Pifeltro – Dovarivina: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Pifeltro

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Pifeltro: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Pifeltro 100 mg compresse rivestite con film.

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni compressa rivestita con film contiene 100 mg di doravirina. Eccipiente con effetti noti

Ogni compressa rivestita con film contiene 222 mg di lattosio (come monoidrato).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Compressa rivestita con film

Compressa bianca, di forma ovale, di dimensioni 19,00 mm x 9,50 mm, con impresso il logo dell’azienda e “700” su un lato e liscia sull’altro.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Pifeltro è indicato, in associazione con altri medicinali antiretrovirali, per il trattamento di adulti con infezione da HIV-1 senza evidenza di resistenza, pregressa o attuale, alla classe degli NNRTI (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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La terapia deve essere avviata da un medico esperto nella gestione dell’infezione da HIV. Posologia

La dose raccomandata è di una compressa da 100 mg da assumere per via orale una volta al giorno con o senza cibo.

Aggiustamento della dose

Se Pifeltro è co-somministrato con rifabutina, una compressa da 100 mg di Pifeltro deve essere assunta due volte al giorno (a distanza di circa 12 ore) (vedere paragrafo 4.5).

La co-somministrazione di doravirina con altri induttori moderati del CYP3A non è stata valutata, ma sono attese riduzioni delle concentrazioni di doravirina. Se la co-somministrazione con altri induttori moderati del CYP3A (ad es., dabrafenib, lesinurad, bosentan, tioridazina, nafcillina, modafinil, telotristat etile) non può essere evitata, deve essere assunta una compressa da 100 mg di Pifeltro due volte al giorno (a distanza di circa 12 ore dall’antiretrovirale).

Dose dimenticata

Se il paziente dimentica una dose di Pifeltro entro 12 ore dall’orario abituale di assunzione, il paziente deve assumerla il prima possibile e proseguire con il normale schema posologico. Se il paziente dimentica una dose per più di 12 ore, il paziente non deve assumere la dose dimenticata, ma deve assumere la dose successiva al consueto orario programmato. Il paziente non deve assumere 2 dosi contemporaneamente.

Popolazioni speciali

Anziani

Non sono necessari aggiustamenti della dose di doravirina nei pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2).

Compromissione renale

Non è richiesto alcun aggiustamento della dose di doravirina nei pazienti con compromissione renale lieve, moderata o severa. Doravirina non è stata studiata nei pazienti con malattia renale in stadio terminale e non è stata studiata nei pazienti sottoposti a dialisi (vedere paragrafo 5.2).

Compromissione epatica

Non è richiesto alcun aggiustamento della dose di doravirina nei pazienti con compromissione epatica lieve (Child-Pugh classe A) o moderata (Child-Pugh classe B). Doravirina non è stata studiata nei pazienti con compromissione epatica severa (Child-Pugh classe C). Non è noto se l’esposizione a doravirina aumenta nei pazienti con compromissione epatica severa. Pertanto, si raccomanda cautela quando doravirina viene somministrata nei pazienti con compromissione epatica severa (vedere paragrafo 5.2).

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di doravirina non sono state stabilite nei pazienti di età inferiore a 18 anni. Non ci sono dati disponibili.

Modo di somministrazione

Pifeltro deve essere assunto per via orale, una volta al giorno, con o senza cibo e deglutito intero (vedere paragrafo 5.2).

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

È controindicata la co-somministrazione con medicinali che sono potenti induttori dell’enzima del citocromo P450 CYP3A poiché si prevede che si verifichino diminuzioni significative delle concentrazioni plasmatiche di doravirina, che possono diminuire l’efficacia di Pifeltro (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Questi medicinali, comprendono, ma non sono limitati a:

carbamazepina, oxcarbazepina, fenobarbital, fenitoina

rifampicina, rifapentina

erba di San Giovanni (Hypericum perforatum)

mitotano

enzalutamide

lumacaftor

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Sebbene un’efficace soppressione virale mediante terapia antiretrovirale abbia dimostrato di ridurre notevolmente il rischio di trasmissione sessuale dell’HIV-1, non è possibile escludere un rischio residuo. Si devono prendere precauzioni per prevenire la trasmissione in accordo con le linee guida nazionali.

Sostituzioni a carico degli NNRTI e uso di doravirina

Doravirina non è stata valutata nei pazienti con fallimento virologico pregresso a qualsiasi altra terapia antiretrovirale. Le mutazioni associate agli NNRTI rilevate allo screening rientravano fra i criteri di

esclusione degli studi di Fase IIb/III. Non è stato definito un breakpoint per una riduzione della sensibilità, conseguente a varie sostituzioni a carico degli NNRTI, che sia correlato a una riduzione dell’efficacia clinica (vedere paragrafo 5.1). Non vi è evidenza clinica sufficiente a sostenere l’uso di doravirina nei pazienti con infezione da HIV-1 con evidenza di resistenza alla classe degli NNRTI.

Uso con induttori del CYP3A

Si deve prestare attenzione quando doravirina viene prescritta con medicinali che possono ridurne l’esposizione (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).

Sindrome da riattivazione immunitaria

Nei pazienti trattati con terapia antiretrovirale di combinazione è stata riportata una sindrome da riattivazione immunitaria. Durante la fase iniziale della terapia antiretrovirale di combinazione, i pazienti, il cui sistema immunitario è responsivo, possono sviluppare una risposta infiammatoria a infezioni opportunistiche indolenti o residue (come l’infezione da Mycobacterium avium, il citomegalovirus, la polmonite da Pneumocystis jirovecii [PCP] o la tubercolosi), che possono richiedere una valutazione e un trattamento ulteriori.

Nel contesto della riattivazione immunitaria sono stati segnalati anche disturbi autoimmuni (come la malattia di Graves, l’epatite autoimmune, la polimiosite e la sindrome di Guillain-Barré); tuttavia, il tempo di insorgenza è più variabile e l’esordio può verificarsi molti mesi dopo l’inizio del trattamento.

Lattosio

Le compresse contengono lattosio monoidrato. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Effetti di altri medicinali su doravirina

Doravirina è metabolizzata principalmente dal CYP3A e i medicinali che inducono o inibiscono il CYP3A possono influenzare la clearance di doravirina (vedere paragrafo 5.2). Doravirina non deve essere somministrata in concomitanza con medicinali che sono potenti induttori dell’enzima CYP3A poiché si prevede che si verifichino diminuzioni significative delle concentrazioni plasmatiche di doravirina, che possono diminuire l’efficacia di doravirina (vedere paragrafi 4.3 e 5.2).

La co-somministrazione con l’induttore moderato del CYP3A rifabutina riduceva le concentrazioni di doravirina (vedere Tabella 1). Quando doravirina viene somministrata in concomitanza con rifabutina, la dose di doravirina deve essere aumentata a 100 mg due volte al giorno (le dosi devono essere assunte a distanza di circa 12 ore) (vedere paragrafo 4.2).

La co-somministrazione di doravirina con altri induttori moderati del CYP3A non è stata valutata, ma sono attese riduzioni delle concentrazioni di doravirina. Se la co-somministrazione con altri induttori moderati del CYP3A (ad es., dabrafenib, lesinurad, bosentan, tioridazina, nafcillina, modafinil, telotristat etile) non può essere evitata, la dose di doravirina deve essere aumentata a 100 mg due volte al giorno (le dosi devono essere assunte a distanza di circa 12 ore) (vedere paragrafo 4.2).

La co-somministrazione di doravirina e medicinali inibitori del CYP3A può determinare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di doravirina. Tuttavia, non è richiesto alcun aggiustamento della dose quando doravirina viene somministrata in concomitanza con gli inibitori del CYP3A.

Effetti di doravirina su altri medicinali

È improbabile che doravirina alla dose di 100 mg una volta al giorno produca un effetto clinicamente rilevante sulle concentrazioni plasmatiche dei medicinali il cui assorbimento e/o la cui eliminazione dipendono da proteine di trasporto o che vengono metabolizzati da enzimi del CYP.

Tuttavia, la co-somministrazione di doravirina e il substrato sensibile del CYP3A midazolam ha determinato una diminuzione dell’esposizione di midazolam del 18 %, suggerendo che doravirina può

essere un debole induttore del CYP3A. Pertanto, si deve prestare attenzione quando doravirina viene somministrata in concomitanza con medicinali che sono substrati sensibili del CYP3A che hanno anche una ristretta finestra terapeutica (ad es., tacrolimus e sirolimus).

Tabella delle interazioni

La Tabella 1 mostra le interazioni stabilite e altre interazioni potenziali con doravirina, ma l’elenco non è completo (l’aumento è indicato come “”, la diminuzione è indicata come “↓” e nessuna variazione è indicata come “↔”).

Tabella 1: Interazioni di doravirina con altri medicinali

Medicinale per area terapeutica Effetti sui livelli del
medicinale, rapporto della media geometrica (IC 90 %)*
Raccomandazione relativa alla
co-somministrazione con doravirina
Medicinali che riducono l’acidità
antiacido (idrossido di alluminio e magnesio in sospensione orale)
(20 mL SD,
doravirina 100 mg SD)
↔ doravirina
AUC 1,01 (0,92; 1,11)
Cmax 0,86 (0,74; 1,01)
C24 1,03 (0,94; 1,12)
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
pantoprazolo (40 mg QD,
doravirina 100 mg SD)
 doravirina
AUC 0,83 (0,76; 0,91)
Cmax 0,88 (0,76; 1,01)
C24 0,84 (0,77; 0,92)
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
omeprazolo Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↔ doravirina
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
Inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina
lisinopril Interazione non studiata.
Effetto atteso:
lisinopril
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
Antiandrogeni
enzalutamide Interazione non studiata.
Effetto atteso:
 doravirina
(Induzione del CYP3A)
La co-somministrazione è controindicata.
Antibiotici
nafcillina Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↓ doravirina
(Induzione del CYP3A)
La co-somministrazione deve essere evitata.
Se la co- somministrazione non può essere evitata, una compressa di doravirina deve essere assunta due volte al giorno (a distanza di circa

12 ore).

Anticonvulsivanti
carbamazepina oxcarbazepina fenobarbital fenitoina Interazione non studiata.
Effetto atteso:
 doravirina
(Induzione del CYP3A)
La co-somministrazione è controindicata.
Medicinale per area terapeutica Effetti sui livelli del
medicinale, rapporto della media geometrica (IC 90 %)*
Raccomandazione relativa alla co-somministrazione con
doravirina
Antidiabetici
metformina (1.000 mg SD,
doravirina 100 mg QD)
metformina
AUC 0,94 (0,88; 1,00)
Cmax 0,94 (0,86; 1,03)
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
canagliflozin liraglutide sitagliptin Interazione non studiata.
Effetto atteso:
canagliflozin
liraglutide
sitagliptin
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
Antidiarroici
telotristat etile Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↓ doravirina
(Induzione del CYP3A)
La co-somministrazione deve essere evitata.
Se la co- somministrazione non può essere evitata, una compressa di doravirina deve essere assunta due
volte al giorno (a distanza di circa 12 ore).
Agenti antigottosi e uricosurici
lesinurad Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↓ doravirina
(Induzione del CYP3A)
La co-somministrazione deve essere evitata.
Se la co- somministrazione non può essere evitata, una compressa di doravirina deve essere assunta due volte al giorno (a distanza di circa

12 ore).

Antimicobatterici
rifampicina in dose singola (600 mg SD,
doravirina 100 mg SD)
rifampicina in dose multipla (600 mg QD,
doravirina 100 mg SD)
↔ doravirina
AUC 0,91 (0,78; 1,06)
Cmax 1,40 (1,21; 1,63)
C24 0,90 (0,80; 1,01)
 doravirina
AUC 0,12 (0,10; 0,15)
Cmax 0,43 (0,35; 0,52)
C24 0,03 (0,02; 0,04)
(Induzione del CYP3A)
La co-somministrazione è controindicata.
rifapentina Interazione non studiata.
Effetto atteso:
 doravirina
(Induzione del CYP3A)
La co-somministrazione è controindicata.
rifabutina (300 mg QD,
doravirina 100 mg SD)
 doravirina
AUC 0,50 (0,45; 0,55)
Cmax 0,99 (0,85; 1,15)
C24 0,32 (0,28; 0,35)
(Induzione del CYP3A)
Se doravirina viene co- somministrata con rifabutina, la dose di doravirina deve essere aumentata a 100 mg due volte al
giorno (a distanza di circa 12 ore).
Medicinale per area terapeutica Effetti sui livelli del
medicinale, rapporto della media geometrica (IC 90 %)*
Raccomandazione relativa alla co-somministrazione con
doravirina
Antineoplastici
mitotano Interazione non studiata.
Effetto atteso:
 doravirina
(Induzione del CYP3A)
La co-somministrazione è controindicata.
Antipsicotici
tioridazina Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↓ doravirina
(Induzione del CYP3A)
La co-somministrazione deve essere evitata.
Se la co- somministrazione non può essere evitata, una compressa di doravirina deve essere assunta due
volte al giorno (a distanza di circa 12 ore).
Antifungini azolici
ketoconazolo (400 mg QD,
doravirina 100 mg SD)
 doravirina
AUC 3,06 (2,85; 3,29)
Cmax 1,25 (1,05; 1,49)
C24 2,75 (2,54; 2,98)
(Inibizione del CYP3A)
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
fluconazolo itraconazolo posaconazolo voriconazolo Interazione non studiata.
Effetto atteso:
 doravirina
(Inibizione del CYP3A4)
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
Calcioantagonisti
diltiazem verapamil Interazione non studiata.
Effetto atteso:
 doravirina (Inibizione del CYP3A)
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
Trattamento della fibrosi cistica
lumacaftor Interazione non studiata.
Effetto atteso:
 doravirina
(Induzione del CYP3A)
La co-somministrazione è controindicata.
Antagonisti del recettore per l’endotelina
bosentan Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↓ doravirina
(Induzione del CYP3A)
La co-somministrazione deve essere evitata.
Se la co- somministrazione non può essere evitata, una compressa di doravirina deve essere assunta due
volte al giorno (a distanza di circa 12 ore).
Medicinale per area terapeutica Effetti sui livelli del
medicinale, rapporto della media geometrica (IC 90 %)*
Raccomandazione relativa alla co-somministrazione con
doravirina
Agenti antivirali per l’epatite C
elbasvir + grazoprevir
(50 mg elbasvir QD + 200 mg grazoprevir QD,
doravirina 100 mg QD)
 doravirina
AUC 1,56 (1,45; 1,68)
Cmax 1,41 (1,25; 1,58)
C24 1,61 (1,45; 1,79)
(Inibizione del CYP3A)
↔ elbasvir
AUC 0,96 (0,90; 1,02)
Cmax 0,96 (0,91; 1,01)
C24 0,96 (0,89; 1,04)
↔ grazoprevir
AUC 1,07 (0,94; 1,23)
Cmax 1,22 (1,01; 1,47)
C24 0,90 (0,83; 0,96)
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
ledipasvir + sofosbuvir
(90 mg ledipasvir SD + 400 mg sofosbuvir SD,
doravirina 100 mg SD)
 doravirina
AUC 1,15 (1,07; 1,24)
Cmax 1,11 (0,97; 1,27)
C24 1,24 (1,13; 1,36)
↔ ledipasvir
AUC 0,92 (0,80; 1,06)
Cmax 0,91 (0,80; 1,02)
sofosbuvir
AUC 1,04 (0,91; 1,18)
Cmax 0,89 (0,79; 1,00)
↔ GS-331007
AUC 1,03 (0,98; 1,09)
Cmax 1,03 (0,97; 1,09)
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
sofosbuvir/velpatasvir Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↔ doravirina
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
sofosbuvir Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↔ doravirina
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
daclatasvir Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↔ doravirina
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e dasabuvir+/-ritonavir Interazione non studiata.
Effetto atteso:
 doravirina
(Inibizione del CYP3A da parte di ritonavir)
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
Medicinale per area terapeutica Effetti sui livelli del
medicinale, rapporto della media geometrica (IC 90 %)*
Raccomandazione relativa alla co-somministrazione con
doravirina
dasabuvir Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↔ doravirina
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
glecaprevir, pibrentasvir Interazione non studiata.
Effetto atteso:
 doravirina (Inibizione del CYP3A)
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
ribavirina Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↔ doravirina
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
Integratori a base di erbe
Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) Interazione non studiata.
Effetto atteso:
 doravirina
(Induzione del CYP3A)
La co-somministrazione è controindicata.
Agenti antivirali per HIV
Inibitori di fusione e di ingresso
enfuvirtide Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↔ doravirina
enfuvirtide
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
maraviroc Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↔ doravirina
maraviroc
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
Inibitori della proteasi
inibitori della proteasi potenziati con ritonavir5 (atazanavir, darunavir, fosamprenavir, indinavir, lopinavir, saquinavir, tipranavir) Interazione non studiata.
Effetto atteso:
 doravirina (Inibizione del CYP3A)
↔ inibitori della proteasi potenziati
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
inibitori della proteasi potenziati con cobicistat (darunavir, atazanavir) Interazione non studiata.
Effetto atteso:
 doravirina (Inibizione del CYP3A)
↔ inibitori della proteasi potenziati
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
Medicinale per area terapeutica Effetti sui livelli del
medicinale, rapporto della media geometrica (IC 90 %)*
Raccomandazione relativa alla co-somministrazione con
doravirina
Inibitori dell’integrasi
dolutegravir (50 mg QD,
doravirina 200 mg QD)
↔ doravirina
AUC 1,00 (0,89; 1,12)
Cmax 1,06 (0,88; 1,28)
C24 0,98 (0,88; 1,09)
dolutegravir
AUC 1,36 (1,15; 1,62)
Cmax 1,43 (1,20; 1,71)
C24 1,27 (1,06; 1,53)
(Inibizione del BCRP)
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
raltegravir Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↔ doravirina
raltegravir
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
elvitegravir potenziato con ritonavir5 Interazione non studiata.
Effetto atteso:
 doravirina (Inibizione del CYP3A)
↔ elvitegravir
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
elvitegravir potenziato con cobicistat Interazione non studiata.
Effetto atteso:
 doravirina (Inibizione del CYP3A)
↔ elvitegravir
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
Inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa
tenofovir disoproxil (245 mg QD,
doravirina 100 mg SD)
↔ doravirina
AUC 0,95 (0,80; 1,12)
Cmax 0,80 (0,64; 1,01)
C24 0,94 (0,78; 1,12)
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
lamivudina + tenofovir disoproxil
(300 mg lamivudina SD + 245 mg tenofovir disoproxil SD,
doravirina 100 mg SD)
↔ doravirina
AUC 0,96 (0,87; 1,06)
Cmax 0,97 (0,88; 1,07)
C24 0,94 (0,83; 1,06)
lamivudina
AUC 0,94 (0,88; 1,00)
Cmax 0,92 (0,81; 1,05)
↔ tenofovir
AUC 1,11 (0,97; 1,28)
Cmax 1,17 (0,96; 1,42)
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
abacavir Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↔ doravirina
abacavir
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
Medicinale per area terapeutica Effetti sui livelli del
medicinale, rapporto della media geometrica (IC 90 %)*
Raccomandazione relativa alla co-somministrazione con
doravirina
emtricitabina Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↔ doravirina
emtricitabina
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
tenofovir alafenamide Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↔ doravirina
↔ tenofovir alafenamide
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
Immunosoppressori
tacrolimus sirolimus Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↔ doravirine
tacrolimus, sirolimus (Induzione del CYP3A)
Monitorare le concentrazioni plasmatiche di tacrolimus e sirolimus poiché può essere necessario l’aggiustamento della dose di questi agenti.
Inibitori della chinasi
dabrafenib Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↓ doravirina
(Induzione del CYP3A)
La co-somministrazione deve essere evitata.
Se la co- somministrazione non può essere evitata, una compressa di doravirina deve essere assunta due volte al giorno (a distanza di circa

12 ore).

Analgesici oppioidi
metadone
20-200 mg QD in dose personalizzata, doravirina 100 mg QD
 doravirina
AUC 0,74 (0,61; 0,90)
Cmax 0,76 (0,63; 0,91)
C24 0,80 (0,63; 1,03)
↔ R-metadone
AUC 0,95 (0,90; 1,01)
Cmax 0,98 (0,93; 1,03)
C24 0,95 (0,88; 1,03)
↔ S-metadone
AUC 0,98 (0,90; 1,06)
Cmax 0,97 (0,91; 1,04)
C24 0,97 (0,86; 1,10)
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
buprenorfina naloxone Interazione non studiata.
Effetto atteso:
buprenorfina
naloxone
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
Medicinale per area terapeutica Effetti sui livelli del
medicinale, rapporto della media geometrica (IC 90 %)*
Raccomandazione relativa alla co-somministrazione con
doravirina
Contraccettivi orali
0,03 mg etinilestradiolo/ 0,15 mg levonorgestrel SD, doravirina 100 mg QD etinilestradiolo AUC 0,98 (0,94; 1,03)
Cmax 0,83 (0,80; 0,87)
levonorgestrel
AUC 1,21 (1,14; 1,28)
Cmax 0,96 (0,88; 1,05)
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
norgestimato/etinilestradiolo Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↔ norgestimato/etinilestradiolo
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
Potenziatori farmacocinetici
ritonavir
(100 mg BID,
doravirina 50 mg SD)
 doravirina
AUC 3,54 (3,04; 4,11)
Cmax 1,31 (1,17; 1,46)
C24 2,91 (2,33; 3,62)
(Inibizione del CYP3A)
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
cobicistat Interazione non studiata.
Effetto atteso:
 doravirina (Inibizione del CYP3A)
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
Psicostimolanti
modafinil Interazione non studiata.
Effetto atteso:
↓ doravirina
(Induzione del CYP3A)
La co-somministrazione deve essere evitata.
Se la co- somministrazione non può essere evitata, una compressa di doravirina deve essere assunta due volte al giorno (a distanza di circa

12 ore).

Sedativi/ipnotici
midazolam (2 mg SD,
doravirina 120 mg QD)
 midazolam
AUC 0,82 (0,70; 0,97)
Cmax 1,02 (0,81; 1,28)
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
Statine
atorvastatina (20 mg SD,
doravirina 100 mg QD)
atorvastatina
AUC 0,98 (0,90; 1,06)
Cmax 0,67 (0,52; 0,85)
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
rosuvastatina simvastatina Interazione non studiata.
Effetto atteso:
rosuvastatina
simvastatina
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
 = aumento, ↓ = riduzione, ↔ = nessuna variazione
IC = intervallo di confidenza; SD = dose singola; QD = una volta al giorno; BID = due volte al giorno
*AUC0-
per dose singola, AUC0-24 per una volta al giorno.
†Interazione valutata soltanto con ritonavir.

04.6 Gravidanza e allattamento

Indice

Gravidanza

I dati relativi all’uso di doravirina in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.

Registro delle gravidanze con antiretrovirali

Al fine di monitorare gli esiti materno-fetali delle pazienti esposte a medicinali antiretrovirali in corso di gravidanza, è stato istituito un registro delle gravidanze delle pazienti in terapia con antiretrovirali. I medici sono invitati a registrare le pazienti in questo registro.

Gli studi con doravirina sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

A scopo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di doravirina durante la gravidanza. Allattamento

Non è noto se doravirina sia escreta nel latte materno. Dati farmacodinamici/tossicologici disponibili

in animali hanno mostrato l’escrezione di doravirina nel latte (vedere paragrafo 5.3).

A causa della possibilità di trasmissione dell’HIV-1 e della possibilità di reazioni avverse gravi nei lattanti, alle madri deve essere data istruzione di non allattare se stanno assumendo Pifeltro.

Fertilità

Non sono disponibili dati nell’uomo sull’effetto di doravirina sulla fertilità. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi di doravirina sulla fertilità a livelli di esposizione superiori a quelli ottenuti nell’uomo alla dose clinica raccomandata (vedere paragrafo 5.3).

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Indice

Pifeltro può alterare lievemente la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. I pazienti devono essere informati che sono stati riportati stanchezza, capogiro e sonnolenza durante il trattamento con doravirina (vedere paragrafo 4.8). Questo aspetto deve essere tenuto in considerazione ai fini della valutazione della capacità del paziente di guidare veicoli o usare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

Indice

Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse più frequentemente riportate, considerate possibilmente o probabilmente correlate a doravirina, sono state nausea (4 %) e cefalea (3 %).

Tabella riassuntiva delle reazioni avverse

Le reazioni avverse con sospetta (almeno possibile) relazione al trattamento sono elencate di seguito in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza. All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di gravità decrescente. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000,

< 1/100) o raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000).

Tabella 2: Tabella riassuntiva delle reazioni avverse associate a doravirina usata in associazione con altri antiretrovirali

Frequenza Reazioni avverse
Infezioni ed infestazioni
Raro esantema pustoloso
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non comune ipofosfatemia
Raro ipomagnesiemia
Frequenza Reazioni avverse
Disturbi psichiatrici
Comune sogni anormali, insonnia1
Non comune incubo, depressione2, ansia3, irritabilità, stato
confusionale, ideazione suicidaria
Raro aggressività, allucinazione, disturbo
dell’adattamento, umore alterato, sonnambulismo
Patologie del sistema nervoso
Comune cefalea, capogiro, sonnolenza
Non comune disturbo dell’attenzione, compromissione della memoria, parestesia, ipertonia, scarsa qualità del
sonno
Patologie vascolari
Non comune ipertensione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Raro dispnea, ipertrofia delle tonsille
Patologie gastrointestinali
Comune nausea, diarrea, flatulenza, dolore addominale4,
vomito
Non comune stipsi, fastidio addominale5, distensione
addominale, dispepsia, feci molli6, disturbo della motilità gastrointestinale7
Raro tenesmo rettale
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune eruzione cutanea8
Non comune prurito
Raro dermatite allergica, rosacea
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non comune mialgia, artralgia
Raro dolore muscoloscheletrico
Patologie renali e urinarie
Raro lesione traumatica renale acuta, patologia renale,
calcolo urinario, nefrolitiasi
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune stanchezza
Non comune astenia, malessere
Raro dolore toracico, brividi, dolore, sete
Esami diagnostici
Comune alanina aminotransferasi aumentata9
Non comune lipasi aumentata, aspartato aminotransferasi
aumentata, amilasi aumentata, emoglobina diminuita
Raro creatinfosfochinasi ematica aumentata

1insonnia comprende: insonnia, insonnia iniziale e disturbo del sonno

2depressione comprende: depressione, umore depresso, depressione maggiore e disturbo depressivo persistente

3ansia comprende: ansia e disturbo ansioso generalizzato

4dolore addominale comprende: dolore addominale e dolore addominale superiore

5fastidio addominale comprende: fastidio addominale e fastidio epigastrico

6feci molli comprendono: feci molli e feci anormali

7disturbo della motilità gastrointestinale comprende: disturbo della motilità gastrointestinale e movimenti intestinali frequenti

8eruzione cutanea comprende: eruzione cutanea, eruzione cutanea maculare, eruzione cutanea eritematosa, eruzione cutanea generalizzata, eruzione cutanea maculo-papulare, eruzione cutanea papulare e orticaria

9alanina aminotransferasi aumentata comprende: alanina aminotransferasi aumentata e danno epatocellulare

Sindrome da riattivazione immunitaria

In pazienti affetti da HIV con deficienza immunitaria severa al momento dell’inizio della terapia antiretrovirale di combinazione (CART), può insorgere una reazione infiammatoria a infezioni opportunistiche asintomatiche o residuali. Sono stati riportati anche disturbi autoimmuni (come la malattia di Graves e l’epatite autoimmune); tuttavia, il tempo di insorgenza registrato è più variabile e questi eventi possono verificarsi molti mesi dopo l’inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.4).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il

sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

04.9 Sovradosaggio

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Non sono disponibili informazioni sui potenziali segni e sintomi acuti di sovradosaggio con doravirina.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: antivirali per uso sistemico, codice ATC: J05AG06 Meccanismo d’azione

Doravirina è un piridinone con funzione di inibitore non nucleosidico della trascrittasi inversa

dell’HIV-1 che inibisce la replicazione dell’HIV-1 mediante inibizione non competitiva della trascrittasi inversa (RT) dell’HIV-1. Doravirina non inibisce le DNA polimerasi α e ß cellulari umane e la DNA polimerasi γ mitocondriale.

Attività antivirale in coltura cellulare

Doravirina ha dimostrato un valore EC50 di 12,0 ± 4,4 nM contro ceppi di laboratorio HIV-1 wild-type quando testata in presenza del 100 % di siero umano normale, utilizzando cellule reporter MT4-GFP. Doravirina ha dimostrato attività antivirale nei confronti della maggior parte degli isolati primari di HIV-1 (A, A1, AE, AG, B, BF, C, D, G, H) con valori di EC50 compresi tra 1,2 nM e 10,0 nM.

Attività antivirale in associazione con altri medicinali antivirali per l’HIV

L’attività antivirale di doravirina non era antagonistica quando associata con gli NNRTI delavirdina, efavirenz, etravirina, nevirapina o rilpivirina, con gli NRTI abacavir, didanosina, emtricitabina, lamivudina, stavudina, tenofovir disoproxil o zidovudina, con gli inibitori della proteasi darunavir o indinavir, con l’inibitore della fusione enfuvirtide, con l’antagonista del co-recettore CCR5 maraviroc o con l’inibitore dell’integrasi raltegravir.

Resistenza

In coltura cellulare

Sono stati selezionati ceppi resistenti a doravirina in coltura cellulare a partire da HIV-1 wild-type di varie origini e vari sottotipi, nonché da HIV-1 resistente agli NNRTI. Le sostituzioni di aminoacidi emerse, osservate nella RT, includevano: V106A, V106M, V106I, V108I, F227L, F227C, F227V, H221Y, M230I, L234I, P236L e Y318F. Nello studio in vitro non sono state selezionate mutazioni comuni di resistenza agli NNRTI (K103N, Y181C). La V106A (con un fold change di circa 19) si è manifestata come sostituzione iniziale nel sottotipo B del virus, e la V106A o M nel sottotipo A e C del virus. Successivamente sono emerse le sostituzioni F227(L/C/V) o L234I in aggiunta alla sostituzione V106 (doppi mutanti con un fold change > 100).

Negli studi clinici

Soggetti adulti naïve al trattamento

Gli studi di Fase III, DRIVE-FORWARD e DRIVE-AHEAD, includevano pazienti non trattati in precedenza (n = 747) in cui le seguenti sostituzioni degli NNRTI erano parte dei criteri di esclusione: L100I, K101E, K101P, K103N, K103S, V106A, V106I, V106M, V108I, E138A, E138G, E138K, E138Q, E138R, V179L, Y181C, Y181I, Y181V, Y188C, Y188H, Y188L, G190A, G190S, H221Y, L234I, M230I, M230L, P225H, F227C, F227L, F227V.

La resistenza de novo, di seguito riportata, è stata osservata nel sottogruppo per l’analisi di resistenza (soggetti con HIV-1 RNA superiore a 400 copie/mL al fallimento virologico o all’interruzione precoce dello studio e con dati sulla resistenza).

Tabella 3: Sviluppo della resistenza fino alla settimana 96 nella popolazione in studio secondo l’analisi del protocollo definito al fallimento virologico + all’interruzione precoce

DRIVE-FORWARD DRIVE-AHEAD
DOR + NRTI* (383) DRV + r + NRTI*
(383)
DOR/TDF/3TC (364) EFV/TDF/FTC (364)
Genotipo effettuato con successo, n 15 18 32 33
Resistenza genotipica a
DOR o controllo (DRV o EFV) 2 (DOR) 0 (DRV) 8 (DOR) 14 (EFV)
Struttura NRTI 2** 0 6 5
M184I/V da solo 2 0 4 4
K65R da solo 0 0 1 0
K65R + M184I/V 0 0 1 1
*NRTI nel braccio DOR: FTC/TDF (333) o ABC/3TC (50); NRTI nel braccio DRV+r: FTC/TDF (335) o ABC/3TC (48)
**I soggetti hanno ricevuto FTC/TDF
ABC = abacavir; FTC = emtricitabina; DRV = darunavir; r = ritonavir

Le sostituzioni di resistenza associate a doravirina emerse nella RT includevano una o più delle seguenti: A98G, V106I, V106A, V106M/T, Y188L, H221Y, P225H, F227C, F227C/R e Y318Y/F.

Soggetti adulti con soppressione virologica

Lo studio DRIVE-SHIFT ha incluso pazienti con soppressione virologica (N = 670) senza anamnesi di fallimento del trattamento (vedere paragrafo “Esperienza clinica”). Un’assenza documentata di resistenza genotipica (prima di iniziare la prima terapia) a doravirina, lamivudina e tenofovir è stata parte dei criteri di inclusione per i pazienti che passavano da un regime a base di PI o INI. Le sostituzioni NNRTI di esclusione sono state quelle sopra elencate (studi DRIVE-FORWARD e DRIVE-AHEAD), ad eccezione delle sostituzioni RT K103N, G190A e Y181C (accettate nello studio DRIVE-SHIFT). La documentazione dell’analisi genotipica della resistenza pre-trattamento non è stata richiesta per i pazienti che passavano da un regime a base di NNRTI.

Nello studio clinico DRIVE-SHIFT, nessun soggetto ha sviluppato resistenza genotipica o fenotipica a DOR, 3TC o TDF durante le 48 settimane iniziali (passaggio immediato, N = 447) o le 24 settimane (passaggio ritardato, N = 209) di trattamento con DOR/3TC/TDF. Un soggetto ha sviluppato la mutazione RT M184M/I e resistenza fenotipica a 3TC e FTC durante il trattamento con il regime al basale. Nessuno dei 24 soggetti (11 nel gruppo di passaggio immediato, 13 nel gruppo di passaggio ritardato) con mutazioni NNRTI al basale (RT K103N, G190A o Y181C) ha presentato fallimento virologico fino alla Settimana 48 o al momento dell’interruzione del trattamento.

Resistenza crociata

Doravirina è stata valutata in un numero limitato di pazienti con resistenza agli NNRTI (K103N n = 7, G190A n = 1); alla settimana 48 tutti i pazienti presentavano una soppressione virologica

< 40 copie/mL. Non è stato definito un breakpoint per una riduzione della sensibilità, conseguente a varie sostituzioni a carico degli NNRTI, che sia correlato a una riduzione dell’efficacia clinica.

I ceppi di laboratorio dell’HIV-1 che ospitano le comuni mutazioni associate a NNRTI K103N, Y181C o le sostituzioni K103N/Y181C nella RT presentano una riduzione della sensibilità a doravirina di 3 volte inferiore rispetto al virus wild-type, quando valutati in presenza del 100 % di siero normale umano. Negli studi in vitro doravirina è stata in grado di sopprimere le seguenti sostituzioni associate agli NNRTI: K103N, Y181C e G190A a concentrazioni clinicamente rilevanti.

Un gruppo di 96 diversi isolati clinici contenenti mutazioni associate agli NNRTI è stato valutato per la sensibilità a doravirina in presenza del 10 % di siero bovino fetale. Gli isolati clinici che contengono la sostituzione Y188L o le sostituzioni V106 in associazione a A98G, H221Y, P225H, F227C o Y318F hanno evidenziato una ridotta sensibilità a doravirina di 100 volte superiore. Le altre sostituzioni associate agli NNRTI stabilite hanno determinato un fold change pari a 5-10 (G190S (5,7), K103N/P225H (7,9), V108I/Y181C (6,9), Y181V (5,1)). Non è nota la rilevanza clinica di una riduzione della sensibilità di 5-10 volte.

Le sostituzioni associate alla resistenza a doravirina emerse durante il trattamento possono conferire resistenza crociata a efavirenz, rilpivirina, nevirapina ed etravirina. Dei 7 soggetti che hanno sviluppato livelli elevati di resistenza a doravirina negli studi registrativi, 6 soggetti hanno sviluppato resistenza fenotipica a EFV e nevirapina, 3 soggetti a rilpivirina e 2 soggetti hanno sviluppato resistenza parziale a etravirina sulla base del test Monogram Phenosense.

Esperienza clinica

Soggetti adulti naïve al trattamento

L’efficacia di doravirina si basa sull’analisi dei dati raccolti nell’arco di 96 settimane in due studi clinici di Fase III, randomizzati, multicentrici, in doppio cieco, con controllo attivo (DRIVE- FORWARD e DRIVE-AHEAD) in soggetti con infezione da HIV-1 naïve al trattamento antiretrovirale (n = 1.494). Per le sostituzioni associate agli NNRTI che erano parte dei criteri di esclusione, fare riferimento al paragrafo “Resistenza”.

Nello studio DRIVE-FORWARD, 766 soggetti sono stati randomizzati a ricevere almeno 1 dose di doravirina 100 mg o darunavir + ritonavir 800+100 mg una volta al giorno, ciascuno in associazione a emtricitabina/tenofovir disoproxil (FTC/TDF) o abacavir/lamivudina (ABC/3TC) selezionati dallo sperimentatore. Al basale, l’età mediana dei soggetti è stata di 33 anni (range 18-69 anni), l’86 % aveva una conta di cellule T CD4 > 200 cellule/mm3, l’84 % era di sesso maschile, il 27 % era di razza non bianca, il 4 % aveva co-infezione da virus dell’epatite B e/o C, il 10 % aveva un’anamnesi di AIDS, il 20 % aveva HIV-1 RNA superiore a 100.000 copie/mL, il 13 % era trattato con ABC/3TC e l’87 % era trattato con FTC/TDF; tali caratteristiche erano simili nei gruppi di trattamento.

Nello studio DRIVE-AHEAD, 728 soggetti sono stati randomizzati a ricevere almeno 1 dose di doravirina/lamivudina/tenofovir disoproxil 100/300/245 mg (DOR/3TC/TDF) oppure efavirenz/emtricitabina/tenofovir disoproxil (EFV/FTC/TDF) una volta al giorno. Al basale, l’età mediana dei soggetti è stata di 31 anni (range 18-70 anni), l’85 % era di sesso maschile, il 52 % era di razza non bianca, il 3 % aveva co-infezione da epatite B o C, il 14 % aveva un’anamnesi di AIDS, il 21 % aveva HIV-1 RNA > 100.000 copie/mL e il 12 % aveva una conta di cellule T CD4

< 200 cellule/mm3; tali caratteristiche erano simili nei gruppi di trattamento.

Nella Tabella 4 sono riassunti i risultati degli studi DRIVE-FORWARD e DRIVE-AHEAD alla settimana 48 e 96. I regimi a base di doravirina hanno dimostrato un’efficacia coerente tra fattori demografici e prognostici al basale.

Tabella 4: Risposta di efficacia (< 40 copie/mL, approccio Snapshot) negli studi registrativi

DRIVE-FORWARD DRIVE-AHEAD
DOR + 2 NRTI (383) DRV + r + 2 NRTI (383) DOR/3TC/TDF (364) EFV/FTC/TDF (364)
Settimana 48 83 % 79 % 84 % 80 %
Differenza (IC 95 %) 4,2 % (-1,4%; 9,7 %) 4,1 % (-1,5 %; 9,7 %)
Settimana 96* 72 % (N = 379) 64 % (N = 376) 76 % (N = 364) 73 % (N = 364)
Differenza (IC 95 %) 7,6 % (1,0 %; 14,2 %) 3,3 % (-3,1 %; 9,6 %)
Risultato alla settimana 48 (< 40 copie/mL) per fattori al basale
HIV-1 RNA copie/mL
≤ 100.000 256/285 (90 %) 248/282 (88 %) 251/277 (91 %) 234/258 (91 %)
> 100.000 63/79 (80 %) 54/72 (75 %) 54/69 (78 %) 56/73 (77 %)
Conta CD4, cellule/µL
≤ 200 34/41 (83 %) 43/61 (70 %) 27/42 (64 %) 35/43 (81 %)
> 200 285/323 (88 %) 260/294 (88 %) 278/304 (91 %) 255/288 (89 %)
Terapia di base con gli NRTI
TDF/FTC 276/316 (87 %) 267/312 (86 %) NA
ABC/3TC 43/48 (90 %) 36/43 (84 %)
Sottotipo virale
B 222/254 (87 %) 219/255 (86 %) 194/222 (87 %) 199/226 (88 %)
non-B 97/110 (88 %) 84/100 (84 %) 109/122 (89 %) 91/105 (87 %)
Variazione media di CD4 rispetto al basale
Settimana 48 193 186 198 188
Settimana 96 224 207 238 223

*Per la settimana 96, alcuni soggetti con HIV-1 RNA mancante sono stati esclusi dall’analisi.

Lo studio P007 è stato uno studio clinico di Fase IIb su soggetti adulti con infezione da HIV-1 naïve al trattamento antiretrovirale (n = 340). Nella Parte I, i soggetti sono stati randomizzati a ricevere una delle 4 dosi di doravirina o EFV, ciascuna in associazione a FTC/TDF. Dopo la settimana 24, tutti i soggetti randomizzati a ricevere doravirina sono passati al trattamento con (o hanno proseguito il trattamento con) doravirina 100 mg. Altri soggetti sono stati randomizzati nella Parte II a ricevere doravirina 100 mg o EFV, ciascuno in associazione a FTC/TDF. In entrambe le parti dello studio clinico, doravirina ed EFV sono stati somministrati in cieco, mentre FTC/TDF sono stati somministrati in aperto.

Tabella 5: Risposta di efficacia alla settimana 24 (approccio Snapshot)

Doravirina 25 mg Doravirina 50 mg Doravirina 100 mg Doravirina 200 mg Efavirenz 600 mg
(N=40)
n (%)
(N=43)
n (%)
(N=42)
n (%)
(N=41)
n (%)
(N=42)
n (%)
HIV-1 RNA < 40 copie/mL 32 (80) 32 (74) 30 (71) 33 (80) 27 (64)
Differenze di trattamento5 16 (-4; 34) 10 (-10; 6,6 (-13; 16 (-3; 34)
(IC 95 %)†† 29) 26)
Variazione media di CD4 rispetto al basale (cellule/mm3)** 154 113 134 141 121
†Un valore positivo che favorisce doravirina rispetto ad efavirenz
††IC 95 % sono stati calcolati utilizzando il metodo di Miettinen e Nurminen con pesi proporzionali alla dimensione di ogni strato (screening HBV-1 RNA > 100,000 copie/mL o ≤ 100,000 copie/mL)
**Approccio alla gestione dei dati mancanti: approccio al fallimento osservato (OF).
La conta delle cellule CD4 al basale è stata riportata per i soggetti che hanno interrotto la terapia assegnata a causa della mancanza di efficacia.
Nota: sia doravirina che efavirenz sono stati somministrati con emtricitabina/tenofovir disoproxil (FTC/TDF).

Soggetti adulti con soppressione virologica

L’efficacia del passaggio da un regime al basale costituito da due inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa in associazione a un PI potenziato con ritonavir o cobicistat, o elvitegravir potenziato con cobicistat, o un NNRTI a DOR/3TC/TDF è stata valutata in uno studio randomizzato, in aperto (DRIVE-SHIFT), in adulti con infezione da HIV-1 e con soppressione virologica. I soggetti devono aver avuto soppressione virologica (HIV-1 RNA < 40 copie/mL) nel loro regime al basale per almeno 6 mesi prima dell’ingresso nello studio, senza anamnesi di fallimento virologico e assenza documentata di sostituzioni RT che conferiscono resistenza a doravirina, lamivudina e tenofovir (vedere paragrafo “Resistenza”). I soggetti sono stati randomizzati al passaggio a DOR/3TC/TDF al basale [N = 447, Immediate Switch Group (ISG)], o a rimanere nel loro regime al basale fino alla Settimana 24, a questo punto sono passati a DOR/3TC/TDF [N = 223, Delayed Switch Group (DSG)]. Al basale, l’età mediana dei soggetti era di 43 anni, il 16 % era di sesso femminile e il 24 % era di razza non bianca.

Nello studio DRIVE-SHIFT un passaggio immediato a DOR/3TC/TDF alla Settimana 48 è stato dimostrato non inferiore rispetto al proseguimento del regime al basale alla Settimana 24, come valutato dalla percentuale di soggetti con HIV-1 RNA< 40 copie/mL. I risultati del trattamento sono mostrati nella Tabella 6. Nel confronto alla Settimana 24 dello studio sono stati osservati risultati coerenti in ciascun gruppo di trattamento.

Tabella 6: Risposta di efficacia (approccio Snapshot) nello studio DRIVE-SHIFT

Risultato DOR/3TC/TDF
una volta al giorno ISG
Settimana 48
N = 447
Regime al basale DSG
Settimana 24
N = 223
HIV-1 RNA < 40 copie/mL 90 % 93 %
ISG-DSG, Differenza (IC 95 %)* -3,6 % (-8,0 %; 0,9 %)
Percentuale (%) di soggetti con HIV-1 RNA < 40 copie/mL per regime al basale ricevuto
PI potenziato con ritonavir o cobicistat 280/316 (89 %) 145/156 (93 %)
Elvitegravir potenziato con cobicistat 23/25 (92 %) 11/12 (92 %)
NNRTI 98/106 (92 %) 52/55 (95 %)
Percentuale (%) di soggetti con HIV-1 RNA < 40 copies/mL per conta di cellule T CD4+ al basale (cellule/mm3)
< 200 cellule/mm3 10/13 (77 %) 3/4 (75 %)
≥ 200 cellule/mm3 384/426 (90 %) 202/216 (94 %)
HIV-1 RNA ≥ 40 copie/mL5 3 % 4 %
Nessun dato virologico entro la finestra temporale
Studio interrotto a causa di evento avverso (EA) o decesso
Studio interrotto per altre ragioni1
Nello studio ma dati mancanti nella finestra
8 %

3 %

4 %

0

3 %
0

3 %

0

*L’IC 95 % per la differenza di trattamento è stato calcolato usando il metodo di Mantel-Haenszel rettificato per strati.
†Comprende soggetti che hanno interrotto il trattamento con il medicinale dello studio o lo studio prima della Settimana 48 per l’ISG o prima della Settimana 24 per il DSG per mancanza o perdita di efficacia e soggetti con HIV-1 RNA ≥ 40 copie/mL nella finestra della Settimana 48 per l’ISG e nella finestra della Settimana 24 per il DSG.
‡Comprende soggetti che hanno interrotto il trattamento a causa di evento avverso (EA) o decesso se questo non ha determinato nessun dato virologico nel trattamento durante la finestra specificata.
§Altre ragioni comprendono: perdita di follow-up, non conformità con il medicinale dello studio, decisione del medico, deviazione dal protocollo, rinuncia del soggetto.
Regime al basale = PI potenziato con ritonavir o cobicistat (specificatamente atazanavir, darunavir o lopinavir), o elvitegravir potenziato con cobicistat o NNRTI (specificatamente efavirenz, nevirapina o rilpivirina), ciascuno somministrato con due
NRTI.

Interruzione a causa di eventi avversi

In un’analisi aggregata basata sui dati combinati ottenuti da due studi clinici su soggetti naïve al trattamento (P007 e DRIVE-AHEAD), è stata osservata una percentuale inferiore di soggetti che hanno interrotto il trattamento per un evento avverso entro la settimana 48 nei gruppi combinati trattati con doravirina (100 mg) (2,8%) rispetto al gruppo di trattamento con EFV combinato (6,1%) (differenza tra trattamenti pari a -3,4%, valore p 0,012).

Popolazione pediatrica

L’Agenzia europea dei medicinali ha rinviato l’obbligo di presentare i risultati degli studi con doravirina in uno o più sottogruppi della popolazione pediatrica per il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana 1 (HIV-1) descritta nella decisione del piano d’investigazione pediatrica (Paediatric Investigation Plan, PIP) nell’indicazione autorizzata. Vedere paragrafo 4.2 per informazioni sull’uso pediatrico.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

Indice

Assorbimento

La farmacocinetica di doravirina è stata studiata in soggetti sani e in soggetti con infezione da HIV-1. La farmacocinetica di doravirina è simile nei soggetti sani e nei soggetti con infezione da HIV-1. Lo stato stazionario è stato generalmente raggiunto il giorno 2 con una somministrazione una volta al giorno, con tassi di accumulo da 1,2 a 1,4 per AUC0-24, Cmax e C24. Di seguito sono riportati i dati relativi alla farmacocinetica di doravirina allo stato stazionario in seguito alla somministrazione di 100 mg una volta al giorno in soggetti con infezione da HIV-1, sulla base di un’analisi di farmacocinetica di popolazione.

Parametro MG (% CV) AUC0-24
μM h
Cmax μM C24
nM
Doravirina 100 mg
una volta al giorno
37,8 (29) 2,26 (19) 930 (63)
MG: media geometrica, % CV: coefficiente geometrico di variazione

In seguito alla somministrazione orale, le concentrazioni plasmatiche di picco sono raggiunte 2 ore dopo la somministrazione. Doravirina ha una biodisponibilità assoluta stimata approssimativamente di 64 % per la compressa da 100 mg.

Effetto del cibo sull’assorbimento orale

La somministrazione di una singola compressa di doravirina con un pasto ad alto contenuto di grassi in soggetti sani ha prodotto un aumento di doravirina del 16 % e del 36 %, rispettivamente, dei valori di AUC e di C24, mentre la Cmax non è stata significativamente modificata.

Distribuzione

Sulla base della somministrazione di una microdose per via endovenosa, il volume di distribuzione di doravirina è pari a 60,5 L. Doravirina si lega per circa il 76 % alle proteine plasmatiche.

Biotrasformazione

Sulla base dei dati in vitro, doravirina viene principalmente metabolizzata dal CYP3A.

Eliminazione

Doravirina ha un’emivita terminale (t1/2) di circa 15 ore. Doravirina viene principalmente eliminata attraverso il metabolismo ossidativo mediato dal CYP3A4. L’escrezione biliare del medicinale non modificato può contribuire all’eliminazione di doravirina, ma tale via di eliminazione non è ritenuta significativa. L’escrezione del medicinale non modificato è minore attraverso l’escrezione urinaria.

Compromissione renale

L’escrezione renale di doravirina è minore. In uno studio che ha confrontato 8 soggetti con compromissione renale severa e 8 soggetti senza compromissione renale, l’esposizione alla dose singola di doravirina era del 31 % più elevata nei soggetti con compromissione renale severa. In un’analisi di farmacocinetica di popolazione che includeva soggetti con una CrCl tra 17 e

317 mL/min, la funzione renale non ha un effetto clinicamente rilevante sulla farmacocinetica di doravirina. Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale lieve, moderata o severa. Doravirina non è stata studiata nei pazienti con malattia renale allo stadio terminale o nei pazienti sottoposti a dialisi (vedere paragrafo 4.2).

Compromissione epatica

Doravirina è principalmente metabolizzata ed eliminata a livello epatico. Non è stata riscontrata una differenza clinicamente rilevante nella farmacocinetica di doravirina in uno studio che ha confrontato 8 soggetti con compromissione epatica moderata (classificati con un punteggio di Child-Pugh B principalmente determinato da un aumento dei punteggi per encefalopatia e ascite) e 8 soggetti senza compromissione epatica. Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con

compromissione epatica lieve o moderata. Doravirina non è stata studiata in soggetti con compromissione epatica severa (punteggio di Child-Pugh C) (vedere paragrafo 4.2).

Anziani

In uno studio clinico di Fase I o in un’analisi di farmacocinetica di popolazione, sebbene sia stato incluso un numero limitato di soggetti di età pari o superiore a 65 anni (n = 36), non sono state individuate differenze clinicamente rilevanti nella farmacocinetica di doravirina in soggetti di almeno 65 anni di età rispetto a soggetti di età inferiore a 65 anni. Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.

Sesso

Non sono state individuate differenze farmacocinetiche clinicamente rilevanti tra uomini e donne per doravirina.

Razza

Non sono state individuate differenze clinicamente rilevanti legate alla razza nella farmacocinetica di doravirina sulla base di un’analisi farmacocinetica di popolazione relativa a doravirina in soggetti sani e con infezione da HIV-1.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Tossicità riproduttiva

Sono stati condotti studi sulla riproduzione, con la somministrazione orale di doravirina, in ratti e conigli ad esposizioni di circa 9 volte (ratti) e 8 volte (conigli) l’esposizione nell’uomo alla dose raccomandata nell’uomo (recommended human dose RHD), senza effetti sullo sviluppo embrio-fetale (ratti e conigli) o pre/post-natale (ratti). Gli studi su femmine gravide di ratto e di coniglio hanno mostrato che doravirina viene trasferita al feto attraverso la placenta, con concentrazioni plasmatiche fetali fino al 40 % (conigli) e al 52 % (ratti) delle concentrazioni materne osservate al Giorno 20 di gestazione.

Doravirina era escreta nel latte dei ratti in allattamento dopo somministrazione orale, con concentrazioni nel latte di circa 1,5 volte le concentrazioni riscontrate nel plasma materno.

Cancerogenesi

Studi a lungo termine di cancerogenesi di doravirina per via orale sui topi e sui ratti non hanno evidenziato un potenziale cancerogeno ad esposizioni stimate fino a 6 volte (topi) e 7 volte (ratti) le esposizioni ottenute nell’uomo alla RHD.

Mutagenesi

Doravirina non è risultata genotossica in una batteria di test in vitro o in vivo.

Compromissione della fertilità

Non sono stati osservati effetti sulla fertilità, sulla capacità di accoppiamento o sullo sviluppo embrionale precoce quando doravirina è stata somministrata nel ratto fino a 7 volte l’esposizione nell’uomo alla RHD.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Nucleo della compressa Croscarmellosa sodica (E468) Ipromellosa acetato succinato Lattosio monoidrato Magnesio stearato (E470b)

Cellulosa microcristallina (E460)

Silice colloidale anidra (E551)

Film di rivestimento Cera carnauba (E903) Ipromellosa (E464) Lattosio monoidrato Titanio diossido(E171) Triacetina (E1518)

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

06.3 Periodo di validità

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30 mesi

Dopo la prima apertura del flacone utilizzare entro 35 giorni.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare nel flacone originale e tenere il flacone ben chiuso per proteggere il medicinale dall’umidità. Non rimuovere l’essiccante. Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura del flacone vedere paragrafo 6.3.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Ogni scatola contiene un flacone in polietilene ad alta densità (HDPE) con chiusura a prova di bambino in polipropilene ed essiccante in gel di silice.

Sono disponibili le seguenti confezioni:

1 flacone da 30 compresse rivestite con film

90 compresse rivestite con film (3 flaconi da 30 compresse rivestite con film).

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Merck Sharp & Dohme B.V. Waarderweg 39

2031 BN Haarlem Paesi Bassi

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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EU/1/18/1332/001 EU/1/18/1332/002

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione: 22 novembre 2018

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 05/05/2020