i 10 e i 72 anni (delle quali il 79,2% aveva un’età compresa tra i 10 e i 25 anni al tempo dell’arruolamento), Cervarix è stato somministrato a 16.142 femmine mentre 13.811 femmine hanno ricevuto il controllo. Questi soggetti sono stati osservati durante l’intera durata dello studio per monitorare la comparsa di eventi avversi gravi. In un sottogruppo predefinito di soggetti (Cervarix = 8.130 contro controllo = 5.786), gli eventi avversi sono stati monitorati per 30 giorni dopo ogni iniezione. In due studi clinici che hanno arruolato maschi di età compresa tra 10 e 18 anni, 2.617 maschi hanno ricevuto Cervarix e sono stati seguiti mediante sorveglianza di sicurezza attiva.

La reazione avversa più comunemente osservata dopo la somministrazione del vaccino è stata il dolore nella sede di iniezione che si è verificato dopo la somministrazione del 78% di tutte le dosi. La maggioranza di tali reazioni era di gravità da lieve a moderata e di non lunga durata.

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse che si possono considerare come almeno possibilmente correlate alla vaccinazione sono state elencate qui di seguito in base alla frequenza.

Le frequenze sono riportate come:

Molto comuni: (≥1/10)

Comuni: (≥1/100 e <1/10)

Non comuni: (≥1/1.000 e <1/100)

Classificazione per sistemi eorgani Frequenza Reazioni avverse
Studi clinici
Infezioni ed infestazioni Non comune Infezione del tratto respiratorio superiore
Patologie del sistema nervoso Molto comune Cefalea
Non comune Capogiro
Patologie gastrointestinali Comune Sintomi gastrointestinali, inclusi nausea, vomito, diarrea e dolore addominale
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Prurito, eruzione cutanea, orticaria
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Molto comune Mialgia
Comune Artralgia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune Reazioni al sito di iniezione, inclusi dolore, arrossamento, gonfiore, affaticamento
Comune Febbre (≥38° C)
Non comune Altre reazioni al sito di iniezione come indurimento, parestesia locale
Patologie del sistema emolinfopoietico Non nota* Linfoadenopatia
Disturbi del sistema immunitario Non nota* Reazioni allergiche (incluse reazioni anafilattiche e anafilattoidi), angioedema
Patologie del sistema nervoso Non nota* Sincope o risposte vasovagali alla iniezione, associate talora a movimenti tonico-clonici (vedere paragrafo 4.4)

* Poiché questi eventi sono stati riportati spontaneamente, non è possibile stimare in modo attendibile la loro frequenza.

Negli studi clinici un profilo di sicurezza simile è stato osservato confrontando soggetti con infezione pregressa o in corso da HPV, con soggetti negativi all’HPV DNA oncogeno o sieronegativi per anticorpi anti-HPV-16 e HPV-18.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V*.

04.9 Sovradosaggio

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Non sono stati riportati casi di sovradosaggio.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: vaccini, vaccini Papillomavirus.

Codice ATC: J07BM02.

Meccanismo di azione

Cervarix è un vaccino adiuvato ricombinante non infettivo preparato da particelle altamente purificate simili al virus (VLPs) della proteina maggiore L1 del capside dei tipi oncogeni HPV 16 e 18. Dal momento che le VLPs non contengono DNA virale, non possono infettare le cellule, riprodursi o causare la malattia. Gli studi condotti nell’animale hanno dimostrato che l’efficacia dei vaccini basati sulle VLP L1 sono ampiamente mediate dallo sviluppo di una risposta immune umorale.

Si stima che i ceppi HPV-16 e HPV-18 siano responsabili di circa il 70% dei tumori alla cervice, il 90 % dei cancri anali, il 70% delle neoplasie vulvari e vaginali intraepiteliali di grado elevato HPV-correlate e il 78 % delle neoplasie anali intraepiteliali di grado elevato (AIN 2/3) HPV-correlate. Anche altri tipi oncogeni di HPV possono causare tumori ano-genitali (circa il 30%). I virus HPV45, -31 e -33 sono i tre tipi di HPV non contenuti nel vaccino più frequentemente identificati nel carcinoma cervicale squamoso (12,1%) e nell’adenocarcinoma (8,5%).

Il termine "lesioni ano-genitali precancerose" nel paragrafo 4.1 corrisponde a Neoplasia intraepiteliale della cervice uterina di grado elevato (CIN 2/3), neoplasia vulvare intraepiteliale di grado elevato (VIN2/3), neoplasia vaginale intraepiteliale di grado elevato (VaIN2/3) e neoplasie anali intraepiteliali di grado elevato (AIN 2/3).

Studi clinici

Efficacia clinica in donne di età compresa tra i 15 e i 25 anni

L’efficacia di Cervarix è stata verificata in due studi clinici controllati, randomizzati, in doppio cieco di fase II e III che hanno incluso un totale di 19.778 donne di età dai 15 ai 25 anni.

Lo studio di fase II (studio 001/007) ha arruolato solo donne che:

– hanno avuto esito negativo al test per il DNA dell’HPV oncogeno tipo 16, 18, 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, 56, 58, 59, 66 e 68

– erano sieronegative per l’HPV-16 e HPV-18

– presentavano una citologia normale

L’endpoint primario di efficacia è stato l’infezione incidente con il virus dell’HPV-16 e/o dell’HPV-18. La persistenza dell’infezione a dodici mesi è stata valutata come endpoint di efficacia addizionale.

Lo studio di fase III (studio 008) ha arruolato donne senza che ad esse venisse fatto un pre-screening per la presenza dell’infezione da HPV, es. senza tener conto della citologia basale, dello stato sierologico e di HPV DNA.

L’endpoint primario di efficacia è stato il CIN2+ associato all’HPV-16 e/o HPV-18(HPV-16/18). La Neoplasia Intraepiteliale Cervicale (CIN) di grado 2 e 3 (CIN2/3) e l’adenocarcinoma cervicale in situ (AIS) sono stati utilizzati negli studi clinici come markers surrogati per il cancro cervicale.L’endpoint secondario riguardava l’infezione persistente a 6 e 12 mesi.

È stato anche dimostrato che l’infezione persistente che dura per almeno sei mesi è un marker surrogato rilevante per il cancro della cervice uterina.

Efficacia profilattica contro l’infezione da HPV-16/18 in una popolazione naïve a tipi di HPV oncogeni

Le donne (N=1.113) sono state vaccinate nello studio 001 e valutate per l’efficacia fino al 27° mese. Un sottogruppo di donne (N=776) vaccinate nello studio 001 è stato seguito nello studio 007 fino a 6,4 anni (circa 77 mesi) dopo la prima dose (follow-up medio di 5,9 anni). Nello studio 001, ci sono stati cinque casi di infezione persistente a 12 mesi da HPV-16/18 (4 da HPV-16; 1 da HPV-18) nel gruppo di controllo e un caso di infezione da HPV-16 nel gruppo del vaccino. Nello studio 007 l’efficacia di Cervarix contro l’infezione persistente a 12 mesi da virus dell’HPV-16/18 è stata del 100% (95% IC: 80,5; 100). Ci sono stati sedici casi di infezione persistente da HPV-16, e cinque casi di infezione persistente da HPV-18, tutti nel gruppo di controllo.

Nello studio HPV-023, i soggetti della coorte brasiliana (N=437) dello studio 001/007 sono stati seguiti fino ad una media di 8,9 anni (deviazione standard 0,4 anni) dopo la prima dose. Al completamento dello studio, non ci sono stati casi di infezioni o lesioni istopatologiche associate ad HPV-16 o HPV-18 nel gruppo vaccino dello studio HPV-023. Nel gruppo placebo, ci sono stati 4 casi di infezione persistente a 6 mesi e 1 caso di infezione persistente a 12 mesi. Lo studio non aveva la potenza statistica per dimostrare una differenza tra il gruppo vaccino e il gruppo placebo in relazione a questi endpoints.

Efficacia profilattica contro i virus HPV-16/18 in donne naïve al virus dell’HPV-16 e/o dell’HPV-18

Nello studio HPV-008, le analisi primarie di efficacia sono state eseguite nella coorte in Accordo al Protocollo (coorte ATP: incluse donne che hanno ricevuto 3 dosi di vaccino e che erano DNA negative e sieronegative al mese 0 e DNA negative al mese 6 per i tipi di HPV considerati nell’analisi).

Questa coorte includeva donne con una citologia normale o di basso-grado come valore di base ed escludeva solo donne con una citologia di grado elevato (0,5% della popolazione totale). Il conteggio dei casi per la coorte ATP è iniziato al giorno 1 dopo la terza dose di vaccino.

Complessivamente il 74% delle donne arruolate erano naïve ad entrambi i virus HPV-16 e HPV-18 (cioè DNA negative e sieronegative all’inizio dello studio).

Sono state eseguite due analisi dello studio HPV-008: una analisi evento-correlata effettuata una volta diagnosticati almeno 36 casi di lesione CIN2+ associati con HPV-16/18 nella coorte ATP e una analisi a completamento dello studio.

L’efficacia del vaccino verso l’endpoint primario CIN2+ alla fine dello studio è presentata nella Tabella 1. In una analisi supplementare, l’efficacia di Cervarix è stata valutata contro le lesioni CIN3+ correlate ai ceppi HPV-16/18.

Tabella 1: Efficacia del vaccino contro le lesioni cervicali di grado elevato associate con HPV-16/18 (coorte ATP)

Endpoint HPV-16/18 Coorte ATP 1)
Analisi a fine studio 3)
Cervarix(N = 7338) Controlli(N = 7305) % Efficacia (95% IC)
n 2) n
CIN2+ 5 97 94,9% (87,7;98,4)
CIN3+ 2 24 91,7% (66,6;99,1)

N = numero di soggetti inclusi in ogni gruppo

n = numero di casi

(1) ATP: include donne che hanno ricevuto 3 dosi di vaccino, che erano DNA negative e sieronegative al mese 0 e DNA negative al mese 6 per i tipi di HPV considerati (HPV-16 o HPV-18)

(2) incluso 4 casi di CIN2+ e 2 casi di CIN3+ nei quali era stato identificato nella lesione un altro tipo di HPV oncogeno in concomitanza con il virus HPV-16 o

HPV-18. Questi casi erano esclusi nella analisi di assegnazione del tipo di HPV (vedere Tabella sotto).

(3) follow-up medio di 40 mesi dopo la dose 3

All’analisi evento-correlata l’efficacia era del 92,9% (96,1% IC: 79,9;98,3) contro CIN2+ e dell’80% (96,1% IC: 0,3;98,1) contro CIN3+. In aggiunta è stata dimostrata l’efficacia statisticamente significativa del vaccino contro CIN2+ associata con i virus HPV-16 e HPV-18 presi singolarmente.

Ulteriori esami dei casi con presenza di tipi multipli di HPV hanno considerato i tipi di HPV rilevati dal test Polymerase Chain Reaction (PCR) in almeno uno dei due campioni citologici precedenti, in aggiunta ai tipi rilevati nella lesione per distinguere il/i tipo/i di HPV più probabilmente responsabile/i della lesione (assegnazione del tipo di HPV). Questa analisi post-hoc esclude i casi (nel gruppo del vaccino e nel gruppo di controllo) che non erano considerati essere causalmente associati con le infezioni da HPV-16 o HPV-18 acquisite durante lo studio.

Sulla base dell’analisi post-hoc di assegnazione del tipo di HPV, si è rilevato 1 caso CIN2+ nel gruppo vaccino verso i 92 casi nel gruppo di controllo (Efficacia 98,9% (95% IC: 93,8; 100)) e nessun caso CIN3+ nel gruppo vaccino verso 22 casi nel gruppo di controllo (Efficacia 100% (95% IC: 81,8; 100)) alla fine dello studio.

Nella analisi evento-correlata, l’efficacia del vaccino contro CIN1 associata con i virus HPV16/18 osservati nella coorte ATP era del 94,1% (96,1% IC:83,4;98,5). L’efficacia del vaccino contro CIN1+ associata con i virus HPV16/18 osservati nella coorte ATP era del 91,7% (96,1% IC: 82,4;96,7). Alla fine dello studio, l’efficacia del vaccino contro CIN1 associata con i virus HPV16/18 osservati nella coorte ATP era del 92,8% (95% IC: 87,1;96,4).

All’analisi finale dello studio, ci sono stati 2 casi di VIN2 + o VaIN2 + nel gruppo vaccino e 7 casi nel gruppo di controllo nella coorte ATP associato all’HPV-16 o HPV-18. Lo studio non aveva una potenza in grado di dimostrare una differenza tra il vaccino e il gruppo di controllo per questi endpoint.

L’efficacia del vaccino contro gli endpoints virologici (infezione persistente a 6 mesi e a 12 mesi) associati con i virus HPV-16/18 osservati nella coorte ATP alla fine dello studio è presentata nella Tabella 2.

Tabella 2: Efficacia del vaccino contro gli endpoints virologici associati con i virus HPV-16/18 (coorte ATP)

endpoint HPV-16/18 Coorte ATP (1)
Analisi a fine studio (2)
Cervarix(N =7338) Controlli(N = 7305) % Efficacia(95% IC)
n/N n/N
Infezione persistente a 6-mesi 35/7182 588/7137 94,3% (92,0;96,1)
Infezione persistente a 12-mesi 26/7082 354/7038 92,9% (89,4;95,4)
N = numero di soggetti inclusi in ogni gruppo
n = numero di casi
(1) ATP: include donne che hanno ricevuto 3 dosi di vaccino, che erano DNA negative e sieronegative al mese 0 e DNA negative al mese 6 per i tipi di HPV considerati (HPV-16 o HPV-18)
(2) follow-up medio di 40 mesi dopo la dose 3

I risultati di efficacia all’analisi evento-correlata erano del 94,3% (96,1% IC:91,5;96,3) contro l’infezione persistente a 6-mesi e del 91,4% (96,1% IC: 89,4;95,4) contro l’infezione persistente a 12-mesi.

Efficacia contro i virus HPV-16/18 in donne con evidenza di infezione HPV-16 o HPV-18 all’inizio dello studio.

Non vi erano evidenze di protezione dalla malattia causata dai tipi di HPV per quei soggetti che erano HPV DNA positivi all’inizio dello studio. Tuttavia, gli individui già infettati (HPV DNA positivi) con uno dei tipi di HPV correlati al vaccino prima della vaccinazione erano protetti dalla malattia clinica causata dagli altri tipi di HPV presenti nel vaccino.

Efficacia contro l’HPV tipi 16 e 18 in donne con o senza precedente infezione o malattia.

La coorte Totale di Vaccinati (TVC) includeva tutti i soggetti che avevano ricevuto almeno una dose di vaccino, indipendentemente dal loro stato HPV DNA, citologia e siero-stato al basale. Questa coorte includeva donne con o senza attuale e/o precedente infezione da HPV. Il conteggio dei casi per la TVC iniziava 1 giorno dopo la prima dose.

L’efficacia stimata era più bassa nella TVC poiché questa coorte includeva donne con lesioni/infezioni pre-esistenti, che non ci si attende siano modificate da Cervarix.

La TVC è una buona approssimazione alla popolazione generale femminile nella fascia di età dei 15 – 25 anni.

L’efficacia del vaccino contro le lesioni cervicali di grado elevato associate con i virus HPV-16/18 osservate nella TVC alla fine dello studio è presentata in Tabella 3.

Tabella 3: Efficacia del vaccino contro le lesioni cervicali di grado elevato associate con i virus HPV-16/18 (TVC)

endpoint HPV-16/18 TVC ¹
Analisi a fine studio 2)
Cervarix(N = 8694) Controlli(N = 8708) % Efficacia (95% IC)
n n
CIN2+ 90 228 60,7% (49,6; 69,5)
CIN3+ 51 94 45,7% (22,9; 62,2)
N = numero di soggetti inclusi in ogni gruppo n = numero di casi
(1)TVC: include tutti i soggetti vaccinati (che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino) indipendentemente dallo stato del DNA HPV, dalla citologia e dallo stato sierico al basale. Questa coorte include donne con infezioni/lesioni pre-esistenti.
(2)follow-up medio di 44 mesi dopo la dose 1

L’efficacia del vaccino contro gli endpoints virologici (infezione persistente a 6-mesi e 12-mesi) associati con i virus HPV-16/18 osservata nella TVC alla fine dello studio è presentata nella Tabella 4.

Tabella 4: Efficacia del vaccino contro gli endpoints virologici associati con i virus HPV-16/18 (TVC)

endpoint HPV-16/18 TVC ¹
Analisi a fine studio 2)
Cervarix Controlli % Efficacia (95% IC)
n/N n/N
Infezione persistente a 6-mesi 504/8863 1227/8870 60,9% (56,6; 64,8)
Infezionepersistente a 12- mesi 335/8648 767/8671 57,5% (51,7; 62,8)
N = numero di soggetti inclusi in ogni gruppo n = numero di casi
(1)TVC: include tutti i soggetti vaccinati (che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino) indipendentemente dallo stato del DNA HPV, dalla citologia e dallo stato sierico al basale.
(2)follow-up medio di 44 mesi dopo la dose 1

Impatto complessivo del vaccino sul carico della malattia cervicale da HPV.

Nello studio HPV-008 è stata confrontata l’incidenza delle lesioni cervicali di grado elevato tra il gruppo placebo e il gruppo vaccino indipendentemente dal tipo di HPV DNA presente nella lesione. Nelle coorti TVC e TVC-naïve era stata dimostrata l’efficacia del vaccino contro le lesioni cervicali di grado elevato alla fine dello studio (Tabella 5).

La TVC-naïve è un sottoinsieme della TVC che include donne con una normale citologia, e che erano HPV DNA negative per i 14 tipi di HPV oncogeni e sieronegative per i virus HPV-16 e HPV-18 al basale.

Tabella 5. Efficacia del vaccino contro le lesioni cervicali di grado elevato indipendentemente dal tipo di HPV DNA presente nella lesione

Analisi a fine studio (3)
Cervarix Controlli % Efficacia(95% IC)
N Casi N Casi
CIN2+
TVC-naïve 1) 5466 61 5452 172 64,9% (52,7; 74,2)
TVC 2) 8694 287 8708 428 33,1% (22,2; 42,6)
CIN3+
TVC-naïve 1) 5466 3 5452 44 93,2% (78,9; 98,7)
TVC 2) 8694 86 8708 158 45,6% (28,8; 58,7)
N :numero di soggetti inclusi in ogni gruppo
(1) TVC naïve: include tutti i soggetti vaccinati (che avevano ricevuto almeno una dose di vaccino) che presentavano citologia normale ed erano HPV DNA negativi per 14 tipi di HPV oncogeni e sieronegativi per i tipi di HPV 16 e 18 al basale.
(2) TVC: include tutti i soggetti vaccinati (che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino) indipendentemente dallo stato del DNA HPV, dalla citologia e dallo stato sierico al basale.
(3) follow-up medio di 44 mesi dopo la dose 1

Alla fine dello studio, Cervarix aveva ridotto le procedure terapeutiche cervicali definitive (incluse escissione mediante ansa elettrochirurgica [LEEP], conizzazione a lama fredda e procedure laser) del 70,2% (95% IC: 57,8; 79,3) nella TVC-naïve e del 33,2% (95% IC: 20,8; 43,7) nella TVC.

Efficacia di protezione crociata

L’efficacia di protezione crociata di Cervarix contro gli endpoints istopatologici e virologici (infezione persistente) è stata valutata nello studio HPV 008 per 12 tipi di HPV oncogeni non contenuti nel vaccino.

Lo studio non è stato realizzato con una potenza sufficiente a valutare l’efficacia contro le patologie causate da singoli tipi di HPV. Le analisi contro gli endpoints primari sono state confuse da co-infezioni multiple nelle lesioni CIN2+.

A differenza degli endpoints istopatologici, gli endpoints virologici sono meno confondibili in caso di infezioni multiple.

Si dimostrava una consistente cross-protection verso gli endpoint infezione persistente a 6-mesi e lesioni CIN2+ da HPV-31, 33 e 45 in tutte le coorti in studio.

L’efficacia del vaccino alla fine dello studio contro l’infezione persistente a 6 mesi e CIN2+ associate ai singoli tipi di HPV oncogeni non presenti nel vaccino è presentata in Tabella 6 (coorte ATP).

Tabella 6: Efficacia del vaccino per i tipi di HPV oncogeni non presenti nel vaccino

ATP(1)
Tipi di HPV Infezione persistente a 6 mesi CIN2+
Cervarix Controllo % Efficacia(95% IC) Cervarix Controllo % Efficacia(95% IC)
N n n n
Tipi correlati al virus HPV-16 (specie A9)
HPV-31 58 247 76,8% (69,0; 82,9) 5 40 87,5% (68,3; 96,1)
HPV-33 65 117 44,8% (24,6; 59,9) 13 41 68,3% (39,7; 84,4)
HPV-35 67 56 -19,8% (<0; 17,2) 3 8 62,5% (<0; 93,6)
HPV-52 346 374 8,3% (<0; 21,0) 24 33 27,6% (<0; 59,1)
HPV-58 144 122 -18,3% (<0;7,7) 15 21 28,5% (<0;65,7)
Tipi correlati al virus HPV-18 (specie A7)
HPV-39 175 184 4,8% (<0; 23,1) 4 16 74,9% (22,3; 93,9)
HPV-45 24 90 73,6% (58,1; 83,9) 2 11 81,9% (17,0; 98,1)
HPV-59 73 68 -7,5% (<0; 23,8) 1 5 80,0% (<0; 99,6)
HPV-68 165 169 2,6% (<0; 21,9) 11 15 26,8% (<0; 69,6)
Altri tipi
HPV-51 349 416 16,6% (3,6; 27,9) 21 46 54,4% (22,0; 74,2)
HPV-56 226 215 -5,3% (<0; 13,1) 7 13 46,1% (<0; 81,8)
HPV-66 211 215 2,3% (<0; 19,6) 7 16 56,4% (<0; 84,8)
n= numero di casi
(1) ATP: include donne che hanno ricevuto 3dosi di vaccino, erano DNA negative al mese 0 e al mese 6 per il tipo di HPV rilevante. Sono stati calcolati i limiti dell’intervallo di confidenza circa l’efficacia del vaccino. Quando il valore zero è incluso, cioè quando il limite inferiore del IC è <0 l’efficacia non è considerata statisticamente significativa. L’efficacia contro CIN3 è stata dimostrata solo per l’HPV-31 e non vi erano evidenze di protezione contro AIS per qualsiasi altro tipo di HPV.

Efficacia clinica in donne di età dai 26 anni in poi

L’efficacia di Cervarix è stata valutata in uno studio clinico di fase III in doppio cieco, randomizzato (HPV-015) che ha incluso un totale di 5777 donne di età dai 26 anni in poi. Lo studio è stato condotto in Nord America, America Latina, Asia Pacifica e Europa, e ha permesso di arruolare donne con una precedente storia di malattia/infezione da HPV. Un’analisi ad interim è stata eseguita nel momento in cui tutti i soggetti avevano completato la visita per lo studio al mese 48.

Le analisi primarie di efficacia sono state eseguite sulla coorte ATP per l’efficacia e sulla TVC.

L’efficacia del vaccino contro l’infezione persistente a 6 mesi da HPV-16/18 (marker surrogato rilevante per il cancro cervicale) è riassunta nella seguente tabella:

Tabella 7: efficacia del vaccino contro l’infezione persistente a 6 mesi da HPV 16/18 nella ATP e TVC

endpointHPV-16/18 ATP(1) TVC(2)
Cervarix Controllo % Efficacia (97,7% IC) Cervarix Controllo % Efficacia(97,7% IC)
n/N n/N n/N n/N
6M IP 6/1859 34/1822 82,9% (53,8; 95,1) 71/2767 132/2776 47% (25,4; 62,7)
N= numero di soggetti in ogni gruppo
n= numero di soggetti che hanno riportato almeno un evento in ogni gruppo
6M IP = 6-mesi di infezione persistente
IC = Intervallo di Confidenza
(1) 3 dosi di vaccino, DNA negative e sieronegative al mese 0 e DNA negative al mese 6 per i tipi di HPV rilevanti (HPV-16 e/o HPV-18)
(2) almeno una dose di vaccino, indipendentemente dall’ HPV DNA e dal siero-status al mese 0. Include il 15% dei soggetti con precedente storia di malattia/infezione da HPV

L’efficacia del vaccino contro l’infezione persistente a 6 mesi era del 79,1% (97,7% IC [27,6; 95,9]) per HPV-31 e del 76,9% (97,7% IC [18,5; 95,6]) per HPV-45 nella coorte ATP (3 dosi di vaccino, DNA negative al mese 0 e 6 per i tipi di HPV rilevanti).

L’efficacia del vaccino contro l’infezione persistente a 6 mesi era del 23,2% (97,7% IC [-23,3; 52,5]) per HPV-31 e del 67,7% (97,7% IC [35,9; 84,9]) per HPV-45 nella TVC.

Immunogenicità

Risposta immunitaria di Cervarix dopo il primo ciclo di vaccinazione

Non è stato identificato per i vaccini contro l’HPV alcun livello minimo anticorpale associato alla protezione contro il CIN di grado 2 e 3 o contro un’infezione persistente associata ai tipi di virus dell’HPV contenuti nel vaccino.

La risposta anticorpale ai tipi HPV-16 e HPV-18 è stata misurata impiegando un test ELISA(versione 2, metodologia MedImmune, modificata da GSK) tipo-specifico che ha dimostrato di essere correlato con il test di neutralizzazione basato sullo pseudovirione.

L’immunogenicità indotta da tre dosi di Cervarix è stata valutata in 5.465 soggetti di sesso femminile di età dai 9 ai 55 anni e in oltre 800 soggetti di sesso maschile di età compresa tra 10 e 18 anni.

Negli studi clinici, più del 99% delle donne inizialmente sieronegative hanno sieroconvertito per entrambi i tipi HPV 16 e 18, un mese dopo la terza dose. Le medie geometriche dei titoli delle IgG indotte dal vaccino (GMT) erano ben oltre i titoli osservati in donne precedentemente infettate ma la cui infezione da HPV era stata eliminata (infezione naturale).

I soggetti inizialmente sieropositivi e sieronegativi hanno raggiunto titoli simili a seguito della vaccinazione.

Persistenza della risposta immunitaria a Cervarix

Lo studio 001/007, che ha incluso donne di età dai 15 ai 25 anni al momento della vaccinazione, ha valutato la risposta immunitaria contro i ceppi HPV-16 e HPV-18 fino a 76 mesi dopo la somministrazione della prima dose di vaccino. Nello studio 023 (un sottogruppo dello studio 001/007) la risposta immunitaria continuava ad essere valutata fino a 113 mesi. Nel gruppo vaccino, 92 soggetti disponevano di dati di immunogenicità per l’intervallo [M107-M113] dopo la somministrazione della prima dose di vaccino con follow-up mediano di 8,9 anni. Il 100% di questi soggetti (95% IC: 96,1;100) è rimasto sieropositivo per HPV-16 e HPV-18 con il test ELISA.

Le GMT delle IgG indotte dal vaccino sia per il tipo HPV-16 che per il tipo HPV-18 hanno raggiunto il picco al 7° mese e hanno quindi iniziato a diminuire fino a raggiungere un plateau dal 18° mese fino all’intervallo [M107-M113] continuando a rimanere, sia per HPV-16 che per HPV-18, almeno 10 volte superiori alle GMT determinate con il test ELISA, osservate in donne la cui infezione naturale da HPV era stata eliminata.

Nello studio 008, l’immunogenicità fino al 48° mese era simile alla risposta osservata nello studio 001. È stato osservato un profilo di cinetica simile con gli anticorpi neutralizzanti.

In un altro studio clinico (studio 014), condotto in donne di età dai 15 ai 55 anni, tutti i soggetti avevano sieroconvertito ad entrambi i tipi di HPV 16 e 18 dopo la terza dose (7° mese). Le GMT erano, comunque, più basse nelle donne sopra i 25 anni. Tuttavia, tutti i soggetti sono rimasti sieropositivi ad entrambi i tipi durante tutta la fase di follow-up (fino al 18° mese) mantenendo livelli anticorpali ad un ordine di grandezza superiore a quelli riscontrati dopo un’infezione naturale.

Evidenza di Risposta Anamnestica (Memoria Immunitaria)

Nello studio 024 (un sottoinsieme dello studio 001/007) è stata somminitstrata una dose challenge di Cervarix a 65 soggetti dopo un intervallo medio di 6,8 anni dalla somministrazione della prima dose di vaccino. A distanza di una settimana e di un mese dalla dose challenge è stata osservata una risposta immune anamnestica a HPV-16 e HPV-18 (con ELISA), le GMTs, un mese dopo la dose challenge, superavano quelle osservate un mese dopo la vaccinazione primaria a 3 dosi.

Estensione dell’efficacia di Cervarix dalle giovani donne alle adolescenti

In una analisi aggregata (HPV-029, HPV-30 e HPV -48), il 99,7% e il 100% delle bambine dell’età di 9 anni hanno reagito sierologicamente all’HPV tipo 16 e 18, rispettivamente dopo la terza dose (al mese 7) con GMTs almeno 1,4 volte e 2,4 volte più elevate quando confrontate ai soggetti di sesso femminile con età compresa tra i 10-14 anni e 15-25 anni, rispettivamente.

In due studi clinici (HPV-012 e HPV -013) condotti in bambine e ragazze di età compresa tra i 10 e i 14 anni, tutti i soggetti hanno presentato sieroconversione ad entrambi i tipi di HPV 16 e 18 dopo la terza dose (7° mese) con le GMT almeno 2 volte maggiori di quelle delle donne di età compresa tra i 15 e i 25 anni.

Negli studi clinici (HPV-070 e HPV-048) condotti in bambine e ragazze di età compresa tra i i 9 e i 14 anni che hanno ricevuto un ciclo con schedula a 2 dosi (0, 6 mesi o 0, 12 mesi) e in giovani donne di età compresa tra 15 e 25 anni che hanno ricevuto Cervarix secondo la schedula standard 0, 1, 6 mesi, tutti i soggetti hanno presentato sieroconversione ad entrambi i tipi di HPV 16 e 18 un mese dopo la seconda dose. La risposta immunitaria dopo 2 dosi nelle bambine e ragazze di età compresa tra 9 e 14 anni è risultata non inferiore alla risposta dopo 3 dosi nelle giovani donne di età compresa tra 15 e 25 anni. Sulla base di questi dati di immunogenicità, l’efficacia di Cervarix viene estesa alla fascia di età compresa tra i 9 e i 14 anni.

Immunogenicità nelle donne dai 26 anni in poi

Nello studio di fase III (HPV-015) nelle donne dai 26 anni in poi, al time point di 48 mesi, cioè 42 mesi dopo il completamento dell’intero ciclo di vaccinazione, il 100% e il 99,4% delle donne inizialmente sieronegative erano rimaste sieropositive per gli anticorpi anti-HPV-16 e anti-HPV 18, rispettivamente. Tutte le donne inizialmente sieropositive sono rimaste sieropositive per entrambi gli anticorpi anti-HPV-16 e anti-HPV-18. I titoli anticorpali hanno raggiunto un picco al mese 7, sono poi gradualmente diminuiti fino al mese 18 e si sono stabilizzati fino a raggiungere un plateau fino al mese 48.

L’immunogenicità nei maschi di età compresa tra 10 a 18 anni L’immunogenicità nei maschi è stata valutata in 2 studi clinici HPV-011 (N = 173) e HPV-040 (N = 556). I dati hanno mostrato un’immunogenicità simile in maschi e femmine. Nello studio HPV-011, tutti i soggetti hanno mostrato sieroconversione sia per HPV-16 che 18 ed i livelli GMT erano non inferiori a quelli osservati nelle donne di età compresa tra i 15e i 25 anni nello studio HPV-012.

Bridging di efficacia clinica contro le lesioni anali e i tumori Nessuno studio di efficacia contro le lesioni anali precancerose è stato condotto con Cervarix. Tuttavia, gli studi condotti su bambine di età compresa tra 9 e 14 anni (studio HPV-071) e su donne di età compresa tra 18 e 45 anni (studio HPV-010) hanno stabilmente dimostrato una maggiore risposta immunitaria con Cervarix rispetto al vaccino di confronto per cui i dati di efficacia su lesioni anali precancerose risultano conclusivi ed hanno dimostrato protezione.

Immunogenicità in donne con infezione da HIV

Nello studio HPV-020, condotto in Sud Africa, 22 soggetti non infetti da HIV e 42 soggetti infetti da HIV (stadio clinico 1 WHO; coorte ATP per l’immunogenicità) hanno ricevuto Cervarix. Tutti i soggetti erano sieropositivi nel test ELISA sia per HPV 16 che per HPV 18 un mese dopo la terza dose (Mese 7) e la sieropositività per HPV 16 e HPV 18 era mantenuta fino al Mese 12. Le GMT sembravano essere più basse nel gruppo infetto da HIV (senza sovrapposizione dell’intervallo di confidenza 95%). La rilevanza clinica di questa osservazione non è nota. Non sono stati misurati gli anticorpi funzionali. Non esiste alcuna informazione circa la protezione contro l’infezione persistente o le lesioni precancerose nelle donne con infezione da HIV.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Non pertinente.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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I dati non-clinici non rilevano rischi particolari per l’essere umano sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità acuta e per dosi ripetute, tollerabilità locale, fertilità, tossicità embrio-fetale e postnatale (fino alla fine del periodo di allattamento).

I dati sierologici suggeriscono il trasferimento degli anticorpi anti-HPV-16 e anti-HPV-18 attraverso l’allattamento nei ratti. Tuttavia, non è noto se gli anticorpi indotti dal vaccino siano secreti nel latte materno umano.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Sodio cloruro (NaCl)

Sodio diidrogeno fosfato diidrato (NaH2PO4.2H2O) Acqua per preparazioni iniettabili

Per gli adiuvanti, vedere paragrafo 2.

06.2 Incompatibilità

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In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali.

06.3 Periodo di validità

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4 anni

Cervarix deve essere somministrato il prima possibile dopo essere stato rimosso dal frigorifero.

Tuttavia, è stata dimostrata stabilità quando conservato fuori dal frigorifero fino a 3 giorni a temperatura compresa tra 8°C e 25°C o fino ad 1 giorno a temperatura compresa tra 25°C e 37°C. Se non utilizzato al termine di questo periodo il vaccino deve essere eliminato.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare in frigorifero (2C – 8C) Non congelare

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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0,5 ml di sospensione in un flaconcino (vetro tipo I) per 1 dose con un tappo (gomma butilica). Confezioni da 1, 10 e 100 flaconcini.

E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Durante la conservazione del flacone si può osservare un deposito bianco fine con un supernatante chiaro incolore. Ciò non costituisce segno di deterioramento.

Prima di effettuare la somministrazione, il contenuto del flacone deve essere ispezionato visivamente sia prima che dopo l’agitazione per verificare l’assenza di qualsiasi particella estranea e/o aspetto fisico anormale. Nel caso che si riscontri uno qualsiasi di tali fatti, scartare il vaccino.

Il vaccino deve essere agitato bene prima dell’uso.

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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GlaxoSmithKline Biologicals s.a. Rue de l’Institut 89

B-1330 Rixensart, Belgio

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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EU/1/07/419/001 EU/1/07/419/002 EU/1/07/419/003

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione: 20 Settembre 2007 Data del rinnovo più recente: 17 Settembre 2012

10.0 Data di revisione del testo

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09/08/2016

FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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