Impromen: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Impromen

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Impromen: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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IMPROMEN 5 mg compresse

IMPROMEN 10 mg/ml gocce orali, soluzione Bromperidolo

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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5 mg Compresse

Una compressa contiene 5 mg di bromperidolo

Eccipienti con effetti noti: lattosio monoidrato, giallo E110, amido di frumento

10 mg/ml Gocce orali, soluzione

Un ml di soluzione contiene10 mg di bromperidolo

Eccipienti con effetti noti: paraidrossibenzoato di propile, paraidrossibenzoato di metile Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

03.0 Forma farmaceutica

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Compresse, gocce orali, soluzione.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Psicosi schizofreniche ed altre manifestazioni psicotiche caratterizzate da deliri ed allucinazioni. Impromen è indicato negli adulti.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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La dose giornaliera è situata tra 1 e 15 mg (dose ottimale media: 5 mg al di) in un’unica somministrazione. Tale dose va adattata al singolo paziente

Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.

In caso di sintomi extrapiramidali, occorre prendere in considerazione una riduzione del dosaggio.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di Impromen nei bambini al di sotto dei 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo, ad altro butirrofenone o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Impromen è controindicato in caso di disturbi dell’umore, compresa la depressione maggiore e in generale, non deve essere usato in caso di disordini di natura depressiva.

Stati comatosi. Malattia di Parkinson.

Il prodotto ad alte dosi non deve essere impiegato nelle astenie e nelle nevrosi.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Morte improvvisa in pazienti in terapia con farmaci antipsicotici

Sono stati riportati casi di morte improvvisa e non spiegabile in pazienti psichiatrici che assumevano farmaci antipsicotici, inclusi medicinali contenenti bromperidolo.

Aumento della mortalità in pazienti anziani con demenza

Dati derivanti da due ampi studi osservazionali hanno dimostrato che negli anziani con demenza, trattati con antipsicotici, vi è un leggero aumento del rischio di morte, in confronto agli anziani non trattati con antipsicotici. Non ci sono sufficienti dati per dare una stima certa dell’effettiva grandezza del rischio, e la causa dell’aumento del rischio non è nota.

Impromen non è indicato per il trattamento dei disturbi comportamentali legati alla demenza.

Tromboembolismo venoso (TEV)

Sono stati riportati casi di tromboembolia venosa (TEV) con farmaci antipsicotici. Dato che i pazienti trattati con antipsicotici spesso presentano fattori di rischio acquisiti per la TEV, occorre identificare tutti i possibili fattori di rischio per la TEV prima e durante il trattamento con Impromen, attuando tutte le misure preventive necessarie.

Effetti indesiderati cerebrovascolari (EACV)

In studi clinici randomizzati, controllati verso placebo, in pazienti con demenza e trattati con antipsicotici atipici, si è evidenziato un aumento di circa 3 volte del rischio di eventi avversi cerebrovascolari. Non è noto il meccanismo di questo aumento del rischio. Tale aumento del rischio non può essere escluso per altri farmaci antipsicotici e per popolazione di pazienti diverse. Impromen deve essere usato con cautela in pazienti con fattore di rischio per stroke.

Effetti cardiovascolari

Somministrare con cautela in pazienti con disturbi cardiovascolari o con storia familiare di prolungamento del tratto QT ed evitare l’associazione con altri neurolettici.

Impromen deve essere utilizzato con cautela in pazienti con disturbi cardiovascolari a causa della possibile insorgenza di ipotensione.

Sindrome neurolettica maligna

Come altri farmaci antipsicotici, Impromen è stato associato alla sindrome neurolettica maligna: una risposta idiosincratica, caratterizzata da ipertermia, rigidità muscolare generalizzata, instabilità del sistema vegetativo, alterazioni dello stato di coscienza. L’ipertermia è, in genere, un sintomo precoce di questa sindrome. Il trattamento antipsicotico deve essere sospeso immediatamente e si devono istaurare un’appropriata terapia di supporto ed un attento monitoraggio.

Discinesia tardiva

Come con tutti i farmaci antipsicotici, la discinesia tardiva può comparire in alcuni pazienti in terapia prolungata o dopo l’interruzione del farmaco. La sindrome è principalmente caratterizzata da movimenti involontari ritmici della lingua, del viso, della bocca o della mandibola. In alcuni pazienti tali manifestazioni possono essere permanenti. Questa sindrome può essere mascherata dalla ripresa del trattamento, dall’aumento del dosaggio o dalla sostituzione del farmaco con un altro antipsicotico. Il trattamento deve essere interrotto il prima possibile.

Il rischio di una discinesia tardiva permanente può essere maggiore in pazienti anziani ed in quelli con disturbi mentali organici. Si raccomanda di controllare periodicamente i pazienti e di informarli preventivamente del rischio. Basandosi sui fattori di rischio individuali del paziente, il medico può decidere sull’intervallo di monitoraggio più appropriato.

Sintomi extrapiramidali

Come per tutti i neurolettici, possono comparire sintomi extrapiramidali, come tremore, rigidità, ipersalivazione, bradicinesia, acatisia, distonia acuta.

Possono essere prescritti farmaci antiparkinsoniani di tipo anticolinergico, se necessario, ma non devono essere prescritti in modo abitudinario, come misura preventiva.

In pazienti con disturbi mentali di tipo organico occorre tenere in considerazione che c’è aumento del rischio di effetti.

I soggetti anziani possono essere particolarmente sensibili soprattutto per quanto riguarda i sintomi extrapiramidali.

Impromen deve essere somministrato con cautela in pazienti con disfunzioni epatiche.

Impromen può abbassare la soglia convulsivante e pertanto va utilizzato con cautela in pazienti epilettici. Se necessario, in questi pazienti il dosaggio della terapia anticonvulsivante deve essere adattato.

Il prodotto va somministrato con cautela e sotto stretto controllo nei soggetti anziani, nei pazienti con precedenti di reazioni allergiche da farmaci, nelle insufficienze renali per il rischio di accumulo.

Il farmaco può potenziare gli effetti di antipertensivi e di farmaci depressori del sistema nervoso centrale (ipnotici, ansiolitici, anestetici, analgesici). Ad evitare effetti di potenziamento i pazienti sotto trattamento dovranno astenersi dal consumare bevande alcoliche.

IMPROMEN 5 mg compresse contiene lattosio monoidrato. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio– galattosio, non devono assumere questo medicinale.

IMPROMEN 5 mg compresse contiene Giallo tramonto FCF (E 110) che può causare reazioni allergiche.

IMPROMEN 10 mg/ml gocce orali, soluzione contiene paraidrossibenzoato di propile e paraidrossibenzoato di metile che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate).

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Come per tutti i neurolettici, l’eventuale associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico per evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione.

Come per tutti i neurolettici, è richiesta cautela quando bromperidolo è prescritto insieme a farmaci che prolungano l’intervallo QT.

Occorre cautela quando è somministrato in concomitanza con farmaci che determinano squilibrio degli elettroliti.

Effetti di altri farmaci sul bromperidolo

L’induzione di enzimi epatici da parte di farmaci (es, fenobarbital, carbamazepina, fenitoina) può potenziare il metabolismo dei neurolettici. Pertanto, durante il trattamento concomitante, può essere necessario aggiustare il dosaggio di bromperidolo. Può essere necessario ridurre il dosaggio di bromperidolo al termine del trattamento con questi farmaci.

In uno studio farmacocinetico, sono stati riportati aumenti delle concentrazioni di bromperidolo quando somministrato contemporaneamente a itraconazolo, noto per essere un potente inibitore del CYP 3A4.

Effetti di bromperidolo su altri farmaci

Come altri neurolettici, il bromperidolo può potenziare la sedazione causata da altri farmaci (es. barbiturici, benzodiazepine, antistaminici) e dall’alcool,. Il bromperidolo inibisce l’azione degli agonisti della dopamina, come bromocriptina, lisuride e L-Dopa.

Inoltre il bromperidolo può inoltre aumentare il rischio di ipotensione in pazienti che usano un antiipertensivo.

04.6 Gravidanza e allattamento

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In ratti e conigli non si è riscontrata teratogenicità. Inoltre, nell’uomo, non sono stati riscontrati difetti alla nascita dopo esposizione fetale ai farmaci contenenti bromperidolo, ma la sicurezza nelle donne in gravidanza non è stata stabilita in modo inequivocabile.

L’uso di bromperidolo non è raccomandato in gravidanza, a meno che le condizioni cliniche della donna siano tali che i benefici del trattamento superino i potenziali rischi..

I neonati, esposti agli antipsicotici (incluso bromperidolo) durante il terzo trimestre di gravidanza, sono a rischio di effetti indesiderati di tipo extrapiramidale o di sintomi da astinenza che possono variare per gravità dopo la nascita. Ci sono state segnalazioni di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, stress respiratorio, disturbi dell’alimentazione. Pertanto, i neonati devono essere attentamente monitorati.

Nei ratti il bromperidolo viene escreto nel latte materno. Se l’uso di Impromen è ritenuto necessario, i benefici dell’allattamento al seno devono essere valutati in confronto ai possibili rischi.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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I pazienti che guidano o utilizzano macchinari devono essere informati della possibilità di sonnolenza e compromissione dell’attenzione mentale. L’uso simultaneo di alcool può potenziare questi effetti.

04.8 Effetti indesiderati

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La sicurezza di Impromen è stata valutata in 128 soggetti che hanno partecipato a 2 studi clinici in doppio cieco, controllati verso placebo (Tabella 1).

Tabella 1. Reazioni avverse segnalate nel ≥2% di pazienti trattati con Impromen in studi verso placebo

Classificazione per sistemi e organi Impromen Placebo
Reazioni avversa
Disturbi psichiatrici
(N=65)
%
(N=63)
%
Depressione 3 0
Patologie del sistema nervoso
Sonnolenza
32 17
Vertigini 29 3
Acatisia 28 8
Distonia 22 5
Acinesia 20 2
Patologie dell’occhio 6 0
Visione sfocata 25 6
Patologie cardiache
Tachicardia
12 3
Patologie gastrointestinali
Secchezza delle fauci
20 10
Stitichezza 14 3
Ipersecrezione salivaria 12 5
Nausea 3 0
Patologie del sistema muscolo- Scheletrico e del tessuto connettivo 31 6
Rigidità muscolare
Patologie sistemiche e condizioni nella sede di applicazione 15 3
astenia
Esami diagnostici
Anormalità del tracciato ECG
6 0

La sicurezza di Impromen è stata valutata in 106 soggetti che hanno partecipato a 2 studi clinici in doppio cieco, controllati verso farmaco di confronto e 3 studi in aperto (Tabella 2).

Tabella 2.
Reazioni avverse segnalate nel
verso farmaco attivo e in studi in aperto)
>2% di pazienti trattati con Impromen in studi
Classificazione per sistemi e organi Impromen (n = 106)
Reazione avversa
Disturbi psichiatrici
Insonnia
19
Agitazione 18
Disturbi del sonno 6
Patologie del sistema nervoso
Disturbi extrapiramidali
28
Ipocinesia 6
Parkinsonismo 5
Sedazione 3
Discinesia 3
Patologie sistemiche e condizioni nella sede di applicazione
fatica
12

Nella Tabella 3 vengono riportate le reazioni avverse nei soggetti che hanno partecipato agli studi clinici precedentemente elencati, e da segnalate in < 2% dei pazienti trattati con Impromen

Tabella 3. Reazioni avverse da segnalate nel <2% di pazienti trattati con Impromen in studi clinici (doppio cieco verso placebo, farmaco di confronto e studi in aperto)

Classificazione per sistemi e organi

Reazione avversa

Patologie del sistema nervoso

Atassia

Rigidità a scatto Cefalea

Patologie dell’occhio

Crisi oculogire

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

Secrezione mammaria

Esami diagnostici

Aumento di peso

La Tabella 4 mostra gli effetti indesiderati che sono stati segnalati con l’uso post-marketing di Impromen sia in studi clinici che mediante segnalazione spontanea. La frequenza mostrata nelle categorie viene indicata secondo la seguente convenzione:

molto comune (> 1/10); comune (> 1/100 e < 1/10); non comune (> 1/1.000 e < 1/100); raro (> 1/10.000 e < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Tabella 4. Reazioni avverse

Classificazione per sistemi e organi Molto comune
(>1/10)
Comune
(> 1/100 e < 1/10)
Non comune
(> 1/1.000
E < 1/100)
Non nota
Patologie del sistema
emolinfopoietico
Leucopenia;
trombocito-
penia
Patologie endocrine Iperprolattine- mia Secrezione inappropriata
dell’ormone anti-diuretico.
Disturbi psichiatrici Agitazione;
insonnia
Depressione
disturbi del sonno
Patologie del sistema nervoso Sonnolenza; vertigini; acatisia; disturbi estra- piramidali; tremori; distonia; ipertonia Parkinso- nismo; acinesia; ipocinesia; discinesia; sedazione; afasia; rigidità a scatto;
atassia
Emicrania Convulsioni; sindrome neurolettica maligna; discinesia tardiva
Patologie dell’occhio Visione
sfocata
Crisi
oculogire
Patologie cardiache Tachicardia Bradicardia
Patologie gastro- intestinali Secchezza delle fauci costipazione;
ipersecrezione salivare
Nausea; vomito
Patologie epatobiliarie Epatite tossica epatite col estatica, anomalie degli enzimi e della funzione
epatica
Patologie della cute e del tessuto
sottocutaneo
Dermatite allergica;
eruzioni da farmaco
Patologie del sistema
muscolo-scheletrico e del tessuto
connettivo
Rigidità
muscolare
Rabdomiolisi
Patologie renali e
urinarie
Ritenzione
urinaria
Patologie dell’apparato ripro-
duttivo e della mammella
Secrezione mammaria Ginecomastia
Patologie sistemiche
e condizioni relative alla sede di
somministrazione
Astenia;
senso di fatica
Morte
improvvisa, piressia
Esami diagnostici Anomalie del tracciato ECG;
anomalie del tracciato
elettroence- falico; aumento di peso
Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali Sindrome da astinenza neonatale; sintomi extrapiramidali
(vedi par.
4.6)

Gli effetti ormonali dei farmaci neurolettici antipsicotici includono iperprolattinemia che può causare galattorrea, oligo- o amenorrea.

In pazienti che assumono farmaci neurolettici antipsicotici, farmaci contenenti bromperidolo inclusi, è stata osservata ipotensione.

In pazienti trattati con farmaci contenenti bromperidolo sono stati riportati: allungamento dell’intervallo QT, aritmie ventricolari – fibrillazione ventricolare, tachicardia ventricolare (raro), morte improvvisa inspiegabile, arresto cardiaco e torsione di punta. Dato che le informazioni su queste segnalazioni non sono sufficienti per includerle fra gli effetti indesiderati, questi eventi avversi vanno considerati come effetti correlati alla classe dei neurolettici.

Con i farmaci antipsicotici sono stati riportati casi di tromboembolia venosa, inclusi casi di embolia polmonare e casi di trombosi venosa profonda. La frequenza non è nota.

Con i farmaci antipsicotici sono anche stati riportati casi di iperidrosi e di fluttuazione della temperatura corporea.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

04.9 Sovradosaggio

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Sintomi

In genere, i sintomi da sovradosaggio sono un’estensione degli effetti farmacologici. Predominano i segni e i sintomi extrapiramidali: crisi oculogire, salivazione, rigidità muscolare, acinesia, acatisia. Si può avere sonnolenza. Sono possibili sintomi di eccitazione. Occorre considerare il rischio di aritmia cardiaca.

Trattamento

Non c’è un antidoto specifico. Il trattamento consiste in misure di supporto e sintomatiche oltre alle misure standard per rimuovere il farmaco non assorbito. I sintomi extrapiramidali devono essere trattati con farmaci antiparkinsoniani di tipo anticolinergico.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmaco terapeutica:

derivati del butirrofenone

Codice ATC: N05AD06

Il bromperidolo chimicamente è il 4-[4-(4-bromofenil)-4-idrossipiperidina]-4- fluorobutirrofenone, si differenzia dal capostipite della serie, l’aloperidolo, per la presenza di un atomo di bromo al posto del cloro. Tale differenza permette di mantenere le stesse caratteristiche farmacologiche dell’aloperidolo, ma con una più lunga durata d’azione. La sua azione è basata su un antagonismo competitivo a livello recettoriale pre e post-sinaptico encefalico, nei confronti delle monoamine endogene ed in particolare della dopamina, con riduzione dell’attività dei sistemi inibitori GABA-ergici e tendenza all’aumento del turnover della dopamina, quale conseguenza della diminuita efficienza del circuito a feed-back negativo.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Il bromperidolo, dopo somministrazione orale, viene assorbito prontamente (il picco ematico si raggiunge dopo circa due ore, con declino graduale fino alla 12a ora); la percentuale di legame alle proteine plasmatiche è di circa 90%.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Per somministrazione acuta: DL50 (topo per os): 190 mg/Kg, DL50 (topo i.m.): 95 mg/Kg, DL50 (topo i.v.): 18 mg/Kg, DL50 (ratto per os): 340 mg/Kg, DL50 (ratto i.m.): 95 mg/Kg, DL50 (ratto i.v.): 31,2 mg/Kg. Per somministrazione prolungata (30 giorni): nessuna tossicità nel topo e nel cane, per os, a 10 mg/Kg/die, nel ratto, i.m., a 1 mg/Kg/die.

Per somministrazione prolungata (180 giorni): nessuna tossicità nel ratto e nel cane, per os, a 2 mg/Kg/die. Tossicità fetale: assente (ratto, coniglio), a 4 mg/Kg/die per os.

Mutagenesi. Assenza di effetti tossici: in vitro, fino a 5000 g/ml (Ames test); in vivo (topo), fino a 10 mg/Kg (dominant lethal test).

Cancerogenesi: da escludersi poiché il bromperidolo non presenta alcuna analogia chimica con composti riconosciuti come cancerogeni o cocancerogeni, e poiché nelle prove di somministrazione prolungata nell’animale non si sono avute manifestazioni istologiche sospette, né si sono rilevate attività biochimiche preoccupanti.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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COMPRESSE: lattosio anidro, amido di frumento, povidone, talco, magnesio stearato, silice precipitata, giallo tramonto E 110.

GOCCE. acido lattico, p-idrossibenzoato di metile, p-idrossibenzoato di propile, acqua depurata.

06.2 Incompatibilità

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Vedere paragrafo "interazioni".

06.3 Periodo di validità

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5 anni.

Impromen gocce orali soluzione: il medicinale deve essere utilizzato entro 6 mesi dalla prima apertura del flacone; trascorso tale termine il medicinale residuo deve essere eliminato.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Normali condizioni ambientali.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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IMPROMEN compresse: blister bianco in PVC e alluminio soft Confezione: 30 cpr 5 mg

IMPROMEN gocce orali soluzione:

flaconi di vetro con tappo in polipropilene e contagocce a pompetta

Confezione: flacone 30 ml gtt da 10 mg/ml

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Nessuna istruzione particolare.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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GRŰNENTHAL ITALIA S.r.l. – Via Vittor Pisani 16 – 20124 Milano

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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“5 mg compresse”, 30 compresse – A.I.C. n. 026017020

“10 mg/mL gocce orali soluzione”, flacone 30 ml – A.I.C. n. 026017069

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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1 Giugno 2010

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 29/04/2021