Lansoprazolo EG 15 mg – Nd: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Lansoprazolo EG 15 mg

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Lansoprazolo EG 15 mg: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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LANSOPRAZOLO EUROGENERICI 15 mg compresse orodispersibili

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni compressa orodispersibile contiene 15 mg di lansoprazolo. Eccipiente (i) con effetto noto Ogni compressa orodispersibile da 15 mg contiene 5,25 mg di aspartame. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Compressa orodispersibile.

Compresse non rivestite di colore da bianco a bianco giallastro, con puntini di colore da arancio a marrone scuro e con "15" impresso su di un lato e lisce sull’altro lato.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Trattamento dell’ulcera gastrica e duodenale.

Trattamento dell’esofagite da reflusso.

Profilassi dell’esofagite da reflusso.

Eradicazione di Helicobacter pylori (H. pylori) somministrando contemporaneamente un’adeguata terapia antibiotica per il trattamento di ulcere associate ad H. pylori.

Trattamento delle ulcere gastriche e duodenali benigne associate all’uso di

FANS in pazienti che necessitano di un trattamento continuo a base di FANS.

Profilassi delle ulcere gastriche e duodenali associate all’uso di FANS in pazienti a rischio (vedere paragrafo 4.2) che necessitano di una terapia continua.

Malattia da reflusso gastroesofageo sintomatica.

Sindrome di Zollinger-Ellison.

Lansoprazolo compresse orodispersibili è indicato in pazienti adulti.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Trattamento dell’ulcera duodenale

La dose raccomandata equivale a 30 mg una volta al giorno per 2 settimane. Per i pazienti, le cui ulcere non cicatrizzano durante questo lasso di tempo, si prolunghi il trattamento per altre 2 settimane allo stesso dosaggio.

Trattamento dell’ulcera gastrica

La dose raccomandata equivale a 30 mg una volta al giorno per 4 settimane. La guarigione dell’ulcera si verifica solitamente entro 4 settimane, ma per quei pazienti le cui ulcere non cicatrizzano entro questo lasso di tempo, la cura può essere protratta per altre 4 settimane allo stesso dosaggio.

Esofagite da reflusso

La dose raccomandata equivale a 30 mg una volta al giorno per 4 settimane. Per i pazienti, le cui ulcere non cicatrizzano durante questo lasso di tempo, si prolunghi il trattamento per altre 4 settimane allo stesso dosaggio.

Profilassi dell’esofagite da reflusso

15 mg una volta al giorno. La dose può essere aumentata a 30 mg/die in caso di necessità.

Eradicazione di Helicobacter pylori

Al momento della scelta della terapia combinata adeguata si tengano in considerazione le linee guida ufficiali circa la resistenza batterica, la durata del trattamento (di solito 7 giorni, ma talvolta fino a 14 giorni) ed un utilizzo appropriato degli antibiotici.

La dose raccomandata è di 30 mg di lansoprazolo in forma di compresse orodispersibili due volte al giorno per 7 giorni in associazione con uno dei farmaci seguenti: claritromicina 250-500 mg due volte al giorno + amoxicillina 1 g due volte al giorno.

claritromicina 250 mg due volte al giorno + metronidazolo 400-500 mg due volte al giorno

Tassi di eradicazione dell’H. pylori fino al 90% si ottengono quando la claritromicina viene associata a lansoprazolo e amoxicillina o metronidazolo.

Sei mesi dopo il successo del trattamento nell’eradicazione, il rischio di reinfezione è basso e la recidiva è quindi improbabile.

È stato anche esaminato l’impiego di un regime comprendente lansoprazolo 30 mg due volte al giorno, amoxicillina 1 g due volte al giorno e metronidazolo 400-500 mg due volte al giorno. Si sono notati tassi più bassi di eradicazione utilizzando questa combinazione rispetto ai regimi che utilizzano claritromicina. Questa combinazione può essere adatta a coloro che non possono assumere claritromicina come parte della terapia di eradicazione, quando i tassi di resistenza locale al metronidazolo sono bassi.

Trattamento delle ulcere gastriche e duodenali benigne associate all’uso di FANS in pazienti che necessitano di un trattamento continuo a base di FANS 30 mg una volta al giorno per quattro settimane. In pazienti con cicatrizzazione incompleta il trattamento può essere continuato per altre quattro settimane.

Per pazienti a rischio o con ulcere difficili da cicatrizzare, si deve probabilmente prolungare il trattamento e/o utilizzare una dose più alta.

Profilassi delle ulcere gastriche e duodenali associate all’uso di FANS in pazienti a rischio (ad es. età > 65 anni o storia di ulcera gastrica o duodenale) che richiedono un trattamento prolungato con FANS 15 mg una volta al giorno. Se il trattamento non ha successo si deve utilizzare la dose di 30 mg una volta al giorno.

Malattia da reflusso gastroesofageo sintomatica

La dose raccomandata è 15 mg o 30 mg al giorno. Il sollievo dai sintomi si ottiene rapidamente. Si deve prender in considerazione l’aggiustamento individuale del dosaggio. Se i sintomi non si risolvono entro 4 settimane con una dose giornaliera di 30 mg, si raccomandano ulteriori esami.

Sindrome di Zollinger-Ellison

La dose iniziale raccomandata equivale a 60 mg una volta al giorno. La dose deve essere aggiustata individualmente e il trattamento deve essere prolungato per il tempo necessario. Sono state impiegate dosi giornaliere fino a 180 mg. Se la dose giornaliera richiesta supera i 120 mg, questa deve essere somministrata in due dosi frazionate.

Popolazioni speciali

Anziani

A causa della clearance ridotta di lansoprazolo negli anziani può essere necessario un aggiustamento della dose in base alle necessità individuali. Non si deve superare la dose giornaliera di 30 mg negli anziani a meno che non vi siano indicazioni cliniche impellenti.

Compromissione della funzionalità renale o epatica

Non è necessario un adattamento posologico nei pazienti con alterata funzionalità renale.

Si devono monitorare regolarmente i pazienti con malattia epatica da moderata a grave e si raccomanda una riduzione del 50% della dose giornaliera (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).

Popolazione pediatrica

L’uso di lansoprazolo compresse orodispersibili non è raccomandato nei bambini, poiché i dati clinici sono limitati (vedere anche paragrafo 5.2). Il trattamento dei bambini con meno di un anno deve essere evitato in quanto i dati disponibili non hanno mostrato effetti benefici nel trattamento della malattia da reflusso gastro-esofageo.

Modo di somministrazione

Per ottenere un effetto ottimale si prenda lansoprazolo in forma di compresse orodispersibili una volta al giorno, al mattino, tranne nel caso dell’eradicazione dell’H. pylori che prevede due somministrazioni giornaliere, una al mattino ed una alla sera.

Lansoprazolo compresse orodispersibili deve essere assunto almeno 30 minuti prima dei pasti (vedere paragrafo 5.2). Le compresse hanno sapore di fragola e devono essere poste sulla lingua e succhiate lentamente. Le compresse si disperdono rapidamente in bocca, rilasciando i microgranuli gastro-resistenti che vengono ingoiati con la saliva del paziente. In alternativa, la compressa può essere ingoiata intera con un sorso di acqua.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Il lansoprazolo non deve essere somministrato con atazanavir (vedere paragrafo 4.5).

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Come con altre terapie anti-ulcera, la possibilità di un tumore gastrico maligno deve essere esclusa iniziando una terapia antiulcera con lansoprazolo, in quanto il lansoprazolo può mascherare i sintomi e ritardare la diagnosi.

È stato osservato che gli inibitori di pompa protonica (PPI) come lansoprazolo, in pazienti trattati per almeno tre mesi e in molti casi per un anno, possono causare grave ipomagnesiemia. Gravi sintomi di ipomagnesiemia includono stanchezza, tetania, delirio, convulsioni, capogiri e aritmia ventricolare. Essi, inizialmente, si possono manifestare in modo insidioso ed essere trascurati. L’ipomagnesiemia nella maggior parte dei pazienti, migliora dopo l’assunzione di magnesio e la sospensione dell’inibitore di pompa protonica.

Gli operatori sanitari devono considerare l’eventuale misurazione dei livelli di magnesio prima di iniziare il trattamento con PPI e periodicamente durante il trattamento nei pazienti in terapia per un periodo prolungato o in terapia con PPI contemporaneamente a digossina o medicinali che possono causare ipomagnesiemia (ad esempio diuretici).

Il lansoprazolo deve essere usato con cautela in pazienti con disfunzione epatica da moderata a grave (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).

Ci si può attendere che la diminuita acidità gastrica dovuta a lansoprazolo possa causare un aumento della quantità gastrica di batteri normalmente presenti nel tratto gastrointestinale. Il trattamento con lansoprazolo può lievemente aumentare il rischio di infezioni gastrointestinali come Salmonella, Campylobacter e Clostridium difficile.

In pazienti affetti da ulcere gastro-duodenali, si deve prendere in considerazione la possibilità di infezione da H. pylori come fattore eziologico.

Se il lansoprazolo è utilizzato in combinazione con antibiotici per la terapia di eradicazione del H. pylori, allora si devono anche seguire le istruzioni per l’uso di questi antibiotici.

A causa dei limitati dati di sicurezza per i pazienti in trattamento di mantenimento per più di un anno, si deve effettuare regolarmente in questi pazienti una regolare revisione del trattamento e una valutazione completa del rapporto rischio/beneficio.

Sono stati riportati molto raramente casi di colite in pazienti che assumono lansoprazolo. Quindi, in caso di diarrea grave e/o persistente deve essere presa in considerazione l’interruzione del trattamento.

Il trattamento per la prevenzione dell’ulcera peptica in pazienti che necessitano di trattamento continuo con FANS deve essere astretto ai pazienti ad alto rischio (per es. pregressa emorragia gastrointestinale, perforazione o ulcera, età avanzata, utilizzo concomitante di farmaci che aumentano la probabilità di reazioni avverse a carico del tratto gastrointestinale superiore [per. es. corticosteroidi o anticoagulanti], presenza di un grave fattore di co-morbidità o l’uso prolungato di FANS alla massima dose raccomandata).

Gli inibitori della pompa protonica, specialmente se utilizzati a dosaggi elevati e per periodi prolungati (> 1 anno), potrebbero causare un lieve aumento del rischio di fratture dell’anca, del polso e della colonna vertebrale, soprattutto in pazienti anziani o in presenza di altri fattori di rischio conosciuti. Studi osservazionali suggeriscono che gli inibitori della pompa protonica potrebbero aumentare il rischio complessivo di frattura dal 10% al 40%. Tale aumento potrebbe essere in parte dovuto a altri fattori di rischio. I pazienti a rischio di osteoporosi devono ricevere le cure in base alle attuali linee guida di pratica clinica e devono assumere un’adeguata quantità di vitamina D e calcio.

Lupus eritematoso cutaneo subacuto (LECS)

Gli inibitori della pompa protonica sono associati a casi estremamente infrequenti di LECS. In presenza di lesioni, soprattutto sulle parti cutanee esposte ai raggi solari, e se accompagnate da artralgia, il paziente deve rivolgersi immediatamente al medico e l’operatore sanitario deve valutare l’opportunità di interrompere il trattamento con lansoprazolo. La comparsa di LECS in seguito ad un trattamento con un inibitore della pompa protonica può accrescere il rischio di insorgenza di LECS con altri inibitori della pompa protonica.

Interferenza con esami di laboratorio

Un aumento del livello di cromogranina A (CgA) può interferire con gli esami diagnostici per tumori neuroendocrini. Per evitare tale interferenza, il trattamento con lansoprazolo deve essere sospeso per almeno 5 giorni prima delle misurazioni della CgA (vedere paragrafo 5.1). Se i livelli di CgA e di gastrina non sono tornati entro il range di riferimento dopo la misurazione iniziale, occorre ripetere le misurazioni 14 giorni dopo l’interruzione del trattamento con un inibitore della pompa protonica.

Lansoprazolo Eurogenerici contiene aspartame

Questo medicinale contiene 5,25 mg di aspartame in ogni compressa orodispersibile.

L’aspartame è una fonte di fenilalanina. Può essere dannoso se si soffre di fenilchetonuria (PKU), una rara malattia genetica in cui la fenilalanina si accumula in quanto l’organismo non riesce a rimuoverla correttamente.

Non sono disponibili dati non-clinici o clinici per valutare l’uso di aspartame in neonati con meno di 12 settimane di vita.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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el lansoprazolo su altri farmaci

Prodotti medicinali il cui assorbimento dipende dal pH

Il lansoprazolo può interferire con l’assorbimento di farmaci, laddove il pH gastrico sia critico per la loro biodisponibilità.

Atazanavir

Uno studio ha mostrato che la co-somministrazione di lansoprazolo (60 mg una volta al giorno) con atazanavir 400 mg a volontari sani ha causato una sostanziale diminuzione dell’esposizione ad atazanavir (diminuzione all’incirca del 90% dell’AUC e della Cmax). Il lansoprazolo non deve essere somministrato con atazanavir (vedere paragrafo 4.3).

Ketoconazolo e itraconazolo

La presenza di acido gastrico determina un aumento dell’assorbimento di ketoconazolo e itraconazolo da parte del tratto gastrointestinale. La somministrazione di lansoprazolo potrebbe portare a concentrazioni sub- terapeutiche di ketoconazolo e itraconazolo, ragion per cui la combinazione deve essere evitata.

Digossina

La co-somministrazione di lansoprazolo e digossina può portare ad un aumento dei livelli plasmatici di digossina. I livelli plasmatici di digossina devono pertanto venire monitorati e la dose di digossina corretta al bisogno, nel momento in cui si inizia e finisce un trattamento con lansoprazolo.

Prodotti medicinali metabolizzati dagli enzimi P450

Il lansoprazolo può aumentare le concentrazioni plasmatiche di farmaci che vengono metabolizzati da CYP3A4. Si consiglia cautela quando si associa lansoprazolo con farmaci metabolizzati da questo enzima e che hanno una finestra terapeutica ristretta.

Teofillina

Lansoprazolo riduce le concentrazioni plasmatiche di teofillina, che può diminuire l’effetto clinico atteso per quella dose. Si consiglia cautela nell’associazione dei due farmaci.

Tacrolimus

La co-somministrazione di lansoprazolo aumenta le concentrazioni plasmatiche di tacrolimus (un substrato di CYP3A e della P-gp). L’esposizione al lansoprazolo ha aumentato l’esposizione media di tacrolimus fino all’81%. Si consiglia di monitorare le concentrazioni plasmatiche di tacrolimus all’inizio o alla fine del trattamento concomitante con lansoprazolo.

Medicinali trasportati dalla glicoproteina P

È stato osservato che lansoprazolo inibisce la proteina di trasporto, la glicoproteina P (P-gp) in vitro. La rilevanza clinica non è conosciuta.

Effetti di altri farmaci su lansoprazolo

Farmaci che inibiscono il CYP2C19

Fluvoxamina

Si deve prendere in considerazione una diminuzione della dose, quando si associa lansoprazolo con fluvoxamina, che è un inibitore del CYP2C19. Uno studio dimostra che le concentrazioni plasmatiche di lansoprazolo aumentano fino a 4 volte.

Farmaci che inducono CYP2C19 e CYP3A4

Gli induttori enzimatici che coinvolgono CYP2C19 e CYP3A4 come la rifampicina e l’erba di san Giovanni (Hypericum perforatum) possono ridurre considerevolmente le concentrazioni plasmatiche di lansoprazolo.

Altri

Sucralfato/antiacidi

Sucralfato/antiacidi possono diminuire la biodisponibilità di lansoprazolo. Lansoprazolo deve essere pertanto assunto almeno un’ora dopo aver preso questi farmaci.

Non è stata dimostrata alcuna interazione clinicamente significativa di lansoprazolo con i farmaci antiinfiammatori non steroidei, sebbene non siano stati condotti studi formali di interazione.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Non sono disponibili per lansoprazolo dati clinici su gravidanze esposte. Studi su animali non sono indicativi di effetti dannosi diretti o indiretti riguardo alla gravidanza, lo sviluppo embrio-fetale, il parto o lo sviluppo post-natale.

Quindi, l’uso di lansoprazolo è sconsigliato durante la gravidanza.

Allattamento

Non è noto se il lansoprazolo venga escreto nel latte materno umano. Gli studi sugli animali hanno mostrato che lansoprazolo è escreto nel latte.

La decisione se continuare/interrompere l’allattamento al seno o continuare/interrompere la terapia con lansoprazolo deve essere presa tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento al seno per il bambino e il beneficio della terapia con lansoprazolo per la donna.

Fertilità

Non sono disponibili dati circa gli effetti di lansoprazolo sulla fertilità. Gli studi sugli animali non hanno evidenziato alcun effetto sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Possono verificarsi reazioni avverse da farmaco come capogiri, vertigini, disturbi della vista e sonnolenza (vedere paragrafo 4.8). In queste condizioni la capacità di reazione può risultare diminuita.

04.8 Effetti indesiderati

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Gli effetti indesiderati sono elencati di seguito per organo, apparato/sistema e per frequenza: Le frequenze sono definite come: comune (da ≥ 1/100 a < 1/10), non comune (da ≥ 1/1.000 a < 1/100), raro (da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Comune Non
comune
Raro Molto
raro
Non nota
Patologie del sistema emolinfopoi
etico
Trombocito penia, eosinofilia,
leucopenia
Anemia Agranuloc itosi, pancitope
nia
Disturbi del sistema
immunitario
Shock anafilattic
o
Disturbi del metabolism o e della nutrizione Ipomagnes iemia (vedere paragrafo
4.4).
Disturbi psichiatrici Depression e Insonnia, allucinazi oni, stato confusio
nale
Allucinazio ni visive
Patologie del sistema nervoso Cefalea, capogiri Irrequiet ezza, vertigini, parestesi a, sonnolen za,
tremore
Patologie dell’occhio Disturbi della
vista
Patologie gastrointest inali Nausea, diarrea, mal di stomaco, stipsi,
vomito,
Glossite, candidias i dell’esof ago,
pancreati
Colite, stomatite
Comune Non
comune
Raro Molto
raro
Non nota
flatulenz a,
bocca o gola secca, polipi della ghiandol a fundica
(benigni)
te, alterazio ni del senso del gusto
Patologie epatobiliari Aumento degli enzimi
epatici
Epatite, ittero
Patologie della cute e del tessuto sottocutane o Orticaria, prurito, eruzione cutanea Petecchi e, porpora, perdita dei capelli, eritema multifor me, fotosensi
bilità
Sindrome di Stevens- Johnson, necrolisi epidermal e tossica. Lupus eritematos o cutaneo subacuto (vedere paragrafo 4.4)
Patologie del sistema muscolosch eletrico e del tessuto connettivo Artralgia, mialgia, frattura di anca, polso o della colonna vertebrale (vedere paragrafo
4.4)
Patologie renali e
urinarie
Nefrite interstizi
ale
Patologie dell’apparat o riproduttivo e della
mammella
Ginecom astia
Patologie sistemiche e condizioni
relative alla
Affaticam ento Edema Febbre, iperidrosi
,
angioede
Comune Non
comune
Raro Molto
raro
Non nota
sede di somministra zione ma, anoressia
,
impotenz a
Esami diagnostici Aumento dei livelli di colesterol o e dei trigliceridi
,
iposodie mia

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

04.9 Sovradosaggio

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Non sono noti effetti di sovradosaggio con lansoprazolo nell’uomo (sebbene sia probabile che la tossicità acuta sia bassa) e, di conseguenza, non possono essere date istruzioni per il trattamento. Comunque, dosi giornaliere fino a 180 mg di lansoprazolo per via orale e fino a 90 mg di lansoprazolo per via endovenosa sono state somministrate durante studi clinici senza che si verificassero effetti indesiderati significativi.

Si rimanda al paragrafo 4.8 per possibili sintomi di sovradosaggio con lansoprazolo.

In caso di sospetto sovradosaggio il paziente deve essere monitorato. Il lansoprazolo non viene eliminato in maniera significativa tramite emodialisi. Si raccomanda al bisogno lo svuotamento gastrico, carbone attivo e terapia sintomatica.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: Inibitori della pompa protonica, Codice ATC: A02BC03

Il lansoprazolo è un inibitore della pompa protonica gastrica. Inibisce lo stadio finale della formazione acida gastrica inibendo l’attività di H+/K ATPasi delle cellule parietali nello stomaco. L’inibizione è dose-dipendente e reversibile, e l’effetto si applica sia alla secrezione basale che stimolata dell’acido gastrico. Il lansoprazolo si concentra nelle cellule parietali e si attiva nel loro ambiente acido, laddove reagisce con il gruppo sulfidrilico di H+/K ATPasi causando l’inibizione dell’attività enzimatica.

Effetto sulla secrezione acido gastrica

Il lansoprazolo è un inibitore specifico della cellula parietale della pompa protonica. Una dose singola orale di lansoprazolo 30 mg inibisce la secrezione acido gastrica stimolata dalla pentagastrina di circa l’80%. Dopo somministrazione giornaliera ripetuta per sette giorni, si raggiunge un’inibizione della secrezione acido gastrica di circa il 90%. Questo ha un effetto corrispondente sulla secrezione basale di acido gastrico. Una dose singola orale di 30 mg riduce la secrezione basale di circa il 70%, e i sintomi dei pazienti sono conseguentemente alleviati fin dalla prima dose. Dopo otto giorni di somministrazione ripetuta la riduzione è pari a circa l’85%. Un rapido sollievo dei sintomi si ottiene con una compressa orodispersibile (30 mg) al giorno, e la maggior parte dei pazienti con ulcera duodenale guarisce entro 2 settimane, pazienti con ulcera gastrica ed esofagite da reflusso entro 4 settimane. Con la riduzione dell’acidità gastrica, il lansoprazolo crea un ambiente in cui appropriati antibiotici possono essere efficaci verso H. pylori.

Altri effetti correlati all’inibizione acida

Durante il trattamento con medicinali antisecretori, la gastrina sierica aumenta in risposta alla diminuzione della secrezione acida. Anche la CgA aumenta a causa della ridotta acidità gastrica. Il livello aumentato di CgA può interferire con gli esami diagnostici per tumori neuroendocrini. Le prove disponibili pubblicate suggeriscono che gli inibitori della pompa protonica devono essere sospesi tra i 5 giorni e le 2 settimane prima delle misurazioni della CgA. Questo per consentire ai livelli di CgA, che potrebbero essere falsamente elevati a seguito del trattamento con PPI, di tornare entro il range di riferimento.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Il lansoprazolo è un racemato di due enantiomeri attivi che sono biotrasformati in forma attiva nell’ambiente acido delle cellule parietali. Poiché il lansoprazolo è rapidamente inattivato dall’acido gastrico, viene somministrato oralmente in forme gastro-protette per l’assorbimento sistemico.

Assorbimento e distribuzione

Il lansoprazolo mostra un’alta biodisponibilità (80-90%) con una dose singola. I livelli di picco plasmatico vengono raggiunti entro 1,5-2,0 ore. L’assunzione di cibo rallenta il tasso di assorbimento di lansoprazolo e riduce la biodisponibilità di circa 50%. Il legame alle proteine plasmatiche è del 97%.

Biotrasformazione ed eliminazione

Il lansoprazolo è ampiamente metabolizzato nel fegato ed i metaboliti sono escreti sia per via renale che biliare. Il metabolismo del lansoprazolo è principalmente catalizzato dall’enzima CYP2C19. Anche l’enzima CYP3A4 contribuisce al processo metabolico. L’emivita di eliminazione plasmatica va da a 2 ore per dosi singole o multiple in volontari sani. Non c’è evidenza di accumulo a seguito di dosi multiple in volontari sani. Nel plasma sono stati identificati derivati sulfonici, sulforati e 5- idrossilici del lansoprazolo. Questi metaboliti hanno pochissima o nessuna attività antisecretoria.

Uno studio con lansoprazolo radiomarcato con C14 ha indicato che circa un terzo della radioattività somministrata è stato escreto nelle urine e due terzi sono stati ritrovati nelle feci.

Farmacocinetica nei pazienti anziani

La clearance di lansoprazolo risulta ridotta negli anziani, con un’emivita di eliminazione aumentata approssimativamente dal 50% al 100%. Il picco dei livelli plasmatici negli anziani non risulta incrementato.

Farmacocinetica nei pazienti pediatrici

La valutazione della farmacocinetica nei bambini di età compresa tra 1 e 17 anni ha mostrato un’esposizione simile a quella degli adulti con dosi di 15 mg per quelli con peso inferiore a 30 kg e 30 mg per quelli con peso superiore. Anche lo studio su una dose di 17 mg/m2 di superficie corporea ovvero di 1 mg/kg di peso corporeo, in bambini da 2-3 mesi fino ad 1 anno di età, ha comportato un’esposizione al lansoprazolo comparabile a quella degli adulti.

È stata notata un’esposizione più lunga a lansoprazolo nei confronti degli adulti in neonati al di sotto di 2-3 mesi di età a dosi sia di 1,0 mg/kg che di 0,5 mg/kg di peso corporeo somministrato in dose singola.

Farmacocinetica in pazienti con compromissione epatica

L’esposizione al lansoprazolo è raddoppiata nei pazienti con insufficienza epatica lieve e molto più aumentata in pazienti con insufficienza epatica moderata e grave.

Metabolizzatori scarsi del CYP2C19

CYP2C19 è soggetto ad un polimorfismo genetico e il 2-6% della popolazione, chiamati scarsi metabolizzatori (PMs), sono omozigoti per l’allele mutante CYP2C19 e quindi sono privi dell’enzima funzionale CYP2C19. L’esposizione a lansoprazolo è diverse volte più alta nei PMs che nei metabolizzatori estensivi (EMs).

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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I dati preclinici derivanti da studi convenzionali di sicurezza farmacologica, a dosi ripetute, di tossicità riproduttiva o di genotossicità non rivelano alcun rischio particolare per l’uomo.

In due studi di carcinogenicità sui ratti, il lansoprazolo ha causato iperplasia dose-correlata delle cellule gastriche ECL e carcinoidi cellulari ECL associati con ipergastrinemia dovuta all’inibizione della secrezione acida. È stata osservata anche metaplasia intestinale, come pure iperplasia delle cellule di Leydig e tumori benigni delle cellule di Leydig. Dopo 18 mesi di trattamento è stata osservata atrofia della retina. Questo non è stato osservato nelle scimmie, nei cani o nei topi.

Negli studi di carcinogenicità sul topo si è sviluppata iperplasia dose-correlata delle cellule gastriche ECL come pure tumori epatici e adenoma della rete testicolare.

La valenza clinica di questi risultati non è nota.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Nucleo della compressa Cellulosa microcristallina Magnesio carbonato leggero

Idrossipropilcellulosa a bassa sostituzione Idrossipropilcellulosa (E463)

Rivestimento della barriera Ipromellosa 3 cps (E464)

Idrossipropilcellulosa a bassa sostituzione Talco (E553b)

Titanio diossido (E171) Mannitolo (E421)

Rivestimento enterico

Acido metacrilico – etile acrilato copolimero (1:1) dispersione Poliacrilato dispersione

Glicerolo monostearato Poletilenglicole 6000

Polisorbato 80 (Crillet 4) Trietil citrato

Polisorbato 80

Acido citrico anidro (E330) Ossido di ferro giallo (E172) Ossido di ferro rosso (E172) Talco (E553b) Compressa pressata

F-Melt Tipo C (che contiene: mannitolo, xilitolo, cellulosa microcristallina, crospovidone, fosfato di calcio dibasico anidro) Crospovidone

Cellulosa microcristallina Aspartame (E951)

Aroma fragola (che contiene: aromatizzante, mais maltodestrina, glicole propilenico (E1520)) Magnesio stearato (di origine vegetale) (E470b)

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

06.3 Periodo di validità

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anni

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare a temperatura inferiore ai 25°C. Conservare nella confezione originale per proteggere dall’umidità.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Lansoprazolo 15 mg compresse orodispersibili sono confezionate in

un blister alluminio/alluminio con foglio di copertura in alluminio

un blister alluminio/alluminio con foglio di copertura pelabile

un blister essiccante formato a freddo con foglio di copertura in alluminio

un blister essiccante formato a freddo con foglio di copertura pelabile inserito in una scatola di cartone.

Lansoprazolo 15 mg compresse orodispersibili è disponibile in confezioni da 7, 14, 28, 30 e 56 compresse.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Nessuna precauzione particolare.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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EG S.p.A., Via Pavia 6, 20136 Milano

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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044145264 – "15 mg compresse orodispersibili" 7 compresse in blister Al/Al 044145276 – "15 mg compresse orodispersibili" 14 compresse in blister Al/Al 044145288 – "15 mg compresse orodispersibili" 28 compresse in blister Al/Al 044145290 – "15 mg compresse orodispersibili" 30 compresse in blister Al/Al 044145302 – "15 mg compresse orodispersibili" 56 compresse in blister Al/Al 044145314 – "15 mg compresse orodispersibili" 7 compresse in blister OPA/Al/PE/HDPE/Al 044145326 – "15 mg compresse orodispersibili" 14 compresse in blister OPA/Al/PE/HDPE/Al 044145338 – "15 mg compresse orodispersibili" 28 compresse in blister OPA/Al/PE/HDPE/Al 044145340 – "15 mg compresse orodispersibili" 30 compresse in blister OPA/Al/PE/HDPE/Al 044145353 – "15 mg compresse orodispersibili" 56 compresse in blister OPA/Al/PE/HDPE/Al 044145365 – "15 mg compresse orodispersibili" 7 compresse in blister Al/Al/PAP 044145377 – "15 mg compresse orodispersibili" 14 compresse in blister Al/Al/PAP

044145389
Al/Al/PAP
– "15 mg compresse orodispersibili" 28 compresse in blister
044145391 – "15 mg compresse orodispersibili" 30 compresse in blister
Al/Al/PAP
044145403
– "15 mg compresse orodispersibili" 56 compresse in blister
Al/Al/PAP
044145415
– "15 mg compresse orodispersibili" 7 compresse in blister
OPA/Al/PE/HDPE/Al/PAP
044145427 – "15 mg
compresse orodispersibili" 14 compresse in blister
OPA/Al/PE/HDPE/Al/PAP
044145439 – "15 mg
compresse orodispersibili" 28 compresse in blister
OPA/Al/PE/HDPE/Al/PAP
044145441 – "15 mg
compresse orodispersibili" 30 compresse in blister
OPA/Al/PE/HDPE/Al/PAP
044145454 – "15 mg
compresse orodispersibili" 56 compresse in blister
OPA/Al/PE/HDPE/Al/PAP

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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25 Maggio 2019

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 24/11/2021