Meropenem Kabi: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Meropenem Kabi

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Meropenem Kabi: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)

Se sei un paziente, consulta anche il Foglietto Illustrativo (Bugiardino) di Meropenem Kabi

01.0 Denominazione del medicinale

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Meropenem Kabi 500 mg polvere per soluzione iniettabile o per infusione. Meropenem Kabi 1000 mg polvere per soluzione iniettabile o per infusione

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Meropenem Kabi 500 mg

Ogni flaconcino contiene meropenem triidrato equivalente a 500 mg di meropenem anidro.

Meropenem Kabi 1000 mg

Ogni flaconcino contiene meropenem triidrato equivalente a 1000 mg di meropenem anidro.

Eccipienti:

Ogni flaconcino da 500 mg contiene 104 mg di sodio carbonato che corrisponde circa a 2,0 mEq di

sodio (circa 45 mg).

Ogni flaconcino da 1000 mg contiene 208 mg di sodio carbonato che corrisponde circa a 4,0 mEq di sodio (circa 90 mg).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Polvere per soluzione iniettabile o per infusione. Polvere da bianco a giallo pallido.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Meropenem Kabi è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni negli adulti e nei bambini sopra i 3 mesi d’età (vedere paragrafi 4.4 e 5.1):

Polmonite, compresa polmonite acquisita in comunità e polmonite nocosomiale

Infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica

Infezioni complicate delle vie urinarie

Infezioni complicate intraaddominali

Infezioni intra e postpartum

Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli

Meningite batterica acuta

Meropenem Kabi può essere usato nella gestione dei pazienti neutropenici con febbre di sospetta origine d’infezione batterica.

È necessario consultare le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Le tabelle sottostanti forniscono raccomandazioni generali per il dosaggio.

La dose di meropenem somministrata e la durata del trattamento devono tenere in considerazione il tipo di infezione da trattare, compresa la severità e la risposta clinica.

Una dose fino a 2 g tre volte al giorno negli adulti e negli adolescenti e una dose fino a 40 mg/kg tre volte al giorno nei bambini può essere particolarmente appropriata nel trattamento di alcuni tipi di infezioni come le infezioni nocosomiali da Pseudomonas aeruginosa o Acinetobacter spp.

Considerazioni aggiuntive per il dosaggio sono necessarie quando si trattano pazienti con insufficienza renale (vedere ulteriormente sotto).

Adulti ed adolescenti

Infezione Dose da somministrare ogni 8 ore
Polmonite, inclusa quella acquisita in comunità e polmonite nosocomiale 500 mg o 1000 mg
Infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica 2 g
Infezioni complicate delle vie urinarie 500 mg o 1000 mg
Infezioni complicate intraaddominali 500 mg o 1000 mg
Infezioni intra e postpartum 500 mg o 1000 mg
Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli 500 mg o 1000 mg
Meningite batterica acuta 2 g
Trattamento dei pazienti neutropenici con febbre 1000 mg

Meropenem è solitamente somministrato per infusione endovenosa della durata di circa 15 – 30 minuti (vedere paragrafi 6.2, 6.3 e 6.6).

Alternativamente, dosi fino ad 1 g possono essere somministrate come iniezione in bolo endovenoso della durata di circa 5 minuti. Ci sono dati limitati disponibili sulla sicurezza per supportare la somministrazione di una dose da 2 g negli adulti come iniezione di bolo endovenoso.

Insufficienza renale

La dose negli adulti e negli adolescenti deve essere aggiustata quando la clearance della creatinina è inferiore a 51 ml/min, come riportato sotto. Ci sono dati limitati per supportare l’applicazione di questi aggiustamenti posologici per una dose unitaria di 2 g.

Clearance della creatinina (ml/min) Dose (basata su intervalli di dose unitaria di 500 mg o 1 g o 2 g, vedere tabella sopra) Frequenza
26-50 una dose ogni 12 ore
10-25 mezza dose ogni 12 ore
<10 mezza dose ogni 24 ore

Meropenem viene rimosso mediante emodialisi ed emofiltrazione. La dose richiesta deve essere somministrata dopo completamento del ciclo di emodialisi.

Non vi sono raccomandazioni sulla dose stabilita nei pazienti in dialisi peritoneale.

Insufficienza epatica

Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.4).

Dose nei pazienti anziani

Nei pazienti anziani con normale funzionalità renale o valori di clearance della creatinina superiori a 50 ml/min non è necessario alcun aggiustamento della dose.

Popolazione pediatrica

Bambini sotto i 3 mesi di età

La sicurezza e l’efficacia di meropenem nei bambini sotto i 3 mesi di età non sono state stabilite e il regime posologico ottimale non è stato identificato. Tuttavia, i dati limitati di farmacocinetica suggeriscono che 20 mg/kg ogni 8 ore possa essere un regime appropriato (vedere paragrafo 5.2).

Bambini da 3 mesi a 11 anni e con peso corporeo fino a 50 kg

Il regime posologico raccomandato è mostrato nella tabella sottostante:

Infezione Dose da somministrare ogni 8 ore
Polmonite, inclusa quella acquisita in comunità e polmonite nosocomiale 10 o 20 mg/kg
Infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica 40 mg/kg
Infezioni complicate delle vie urinarie 10 o 20 mg/kg
Infezioni complicate intraaddominali 10 o 20 mg/kg
Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli 10 o 20 mg/kg
Meningite batterica acuta 40 mg/kg
Trattamento dei pazienti neutropenici con febbre 20 mg/kg

Bambini sopra i 50 kg di peso

Deve essere utilizzata la dose degli adulti.

Non vi è esperienza nei bambini con insufficienza renale.

Meropenem viene solitamente somministrato per infusione endovenosa ad un tempo superiore a circa 15 – 30 minuti (vedere paragrafi 6.2, 6.3 e 6.6). Alternativamente, dosi fino a 20 mg/kg di meropenem possono essere somministrate come iniezione in bolo endovenoso della durata di circa 5 minuti. Ci sono dati limitati disponibili sulla sicurezza per supportare la somministrazione di una dose da 40 mg/kg nei bambini come iniezione di bolo endovenoso.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipersensibilità ad ogni altro agente antibatterico carbapenemico.

Grave ipersensibilità (ad es. reazioni anafilattiche, gravi reazioni cutanee) ad ogni altro tipo di agente antibatterico betalattamico (ad es. penicilline o cefalosporine).

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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La scelta di meropenem per trattare un singolo paziente deve tenere in considerazione l’appropriatezza d’impiego di un agente batterico carbapenemico basata su fattori quali la gravità dell’infezione, la prevalenza della resistenza ad altri agenti antibatterici appropriati e il rischio di selezione per i batteri carbapenemo-resistenti.

Come con tutti gli antibiotici betalattamici sono state riportate reazioni di ipersensibilità gravi e occasionalmente fatali (vedere paragrafi 4.3 e 4.8).

I pazienti con anamnesi di ipersensibilità ai carbapenemici, penicilline o altri antibiotici betalattamici potrebbero essere ipersensibili anche a meropenem. Prima di iniziare la terapia con meropenem, deve essere fatta una ricerca molto accurata relativa a precedenti reazioni d’ipersensibilità agli antibiotici betalattamici.

Se si verificasse una grave reazione allergica, il prodotto medicinale deve essere interrotto e prese opportune misure.

Sono state riportate coliti antibiotico-associate e coliti pseudomembranose, come con tutti gli agenti antibatterici, incluso meropenem, e possono variare come gravità da moderate a pericolose per la vita.

Di conseguenza, è importante tenere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che presentano diarrea durante o in seguito a somministrazione di meropenem (vedere paragrafo 4.8). L’interruzione della terapia con meropenem e la somministrazione di un trattamento specifico per il Clostridium difficile deve essere considerata. Non devono essere somministrati prodotti medicinali che inibiscono la peristalsi.

Convulsioni sono state riportate non frequentemente durante il trattamento con carbapenemici (vedere paragrafo 4.8).

Durante il trattamento con meropenem, la funzionalità epatica deve essere attentamente monitorata per il rischio di tossicità epatica (disfunzioni epatiche con colestasi e citolisi) (vedere paragrafo 4.8).

Uso nei pazienti con epatopatie: i pazienti con malattie epatiche preesistenti richiedono un attento monitoraggio della funzionalità epatica durante il trattamento con meropenem. Non è necessario alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 4.2).

Può manifestarsi positività al test di Coombs diretto o indiretto durante il trattamento con meropenem.

L’uso concomitante di meropenem con acido valproico/sodio valproato non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).

Meropenem Kabi contiene sodio.

Meropenem Kabi 500 mg: questo prodotto medicinale contiene circa 2,0 mEq di sodio per la dose da 500 mg, il che deve essere preso in considerazione dai pazienti con una dieta sodio controllata.

Meropenem Kabi 1,0 g: questo prodotto medicinale contiene circa 4,0 mEq di sodio per la dose da 1000 mg, il che deve essere preso in considerazione dai pazienti con una dieta sodio controllata.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Non sono stati effettuati studi specifici di interazione con prodotti medicinali, ad eccezione del probenecid. Probenecid compete con il meropenem nella secrezione tubulare attiva, inibendo cosi l’escrezione renale di meropenem con conseguente aumento della sua emivita di eliminazione e della concentrazione plasmatica. È richiesta cautela se probenecid è co-somministrato con meropenem.

Il potenziale effetto di meropenem sul legame proteico di altri prodotti medicinali o sul loro metabolismo non è stato studiato. Tuttavia il legame proteico è cosi basso che non sono attese interazioni con altri composti sulla base di questo meccanismo.

È stata riportata diminuzione dei livelli di acido valproico nel sangue quando co-somministrato con agenti carbapenemici risultante in una riduzione dei livelli di acido valproico in circa due giorni del 60-100%. Per il rapido inizio ed estensione della diminuzione la co-somministrazione di acido valproico con agenti carbapenemici non può essere considerata gestibile e pertanto deve essere evitata (vedere paragrafo 4.4).

Anticoagulanti orali

La somministrazione contemporanea di antibiotici con warfarin può aumentare il suo effetto anticoagulante. Vi sono molte segnalazioni dell’aumento dell’effetto anticoagulante di anticoagulanti somministrati per via orale, incluso

warfarin, nei pazienti che ricevevano contemporaneamente agenti antibatterici. Il rischio può variare con un’infezione sottostante, l’età e lo stato generale del paziente cosicché è difficile valutare il contributo dell’antibiotico all’aumento dell’INR (International Normalized Ratio). Si raccomanda di controllare frequentemente l’INR durante e subito dopo la cosomministrazione di antibiotici con un agente anticoagulante orale.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Non vi sono, o in quantità limitata, dati sull’uso di meropenem nelle donne in gravidanza.

Gli studi animali non indicano effetti diretti od indiretti dannosi relativi alla tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

Come misura precauzionale, è preferibile evitare l’uso di meropenem durante la gravidanza.

Allattamento

Non è noto se meropenem venga escreto nel latte umano. Meropenem è rilevabile a concentrazioni molto basse negli animali allattati alla mammella. Si deve decidere se interrompere l’allattamento al seno o interrompere/rinunciare alla terapia con meropenem tenendo in considerazione il beneficio della terapia per la donna.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non sono stati effettuati studi sugli effetti sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

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In una review di 4.872 pazienti con 5.026 esposizioni al trattamento con meropenem, le reazioni avverse correlate al meropenem più frequentemente riportate sono state diarrea (2,3%), rash (1,4%), nausea/vomito (1,4%) ed infiammazione al sito di iniezione (1,1%). I più comuni eventi avversi di laboratorio correlati a meropenem sono stati trombocitosi (1,6%) e aumento degli enzimi epatici (1,5- 4,3%).

Reazioni avverse elencate nella tabella con frequenza non nota non sono state osservate nei 2.367 pazienti che sono stati inclusi in studi clinici pre-autorizzativi con meropenem per via endovenosa ed intramuscolare, ma sono stati riportati durante il periodo di post-marketing.

Nella tabella sottostante tutte le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per organi e sistemi e frequenza: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100 a < 1/10); non comune (≥ 1/1.000 a < 1/100); rare (≥ 1/10.000 a < 1/1.000); molto rare (< 1/10.000) e non note (non possono essere stimate dai dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità.

Tabella 1

Classificazione per organi e sistemi Frequenza Evento
Infezioni ed infestazioni Non comune Candidosi orale e vaginale
Patologie del sistemaemolinfopoietico Comune Trombocitopenia
Non comune Eosinofilia, trombocitopenia, leucopenia, neutropenia
Non nota Agranulocitosi, anemia emolitica
Disturbi del sistema immunitario Non nota Angioedema, anafilassi (vedere paragrafi 4.3 e 4.4)
Patologie del sistema nervoso Comune Cefalea
Non comune Parestesia
Rara Convulsioni (vedere paragrafo 4.4)
Patologie dell’apparatogastrointestinale Comune Diarrea, vomito, nausea, dolore addominale
Non nota Colite associata all’antibiotico (vedere paragrafo 4.4)
Patologie epatobiliari Comune Aumento della transaminasi, aumento delle fosfatasi alcaline ematiche, aumento della lattato deidrogenasi ematica
Non comune Aumento della bilirubina ematica
Patologie della cute e del tessutosottocutaneo Comune Eruzione, prurito
Non comune Orticaria
Non nota Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Steven-Johnson, eritema multiforme
Patologie renali e urinarie Non comune Aumento della creatinina ematica, aumento dell’urea ematica
Patologie sistemiche e condizionirelative alla sede disomministrazione Comune Infiammazione, dolore
Non comune Tromboflebite
Non nota Dolore al sito di iniezione

04.9 Sovradosaggio

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Un relativo sovradosaggio può essere possibile nei pazienti con insufficienza renale se la dose non è aggiustata come descritto nel paragrafo 4.2. L’esperienza limitata al post-marketing indica che, nel caso si verifichino reazioni avverse dopo sovradosaggio, queste rientrino nel profilo delle reazioni avverse descritte nel paragrafo 4.8 e siano generalmente di entità lieve e si risolvano sospendendo o riducendo la dose. Si deve considerare il trattamento sintomatico.

Nei soggetti con normale funzionalità renale, si avrà una rapida eliminazione renale.

L’emodialisi è in grado di rimuovere meropenem ed il suo metabolita.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: antibatterici per uso sistemico, carbapenemici, codice ATC: J01DH02

Meccanismo d’azione

Meropenem esercita la sua attività battericida inibendo la sintesi della parete cellulare nei batteri Gram-positivi e Gram-negativi attraverso il legame con le penicillin-binding proteins (PBPs).

Relazione farmacocinetica/farmacodinamica (PK/PD)

Come con altri agenti antibatterici betalattamici, il periodo di tempo in cui la concentrazione di meropenem si mantiene superiore alla MIC (T > MIC) si è mostrato essere meglio correlato con l’efficacia. Nei modelli preclinici meropenem ha mostrato attività quando le concentrazioni plasmatiche superavano la MIC dell’organismo infettante per circa il 40% dell’intervallo tra le dosi.

Questo dato non è stato stabilito clinicamente.

Meccanismo di resistenza

La resistenza batterica al meropenem può risultare da:

(1) diminuita permeabilità della membrana esterna dei batteri Gram-negativi (dovuta ad una diminuzione della produzione di porine),

(2) ridotta affinità per le PBPs bersaglio,

(3) aumento dell’espressione dei componenti delle pompe di efflusso, e

(4) produzione di betalattamasi che possono idrolizzare i carbapenemi.

Sono stati riportati nell’Unione Europea ceppi localizzati di infezioni dovute a batteri resistenti ai carbapenemi.

Non esiste resistenza crociata a livello del sito bersaglio tra meropenem e agenti quali i chinoloni, gli aminoglicosidi, i macrolidi e classi di tetracicline. Tuttavia, i batteri possono mostrare resistenza ad una o più classi di agenti antibatterici quando il meccanismo coinvolto include l’impermeabilità e/o una/alcune pompa/e di efflusso.

Breakpoints

I breakpoints clinici dello European Committee on Antimicrobial Susceptibility Testing (EUCAST) per la misurazione della MIC sono presentati di seguito.

Breakpoints EUCAST in termini di MIC per meropenem (2009-06-05, v 3.1)

Organismo Sensibile (S) (mg/l) Resistente (R) (mg/l)
Enterobacteriaceae ≤ 2 > 8
Pseudomonas ≤ 2 > 8
Acinetobacter ≤ 2 > 8
Streptococcus gruppi A, B, C, G ≤ 2 >2
Streptococcus pneumoniae¹ ≤ 2 >2
Altri streptococchi 2 2
Enterococcus-
Staphylococcus² Nota ³ Nota ³
Haemophilus influenzae¹ e ≤ 2 >2
Moraxella catarrhalis ≤ 0,25 >0,25
Neisseria meningitidis²,4
Anaerobi Gram-positivi ≤ 2 > 8
Anaerobi Gram-negativi ≤ 2 > 8
Breakpoints non correlati alla specie5 ≤ 2 > 8
¹ I breakpoints di meropenem per Streptococcus pneumoniae Haemophilus influenzae nella meningite sono 0,25/1 mg/l.
² Le colonie con valori di MIC superiori al breakpoint S/I sono rare o non ancora riportate. L’identificazione e i test di sensibilità antimicrobica su tali isolati devono essere ripetuti e se il risultato viene confermato l’isolato deve essere mandato ad un laboratorio di riferimento. Fino a quando il responso clinico non conferma la presenza di isolati con MIC superiore all’attuale breakpoint di resistenza (in corsivo) i microorganismi devono essere considerati come resistenti.
³ La sensibilità degli stafilococchi al meropenem è desunta dalla sensibilità alla meticillina.
4 I breakpoints di meropenem per Neisseria meningitidis riguardano solo la meningite.
5 I breakpoints non correlati alla specie sono stati determinati principalmente sulla base dei dati PK/PD e sono indipendenti dalla distribuzione delle MIC specie specifiche. Devono essere usati solo per specie non citate nella tabella e nelle note a pie pagina.
= Test di sensibilità non raccomandato, poiché la specie rappresenta un target di scarso valore per la terapia con il prodotto medicinale.

La prevalenza di forme di resistenza acquisita può variare geograficamente e con il tempo per selezionate specie ed è auspicabile disporre di informazioni locali sulla resistenza, particolarmente quando si trattano infezioni gravi. Se necessario, quando la diffusione della resistenza a livello locale è tale da mettere in dubbio l’utilità del farmaco in alcuni tipi di infezione, si dovrà consultare un esperto.

La tabella seguente di patogeni elencati è tratta dall’esperienza clinica e dalle linee guida terapeutiche.

Specie comunemente sensibili
Aerobi Gram-positivi
Enterococcus faecalis §
Staphylococcus aureus (sensibile alla meticillina) £
Staphylococcus species (sensibile alla meticillina) compreso Staphylococcus epidermidis
Streptococcus agalactiae (Gruppo B)
Gruppo Streptococcus milleri (S. anginosus, S. constellatus, e S. intermedius)
Streptococcus pneumoniae
Streptococcus pyogenes (Gruppo A)
Aerobi Gram-negativi
Citrobacter freudii
Citrobacter koseri
Enterobacter aerogenes
Enterobacter cloacae
Escherichia coli
Haemophilus influenzae
Klebsiella oxytoca
Klebsiella pneumoniae
Morganella morganii
Neisseria meningitidis
Proteus mirabilis
Proteus vulgaris
Serratia marcescens
Anaerobi Gram-positivi
Clostridium perfringens
Peptoniphilus asaccharolyticus
Peptostreptococcus species (compreso P. micros, P. anaerobius, P. magnus)
Anaerobi Gram-negativi
Bacteroides caccae
Gruppo Bacteroides fragilis
Prevotella bivia
Prevotella disiens
Specie per le quali la resistenza acquisita potrebbe costituire un problema
Aerobi Gram-positivi
Enterococcus faecium § †
Aerobi Gram-negativi
Acinetobacter species
Burkholderia cepacia
Pseudomonas aeruginosa
Organismi intrinsecamente resistenti
Aerobi Gram-negativi
Stenotrophomonas maltophilia
Specie Legionella
Altri micro-organismi
Chlamydophila pneumoniae
Chlamydophila psittaci
Coxiella burnetii
Mycoplasma pneumoniae
§ Specie che mostrano una sensibilità naturale intermedia
£ Tutti gli stafilococchi meticillino-resistenti sono resistenti al meropenem
† Tasso di resistenza ≥ 50% in uno o più Paesi europei.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Nei soggetti sani l’emivita plasmatica media è di circa 1 ora; il volume medio di distribuzione è di circa 0,25 l/kg (11-27 l) e la clearance media è di 287 ml/min con 250 mg, che scende a 205 ml/min con 2 g. Dosi di 500, 1000 e 2000 mg infuse in 30 minuti determinano valori medi di Cmax pari rispettivamente a circa 23, 49 e 115 μg/ml; i corrispondenti valori di AUC sono stati pari a 39,3, 62,3 e 153 μg.h/ml. Dopo infusione di 5 minuti, i valori di Cmax sono di 52 e

112 μg/ml dopo dosi rispettivamente di 500 e 1000 mg. Nei soggetti con normale funzionalità renale dosi multiple somministrate ad intervalli di 8 ore non hanno determinato accumulo di meropenem.

Uno studio condotto su 12 pazienti trattati post-chirurgicamente con 1000 mg di meropenem ad intervalli di 8 ore per infezioni intra-addominali ha mostrato Cmax ed emivita comparabili a quelle dei soggetti normali, ma un volume di distribuzione maggiore di 27 l.

Distribuzione

Il legame medio con le proteine plasmatiche del meropenem è di circa il 2% ed è indipendente dalla concentrazione. Dopo somministrazione rapida (5 minuti o meno) la farmacocinetica è biesponenziale, ma ciò è molto meno evidente dopo 30 minuti di infusione. Si è osservato che il meropenem ha una buona penetrazione nella maggior parte dei fluidi e dei tessuti corporei, inclusi polmoni, secrezioni bronchiali, bile, liquido cerebrospinale, tessuti ginecologici, cute, fascia, muscoli ed essudati peritoneali.

Metabolismo

Il meropenem viene metabolizzato per idrolisi dell’anello betalattamico che genera un metabolita microbiologicamente inattivo. In vitro meropenem mostra

una sensibilità ridotta all’idrolisi della diidropeptidasi-I umana (DHP-I) rispetto a imipenem e non vi è necessità di somministrazione congiunta di un inibitore della DHP-I.

Eliminazione

Il meropenem viene escreto prevalentemente in forma immodificata dai reni; circa il 70% (50 – 75%) della dose viene escreto in forma immodificata nell’arco delle 12 ore. Un ulteriore 28% è rinvenuto come metabolita microbiologicamente inattivo. L’eliminazione fecale rappresenta solo circa il 2% della dose somministrata. La clearance renale misurata e l’effetto del probenecid mostrano che il meropenem è soggetto sia a filtrazione che secrezione tubulare.

Insufficienza renale

La compromissione renale determina valori di AUC plasmatica maggiori ed emivita prolungata per meropenem. Ci sono stati aumenti dell’AUC di 2,4 volte nei pazienti con insufficienza renale moderata (CLCr 33-74 ml/min), di 5 volte nella compromissione grave (CLCr 4-23 ml/min) e di 10 volte nei pazienti emodializzati (CLCr <2 ml/min) rispetto ai soggetti sani (CLCr > 80 ml/min). Anche l’AUC dei metaboliti microbiologicamente inattivi ad anello aperto risulta considerevolmente aumentata nei pazienti con funzionalità renale compromessa. Si raccomanda un aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza renale da moderata a grave (vedere paragrafo 4.2).

Il meropenem viene rimosso dal circolo mediante emodialisi, con una clearance durante emodialisi maggiore di circa 4 volte rispetto ai pazienti anurici.

Insufficienza epatica

Uno studio in pazienti con cirrosi alcolica non ha mostrato effetti correlati all’epatopatia sulla farmacocinetica del meropenem dopo dosi ripetute.

Pazienti adulti

Gli studi farmacocinetici eseguiti nei pazienti non hanno mostrato differenze farmacocinetiche significative rispetto ai soggetti sani con funzione renale equivalente. Un modello di popolazione, sviluppato dai dati relativi a 79 pazienti con infezione intra-addominale o polmonite, ha mostrato una dipendenza del volume centrale sul peso, sulla clearance della creatinina e sull’età.

Pazienti pediatrici

La farmacocinetica nei lattanti e nei bambini con infezioni alle dosi di 10, 20 e 40 mg/kg ha mostrato valori di Cmax vicini a quelli registrati negli adulti dopo dosi di 500, 1000 e 2000 mg rispettivamente. Il confronto ha mostrato una farmacocinetica consistente fra le dosi e le emivite simile a quella osservata negli adulti in tutti i soggetti tranne che nei più giovani (< 6 mesi t½ 1,6 ore). I valori medi di clearance per meropenem erano di 5,8 ml/min/kg (6-12 anni), 6,2 ml/min/kg (2-5 anni), 5,3 ml/min/kg (6-23 mesi) e 4,3 ml/min/kg (2-5 mesi). Circa il 60% della dose viene escreto nelle urine nell’arco delle 12 ore come meropenem, mentre un ulteriore 12% come metabolita. Le concentrazioni di meropenem nel liquido cerebrospinale dei bambini affetti da meningite sono

pari a circa il 20% dei livelli plasmatici concomitanti, sebbene vi sia una significativa variabilità interindividuale.

La farmacocinetica del meropenem nei neonati che necessitavano di trattamento antinfettivo ha mostrato una clearance superiore nei neonati con età cronologica o gestazionale maggiore, con una emivita totale media di 2,9 ore. La simulazione Monte Carlo basata su un modello di popolazione farmacocinetica ha mostrato che un regime posologico di 20 mg/kg ad intervalli di 8 ore ha raggiunto il 60% T>MIC per lo P. aeruginosa nel 95% dei neonati pretermine e per il 91% dei neonati a termine.

Anziani

Gli studi di farmacocinetica in soggetti sani anziani (65-80 anni) hanno mostrato una riduzione della clearance plasmatica, correlata alla riduzione della clearance della creatinina associata all’età, e con una riduzione minore per la clearance non renale. Non è richiesto aggiustamento della dose nei pazienti anziani, tranne in caso di compromissione renale da moderata a grave (vedere paragrafo 4.2).

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Gli studi condotti sull’animale indicano che meropenem è ben tollerato a livello renale. Evidenza istologica di danno renale tubulare si è osservata solo nel topo e nel cane a dosi uguali o superiori a 2000 mg/kg dopo una singola somministrazione ed oltre e nelle scimmie a 500 mg/kg in uno studio a 7 giorni.

Meropenem è generalmente ben tollerato a livello del sistema nervoso centrale. Sono stati osservati degli effetti negli studi di tossicità acuta nei roditori alle dosi superiori a 1000 mg/kg.

La DL50 del meropenem per via endovenosa nei roditori è superiore a 2000 mg/kg.

Negli studi di tossicità per somministrazione ripetuta fino a 6 mesi sono stati osservati solo effetti minori, inclusa una diminuzione dei parametri dei globuli rossi nei cani.

Non c’è stata evidenza di potenziale mutageno in una batteria di test convenzionali e di tossicità a livello riproduttivo e teratogenico negli studi condotti nel ratto fino a 750 mg/kg e nella scimmia fino a 360 mg/kg.

È stato rilevato un aumento degli aborti in uno studio preliminare nella scimmia alla dose di 500 mg/kg.

Non c’è stata evidenza di aumento di sensibilità al meropenem negli animali giovani rispetto agli animali adulti. La formulazione endovenosa è stata ben tollerata negli studi animali.

L’unico metabolita di meropenem ha mostrato negli studi sugli animali un profilo simile di tossicità.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Sodio carbonato anidro

06.2 Incompatibilità

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Questo prodotto medicinale non deve essere miscelato con altri prodotti medicinali fatta eccezione per quelli menzionati al paragrafo 6.6.

06.3 Periodo di validità

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3 anni

Dopo ricostituzione.

Le soluzioni ricostituite per iniezione o infusione endovenosa devono essere usate immediatamente.

L’intervallo di tempo tra l’inizio della ricostituzione e la fine dell’iniezione o infusione endovenosa

non deve superare un’ora.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.

Non congelare la soluzione ricostituita. Tenere il flaconcino nella confezione per proteggerlo dalla luce.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Meropenem Kabi 500 mg

674 mg di polvere in un flaconcino di vetro di tipo III da 20 ml con tappo (gomma bromobutilica con ghiera di alluminio e chiusura di tipo flip off in plastica).

Meropenem Kabi 1000 mg

1348 mg di polvere in un flaconcino di vetro di tipo III da 20 ml con tappo (gomma bromobutilica con ghiera di alluminio e chiusura di tipo flipp off in plastica).

Questo medicinale è disponibile in confezioni da 1 o 10 flaconcini. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Iniezione

Meropenem per uso in bolo endovenoso deve essere ricostituito con acqua sterile per preparazioni iniettabili.

Infusione

Per infusione endovenosa i flaconcini di meropenem possono essere ricostituiti direttamente con una soluzione per infusione di sodio cloruro 0,9% o di glucosio al 5%.

Ogni flaconcino è monouso.

Per la preparazione della soluzione e la somministrazione devono essere impiegate tecniche standard di asepsi.

La soluzione deve essere agitata prima dell’uso.

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Fresenius Kabi Italia s.r.l. Via Camagre, 41

37063 Isola della Scala (Verona)

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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Meropenem Kabi 500 mg 1 flaconcino da 20 ml – AIC n. 039522014

Meropenem Kabi 500 mg 10 flaconcini da 20 ml – AIC n. 039522026

Meropenem Kabi 1000 mg 1 flaconcino da 20 ml – AIC n. 039522038

Meropenem Kabi 1000 mg 10 flaconcini da 20 ml – AIC n. 039522040

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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28 maggio 2012

10.0 Data di revisione del testo

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Ottobre 2012