Fusicutanbeta: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Fusicutambeta

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Fusicutambeta: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Fusicutambeta 20 mg/g + 1 mg/g crema

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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1 g di crema contiene 20,4 mg di acido fusidico 0,5 H2O (equivalente a 20 mg di acido fusidico) e 1,214 mg di betametasone valerato (equivalente a 1 mg di betametasone).

Eccipienti con effetti noti: 55 mg/g di alcool cetostearilico, 0,8 mg/g di metil paraidrossibenzoato, 0,16 mg/g di propil paraidrossibenzoato, 2,5 mg/g di sorbato di potassio.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Crema

Fusicutambeta è una crema omogenea di colore bianco.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Terapia iniziale di eczemi infetti o dermatite dovuta a batteri sensibili all’acido fusidico (vedere paragrafo 5.1).

Occorre tenere in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Salvo diversa prescrizione, la crema deve essere applicata da 2 a 3 volte al giorno.

Popolazione pediatrica

Fusicutambeta non deve essere usato nei bambini al di sotto dei 2 anni di età a causa di problematiche di sicurezza.

Modo di somministrazione

Fusicutambeta deve essere applicato in uno strato sottile sulle aree di pelle interessate massaggiando delicatamente fino all’assorbimento, se possibile.

Occorre evitare l’applicazione di Fusicutambeta in condizioni di bendaggio occlusivo, in particolare nei bambini.

Durata d’impiego

Se non viene riscontrata una risposta alla terapia entro 4 giorni, il trattamento deve essere interrotto. Il trattamento non deve proseguire oltre i 10 giorni.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Poiché contiene un corticosteroide, Fusicutambeta è controindicato in caso di:

infezioni micotiche sistemiche

infezioni primarie della pelle causate da funghi, virus o batteri, non trattate o non controllate da una terapia adeguata (vedere paragrafo 4.4)

specifiche lesioni cutanee associate a tubercolosi o sifilide, non trattate o non controllate da una terapia adeguata

reazioni a vaccinazioni

dermatite periorale, rosacea e acne volgare

bambini al di sotto di 2 anni.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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La terapia topica continua a lungo termine con Fusicutambeta deve essere evitata.

A seconda del sito di applicazione, durante il trattamento con Fusicutambeta si deve tenere in considerazione un possibile assorbimento sistemico di betametasone valerato.

Fusicutambeta deve essere applicato solo con cautela vicino agli occhi, poiché contiene un corticosteroide. Questo perchè vi è il rischio di sviluppare glaucoma.

Evitare che Fusicutambeta entri negli occhi (vedere paragrafo 4.8). Disturbi visivi

Con l’uso di corticosteroidi sistemici e topici possono subentrare disturbi visivi. Se un paziente

presenta sintomi quali visione offuscata o altri disturbi visivi, è necessario considerare l’invio a un oftalmologo per la valutazione delle possibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l’uso di corticosteroidi sistemici e topici.

A seguito dell’assorbimento sistemico di corticosteroidi topici può verificarsi una soppressione reversibile dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA).

Fusicutambeta deve essere usato solo con cautela nei bambini poiché i pazienti pediatrici sono più sensibili degli adulti alla soppressione dell’asse HPA indotta da corticosteroidi topici e alla sindrome di Cushing. Occorre evitare l’applicazione di dosi elevate in condizioni di bendaggio occlusivo e per un periodo di tempo prolungato (vedere paragrafo 4.8).

Poiché contiene betametasone valerato, Fusicutambeta può causare atrofia cutanea dopo un uso prolungato.

Sono stati riferiti casi di resistenza batterica in relazione all’uso topico di acido fusidico. Come per tutti gli antibiotici, l’uso prolungato o ripetuto di acido fusidico può portare allo sviluppo di

antibiotico-resistenza. Questo rischio può essere minimizzato limitando la durata del trattamento topico con acido fusidico e betametasone valerato a un massimo di 14 giorni.

In tal modo si riduce anche il rischio che gli effetti immunosoppressivi dei corticosteroidi possano mascherare i possibili sintomi di infezione causata da batteri resistenti agli antibiotici.

A causa degli effetti immunosoppressivi dei corticosteroidi, l’uso di Fusicutambeta può provocare una maggiore sensibilità alle infezioni, all’esacerbazione di infezioni pre-esistenti e all’attivazione di infezioni latenti. Il passaggio a un trattamento sistemico è consigliato se l’infezione non può essere controllata con il trattamento topico (vedere paragrafo 4.3).

Fusicutambeta deve essere applicato solo con cautela su ampie aree del corpo e del viso e nelle pieghe cutanee. Occorre evitare il contatto con ferite aperte e membrane mucose.

L’interruzione improvvisa del trattamento può causare un effetto rebound.

Fusicutambeta contiene metil paraidrossibenzoato e propil paraidrossibenzoato (E218 ed E216), alcool cetostearilico e sorbato di potassio (E202). Il metil paraidrossibenzoato e il propil paraidrossibenzoato possono provocare reazioni allergiche (con possibile effetto ritardato). Il sorbato di potassio e l’alcool cetostearilico possono provocare reazioni cutanee locali (per es. dermatite da contatto).

Durante il trattamento dell’area genitale o anale, gli eccipienti utilizzati (paraffina liquida, paraffina bianca molle) possono ridurre la resistenza alla trazione dei preservativi in lattice, se impiegati allo stesso momento, compromettendone l’affidabilità.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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L’applicazione topica di acido fusidico non ha evidenziato interazione con altri farmaci.

Poiché il betametasone può comparire in circolo, non è possibile escludere interazioni con farmaci somministrati per via sistemica, per esempio altri ormoni steroidei.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Acido fusidico

Non si ritiene che l’acido fusidico possa causare effetti durante la gravidanza, dal momento che l’esposizione sistemica all’acido fusidico è trascurabile, ma la sicurezza relativa all’uso di Fusicutambeta durante la gravidanza non è stata stabilita. Gli studi sugli animali non mostrano effetti teratogeni (vedere paragrafo 5.3).

Betametasone valerato

I dati relativi all’uso di betametasone valerato in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

Il potenziale rischio per l’uomo non è noto.

Pertanto, Fusicutambeta deve essere usato durante la gravidanza solo se il potenziale beneficio giustifica i potenziali rischi. In generale, l’uso di preparazioni topiche contenenti corticosteroidi deve essere evitato durante il primo trimestre di gravidanza. In particolare, durante la gravidanza e l’allattamento si deve evitare il trattamento di aree estese, l’uso prolungato o il bendaggio occlusivo.

Diversi studi epidemiologici indicano un potenziale aumento del rischio di palatoschisi nei neonati da donne trattate con corticosteroidi sistemici durante il primo trimestre di gravidanza. La palatoschisi è un disturbo raro e, pur essendo i glucocorticoidi per via sistemica teratogeni, questi ultimi possono essere considerati responsabili soltanto dell’aumento di uno o due casi ogni 1.000 donne trattate durante la gravidanza. I dati relativi all’uso di glucocorticoidi topici durante la gravidanza sono insufficienti, tuttavia ci si potrebbe attendere un rischio inferiore in quanto i glucocorticoidi applicati per via topica presentano una biodisponibilità sistemica molto bassa. La somministrazione di corticosteroidi verso la fine della gravidanza comporta un rischio per il feto di atrofia corticosurrenalica che può richiedere una graduale interruzione del trattamento con farmaci sostitutivi nel neonato.

Allattamento Acido fusidico

Non si ritiene che l’acido fusidico possa causare effetti su neonati/lattanti, dal momento che l’esposizione sistemica all’acido fusidico è trascurabile.

Betametasone valerato

Poiché non è noto se con la somministrazione topica di corticosteroidi l’assorbimento sistemico sia sufficiente, con quantità rilevabili nel latte materno, si deve valutare se interrompere l’allattamento o la terapia tenendo in considerazione il beneficio per la madre.

Se sono necessarie dosi più elevate, l’allattamento deve essere interrotto. Occorre evitare il contatto del bambino con le aree del corpo trattate.

Fertilità

Non sono stati condotti studi clinici su Fusicutambeta in relazione alla fertilità (vedere paragrafo 5.3).

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Fusicutambeta non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

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La frequenza delle reazioni avverse è stimata sulla base di un’analisi aggregata di dati provenienti da studi clinici e di segnalazioni spontanee.

La reazione avversa riportata più frequentemente durante il trattamento è il prurito.

Le reazioni avverse sono elencate in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA, con le singole reazioni avverse indicate in base alla frequenza. All’interno di una categoria di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.

Molto comune (>1/10) Comune (≥1/100, <1/10)

Non comune (≥1/1.000, <1/100) Raro (≥1/10.000, <1/1.000)

Molto raro (<1/10.000)

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Disturbi del sistema immunitario
Non comune: Reazioni di ipersensibilità
Patologie dell’occhio
Non nota: Vista offuscata (vedere anche paragrafo 4.4)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune: Dermatite da contatto, esacerbazione di
eczema, sensazione di bruciore, prurito, secchezza cutanea
Raro: Eritema, orticaria, eruzione cutanea (compresa eruzione eritematosa e
generalizzata)
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune: Dolore in sede di applicazione, irritazione cutanea in sede di applicazione
Raro: Tumefazione in sede di applicazione,
vesciche in sede di applicazione

Le reazioni avverse dei corticosteroidi inquadrabili come reazioni di classe di principi attivi sistemici quali betametasone valerato includono la soppressione surrenale, in particolare a seguito di uso topico prolungato (vedere paragrafo 4.4).

L’applicazione topica di corticosteroidi in prossimità degli occhi può provocare un aumento della pressione intraoculare e lo sviluppo di glaucoma, in particolare dopo uso prolungato e in pazienti predisposti allo sviluppo di glaucoma (vedere paragrafo 4.4).

I corticosteroidi potenti esplicano sulla pelle i seguenti effetti di classe: atrofia, dermatite (incl. dermatite da contatto e dermatite acneiforme), dermatite periorale, strie, teleangiectasie, rosacea, eritema, ipertricosi, iperidrosi e depigmentazione.

Con l’uso prolungato di corticosteroidi topici può comparire anche ecchimosi.

Come descritto nella precedente tabella della frequenza, in associazione con Fusicutambeta sono stati segnalati occasionalmente (frequenza non nota) effetti di classe dei corticosteroidi.

Bambini e adolescenti

Il profilo di sicurezza nei bambini è simile a quello degli adulti (vedere paragrafo 4.4).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

04.9 Sovradosaggio

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Non sono disponibili informazioni sui potenziali segni e sintomi di sovradosaggio associati all’acido fusidico somministrato per via topica. L’uso di grandi quantità di corticosteroidi topici per un periodo di tempo superiore a tre settimane può portare allo sviluppo di sindrome di Cushing e a insufficienza surrenalica.

È improbabile che un sovradosaggio dei principi attivi a seguito di ingestione accidentale possa avere effetti negativi sull’organismo. La quantità di acido fusidico contenuta in un tubo di

Fusicutambeta non supera la dose orale giornaliera per il trattamento sistemico. Un singolo episodio di sovradosaggio orale pone raramente un problema clinico.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: corticosteroidi, potenti, associazioni con antibiotici Codice ATC: D07CC01

Meccanismo d’azione:

L’acido fusidico inibisce la sintesi proteica batterica. Le successive variazioni degenerative causano il collasso della struttura della parete cellulare con la morte dei microrganismi.

L’acido fusidico è attivo contro una serie di batteri Gram-positivi e di cocchi Gram-negativi, compresi gli anaerobi. Non presenta attività contro altri batteri Gram-negativi e contro i funghi.

Specie MIC*
µg/ml
Staph.
aureus
(sensibile alle penicilline)
0,066
Staph.
aureus
(resistente alle penicilline)
0,059
Strept.
pyogenes
3,8
Strept.
viridans
2,2
Strept.
faecalis
5,3
Dipl.
pneumonia
8,6
Neiss.
meningitidis
0,56
Corynebact.
diphtheria
0,011
Corynebact.
xerosis
0,008
Clostridium tetani 0,014
Clostr.
botulinum
0,02
Clostr.
perfrigens
0,2
Propionebact.
acnes
0,06

*Valore medio

Negli ultimi 10 anni, in Germania, il tasso di resistenza dell’acido fusidico a Staphylococcus aureus è risultato del 3-13%. Per ceppi specifici di S. aureus isolati da pazienti con dermatite atopica, il tasso di resistenza per l’acido fusidico può aumentare al 25% e più.

Il betametasone valerato è un corticosteroide molto potente. Si caratterizza per un effetto antinfiammatorio, antipruriginoso e vasocostrittivo a rapida insorgenza, marcato e sostenuto nel tempo. Come tutti i glucocorticoidi, il betametasone inibisce la proliferazione cellulare nel tessuto infiammatorio, epidermico e adiposo. Un disturbo della cheratinizzazione delle cellule epidermiche viene normalizzato.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Non sono disponibili dati sulle proprietà farmacocinetiche di questa preparazione.

Su un campione di pelle umana intatta l’acido fusidico ha evidenziato caratteristiche penetrative simili a quelle dei glucocorticoidi. Il grado di penetrazione cutanea dell’acido fusidico determinato mediante metodi radiobiologici e microbiologici è pari al 2%.

Gli effetti sistemici dei corticosteroidi cutanei come il betametasone dipendono in larga misura dal grado di assorbimento percutaneo che su pelle intatta è compreso nel range tra <0,5% e 7%. La quantità assorbita di betametasone applicato a un modello di pelle di suino con barriera danneggiata è aumentata di quasi 4 volte.

Biodisponibilità

Fusicutambeta è una preparazione senza effetto sistemico dichiarato. L’applicazione topica di Fusicutambeta, a breve termine e limitata dal punto di vista medico, non determina l’assorbimento di quantità di principio attivo significative dal punto di vista sistemico.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Tossicità acuta

Acido fusidico

Studi di tossicità acuta (con somministrazione orale e intraperitoneale) su topi e ratti non hanno fornito evidenze di sensibilità particolare (vedere paragrafo 4.9).

Betametasone valerato

La LD50 a seguito di somministrazione orale è superiore a 2 g/kg di peso corporeo nel topo e superiore a 2 e 10 g/kg di peso corporeo nel ratto.

Non sono disponibili studi di tossicità acuta su Fusicutambeta. Tossicità cronica/tollerabilità locale

Acido fusidico

Studi di tossicità cronica in varie specie animali (somministrazione orale) non hanno fornito evidenze di effetti tossici correlati al principio attivo.

Betametasone valerato

A seguito della somministrazione topica a cavie di 0,5, 1,0 e 2,0 g/kg di peso corporeo al giorno per 6 giorni alla settimana in un periodo di 50 giorni, non sono emersi segni di danno locale o sistemico.

Sono stati rilevati solo un lieve aumento dei valori ematici del glucosio e un aumento dei livelli di glicogeno nel fegato. Sono stati osservati lievi effetti sulle ghiandole surrenali e sugli organi linforeticolari.

Non sono stati condotti studi di tossicità cronica con Fusicutambeta.

L’acido fusidico e il betametasone valerato hanno provocato irritazione cutanea dose-dipendente nel coniglio a seguito di applicazione giornaliera rispettivamente di 0,1, 0,25 o 0,5 g di crema in un periodo di 6 settimane.

Nell’uomo sono state segnalate occasionalmente reazioni avverse locali (vedere anche paragrafo 4.8).

Mutagenicità e cancerogenicità

Non sono disponibili studi sul potenziale mutageno dell’acido fusidico, del betametasone valerato e di Fusicutambeta.

Non sono stati condotti studi a lungo termine sugli animali per indagare il potenziale cancerogeno dell’acido fusidico, del betametasone valerato e di Fusicutambeta.

Tossicità della riproduzione

Acido fusidico

L’acido fusidico attraversa la placenta e viene anche escreto nel latte materno. Da studi di embriotossicità in tre specie non sono emerse evidenze di potenziale teratogeno. Evidenze di un effetto embrioletale sono state riscontrate in ratti e topi a dosi di 200 mg/kg di peso corporeo. Non sono stati condotti studi sulla fertilità e sull’uso nel periodo peri-/post-natale (vedere paragrafo 4.6).

Betametasone valerato

Gli studi sui corticosteroidi negli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (per es. palatoschisi, malformazioni dello scheletro, basso peso alla nascita) (vedere paragrafo 4.6).

Non sono disponibili studi di tossicologia riproduttiva con Fusicutambeta.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Macrogol stearil etere 21 Alcool cetostearilico Paraffina liquida Paraffina bianca molle All-rac-α-tocoferolo Ipromellosa

Acido citrico monoidrato

Metil paraidrossibenzoato (E 218) Propil paraidrossibenzoato (E 216) Sorbato di potassio (E 202)

Acqua purificata

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

06.3 Periodo di validità

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36 mesi

Il periodo di validità dopo la prima apertura è 6 mesi.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Tubo in alluminio con laccatura protettiva interna e tappo a vite in HDPE con dispositivo di foratura.

Crema da 5 g Crema da 15 g Crema da 30 g e

Crema da 60 g

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Mibe Pharma Italia S.r.l.

Via Leonardo da Vinci, 20/B 39100 Bolzano

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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AIC n. 045358013 – "20 mg/g + 1 mg/g crema" 1 tubo in Al da 5 g AIC n. 045358025 – "20 mg/g + 1 mg/g crema" 1 tubo in Al da 15 g AIC n. 045358037 – "20 mg/g + 1 mg/g crema" 1 tubo in Al da 30 g AIC n. 045358049 – "20 mg/g + 1 mg/g crema" 1 tubo in Al da 60 g

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: ———-