Raxone 150 mg: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Raxone 150 mg

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Raxone 150 mg: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

Indice

Raxone 150 mg compresse rivestite con film

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

Indice

contiene 150 mg di idebenone. Eccipienti con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 46 mg di lattosio (come monoidrato) e 0,23 mg di giallo tramonto FCF (E110).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

Indice

Compressa- rivestita con film.

Compressa rivestita con film,biconvessa, rotonda, di colore arancione, del diametro di 10 mm, con impresso il logo Santhera su un lato e ‘150’ sull’altro.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

Indice

Raxone è indicato per il trattamento della compromissione della visione, in pazienti adulti e adolescenti affetti da neuropatia ottica ereditaria di Leber (LHON) (vedere paragrafo 5.1).

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

Indice

Il trattamento deve essere iniziato e controllato da un medico esperto nella LHON. Posologia La dose raccomandata è di 900 mg/die di idebenone (300 mg, 3 volte al giorno).

Sono disponibili dati riguardanti il trattamento continuo con idebenone fino a 24 mesi, ottenuti nell’ambito di uno studio clinico in aperto sulla storia naturale (vedere paragrafo 5.1).

Popolazioni speciali

Anziani

Per il trattamento della LHON in pazienti anziani, non è richiesta una particolare modifica della dose i.

Compromissione epatica o renale

I pazienti con compromissione epatica o renale non sono stati studiati. Si consiglia cautela nel trattamento di pazienti con compromissione epatica o renale (vedere paragrafo 4.4).

Popolazione pediatrica

In pazienti affetti da LHON di età inferiore a 12 anni, la sicurezza e l’efficacia di Raxone non sono state ancora stabilite. I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 5.1 e 5.2 ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.

Modo di somministrazione

Raxone compresse rivestite con film devono essere inghiottite intere con acqua. Le compresse non devono essere spezzate o masticate. Raxone deve essere somministrato con il cibo, perché il cibo aumenta la biodisponibilità di idebenone.

 

04.3 Controindicazioni

Indice

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

Indice

Monitoraggio

I pazienti devono essere regolarmente monitorati secondo la pratica clinica locale. Compromissione epatica o renale Non sono disponibili dati in queste popolazioni. Pertanto, occorre usare cautela nel prescrivere Raxone a pazienti con compromissione epatica o renale.

Cromaturia

I metaboliti di idebenone sono colorati e possono causare cromaturia, ossia una colorazione anormale marrone-rossastra delle urine. L’effetto è innocuo, non è associato a ematuria e non richiede un adattamento della dose o l’interruzione del trattamento. Occorre usare cautela per garantire che la cromaturia non mascheri alterazioni del colore dovute ad altre ragioni (ad es., patologie del rene o ematiche).

Lattosio

Raxone contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o malassorbimento glucosio-galattosio, non devono assumere Raxone.

Giallo tramonto

Raxone contiene giallo tramonto FCF (E110), che può causare reazioni allergiche.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Indice

I dati derivati dagli studi in vitro hanno dimostrato che idebenone e il suo metabolita QS10 non esercitano inibizione sistemica delle isoforme del citocromo P450 CYP1A2, 2B6, 2C8, 2C9, 2C19, 2D6 e 3A4, a concentrazioni clinicamente rilevanti di idebenone o QS10. Inoltre, non è stata osservata un’induzione di CYP1A2, CYP2B6 o CYP3A4.

In vivo, idebenone è un debole inibitore del CYP3A4. Dati provenienti da uno studio d’interazione farmaco-farmaco in 32 volontari sani, mostrano come durante il primo giorno di somministrazione di 300 mg di idebenone tre volte al giorno per via orale, il metabolismo di midazolam, un substrato del CYP3A4, non abbia subito modifiche quando i due medicinali sono stati somministrati contemporaneamente. Dopo somministrazione ripetuta, quando midazolam è stato somministrato in associazione con 300 mg di idebenone, tre volte al giorno, la Cmax e l’AUC di midazolam erano aumentate, rispettivamente, del 28% e del 34%. Di conseguenza, i substrati di CYP3A4 noti per avere un ristretto indice terapeutico quali alfentanil, astemizolo, terfenadina, cisapride, ciclosporina, fentanil, pimozide, chinidina, sirolimus, tacrolimus o gli alcaloidi dell’ergot (ergotamina, diidroergotamina) devono essere somministrati con cautela nei pazienti trattati con idebenone.

Idebenone può inibire la glicoproteina-P (P-gp) con possibile aumento dell’esposizione, ad es., di dabigatran etexilato, digossina o aliskiren. Nn pazienti che stanno assumendo idebenone, questi medicinali devono essere somministrati con cautela. Idebenone non è un substrato per la P-gp in vitro.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

Indice

Gravidanza

Nelle donne in gravidanza, la sicurezza di idebenone non è stata stabilita. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi di tossicità riproduttiva, diretti o indiretti. Idebenone deve essere somministrato a donne in gravidanza o a donne in età fertile con probabilità di iniziare una gravidanza, solamente se si ritiene che il beneficio dell’effetto terapeutico superi il potenziale rischio.

Allattamento

Negli animali, i dati farmacodinamici/tossicologici disponibili hanno evidenziato l’escrezione di idebenone nel latte (per dettagli vedere paragrafo 5.3). Il rischio per i lattanti non può essere escluso. Si deve decidere se interrompere l’allattamento o interrompere /astenersi dalla terapia con Raxone tenendo presente il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.

Fertilità

Non esistono dati sugli effetti dell’esposizione a idebenone sulla fertilità umana.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Indice

Raxone non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

 

04.8 Effetti indesiderati

Indice

Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse a idebenone più comunemente segnalate sono diarrea, da lieve a moderata (che di solito non richiede l’interruzione del trattamento), nasofaringite, tosse e dolore dorsale.

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse emerse dagli studi clinici condotti su pazienti con LHON o segnalate dopo l’immissione in commercio per altre indicazioni, sono riportate nella tabella di seguito. Le classi di frequenza sono definite in base alla convezione seguente: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistemi e organi Termine preferito Frequenza
Infezioni ed infestazioni Nasofaringite Molto comune
Bronchite Non nota
Patologie del sistema emolinfopoietico Agranulocitosi, anemia, leucocitopenia, trombocitopenia, neutropenia Non nota
Classificazione per sistemi e organi Termine preferito Frequenza
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Colesterolo ematico amentato, trigliceridi ematici aumentati Non nota
Patologie del sistema nervoso Crisi convulsiva, delirium, allucinazioni, agitazione, discinesia, ipercinesia,
poriomania, capogiro, cefalea, irrequietezza, stupore
Non nota
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Tosse Molto comune
Patologie gastrointestinali Diarrea Comune
Nausea, vomito, anoressia, dispepsia Non nota
Patologie epatobiliari Alanina aminotransferasi aumentata, aspartato aminotransferasi aumentata, fosfatasi alcalina ematica aumentata, latticodeidrogenasi ematica, gamma- glutamiltransferasi aumentata, bilirubina
ematica aumentata, epatite
Non nota
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea, prurito Non nota
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore dorsale Comune
Dolore a un arto Non nota
Patologie renali e
urinarie
Azotemia, cromaturia Non nota
Patologie generali e
condizioni relative alla sede di somministrazione
Malessere Non nota

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

 

04.9 Sovradosaggio

Indice

Nessun caso di sovradosaggio è stato segnalato dagli studi RHODOS e LEROS. Negli studi clinici sono state somministrate dosi fino a 2.250 mg/die , evidenziando un profilo di sicurezza coerente con quello riportato nel paragrafo 4.8.

Per idebenone non esiste un antidoto specifico. Se necessario, deve essere istituito un trattamento sintomatico di supporto.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

Indice

Categoria farmacoterapeutica: Psicoanalettici, Altri psicostimolanti e nootropi; Codice ATC: N06BX13 Meccanismo d’azione

Idebenone, un benzochinone a catena corta, è un antiossidante che si ritiene in grado di trasferire gli elettroni direttamente al complesso III della catena di trasporto degli elettroni mitocondriale, aggirando cosi il complesso I e ripristinando, in condizioni sperimentali di deficit del complesso I, la generazione dell’energia cellulare (ATP). Analogamente nella LHON, idebenone può trasferire gli elettroni direttamente al complesso III della catena di trasporto degli elettroni, aggirando cosi il complesso I, condizionato da tutte e tre le mutazioni primarie del mtDNA che causano la LHON, e ripristinando la generazione di ATP cellulare.

Sulla base di questa modalità d’azione biochimica, nei pazienti affetti da LHON, idebenone può riattivare le cellule gangliari retiniche (RGS) vitali ma inattive. Idebenone può favorire il recupero della vista nei pazienti che manifestano perdita della vista, a seconda del tempo intercorso dall’insorgenza dei sintomi e alla percentuale di RGC già colpite.

Efficacia clinica e sicurezza

La sicurezza clinica e l’efficacia di idebenone nella LHON sono state valutate in uno studio in doppio cieco, randomizzato, controllato verso placebo (RHODOS). L’efficacia e la sicurezza a lungo termine sono state valutate in uno studio in aperto condotto dopo l’autorizzazione (LEROS).

Nello studio RHODOS, sono stati arruolati in totale 85 pazienti affetti da LHON, di età compresa tra 14 e 66 anni, con una qualsiasi delle 3 mutazioni primarie del mtDNA (G11778A, G3460A o T14484C) e una durata della malattia non superiore a 5 anni. I pazienti sono stati trattati con 900 mg/die di Raxone o con placebo per un periodo di 24 settimane (6 mesi). Raxone è stato somministrato in 3 dosi giornaliere da 300 mg ciascuna, con i pasti.

L’obiettivo clinico primario (primary endpoint) “migliore recupero dell’acuità visiva (AV)”, è stato definito come il migliore risultato positivo del miglioramento dell’AV manifestato dall’occhio, dal valore basale alla 23° settimana, utilizzando le tavole ETDRS. Il principale obiettivo clinico secondario (secondary endpoint) “variazione della migliore AV” è stato misurato come differenza tra la migliore AV nell’occhio sinistro o destro, a 24 settimane, rispetto al basale (Tabella 1).

Tabella 1: RHODOS: Migliore recupero dell’acuità visiva e variazione della migliore AV, dal basale alla 24° settimana

Obiettivo clinico (Endpoint) (ITT) Raxone (N=53) Placebo (N=29)
Endpoint primario: Migliore recupero dell’AV (media ± ES; IC al 95%) logMAR* –0,135 ± 0,041 logMAR –0,071 ± 0,053
logMAR –0,064, 3 lettere (–0,184; 0,055)
p = 0,291
Principale obiettivo clinico secondario
(Main secondary endpoint) : Variazione della migliore AV (media ± ES; IC al 95%)
logMAR –0,035 ± 0,046 logMAR –0,085 ± 0,060
logMAR –0,120, 6 lettere (–0,255; 0,014)
p = 0,078

Analisi sulla base di un Modello Misto di Misure Ripetute (MMRM)

Nel gruppo placebo, un paziente ha presentato un continuo recupero spontaneo della vista al valore basale. L’esclusione di questo paziente ha prodotto risultati simili a quelli della popolazione ITT; come prevedibile, la differenza tra il braccio idebenone e il braccio placebo è stata leggermente maggiore.

*logMAR – Logaritmo del minimo angolo di risoluzione

Nello studio RHODOS, un’analisi predefinita ha determinato la proporzione di pazienti con un occhio con AV al valore basale di ≤ 0,5 logMAR nei quali l’AV si è deteriorata a ≥ 1,0 logMAR. In questo piccolo sottogruppo di pazienti (n = 8), 0 pazienti su 6 del gruppo idebenone hanno avuto un deterioramento a ≥ 1,0 logMAR, mentre 2 pazienti su 2 del gruppo placebo hanno manifestato tale deterioramento.

Uno studio di controllo osservazionale (observational follow-up), con visita singola, delle valutazioni dell’AV di RHODOS, da 58 pazienti, ottenute in media 131 settimane dopo l’interruzione del trattamento, indica che l’effetto di Raxone può essere mantenuto.

Nello studio RHODOS è stata eseguita un’analisi a posteriori (post-hoc analysis) dei pazienti rispondenti alla terapia , valutando la percentuale di pazienti che hanno avuto, in almeno un occhio, un recupero dell’AV clinicamente rilevante rispetto al valore basale, definito come uno dei seguenti: (i) miglioramento dell’AV da incapacità di leggere una singola lettera a capacità di leggere almeno 5 lettere sulla tavola ETDRS; oppure (ii) miglioramento dell’AV di almeno 10 lettere sulla tavola ETDRS. I risultati sono riportati nella Tabella 2, inclusi i dati a supporto derivati da 62 pazienti con LHON che utilizzavano Raxone in un programma di accesso allargato (Expanded Access Programme, EAP) e da 94 pazienti non trattati in un’indagine sulla casistica (Case Record Survey, CRS).

Tabella 2: Percentuale di pazienti con recupero dell’AV clinicamente rilevante dopo 6 mesi, rispetto al valore basale

RHODOS (ITT) RHODOS Raxone (N = 53) RHODOS Placebo (N = 29)
Rispondenti alla terapia (Responder)
(n, %)
16 (30,2 %) 3 (10,3 %)
EAP e CRS Raxone-EAP (N=62) Non trattati-CRS (N=94)
Rispondenti alla terapia (Responder)
(n, %)
19 (30,6 %) 18 (19,1 %)

Nell’EAP il numero di rispondenti alla terapia (responder) è aumentato con il prolungamento della durata del trattamento, da 19 pazienti su 62 (30,6%) a 6 mesi a 17 pazienti su 47 (36,2%) a 12 mesi.

Nello studio in aperto LEROS sono stati arruolati in totale 199 pazienti affetti da LHON. Più della metà di essi (112 [56,6%]) presentava la mutazione G11778A, 34 pazienti (17,2%) presentavano la mutazione T14484C e 35 (17,7%) la mutazione G3460A. L’età media al basale era pari a 34,2 anni. I pazienti sono stati trattati con 900 mg/die di Raxone per un periodo di 24 mesi. Raxone è stato somministrato in 3 dosi giornaliere da 300 mg ciascuna, con i pasti.

L’obiettivo clinico primario dello studio LEROS era la percentuale di occhi nella quale ea stato raggiunto un beneficio clinicamente rilevante (Clinically Relevant Benefit, CRB) (vale a dire, un recupero clinicamente rilevante [Clinically Relevant Recovery, CRR] dell’AV rispetto al basale, oppure una stabilizzazione clinicamente rilevante [Clinically Relevant Stabilization, CRS]) al mese 12 nei pazienti che avevano iniziato il trattamento con Raxone ≤1 anno dall’insorgenza dei sintomi, rispetto agli occhi dei pazienti di un gruppo di controllo di storia naturale (Natural History, NH). È stato osservato un CRB nel 42,3% degli occhi dei pazienti dello studio LEROS e nel 20,7% degli occhi dei pazienti del gruppo NH. Dal punto di vista clinico, ciò rappresenta un rilevante miglioramento relativo pari al 104%, rispetto al CRB spontaneo che potrebbe verificarsi negli occhi del gruppo di controllo NH. La differenza stimata tra il gruppo di trattamento e quello di controllo si è rivelata statisticamente significativa (valore p: 0,0020) a favore di Raxone, con un odds ratio (OR) pari a 2,286 (intervallo di confidenza al 95%: 1,352-3,884).

Uno degli obiettivi clinici secondari dello studio LEROS era la percentuale di occhi nella quale ea stato raggiunto un CRB in pazienti trattati con Raxone >1 anno dall’insorgenza dei sintomi, con un CRR dell’AV rispetto al basale, oppure una CRS con mantenimento dell’AV basale a valori migliori rispetto a 1,0 logMAR al mese 12, rispetto a un gruppo di controllo NH esterno. È stato osservato un CRB nel 50,3% degli occhi dei pazienti dello studio LEROS e nel 38,6% degli occhi dei pazienti del gruppo NH. La differenza fra i due gruppi si è rivelata statisticamente significativa a favore di Raxone, con un valore p pari a 0,0087 e un OR [IC al 95%] pari a 1,925 [1,179-3,173].

In totale, 198 pazienti sono stati trattati con Raxone e sono stati inclusi nella popolazione di sicurezza. La durata media del trattamento nella popolazione di sicurezza è stata pari a 589,17 giorni (intervallo: 1-806 giorni), corrispondente a un’esposizione totale di 319,39 anni/persona. In totale, 154 pazienti (77,8%) hanno ricevuto il trattamento per >12 mesi. Il numero totale di pazienti trattati per un periodo di tempo >18 mesi è stato di 149 (75,3%), e quello di pazienti trattati per un periodo di tempo >24 mesi è stato di 106 (53,5%). In totale, 154 pazienti (77,8%) hanno riferito eventi avversi emersi durante il trattamento. Gli eventi avversi (Adverse Events, AE) segnalati sono stati prevalentemente di gravità da lieve a moderata. I pazienti trattati con Raxone che hanno riferito AE gravi sono stati 13 (6,6%). Quarantanove pazienti (24,7%) hanno segnalato AE considerati dallo sperimentatore come correlati al trattamento. Ventisette pazienti (13,6%) hanno manifestato eventi avversi gravi, e dieci (5,1%) hanno manifestato AE che hanno determinato l’interruzione definitiva del trattamento sperimentale. Non sono emerse nuove problematiche di sicurezza fra i pazienti affetti da LHON arruolati nello studio LEROS.

Popolazione pediatrica

Nelle sperimentazioni cliniche condotte per l’atassia di Friedreich, 32 pazienti di età compresa tra 8 e 11 anni e 91 pazienti di età compresa tra 12 e 17 anni, sono stati trattati con idebenone ad una dose di ≥ 900 mg/die per un periodo fino a 42 mesi.

Nello studio RHODOS e nell’EAP nella LHON, un totale 3 pazienti di età compresa tra 9 e 11 anni e 27 pazienti di età compresa tra 12 e 17 anni sono stati trattati con idebenone ad una dose di ≥ 900 mg/die per un periodo fino a 33 mesi.

Questo medicinale è stato autorizzato in “circostanze eccezionali”.

Ciò significa che data la rarità della malattia non è stato possibile ottenere informazioni complete su questo medicinale.

L’Agenzia europea dei medicinali esaminerà annualmente qualsiasi nuova informazione che si renderà disponibile su questo medicinale e il riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) verrà aggiornato, se necessario.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

Indice

Assorbimento

Il cibo aumenta la biodisponibilità di idebenone di circa 5-7 volte, pertanto, Raxone deve essere sempre somministrato con il cibo. Le compresse non devono essere spezzate o masticate.

Dopo somministrazione orale di Raxone, idebenone viene assorbito rapidamente. Con la somministrazione ripetuta, le concentrazioni plasmatiche massime di idebenone si raggiungono in media entro 1 ora (intervallo mediano 0,67 h: 0,33-2,00 h).

Distribuzione

I dati sperimentali hanno evidenziato che idebenone attraversa la barriera ematoencefalica e viene distribuito nel tessuto cerebrale a concentrazioni significative. Dopo la somministrazione orale, concentrazioni farmacologicamente rilevanti di idebenone sono rilevabili nell’umore acqueo dell’occhio.

Biotrasformazione

Il metabolismo avviene attraverso il taglio ossidativo della catena laterale e attraverso la riduzione e coniugazione dell’anello chinonico a formare glucuronidi e solfati. Idebenone evidenzia un elevato metabolismo di primo passaggio, che si traduce in coniugati di idebenone (glucuronidi e solfati (IDE- C)) e metaboliti di fase I QS10, QS6, e QS4, nonché nei loro corrispondenti metaboliti di fase II (glucuronidi e solfati (QS10+QS10-C, QS6+QS6-C, QS4+QS4-C)). I principali metaboliti nel plasma sono IDE-C e QS4+QS4-C.

Eliminazione

A causa dell’elevato effetto di primo passaggio, le concentrazioni plasmatiche di idebenone sono state in genere misurabili solo fino a 6 ore dopo la somministrazione orale di 750 mg di Raxone, sia come dose orale singola che dopo dosi ripetute (14 giorni), tre volte al giorno (TID). La principale via di eliminazione è costituita dal metabolismo, con la maggior parte della dose escreta per via renale, sotto forma di metaboliti. Dopo una dose orale singola o ripetuta di 750 mg di Raxone, nelle urine, QS4+QS4-C sono stati i metaboliti prevalenti derivati da idebenone , rappresentando in media tra il 49,3% e il 68,3% della dose totale somministrata. QS6+QS6 hanno rappresentavano tra il 6,45% e il 9,46%, mentre QS10+QS10-C e IDE+IDE-C costituivano circa l’1% o meno.

Linearità/Non linearità

In studi farmacocinetici di fase I, per dosi da 150 mg a 1050 mg, si è osservato un aumento proporzionale delle concentrazioni plasmatiche di idebenone. Né idebenone, né i suoi metaboliti hanno evidenziato una farmacocinetica tempo-dipendente.

Compromissione epatica o renale

Non sono disponibili dati in queste popolazioni. Popolazione pediatrica In pazienti pediatrici con LHON, nonostante l’esperienza nelle sperimentazioni cliniche sia limitata a pazienti dai 14 anni di età in su, i dati farmacocinetici derivati da studi di farmacocinetica di popolazione, comprendenti pazienti pediatrici affetti da atassia di Friedreich di 8 anni di età e oltre, non hanno rivelato differenze significative nella farmacocinetica di idebenone.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

Indice

Sulla base di studi convenzionali di farmacologia di sicurezza, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale carcinogeno, tossicità riproduttiva e dello sviluppo, i dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

Indice

Nucleo della compressa Lattosio monoidrato Cellulosa microcristallina Croscarmellosa sodica Povidone (K25) Magnesio stearato Silice colloidale anidra Film di rivestimento Macrogol (3350) Polivinile alcool Talco Titanio diossido Giallo tramonto FCF (E110)

 

06.2 Incompatibilità

Indice

Non pertinente.

 

06.3 Periodo di validità

Indice

5 anni.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

Indice

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

Indice

Flaconi bianchi in polietilene ad alta densità, con cappuccio bianco in polipropilene, anti- manomissione svitabile e con chiusura a prova di bambino, contenenti 180 compresse rivestite con film.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

Indice

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Indice

Santhera Pharmaceuticals (Deutschland) GmbH Marie-Curie Strasse 8 79539 Lörrach Germania Tel: +49 (0) 7621 1690 200 E-mail: office-santhera.com

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

Indice

EU/1/15/1020/001

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

Indice

Data della prima autorizzazione: 8 settembre 2015 Data del rinnovo più recente: 6 agosto 2020

 

10.0 Data di revisione del testo

Indice

Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 13/08/2022