Formodual 200/12: Scheda Tecnica del Farmaco

Formodual 200/12

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Formodual 200/12: ultimo aggiornamento pagina: 17/06/2021 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

Indice

FORMODUAL 200 microgrammi/12 microgrammi per inalazione, polvere per inalazione.

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

Indice

Ogni dose erogata contiene:

200 microgrammi di beclometasone dipropionato anidro e 12 microgrammi di formoterolo fumarato diidrato.

Questo equivale ad una dose erogata (dose che esce dal boccaglio) di 173,9 microgrammi di beclometasone dipropionato e 10,4 microgrammi di formoterolo fumarato diidrato.

Eccipiente(i) con effetti noti:

Ogni dose erogata contiene 19,75 mg di lattosio.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

Indice

Polvere per inalazione. Polvere bianca o quasi bianca.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

Indice

ASMA

FORMODUAL è indicato nel trattamento regolare dell’asma quando l’uso di un prodotto di associazione (corticosteroidi per via inalatoria e beta2– agonisti a lunga durata d’azione) è appropriato:

in pazienti non adeguatamente controllati con corticosteroidi per via inalatoria e beta2-agonisti per via inalatoria a breve durata d’azione usati “al bisogno” oppure

in pazienti che sono già adeguatamente controllati sia con corticosteroidi per via inalatoria che con beta2-agonisti a lunga durata d’azione.

FORMODUAL è indicato in pazienti adulti. Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO)

Trattamento sintomatico di pazienti con BPCO grave (FEV1 < 50% del valore normale predetto) e anamnesi di riacutizzazioni ripetute, con presenza di sintomi significativi nonostante la terapia regolare con broncodilatatori a lunga durata d’azione.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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ASMA

FORMODUAL non è indicato per il trattamento iniziale dell’asmaIl dosaggio di FORMODUAL è su base individuale e deve essere adattato in relazione alla gravità della patologia. Ciò deve essere preso in considerazione non solo quando si inizia il trattamento con l’associazione, ma anche quando il dosaggio viene modificatoSe un paziente dovesse aver bisogno di una combinazione di dosi diverse da quelle disponibili con l’associazione fissa, si devono prescrivere le dosi appropriate di beta2– agonisti e/o corticosteroidi in inalatori separati.

Essendo FORMODUAL caratterizzato da una distribuzione di particelle extrafini, è necessario un adattamento della dose quando un paziente passa da una formulazione con una distribuzione di particelle non extrafini a FORMODUAL polvere per inalazione. Quando i pazienti effettuano il cambiamento dai trattamenti precedenti, si deve considerare che la dose totale giornaliera raccomandata di beclometasone dipropionato per FORMODUAL polvere per inalazione e’ inferiore rispetto agli attuali prodotti con particelle non extrafini che contengono beclometasone dipropionato e deve essere quindi adattata al bisogno del singolo paziente. Tuttavia, i pazienti che passano da FORMODUAL soluzione pressurizzata per inalazione a FORMODUAL polvere per inalazione non richiedono adattamenti del dosaggio.

Dose raccomandata per adulti a partire dai 18 anni di età

Un’ inalazione due volte al giorno.

La dose giornaliera massima è di 2 inalazioni.

FORMODUAL 200 microgrammi/12 microgrammi deve essere usato esclusivamente come terapia di mantenimento.

Un dosaggio diverso (FORMODUAL 100 microgrammi/6 microgrammi) è disponibile per la terapia di mantenimento e al bisogno.

I pazienti devono essere controllati regolarmente dal medico, in modo da garantire che il dosaggio di FORMODUAL rimanga ottimale e che sia modificato solo su consiglio del medico. I pazienti devono essere avvisati di assumere FORMODUAL tutti i giorni, anche quando sono asintomatici.

BPCO

Dose raccomandata per adulti a partire dai 18 anni di età:

Un’ inalazione due volte al giorno.

La dose giornaliera massima è di 2 inalazioni.

Gruppi speciali di pazienti

Non occorre modificare la dose nei pazienti anziani.

Non ci sono dati disponibili sull’uso di FORMODUAL in pazienti con compromissione epatica o compromissione renale (vedere paragrafo 5.2)

Popolazione pediatrica

FORMODUAL 200/12 microgrammi non deve essere utilizzato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni.

Modo di somministrazione

FORMODUAL è per uso inalatorio.

Nexthaler è un inalatore che si attiva col respiro. E’ stato dimostrato che pazienti con asma moderata e grave e pazienti con BPCO sono in grado di produrre un flusso inspiratorio sufficiente ad attivare il rilascio della dose da Nexthaler (vedere paragrafo 5.1). L’erogazione di FORMODUAL con Nexthaler è indipendente dal flusso inspiratorio, nell’intervallo di valori che questa popolazione di pazienti è in grado di raggiungere attraverso l’inalatore.

L’uso corretto dell’inalatore Nexthaler è essenziale per il successo del trattamento. Si deve avvertire il paziente di leggere attentamente il Foglio Illustrativo e seguire le istruzioni per l’uso ivi descritte. Per praticità del medico prescrittore, queste istruzioni sono riportate qui di seguito.

Il numero di dosi visibile nella finestra indicatrice posta nella parte inferiore del corpo esterno dell’inalatore non diminuisce al richiudersi del cappuccio se il paziente non ha inalato attraverso l’inalatore.

Il paziente deve essere istruito ad aprire il cappuccio dell’inalatore solo quando necessario. Nel caso in cui il paziente abbia aperto l’inalatore ma non abbia inalato ed il cappuccio venga poi richiuso, la dose viene riconvogliata nel serbatoio della polvere all’interno dell’inalatore; la dose successiva può tranquillamente essere inalata.

Dopo ogni inalazione i pazienti devono risciacquare la bocca o fare gargarismi con l’acqua o lavarsi i denti (vedere paragrafo 4.4).

ISTRUZIONI PER L’USO DELL’INALATORE NEXTHALER

Contenuto della Confezione

Per informazioni sul contenuto della confezione vedi paragrafo 6.5.

Se il contenuto della confezione non corrisponde a quanto dichiarato nel paragrafo 6.5, riconsegni l’inalatore alla persona che glielo ha fornito e se ne procuri uno nuovo.

Avvertenze e Precauzioni Generali

Non rimuova l’inalatore dalla sua busta se non intende usarlo immediatamente.

Usi l’inalatore esclusivamente nel modo indicato.

Tenga chiuso il cappuccio dell’inalatore fino al momento dell’assunzione della sua dose.

Quando non utilizza l’inalatore, lo conservi in un luogo pulito e asciutto.

Non tenti di smontare l’inalatore Nexthaler per nessun motivo.

Caratteristiche principali dell’inalatore Nexthaler

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osi

Finestra del contatore d Cappuccio

Boccaglio Presa d’aria

L’assunzione di una dose dall’inalatore Nexthaler richiede solo tre semplici passaggi: Apertura, Inalazione, Chiusura

Prima di usare un nuovo inalatore Nexthaler

Apra la busta ed estragga l’inalatore.

Non usi l’inalatore se la busta non è sigillata o è danneggiata – lo riporti al fornitore e se ne procuri uno nuovo.

Usi l’etichetta sulla confezione per scriverci la data di apertura della busta.

Controlli l’inalatore.

Se l’inalatore appare rotto o danneggiato, lo riporti al fornitore e se ne procuri uno nuovo.

Controlli la finestra del contadosi. Se l’inalatore è nuovo, nella finestra del contadosi appare il numero “60”.

Non usi un inalatore nuovo se il numero indicato è inferiore a “60” – lo riporti al fornitore e se ne procuri uno nuovo.

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Come usare l’inalatore Nexthaler

Se non é sicuro di ricevere la dose in modo corretto, contatti il farmacista o il medico.

Se non è sicuro che il numero indicato dal contadosi sia sceso di una unità dopo l’inalazione, aspetti fino alla dose successiva programmata e la assuma normalmente. Non prenda una dose doppia.

1 Apertura

Tenga l’inalatore ben saldo in posizione verticale.

Controlli il numero di dosi rimaste: qualsiasi numero compreso tra “1” e “60” indica che vi sono ancora delle dosi.

Se la finestra del contadosi indica “0”, significa che non vi sono più dosi rimaste – l’inalatore deve essere smaltito ed è necessario procurarsene uno nuovo.

Apra completamente il cappuccio.

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Prima dell’inalazione, espiri il più possibile.

Non respiri attraverso l’inalatore.

2 Inalazione

Quando possibile, resti in piedi o si sieda in posizione verticale durante l´inalazione.

Sollevi l’inalatore, lo porti all’altezza della bocca e richiuda le labbra intorno al boccaglio.

Non copra la presa d’aria mentre tiene l’inalatore.

Non inali attraverso la presa d’aria.

Inspiri rapidamente e profondamente attraverso la bocca.

Può percepire un certo sapore in bocca mentre assume la dose.

Può sentire o avvertire un “click” mentre assume la dose.

Non respiri attraverso il naso.

Non sposti le labbra dall’inalatore durante l’inalazione.

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Rimuova l’inalatore dalla bocca.

Trattenga il respiro per 5 o 10 secondi o per un tempo che le è agevole.

Espiri lentamente.

Non respiri attraverso l’inalatore.

3 Chiusura

Riposizioni l’inalatore in verticale e richiuda completamente il cappuccio.

Controlli che il contadosi abbia scalato di un numero.

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Se ha bisogno di assumere un’altra dose, ripeta le operazioni dal punto E.1 al punto E.3.

Pulizia

Normalmente non è necessario pulire l’inalatore.

Se necessario, può mantenere l’inalatore pulito dopo l’utilizzo passando sull’apparecchio un panno o un fazzoletto di carta asciutto.

o Non

pulisca l’inalatore con acqua o altri liquidi. Tenga l’apparecchio sempre asciutto.

Conservazione e smaltimento

Per informazioni sulle condizioni di conservazione e le istruzioni per lo smaltimento, vedere le sezioni 6.4 e 6.6.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo, alle proteine del latte o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Si raccomanda di ridurre gradualmente la dose quando si interrompe il trattamento; il trattamento non deve quindi essere interrotto bruscamente.

Il trattamento dell’asma deve essere eseguito normalmente sulla base di un programma graduale e la risposta del paziente deve essere controllata sia clinicamente sia mediante test di funzionalità respiratoria.

Occorre prestare attenzione, da parte del medico, se il paziente non ritiene il trattamento efficace. L’aumento dell’uso di broncodilatatori di emergenza è indice di un peggioramento delle condizioni di base e giustifica una rivalutazione della terapia antiasmatica. Il peggioramento improvviso e progressivo del controllo dell’asma è potenzialmente pericoloso per la vita ed il paziente deve essere urgentemente sottoposto a valutazione medica. Deve essere presa in considerazione la necessità di aumentare il trattamento con corticosteroidi, per via inalatoria o per terapia orale, o iniziare un trattamento con antibiotici se si sospetta una infezione.

I pazienti non devono iniziare FORMODUAL durante un’esacerbazione oppure se hanno un significativo peggioramento o un deterioramento acuto dell’asma. Durante il trattamento con FORMODUAL possono manifestarsi eventi avversi gravi correlati all’asma ed esacerbazioniSi deve chiedere ai pazienti di continuare il trattamento ma di ricorrere al consiglio del medico

se i sintomi dell’asma permangono non controllati o se peggiorano dopo l’inizio con FORMODUAL.

Come con altre terapie per inalazione, si può manifestare broncospasmo paradosso, con un immediato aumento di respiro sibilante, tosse e dispnea dopo la somministrazione. Questo deve essere trattato immediatamente per via inalatoria con un broncodilatatore ad effetto rapido. FORMODUAL deve essere sospeso immediatamente ed il paziente valutato e sottoposto ad una terapia alternativa, se necessario.

FORMODUAL non deve essere usato come terapia iniziale dell’asma.

Si deve consigliare ai pazienti di tenere sempre a portata di mano il loro broncodilatatore a breve durata d’azione per il trattamento degli attacchi acuti di asma.

Si deve ricordare ai pazienti di assumere FORMODUAL giornalmente come prescritto, anche quando sono asintomatici.

Quando i sintomi dell’asma sono sotto controllo, si può prendere in considerazione l’opportunità di ridurre gradualmente la dose di FORMODUAL. È importante controllare regolarmente i pazienti se il trattamento viene ridotto. Si deve usare la più bassa dose efficace di FORMODUAL (è disponibile un dosaggio più basso, FORMODUAL 100 /6 microgrammi polvere per inalazione, vedere paragrafo 4.2).

Polmonite nei pazienti con BPCO

Un aumento dell’ incidenza di polmonite, tra cui polmonite che richiede il ricovero in ospedale, è stato osservato in pazienti con BPCO in trattamento con corticosteroidi per via inalatoria. Vi è qualche evidenza di un aumentato rischio di polmonite con l’aumento della dose di steroidi ma questo non è stato dimostrato in maniera conclusiva dagli studi. Non c’è evidenza clinica conclusiva di differenze all’interno della classe circa l’entità del rischio di polmonite tra i corticosteroidi inalatori. I medici devono rimanere vigili per il possibile sviluppo di polmonite nei pazienti con BPCO, poiché le manifestazioni cliniche di questo tipo di infezioni si sovrappongono ai sintomi delle riacutizzazioni di BPCO.

I fattori di rischio della polmonite in pazienti con BPCO comprendono il fumo, l’età avanzata, il basso indice di massa corporea (BMI) e la BPCO grave.

Si possono presentare effetti sistemici con i corticosteroidi inalatori, in particolare quando prescritti ad alte dosi per periodi prolungati. Tali effetti si verificano con meno probabilità rispetto al trattamento con i corticosteroidi orali. I possibili effetti sistemici includono: sindrome di Cushing, aspetto cushingoide, soppressione surrenale, ritardo della crescita nei bambini e negli adolescenti, riduzione della densità minerale ossea, cataratta, glaucoma e, più raramente, una serie di effetti psicologici o comportamentali che comprendono iperattività psicomotoria, disturbi del sonno, ansia, depressione o aggressività (in particolare nei bambini). Pertanto è importante che la dose di corticosteroide inalatorio sia aggiustata alla dose minima con la quale si mantiene un efficace controllo dell’asma.

L’uso di alte dosi di corticosteroidi inalatori per lunghi periodi può causare soppressione surrenale e crisi surrenali acute. I bambini e gli adolescenti di età inferiore a 16 anni che inalano dosi di beclometasone dipropionato più alte di quelle raccomandate possono essere particolarmente a rischio. Le situazioni che possono potenzialmente scatenare delle crisi surrenaliche acute includono traumi, operazioni chirurgiche, infezioni o qualsiasi altro caso che implichi una rapida riduzione del dosaggio. I sintomi che si presentano sono tipicamente vaghi e possono includere anoressia, dolori addominali, perdita di peso, stanchezza, cefalea, nausea, vomito, ipotensione, diminuzione del livello di coscienza, ipoglicemia e convulsioni. Si deve prendere in considerazione la necessità di una copertura addizionale con corticosteroidi sistemici durante periodi di stress o chirurgia elettiva

Pazienti che sono stati trasferiti da una terapia con corticosteroidi orali ad una con corticosteroidi inalatori possono rimanere a rischio di un peggioramento della riserva surrenale per un considerevole periodo di tempo. Possono essere a rischio anche pazienti che hanno avuto bisogno in passato di alte dosi di corticosteroidi in casi di emergenza o che sono stati trattati per un periodo prolungato con alte dosi di corticosteroidi per via inalatoria. Occorre sempre considerare la possibilità di una compromessa funzionalità residua in situazioni di emergenza o elettive che producono stress e si deve prendere in considerazione l’adozione di un appropriato trattamento con corticosteroidi. L’entità della compromissione surrenale può richiedere il consiglio di uno specialista prima di adottare procedure specifiche.

FORMODUAL deve essere somministrato con cautela in pazienti con tubercolosi polmonare attiva o quiescente e con infezioni fungine e virali delle vie respiratorie.

FORMODUAL deve essere usato con cautela (che può includere il monitoraggio) in pazienti con aritmia cardiaca, specialmente nei casi di blocco atrioventricolare di terzo grado e tachiaritmia, stenosi aortica subvalvolare idiopatica, cardiomiopatia ostruttiva ipertrofica, ischemia cardiaca, grave insufficienza cardiaca, grave ipertensione arteriosa e aneurisma.

Si deve prestare attenzione anche quando si trattano pazienti con noto o sospetto prolungamento dell’intervallo QTc, sia congenito che indotto da farmaci (QTc > 0,44 secondi). Il formoterolo stesso può provocare un prolungamento dell’intervallo QTc.

È richiesta cautela anche quando FORMODUAL è utilizzato da pazienti con tireotossicosi, diabete mellito, feocromocitoma ed ipokaliemia non trattata.

La terapia con medicinali β2-agonisti può provocare una ipokaliemia potenzialmente grave. Particolare cautela deve essere posta in pazienti affetti da asma grave poiché questo effetto può essere potenziato dalla ipossia. La ipokaliemia può anche essere potenziata da trattamenti

concomitanti con altri medicinali che possono indurre ipokaliemia, come i derivati xantinici, gli steroidi ed i diuretici (vedere paragrafo 4.5). Si raccomanda di usare cautela anche nell’asma instabile, quando possono essere usati alcuni broncodilatatori “di salvataggio”. Si raccomanda, in questi casi, di monitorare i livelli sierici di potassio.

L’inalazione di formoterolo può causare un aumento dei livelli di glucosio nel sangue. Di conseguenza, nei pazienti diabetici deve essere costantemente monitorata la glicemia.

Se si deve effettuare un’anestesia con anestetici alogenati, occorre assicurarsi che FORMODUAL non venga somministrato da almeno 12 ore prima dell’inizio dell’anestesia, dal momento che sussiste il rischio di aritmie cardiache.

I pazienti devono essere informati di risciacquare la bocca o fare gargarismi con acqua o lavarsi i denti dopo aver inalato la dose prescritta per, minimizzare il rischio di infezioni fungine orofaringee e di disfonia.

Disturbi visivi

Con l’uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi. Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, è necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l’uso di corticosteroidi sistemici e topici.

Il medicinale contiene lattosio. Il lattosio contiene piccole quantità di proteine del latte, che possono causare reazioni allergiche.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Interazioni farmacocinetiche

Il beclometasone dipropionato si metabolizza molto rapidamente tramite gli enzimi esterasi.

Il beclometasone dipende in misura minore dal metabolismo del CYP3A rispetto ad altri corticosteroidi e, in generale le interazioni sono improbabili; tuttavia, poiché non può essere esclusa la possibilità di effetti sistemici con l’utilizzo concomitante di forti inibitori del CYP3A (ad esempio ritonavir, cobicistat), si raccomanda di prestare attenzione e di monitorare adeguatamente l’uso di tali agenti.

Interazioni farmacodinamiche

L’utilizzo di beta-bloccanti (inclusi i colliri) deve essere evitato in pazienti asmatici. Se vengono somministrati beta-bloccanti per ragioni impellenti, l’effetto del formoterolo sará ridotto o annullato.

L’uso di altri farmaci beta-adrenergici può dar luogo ad effetti potenzialmente additivi, pertanto si richiede cautela nella prescrizione di teofillina o di altri farmaci beta-adrenergici contemporaneamente al formoterolo.

Il trattamento concomitante con chinidina, disopiramide, procainamide, fenotiazine, alcuni antistaminici (ad es. terfenadina), inibitori delle monoammino-ossidasi e antidepressivi triciclici può causare un prolungamento dell’intervallo QTc e aumentare il rischio di aritmie ventricolari.

Inoltre, L-dopa, L-tiroxina, ossitocina ed alcool possono alterare la tolleranza cardiaca nei confronti dei beta-2 simpaticomimetici.

Il trattamento concomitante con inibitori delle monoammino-ossidasi, inclusi agenti con proprietà simili come furazolidone e procarbazina, può precipitare reazioni ipertensive.

Esiste un elevato rischio di aritmie in pazienti sottoposti simultaneamente ad anestesia con idrocarburi alogenati.

Il trattamento concomitante con derivati xantinici, steroidi o diuretici può potenziare un possibile effetto di ipokaliemia dei beta2-agonisti (vedere paragrafo 4.4). In pazienti trattati con glucosidi digitalici, una ipokaliemia può incrementare la predisposizione alle aritmie.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

Non vi sono dati clinici rilevanti sull’uso di FORMODUAL in donne in gravidanza. Studi nell’animale con l’associazione di beclometasone dipropionato e formoterolo hanno evidenziato segni di tossicità sulla riproduzione e sul feto dopo elevata esposizione sistemica (vedere paragrafo 5.3). E’ noto che elevate dosi di corticosteroidi somministrati negli animali gravidi causano anomalie nello sviluppo fetale, inclusa palatoschisi e ritardo della crescita intrauterina. A causa dell’effetto tocolitico degli agenti beta2- simpaticomimetici occorre esercitare particolare cautela durante il travaglio. L’uso di formoterolo non è raccomandato durante la gravidanza, ed in particolare alla fine della gravidanza o durante il travaglio, a meno che non esista nessun’altra (e più sicura) alternativa disponibile.

FORMODUAL deve essere usato durante la gravidanza solamente se i benefici attesi superino i potenziali rischi.

Allattamento

Non ci sono dati clinici rilevanti sull’uso di FORMODUAL durante l’allattamento nella specie umana.

Nonostante non ci siano disponibili dati provenienti da studi sugli animali, è ragionevole ritenere che il beclometasone dipropionato sia escreto nel latte materno, come altri corticosteroidi

Mentre non è noto se il formoterolo passi nel latte materno umano, é stato rilevato nel latte di animali.

Deve essere presa la decisione se interrompere l’allattamento al seno o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con FORMODUAL, tenendo in

considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.

Fertilità

Non sono disponibili dati sugli esseri umani. In studi effettuati nei ratti, la presenza di beclometasone dipropionato ad alte dosi nel trattamento combinato è stata associata a ridotta fertilità femminile ed embriotossicità (vedere paragrafo 5.3).

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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FORMODUAL non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

04.8 Effetti indesiderati

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La sicurezza di FORMODUAL polvere per inalazione è stata valutata principalmente con il dosaggio più basso 100 microgrammi/6 microgrammi. La reazione avversa più comune è tremore. In uno studio clinico con FORMODUAL 100 microgrammi/6 microgrammi della durata di 12 settimane, il tremore è stato osservato solo con il regime di dosaggio più elevato (400 microgrammi/24 microgrammi al giorno), si è manifestato più frequentemente all’inizio del trattamento e con intensità lieve. Nessun paziente ha dovuto sospendere lo studio a causa del tremore.

Esperienza negli studi clinici con pazienti asmatici

La sicurezza di FORMODUAL 100 microgrammi/6 microgrammi è stata valutata in studi clinici con il principio attivo in confronto a placebo nei quali 719 pazienti di età uguale e superiore a 12 anni affetti da asma di varia gravità sono stati esposti al farmaco. L’incidenza delle reazioni avverse riportata nella tabella sottostante si riferisce a pazienti asmatici di età uguale e superiore a 12 anni, ed è basata sui dati relativi alla sicurezza provenienti da due studi clinici pilota in cui FORMODUAL 100/6 microgrammi è stato somministrato alle dosi raccomandate in questo RCP per un periodo compreso tra 8 e 12 settimane. Negli studi clinici con FORMODUAL 100/6 microgrammi non sono stati osservati disturbi psichiatrici, ma questi sono stati comunque riportati nella tabella come un potenziale effetto di classe dei corticosteroidi per via inalatoria.

Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati che sono stati correlati a beclometasone dipropionato e formoterolo in associazione fissa (FORMODUAL), elencati secondo classificazione per sistemi e organi. Le frequenze sono state definite come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, <1/10), non comune (≥ 1/1.000 e <1/100), raro (≥ 1/10.000 e < 1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistemi e organi Reazione Avversa Frequenza
Infezioni ed infestazioni Nasofaringite Non comune
Candidiasi orale Non comune
Polmonite (in pazienti con BPCO) Comune
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipertrigliceridemia Non comune
Disturbi psichiatrici Iperattività psicomotoria, disturbo del sonno, ansia, depressione, aggressività, alterazioni comportamentali (prevalentemente nei bambini) Non nota
Disturbi agli occhi Visione offuscata (vedere anche sezione 4.4.) Non nota
Patologie del sistema nervoso Tremore Comune
Cefalea Non comune
Patologie cardiache Tachicardia Non comune
Bradicardia sinusale Non comune
Angina pectoris Non comune
Ischemia miocardica Non comune
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Irritazione alla gola, esacerbazione dell’asma Non comune
Dispnea Non comune
Dolore orofaringeo Non comune
Disfonia Non comune
Tosse Non comune
Patologie Nausea Non comune
gastrointestinali
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazion e Affaticamento Non comune
Irritabilità Non comune
Esami diagnostici Intervallo QT dell’elettrocardiogramma prolungato Non comune
Cortisolo libero urinario ridotto Non comune
Cortisolo ematico diminuito Non comune
Potassio ematico aumentato Non comune
Glucosio ematico aumentato Non comune
Scarsa progressione dell’onda R all’elettrocardiogramma Non comune

Tra le reazioni avverse osservate, quelle tipicamente associate con formoterolo sono: tremore, cefalea, tachicardia, bradicardia sinusale, angina pectoris, ischemia miocardica, prolungamento dell’intervallo QT.

Tra le reazioni avverse osservate, quelle tipicamente associate al beclometasone dipropionato sono: nasofaringite, candidiasi orale, disfonia, irritazione alla gola, irritabilità, cortisolo libero urinario ridotto, cortisolo ematico diminuito, glucosio ematico aumentato.

Ulteriori reazioni avverse, non osservate nell’esperienza clinica con FORMODUAL 100 microgrammi/6 microgrammi ma tipicamente associate con la somministrazione per via inalatoria di beclometasone dipropionato includono altre infezioni fungine orali. Alterazioni del gusto sono state segnalate occasionalmente durante terapia inalatoria corticosteroidea.

Riguardo le misure da prendere per minimizzare l’insorgenza di infezioni fungine orali, candidiasi orale e disfonia, vedere il paragrafo 4.4.

Gli effetti sistemici dei corticosteroidi inalatori (ad esempio il beclometasone dipropionato) possono verificarsi in particolar modo quando si somministrano alte dosi del medicinale per lunghi periodi di tempo, e possono comprendere: sindrome di Cushing, aspetto cushingoide, soppressione surrenale, diminuzione della densità minerale ossea, ritardo di crescita nei bambini e negli adolescenti, cataratta e glaucoma (vedere anche paragrafo 4.4).

Ulteriori reazioni avverse, non osservate nell’esperienza clinica con FORMODUAL 100 microgrammi/6 microgrammi a dosi terapeutiche ma tipicamente associate con la somministrazione di beta2-agonisti come il

formoterolo, sono palpitazioni, fibrillazione atriale, extrasistole ventricolari, tachiaritmia, ipokaliemia potenzialmente grave e aumento/diminuzione della pressione sanguigna. Durante la terapia inalatoria con formoterolo sono state segnalate occasionalmente insonnia, capogiro, irrequietezza ed ansia. Il formoterolo può inoltre causare crampi muscolari, mialgia.

Sono state osservate anche reazioni di ipersensibilità che includono eruzione cutanea, orticaria, prurito, eritema ed edema a carico di occhi, viso, labbra e gola (angioedema).

Come per altre terapie inalatorie, si può manifestare broncospasmo paradosso, con un immediato aumento di respiro sibilante, tosse e dispnea dopo l’inalazione (vedere anche paragrafo 4.4).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del

medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto

beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi

reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo:

http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

04.9 Sovradosaggio

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La dose più elevata raccomandata di FORMODUAL per una singola somministrazione è di 1 inalazione.

Per quanto riguarda la formulazione in soluzione pressurizzata per inalazione, in pazienti asmatici sono state studiate dosi per inalazione fino a dodici erogazioni cumulative di 100 microgrammi/6 microgrammi (per un totale di 1200 microgrammi di beclometasone dipropionato e di 72 microgrammi di formoterolo). Questi trattamenti cumulativi non hanno provocato anomalie dei parametri vitali, né reazioni avverse gravi o non gravi.

Dosi eccessive di formoterolo possono determinare effetti che sono tipici degli agonisti beta-2 adrenergici: nausea, vomito, cefalea, tremore, sonnolenza, palpitazioni, tachicardia, aritmia ventricolare, prolungamento dell’intervallo QTc, acidosi metabolica, ipokaliemia, iperglicemia.

In caso di sovradosaggio di formoterolo è indicato un trattamento di supporto e sintomatico. Nei casi gravi è necessario il ricovero ospedaliero. Si può prendere in considerazione l’uso di bloccanti beta-adrenergici cardioselettivi, ma solo con estrema cautela perché possono provocare broncospasmo. Il potassio sierico deve essere monitorato.

Inalazioni acute di beclometasone dipropionato a dosi maggiori di quelle raccomandate possono comportare una soppressione temporanea della

funzione surrenale. In questo caso non sono necessarie azioni di emergenza, in quanto la funzione surrenale viene ripristinata in pochi giorni, come è stato verificato dalle rilevazioni di cortisolo plasmatico. In questi pazienti il trattamento deve essere continuato con dosi sufficienti per il controllo dell’asma.

Sovradosaggio cronico di beclometasone dipropionato inalatorio: rischio di soppressione surrenale (vedere paragrafo 4.4). Può essere necessario un monitoraggio della riserva surrenale. Il trattamento deve essere continuato con una dose sufficiente per controllare l’asma.

Sovradosaggi terapeuti in singola dose fino a 800 microgrammi di beclometasone dipropionato e 48 microgrammi di formoterolo, somministrati mediante FORMODUAL 100 microgrammi/ 6 microgrammi, in pazienti con BPCO sono generalmente sicuri e ben tollerati.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica:

Adrenergici, inalatori; Adrenergici in associazione con corticosteroidi o altri farmaci, esclusi gli anticolinergici.

Codice ATC: R03AK08.

Meccanismo d’azione ed effetti farmacodinamici

FORMODUAL contiene beclometasone dipropionato e formoterolo in una formulazione in polvere secca, che consente un aerosol extrafine con un diametro aerodinamico mediano di massa (MMAD) pari in media a 1,4-1,7 micron e co-deposizione dei due componenti. Le particelle in aerosol di FORMODUAL sono in media molto più piccole delle particelle erogate nelle formulazioni non extrafini.

Uno studio di deposizione del farmaco radiomarcato effettuato in pazienti asmatici adulti con FORMODUAL 100/6 microgrammi ha dimostrato che un’elevata porzione del farmaco (stimata al 42% della dose nominale) si deposita nei polmoni, con una deposizione omogenea attraverso le vie respiratorie. Queste caratteristiche di erogazione supportano l’uso di una bassa dose di corticosteroidi con effetti farmacodinamici locali potenziati, che si sono rivelati equivalenti alla corrispondente soluzione pressurizzata per inalazione.

I due principi attivi di FORMODUAL hanno diverse modalità d’azione. Come per altre associazioni di corticosteroidi inalatori e beta2-agonisti, si osservano effetti additivi relativamente alla riduzione delle esacerbazioni asmatiche.

Beclometasone dipropionato

Il beclometasone dipropionato somministrato per via inalatoria, alle dosi raccomandate è dotato di attività antinfiammatoria tipica dei glucocorticoidi a livello del polmone, con conseguente riduzione dei sintomi e delle

esacerbazioni dell’asma e minore insorgenza di effetti avversi rispetto alla somministrazione sistemica dei corticosteroidi.

Formoterolo

Il formoterolo è un agonista selettivo beta-2-adrenergico che produce il rilassamento della muscolatura liscia bronchiale in pazienti con ostruzioni reversibili delle vie respiratorie. L’effetto broncodilatatore insorge rapidamente, entro 1-3 minuti dopo l’inalazione, ed ha una durata di 12 ore dopo una singola dose.

Esperienza clinica

ASMA (Terapia di mantenimento)

L’efficacia dei due componenti di FORMODUAL polvere per inalazione è stata confrontata per il dosaggio inferiore (100 microgrammi/6 microgrammi) in tre diversi studi di confronto con la formulazione di 100 microgrammi/6 microgrammi soluzione pressurizzata per inalazione nel trattamento di pazienti con asma persistente di grado da moderato a grave. A livello generale, nella pratica clinica è attesa un’efficacia equivalente dei due farmaci inalatori sia alla dose di 1 che di 2 inalazioni due volte al giorno.

In uno studio l’obiettivo primario era rappresentato dalla valutazione dell’efficacia del componente corticosteroide inalato misurata dalla broncodilatazione (FEV1 pre-dose). Un miglioramento clinicamente significativo nel FEV1 pre-dose rispetto ai valori basali è stato osservato in 696 pazienti con asma sintomatica da moderata a grave alla fine di un periodo di trattamento di 3 mesi, alla dose di 1 inalazione due volte al giorno e 2 inalazioni due volte al giorno con entrambe le formulazioni. E’ stato osservato un aumento medio di almeno 250 mL. Non è stata osservata una differenza clinicamente rilevante nel FEV1 pre-dose tra FORMODUAL 100/6 microgrammi polvere per inalazione e la soluzione pressurizzata per inalazione ad entrambi i dosaggi. Una significativa relazione dose-risposta è stata osservata per il picco di flusso espiratorio (PEF) del mattino. Non è stata raggiunta la significatività statistica relativamente alla relazione dose- risposta per il FEV1 pre-dose. Le misurazioni relative al controllo dell’asma, come i punteggi relativi ai sintomi asmatici registrati al mattino e alla sera e la percentuale di giorni senza sintomi, hanno fatto registrare un significativo miglioramento rispetto al basale durante e fino alla fine del periodo di trattamento, in particolare per le due dosi più alte di entrambe le formulazioni.

Nel secondo studio l’obiettivo primario era rappresentato dalla valutazione dell’efficacia del componente beta2-agonista a lunga durata d’azione di FORMODUAL. In questo studio la broncodilatazione è stata misurata all’inizio e fino a 12 ore dopo somministrazione di dosi singole attraverso valutazioni spirometriche di serie del FEV1 (AUC per FEV1 relativa almeno all’80% della durata d’azione del formoterolo). Un’inalazione e quattro inalazioni di entrambe le formulazioni di FORMODUAL 100/6 microgrammi hanno migliorato significativamente FEV1 AUC0-12 rispetto al placebo. Entrambe le dosi di FORMODUAL polvere per inalazione sono apparse non-inferiori alla corrispondente dose della soluzione pressurizzata per inalazione. E’ stata

riscontrata una relazione dose-risposta statisticamente significativa tra la dose bassa e la dose elevata con entrambe le formulazioni.

Nel terzo studio, dopo una fase di trattamento preliminare di 4 settimane con l’associazione fissa beclometasone dipropionato/formoterolo soluzione pressurizzata per inalazione alla dose di 1 inalazione due volte al giorno, 755 pazienti con asma stabilizzato sono stati randomizzati per ricevere un trattamento della durata di 8 settimane con il medesimo inalatore già in uso, con FORMODUAL 100/6 microgrammi polvere per inalazione o con beclometasone dipropionato 100 microgrammi polvere per inalazione, somministrati tutti alla dose di 1 inalazione due volte al giorno. L’obiettivo primario era rappresentato dalla variazione rispetto al basale e per la durata dell’intero periodo di trattamento del flusso espiratorio medio del mattino (PEF). Dopo 8 settimane di trattamento non è stata riscontrata alcuna differenza nell’endpoint primario tra i due inalatori in associazione, che si sono rivelati significativamente migliori del beclometasone dipropionato in monoterapia. Nessuna differenza è stata rilevata tra i due inalatori in associazione in termini di misurazione dei sintomi, come il punteggio relativo al questionario sul controllo dell’asma ed il numero di giorni senza medicinali di soccorso.

BPCO

E’ stato effettuato uno studio in aperto verso placebo per verificare che il flusso inspiratorio che può essere generato attraverso l’inalatore Nexthaler non è influenzato dall’età, dalle patologie e dalla gravitá della patologia del paziente, e pertanto l’attivazione e l’erogazione del farmaco attraverso l’apparecchio possono essere alla portata di tutti i pazienti. L’endpoint primario era rappresentato dalla percentuale di pazienti in ogni gruppo di età e di patologia in grado di attivare l’inalatore. Ottantanove pazienti, di età compresa tra 5 e 84 anni, inclusi pazienti con asma moderato e grave (rispettivamente FEV1 > 60% e  60% del predetto), e pazienti con BPCO moderata e grave (rispettivamente FEV1  50% e < 50% del predetto) hanno preso parte allo studio. Tutti i pazienti, indipendentemente dall’età, dalla patologia e dalla gravità della malattia, sono stati in grado di generare un flusso inspiratorio sufficiente per attivare l’inalatore Nexthaler.

In un ulteriore studio placebo in aperto è stato dimostrato, attraverso la valutazione del profilo di inspirazione di FORMODUAL 100/6 microgrammi che pazienti con BPCO da moderata a grave, indipendentemente dalla loro limitazione funzionale, sono stati in grado di attivare e utilizzare efficacemente il dispositivo.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

Indice

Beclometasone dipropionato

Il beclometasone dipropionato è un profarmaco con una debole affinità di legame al recettore dei glucocorticoidi, che viene idrolizzato tramite gli enzimi esterasi a metabolita attivo beclometasone-17-monopropionato, che

ha una più potente attività topica antinfiammatoria rispetto al profarmaco beclometasone dipropionato.

Assorbimento, distribuzione e biotrasformazione

Il beclometasone dipropionato inalato è assorbito rapidamente attraverso i polmoni; prima dell’assorbimento viene trasformato in misura estensiva nel suo metabolita attivo, il beclometasone-17-monopropionato, tramite gli enzimi esterasi che si trovano in parecchi tessuti. La disponibilità sistemica del metabolita attivo ha origine dai polmoni e dall’assorbimento gastrointestinale della dose deglutita. La biodisponibilità del beclometasone dipropionato deglutito è trascurabile, tuttavia, la conversione pre-sistemica a beclometasone-17-monopropionato determina un assorbimento di una parte della dose come metabolita attivo.

All’aumentare della dose inalata l’esposizione sistemica aumenta in modo approssimativamente lineare.

La biodisponibilità assoluta dopo inalazione da un inalatore dosato pressurizzato è circa il 2% e il 62% della dose nominale rispettivamente per il beclometasone dipropionato non modificato e per il beclometasone-17- monopropionato.

In seguito a somministrazione endovenosa, la distribuzione di beclometasone dipropionato e del suo metabolita attivo è caratterizzata da un’alta clearance plasmatica (rispettivamente 150 e 120 L/ora), con un piccolo volume di distribuzione allo stato stazionario per il beclometasone dipropionato (20 L) ed una più estesa distribuzione tissutale per il suo metabolita attivo (424 L). Il beclometasone dipropionato viene metabolizzato principalmente (82%) nel suo metabolita attivo, il beclometasone-17-monopropionato.

Il legame alle proteine plasmatiche è moderatamente elevato (87%).

Eliminazione

L’escrezione fecale è la principale via di eliminazione del beclometasone dipropionato, essenzialmente come metaboliti polari. L’escrezione renale del beclometasone dipropionato e dei suoi metaboliti è trascurabile. L’emivita terminale di eliminazione é di 0,5 ore e di 2,7 ore rispettivamente per il beclometasone dipropionato e per il beclometasone-17-monopropionato.

Popolazioni speciali di pazienti

Non è stata studiata la farmacocinetica del beclometasone dipropionato in pazienti con danno renale o compromissione epatica; tuttavia, dal momento che il beclometasone dipropionato é sottoposto ad un rapido metabolismo da parte degli enzimi esterasi presenti nel fluido intestinale, nel siero, nei polmoni e nel fegato per dare origine ai prodotti più polari beclometasone-21-monopropionato, beclometasone-17-monopropionato e beclometasone, la farmacocinetica e il profilo di sicurezza del beclometasone dipropionato non si prevede possano essere modificati dalla presenza di compromissione epatica.

Poiché né il beclometasone dipropionato né i suoi metaboliti sono stati rintracciati nelle urine, non si prevede un aumento dell’esposizione sistemica in pazienti con danno renale.

Formoterolo

Assorbimento e distribuzione

Dopo l’inalazione, il formoterolo viene assorbito sia dai polmoni che dal tratto gastrointestinale. La frazione di dose inalata che viene deglutita dopo somministrazione con un inalatore pre-dosato (MDI) può variare tra il 60% e il 90%. Almeno il 65% della dose deglutita é assorbita dal tratto gastrointestinale. Il picco di concentrazione plasmatica del farmaco non modificato viene raggiunto tra 0,5 e 1 ora dopo la somministrazione orale. Il legame del formoterolo alle proteine plasmatiche è del 61-64% con un 34% di legame all’albumina. Non c’è saturazione di legame nei valori di concentrazione raggiunti alle dosi terapeutiche. L’emivita di eliminazione calcolata dopo la somministrazione orale è di 2-3 ore. L’assorbimento di formoterolo in seguito ad inalazione di dosi da 12 a 96 microgrammi di formoterolo fumarato è lineare.

Biotrasformazione

Il formoterolo è ampiamente metabolizzato, principalmente mediante coniugazione diretta del gruppo idrossilico fenolico. Il coniugato con l’acido glucoronico è inattivo. La seconda via principale coinvolge la O- demetilazione seguita dalla coniugazione del gruppo 2-idrossilico fenolico. Gli isoenzimi del citocromo P450 CYP2D6, CYP2C19 e CYP2C9 sono coinvolti nella O-demetilazione del formoterolo. Il fegato è il sito primario di metabolizzazione. Il formoterolo non inibisce gli enzimi del CYP450 alle concentrazioni terapeuticamente rilevanti.

Eliminazione

L’escrezione cumulativa urinaria del formoterolo, in seguito ad una singola inalazione da un inalatore per polvere secca, aumenta in modo lineare nel range di dosi dai 12 ai 96 microgrammi. In media, l’8% e il 25% della dose viene escreta rispettivamente come formoterolo immodificato e formoterolo totale. In base alle concentrazioni plasmatiche misurate dopo l’inalazione di una singola dose di 120 μg in 12 soggetti sani, l’emivita di eliminazione terminale media è risultata di 10 ore. Gli enantiomeri (R,R) e (S,S) rappresentano rispettivamente circa il 40% e il 60% del farmaco immodificato escreto attraverso l’urina. Il rapporto relativo dei due

enantiomeri rimane costante alle dosi studiate e non è stato osservato accumulo relativo di un enantiomero rispetto all’altro dopo dose ripetuta.

Dopo somministrazione orale (dai 40 agli 80 μg) in soggetti sani, una quantità dal 6% al 10% della dose è stata rinvenuta nell’urina come farmaco immodificato; fino all’8% della dose è stato recuperato sotto forma di glucuronide.

Il 67% della dose orale di formoterolo è escreto nell’urina (principalmente sotto forma di metaboliti) e il rimanente nelle feci. La clearance renale del formoterolo è pari a 150 ml/min.

Popolazioni speciali di pazienti

Compromissione epatica/danno renale: la farmacocinetica del formoterolo non è stata studiata in pazienti con compromissione epatica o danno renale.

Esperienza clinica

L’esposizione sistemica al beclometasone dipropionato e al formoterolo in associazione è stata confrontata con quella dei singoli componenti. Non c’è stata evidenza di interazioni farmacocinetiche o farmacodinamiche (sistemiche) tra beclometasone dipropionato e formoterolo.

Uno studio di farmacocinetica a singola dose in soggetti sani ha valutato la disponibilità polmonare (usando la tecnica del blocco del carbone) e l’esposizione sistemica totale (senza blocco del carbone) di FORMODUAL 200/12 microgrammi formulazione DPI rispetto alla formulazione DPI di beclometasone dipropionato / formoterolo fumarato diidrato 100/6 microgrammi

I risultati di questo studio indicano che l’esposizione sistemica totale e la disponibilità polmonare di formoterolo, BDP e B17MP sono sostanzialmente le stesse dopo la somministrazione di CHF 1535 200/12 DPI (2 inalazioni) rispetto al CHF 1535 100/6 DPI (4 inalazioni): gli IC del 90% dei rapporti di trattamento (200/12 vs. 100/6) per tutte le variabili PK primarie (AUC0-t e Cmax per FF, BDP e B17MP con e senza blocco carbone) sono risultati interamente compresi tra 80% e 125% dell’ intervallo di accettazione per la bioequivalenza.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

Indice

Negli studi effettuati sugli animali trattati con beclometasone dipropionato e formoterolo, in associazione o separatamente, é stata osservata una tossicitá associata prevalentemente ad un’esagerata attivitá farmacologica. Tali effetti sono correlati all’attivitá immuno-soppressiva del beclometasone dipropionato e ai ben noti effetti cardiovascolari del formoterolo, evidenti principalmente nel cane. Non si sono riscontrati né aumenti di tossicitá né risultati inaspettati con la somministrazione dell’associazione.

Studi sulla riproduzione nel ratto hanno mostrato effetti dose-dipendenti. La presenza di beclometasone dipropionato a dosi elevate è stata associata ad una ridotta fertilità femminile, diminuzione del numero degli impianti e tossicità embriofetale. E’ noto che la somministrazione di dosi elevate di corticosteroidi negli animali gravidi causa anomalie nello sviluppo fetale, inclusa palatoschisi, e ritardo della crescita intrauterina, ed è probabile che gli effetti osservati con l’associazione beclometasone dipropionato/formoterolo siano dovuti al beclometasone dipropionato. Questi effetti sono stati riscontrati solo ad una

elevata esposizione sistemica al metabolita attivo beclometasone-17- monopropionato (più di 200 volte i livelli plasmatici attesi nei pazienti). Inoltre, negli studi sugli animali è stato evidenziato un incremento della durata della gestazione e del parto, un’azione attribuibile ai ben noti effetti tocolitici dei beta2-simpaticomimetici. Questi effetti sono stati notati quando i livelli di formoterolo nel plasma materno erano al di sotto di quelli attesi in pazienti trattati con FORMODUAL.

Studi di genotossicità condotti con l’associazione beclometasone dipropionato/formoterolo non indicano un potenziale mutageno. Non sono stati effettuati studi sulla cancerogenicità con l’associazione proposta. Comunque, i dati sugli animali relativi ai singoli componenti non suggeriscono potenziali rischi di cancerogenicità nell’uomo.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Lattosio monoidrato (che contiene piccole quantità di proteine del latte) Magnesio stearato.

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

06.3 Periodo di validità

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2 anni.

Dopo la prima apertura della busta, il medicinale deve essere utilizzato entro 6 mesi.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.

Estrarre l’inalatore dalla sua confezione in alluminio immediatamente prima del primo utilizzo.

Precedentemente alla prima apertura della busta:

Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.

Dopo la prima apertura della busta:

Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Ogni scatola contiene 1, 2 o 3 inalatori Nexthaler che permettono 60 erogazioni ciascuno. Ogni inalatore è contenuto in una busta protettiva termosaldata (confezione in alluminio) in PET/Al/PE (Polietilene Tereftalato/Alluminio/ Polietilene) o PA/Al/PE (Poliammide/Alluminio/Polietilene).

E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

FORMODUAL è un dispositivo di inalazione multidose. Il dispositivo è composto da un corpo esterno munito di una finestra che indica il numero di dosi rimaste e dotato di un cappuccio integrato. All’apertura del cappuccio, che avvia anche il meccanismo di conteggio della dose, si può notare un boccaglio attraverso il quale viene inalato il farmaco. Il corpo esterno del dispositivo ed il boccaglio sono realizzati in acrilonitrile butadiene stirene ed il cappuccio è in polipropilene.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

Indice

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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PROMEDICA S.r.l.

Via Palermo 26/A 43122 Parma Italia

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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037778166 – "200 Microgrammi/12 Microgrammi Per Inalazione Polvere Per Inalazione" 1 Inalatore Nexthaler Da 60 Inalazioni

037778178 – "200 Microgrammi/12 Microgrammi Per Inalazione Polvere Per Inalazione" 2 Inalatori Nexthaler Da 60 Inalazioni

037778180 – "200 Microgrammi/12 Microgrammi Per Inalazione Polvere Per Inalazione" 3 Inalatori Nexthaler Da 60 Inalazioni

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 22/04/2021