Fluodeossiglucosio Iba: Scheda Tecnica del Farmaco

Fluodeossiglucosio Iba

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Fluodeossiglucosio Iba: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Fludeossiglucosio [18F ]-IBA 185 MBq/mL soluzione iniettabile

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Un ml contiene [18F] fluodeossiglucosio 185 MBq alla data e all’ora della calibrazione.

L’attività contenuta in ciascun flaconcino alla data e all’ora della calibrazione va da 90 MBq a 1850 MBq

Il Fluoro-18 decade in ossigeno-18 stabile con un’emivita di 109,77 ed emette una radiazione positronica con un’energia massima di 634 keV seguita da una radiazione di annichilazione fotonica di 511 keV.

Eccipiente: sodio cloruro: 9 mg/mL.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Soluzione iniettabile

Limpida e incolore o leggermente giallastra, con pH compreso tra 4,5 e 8,5

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Questo medicinale è solo per –uso diagnostico.

Il [18F] fluodeossiglucosio è indicato per l’uso nella tomografia ad emissione di positroni (PET).

ONCOLOGIA

Fluodeossiglucosio [18F ]-IBA è indicato per l’acquisizione d’immagini nei pazienti sottoposti a procedure diagnostiche oncologiche che descrivono funzioni o patologie in cui si ricerca l’aumentato afflusso di glucosio in organi o tessuti specifici. Le indicazioni di seguito riportate sono state sufficientemente documentate (vedere anche par. 4.4)

Diagnosi

Caratterizzazione di noduli polmonari solitari

Identificazione di carcinomi di origine ignota, rivelate ad esempio da adenopatia cervicale metastatica, metastasi epatiche e ossee

caratterizzazione di masse pancreatiche

Stadiazione

Tumori della testa e del collo compresa l’assistenza nella guida delle biopsie

Tumore primitivo polmonare

Tumore mammario localmente avanzato

Tumore esofageo

Tumore del pancreas

Tumore colonrettale ricorrente

Linfoma maligno

Melanoma maligno, Breslow> 1.5 mm o metastasi ai linfonodi alla prima diagnosi

Monitoraggio della risposta terapeutica

Tumore della testa e del collo

Linfoma maligno Individuazione di recidive sospette

Glioma con elevato grado di malignità (III o IV)

Tumore della testa e del collo

Tumore tiroideo (non midollare) in pazienti con livelli sierici aumentati di tireoglobulina e scintigrafia di tutto il corpo negativa allo iodio radioattivo

Tumore primitivo polmonare

Tumore mammario

Tumore del pancreas

Tumore colonrettale

Tumore ovarico

Linfoma maligno

Melanoma maligno

CARDIOLOGIA

Nell’indicazione cardiologia, l’obiettivo diagnostico è l’identificazione del tessuto miocardico vitale, che è ancora in grado di captare il glucosio, pur essendo in una situazione di ipoperfusione, preventivamente accertata con adeguate tecniche di imaging del flusso ematico.

Valutazione della vitalità del miocardio in pazienti con funzionalità del ventricolo sinistro gravemente compromessa candidati a procedure di rivascolarizzazione e nei quali le tradizionali tecniche di imaging non forniscono una diagnosi conclusiva.

NEUROLOGIA

Nell’indicazione neurologica l’obiettivo diagnostico è l’identificazione di disfunzioni del metabolismo del glucosio.

Localizzazione di focolai epilettogeni nella valutazione prechirurgica di epilessia temporale

parziale.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

La radioattività raccomandata normalmente per gli adulti è compresa tra 100 e

400 MBq (a seconda del peso corporeo e del tipo di camera utilizzata), somministrata per iniezione endovenosa diretta.

Sono disponibili solo pochi dati clinici per pazienti con meno di 18 anni per quanto riguarda la sicurezza e l’efficacia diagnostica del prodotto. Pertanto l’uso in oncologia pediatrica deve essere valutato con attenzione.

Nel bambino e negli adolescenti, l’attività da somministrare è una frazione di quella raccomandata negli adulti e deve essere calcolata moltiplicando l’attività raccomandata per gli adulti sulla base della massa corporea, utilizzando i seguenti coefficienti in crescendo.

3 kg = 0,1 12 kg = 0,32 22 kg = 0,50 32 kg = 0,62 42 kg = 0,78 52-54 kg = 0,90
4 kg = 0,14 14 kg = 0,36 24 kg = 0,53 34 kg = 0,64 44 kg = 0,80 56-58 kg = 0,92
6 kg = 0,19 16 kg = 0,40 26 kg = 0,56 36 kg = 0,66 46 kg = 0,82 60-62 kg = 0,96
8 kg = 0,23 18 kg = 0,44 28 kg = 0,58 38 kg = 0,68 48 kg = 0,85 64-66 kg = 0,98
10 kg = 0,27 20 kg = 0,46 30 kg = 0,60 40 kg = 0,70 50 kg = 0,88 68 kg = 0,99

Metodo di somministrazione

Preparazione del paziente.

Somministrazione del Fluodeossiglucosio [18F ]-IBA e acquisizione delle immagini ottenute tramite la PET.

L’attività del Fluodeossiglucosio [18F ] deve essere misurata con il calibratore appena prima dell’iniezione.

L’iniezione deve avvenire per via endovenosa per evitare l’ irradiazione dovuta a stravaso locale, cosi come immagini artefatte.

Le prime immagini possono essere acquisite dopo 45 – 60 minuti dall’iniezione del Fluodeossiglucosio [18F]. A condizione che rimanga un’attività sufficiente per adeguate statistiche di calcolo la PET con [18F] fluodeossiglucosio si può effettuare fino a due o tre ore dopo la somministrazione riducendo in tal modo l’attività di background.

Se richiesto, esami ripetuti possono essere svolti con breve preavviso

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Indicazione dell’esame

Per tutti i pazienti, l’esposizione alle radiazioni deve essere giustificabile con il risultato diagnostico atteso da ottenere con la minima dose possibile di radiazioni.

In pazienti con funzionalità renale ridotta è necessaria un’indicazione molto attenta poiché in questi pazienti è possibile una maggiore esposizione alle radiazioni.

Si deve considerare che la dose effettiva per MBq è più elevata nel bambino che nell’adulto

(vedere par. 11: Dosimetria).

Preparazione del paziente

Fluodeossiglucosio [18F ]-IBA deve essere somministrato a pazienti sufficientemente idratati a digiuno da almeno 4 ore, in modo da ottenere il massimo dell’attività, in quanto l’assorbimento di glucosio

nelle cellule è limitato (“cinetica di saturazione”). La quantità di liquidi non deve essere limitata (ma occorre evitare le bevande contenenti glucosio).

Per ottenere immagini di ottima qualità e per ridurre l’esposizione alle radiazioni della vescica è necessario chiedere al paziente di bere e svuotare la vescica urinaria prima e dopo dell’acquisizione delle immagini.

Oncologia e neurologia

Per evitare l’iperfissazione del tracciante nel muscolo, si raccomanda ai pazienti di evitare qualsiasi attività fisica impegnativa prima dell’esame e di rimanere a riposo tra l’iniezione e l’esame nonché durante l’acquisizione delle immagini (i pazienti devono essere sdraiati in posizione comoda e non devono leggere o parlare).

Il metabolismo del glucosio cerebrale dipende dall’attività cerebrale. Pertanto gli esami neurologici si devono svolgere dopo un periodo di rilassamento in un stanza oscurata e con poco rumore di sottofondo.

Prima della somministrazione si deve eseguire un esame della glicemia perché l’iperglicemia può causare una ridotta sensibilità del Fluodeossiglucosio [18F]–IBA specialmente quando la glicemia è superiore a 8 mmol/l.

Questo prodotto deve essere evitato nei soggetti che presentano diabete scompensato.

Cardiologia

Poiché l’assorbimento di glucosio da parte del miocardio dipende dall’insulina, per un esame del miocardio si consiglia un carico di glucosio di 50 g circa 1 ora prima della somministrazione di Fluodeossiglucosio [18F]- IBA. In alternativa, specialmente per i pazienti con diabete mellito, il livello di glicemia si può regolare con un’infusione combinata di insulina e glucosio (clamp insulina- glucosio) se necessario.

Interpretazione delle immagini ottenute tramite la PET con fluodeossiglucosio (18F)

Certe patologie infettive e/o infiammatorie nonché processi rigenerativi dopo un intervento possono provocare un assorbimento significativo di [18F] fluodeossiglucosio e produrre pertanto risultati falsi positivi.

Non si possono escludere risultati falsi positivi o falsi negativi della PET con [18F] fluodeossiglucosio entro i primi 2-4 mesi dopo la radioterapia. Se l’indicazione clinica richiede che si effettui una diagnosi con la PET con [18F] fluodeossiglucosio prima di tale periodo, il motivo di una PET con [18F] fluodeossiglucosio anticipata deve essere ragionevolmente documentato.

Un lasso di tempo di 4-6 settimane dopo l’ultima chemioterapia è ottimale in particolare per evitare risultati falsi negativi. Se l’indicazione clinica richiede che si effettui una diagnosi con la PET con FDG prima di tale periodo, il motivo di una PET con [18F] fluodeossiglucosio anticipata deve essere ragionevolmente documentato. In caso di regime di chemioterapia con cicli inferiori a 4 settimane la PET con [18F] fluodeossiglucosio deve essere effettuata appena prima di reiniziare un nuovo ciclo.

In caso di linfoma di basso grado e sospetto di carcinoma ovarico recidivante, occorre considerare solo valori predittivi positivi vista la sensibilità limitata della PET con [18F] fluodeossiglucosio.

Il [18F] fluodeossiglucosio non è efficace per l’individuazione delle metastasi cerebrali.

Quando si utilizza un sistema di scansione PET in coincidenza la sensibilità è ridotta rispetto alla PET dedicata e può causare una probabilità di rilevazione ridotta per le lesioni minori di 1 cm.

Si raccomanda di interpretare le immagini ottenute mediante PET con [18F] fluodeossiglucosio in relazione a modalità tomografiche di imaging anatomico (ad es. TAC, ultrasonografia, risonanza magnetica (MRI)). La fusione di immagini funzionali acquisite mediante PET con [18F] fluodeossiglucosio con immagini morfologiche (ad esempio PET-CT) può aumentare la sensibilità e la specificità, ed è consigliato in caso di tumori del pancreas, della testa e del collo, di linfoma, di melanoma, di carcinomi polmonari e di carcinomi colorettali ricorrenti.

Avvertenze generali

Si raccomanda di evitare ogni contatto diretto tra paziente e bambini piccoli per le prime 12 ore dopo l’iniezione.

I prodotti radiofarmaceutici devono essere ricevuti, manipolati e somministrati solo da personale autorizzato dalle autorità competenti. Ricezione, conservazione, manipolazione, trasferimento e smaltimento di questi prodotti sono sottoposti ad adeguata autorizzazione e a regolamenti emessi dalle autorità competenti.

I radiofarmaci devono essere preparati in modo da soddisfare gli standard relativi sia alla radioprotezione, sia alla qualità farmaceutica.

Fluodeossiglucosio (18F )-IBA deve essere conservato e maneggiato con schermature adeguate per proteggere il più possibile i pazienti e il personale ospedaliero. In particolare si raccomanda di proteggersi dagli effetti delle radiazioni beta+ e dai fotoni di annichilazione usando schermature adeguate quando si eseguono prelievi dal flaconcino e iniezioni.

Avvertenze relative agli eccipienti

Questo medicinale contiene 3.54 mg di sodio per mL, corrispondente, in funzione del volume di soluzione iniettata, a più di 1 mmol (23 mg) per ogni iniezione.

Ciò va tenuto presente nei pazienti che seguono una dieta a basso contenuto di sali (iposodica).

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Tutti i medicinali che modificano i livelli di glucosio nel sangue (ad esempio corticosteroidi, valproato, carbamazepina, fenitoina, fenobarbital e catecolamine) possono influenzare la sensibilità dell’esame.

In seguito a somministrazione di fattori stimolanti le colonie (CSF), c’è un aumentato assorbimento di [18F] fluodeossiglucosio nel midollo osseo e nella milza per parecchi giorni. Questo fatto deve essere tenuto in considerazione durante l’interpretazione delle immagini PET. La separazione della terapia con CSF dalle immagini PET per un intervallo di almeno 5 giorni può diminuire questa interferenza.

La somministrazione di glucosio e insulina si riflette sull’influsso del [18F] fluodeossiglucosio sulle cellule. In caso di livelli elevati di glucosio ematico e livelli bassi di insulina plasmatica l’influsso del [18F] fluodeossiglucosio su organi e tumori è ridotto.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Non sono disponibili dati sull’uso di questo prodotto durante la gravidanza Quando è necessario somministrare medicinali radioattivi a donne potenzialmente fertili, si devono assumere informazioni su una possibile gravidanza. Ove non sia provato il contrario, qualsiasi donna che abbia saltato un ciclo mestruale deve essere considerata in gravidanza. In caso d’incertezza è importante che l’esposizione alla radiazione sia la minima necessaria per ottenere le informazioni cliniche richieste. Si deve sempre considerare la possibilità di metodi alternativi che non impieghino radiazioni ionizzanti.

Le metodiche che utilizzano radionuclidi nelle donne in stato di gravidanza generano radiazioni che coinvolgono il feto.

La somministrazione di Fluodeossiglucosio [18F]–IBA soluzione iniettabile con attività di 400 MBq comporta l’assorbimento da parte dell’utero di una dose di 8,4 mGy.

Entro questa gamma di dosaggio non sono previsti effetti letali né l’induzione di malformazioni, ritardi nella crescita né disordini funzionali, ma può aumentare il rischio di induzione di cancro e di difetti ereditari.

Fluodeossiglucosio (18F )-IBA non deve essere somministrato nel corso della gravidanza se non quando chiaramente necessario o quando il beneficio per la madre supera il rischio del feto.

Il [18F] fluodeossiglucosio passa nel latte materno. Prima di somministrare il [18F] fluodeossiglucosio ad una donna che allatta considerare la possibilità di ritardare ragionevolmente l’esame finché la madre non sia uscita dalla fase di allattamento.

Se la somministrazione durante l’allattamento è inevitabile, l’allattamento al seno deve essere interrotto per almeno 12 ore e il latte prodotto durante tale periodo deve essere gettato via. Quando appropriato, il latte materno può essere aspirato prima della somministrazione di Fluodeossiglucosio [18F]–IBA.

Inoltre, per motivi di radioprotezione, si raccomanda di evitare qualsiasi contatto diretto tra madre e bambino nelle 12 ore dopo l’iniezione.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non sono stati eseguiti studi relativi agli effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

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Sino a oggi non sono stati osservati effetti indesiderati.

Poiché la quantità di sostanza somministrata è molto ridotta il rischio principale è causato dalle radiazioni.

L’esposizione alle radiazioni ionizzanti può causare il cancro e l’insorgenza di difetti ereditari.

La maggior parte degli esami di medicina nucleare comporta livelli di radiazione (dose efficace) inferiori a 20 mSv.

La probabilità con cui si possono verificare tali effetti è bassa. Dopo la somministrazione dell’attività massima consigliata di questo prodotto, la dose efficace è di circa 7,6 mSv.

04.9 Sovradosaggio

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È improbabile che si verifichi un sovradosaggio in senso farmacologico con le dosi impiegate per fini diagnostici.

In caso di sovradosaggio di [18F] fluodeossiglucosio, si deve ridurre la dose assorbita dal paziente aumentando il più possibile l’eliminazione del radiofarmaco mediante diuresi forzata con frequente svuotamento della vescica.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: radiofarmaci per uso diagnostico Codice ATC: V09IX 04

Alle concentrazioni chimiche e alle attività raccomandate per gli esami diagnostici, il [18F] fluodeossiglucosio non appare dotato di attività farmacodinamica.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Il fluodeossiglucosio [18F] è un analogo del glucosio che si accumula nelle cellule utilizzando il glucosio come energia primaria. Il fludeossiglucosio [18F] si accumula nei tumori con turnover di glucosio elevato.

Dopo l’iniezione endovenosa il profilo farmacocinetico del [18F] fluodeossiglucosio nel compartimento vascolare è biesponenziale.;Ha un tempo di distribuzione di 1 minuto e un tempo di eliminazione di circa 12 minuti.

L’assorbimento cellulare del [18F] fluodeossiglucosio avviene per mezzo di sistemi di vettori

specifici del tessuto che dipendono in parte dall’insulina e, pertanto, possono essere influenzati dall’assunzione di cibo, dallo stato nutrizionale e dalla presenza di diabete mellito. Nei pazienti con diabete mellito si verifica una riduzione dell’assorbimento di [18F] fluodeossiglucosio) nelle cellule dovuta ad un cambiamento della distribuzione tissutale e del metabolismo del glucosio.

Nelle cellule tumorali il [18F] fluodeossiglucosio viene trasportato attraverso la membrana cellulare in modo simile al glucosio ma viene sottoposto solo al primo passaggio della glicolisi con formazione di [18F] fluodeossiglucosio-6-fosfato, che rimane intrappolato nelle cellule tumorali e non viene ulteriormente metabolizzato. Poiché la defosforilazione successiva per fosfatasi intracellulare è un processo lento, il [18F] fluodeossiglucosio-6-fosfato viene trattenuto nel tessuto per varie ore (meccanismo di intrappolamento).

Nei soggetti sani il [18F] fluodeossiglucosio si distribuisce ampiamente in tutto il corpo, in particolare nel cervello e nel cuore e in misura inferiore nei polmoni e nel fegato.

L’eliminazione del [18F] fluodeossiglucosio avviene soprattutto per via renale, con il 20% dell’attività escreta nell’urina nelle 2 ore successive all’iniezione.

La fissazione nel parenchima renale è ridotta ma a causa dell’eliminazione renale del [18F] fluodeossiglucosio l’intero sistema urinario, in particolare la vescica, presenta una marcata attività.

Il [18F] fluodeossiglucosio supera la barriera emato-encefalica. Circa un 7 % della dose iniettata si

accumula nel cervello entro 80-100 minuti dall’iniezione. I focolai epilettici presentano un ridotto metabolismo del glucosio nelle fasi senza attacchi.

Circa il 3 % dell’attività iniettata viene assorbita dal miocardio entro 40 minuti. La distribuzione di [18F] fluodeossiglucosio in un cuore normale è prevalentemente omogenea, tuttavia si descrivono differenze regionali fino al 15 % per il setto interventricolare. Durante e dopo un’ischemia miocardica reversibile si verifica un aumento dell’assorbimento del glucosio nelle cellule del miocardio.

Uno 0,3 % e uno 0,9 – 2,4 % dell’attività iniettata si accumula nel pancreas e nei polmoni.

Il [18F] fluodeossiglucosio si fissa anche, in misura minore, al muscolo oculare, nella faringe, nell’intestino e nel midollo osseo. La fissazione nei muscoli si può osservare dopo uno sforzo recente e nel caso di sforzo muscolare durante l’esame.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Non è stata evidenziata tossicità dopo somministrazioni ripetute nel cane di 50 volte la dose somministrata ai pazienti umani umana e nel topo di 1000 volte la dose somministrata ai pazienti umani.

Gli studi di tossicità cronica,di mutagenicità (sulla funzione riproduttiva e sulla cancerogenicità non sono stati condotti a causa dell’uso clinico destinato alla sostanza (solitamente una singola applicazione endovenosa della sostanza nel range di nanogrammi o microgrammi)

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Cloruro di sodio

Acqua per preparazioni iniettabili

06.2 Incompatibilità

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Questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali ad eccezione di quelli menzionati nel paragrafo 6.6

06.3 Periodo di validità

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12 ore dal momento della produzione.

La data e ora di scadenza sono riportate sull’esterno della confezione e su ciascun flaconcino.

Dopo il primo prelievo, conservare a temperatura inferiore ai 25°C ed usare entro 12 ore senza superare il tempo di scadenza.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Il prodotto deve essere conservato nella confezione originale.

Questo prodotto deve essere conservato in conformità con le linee guida nazionali relative ai prodotti radioattivi. Per le condizioni di uso dopo il primo prelievo, vedere il paragrafo 6.3

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Flaconcino multidose da 15 ml, di vetro incolore European Pharmacopoeia Type I, chiuso con un tappo di gomma clorobutile e sigillo in alluminio.

Confezione: un flaconcino multidose contenente da 0.5 a 10 mL di soluzione, che corrispondono a 90 MBq fino a 1850 MBq all’ora di calibrazione.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Devono essere rispettate le normali precauzioni relative a sterilità e radioprotezione.

Prima dell’uso il contenitore deve essere controllato e l’attività deve essere misurata con un calibratore di dose.

La soluzione deve essere ispezionata visivamente prima dell’uso. Usare solo le soluzioni che siano chiare e prive di particelle in sospensione

Il flaconcino deve essere conservato nella sua protezione in piombo.

Il flaconcino non deve essere aperto. Una volta disinfettato il tappo, la soluzione deve essere prelevata attraverso lo stesso mediante una siringa monouso dotata di adeguato schermo protettivo e ago sterile monouso.

Il prodotto può essere diluito con una soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/ml.

La somministrazione dei radiofarmaci crea per le persone rischi derivanti da radiazione esterna o contaminazione di schizzi di urina, vomito ecc. Per questo

motivo si devono intraprendere misure di protezione contro le radiazioni in conformità con le linee guida nazionali.

Lo smaltimento del medicinale non utilizzato e dei rifiuti derivati da tale medicinale deve avvenire in conformità con le linee guida nazionali e internazionali.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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IBA PHARMA S.A

3, Chemin du Cyclotron

1348 OTTIGNIES, LOUVAIN-LA-NEUVE BELGIO

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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AIC n. 036946010/M

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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25/10/2006

10.0 Data di revisione del testo

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Maggio 2012