Icodial: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Icodial (Icodextrin): sicurezza e modo d’azione

Icodial (Icodextrin) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Icodial è raccomandato per lo scambio una volta al giomo in luogo di uno scambio singolo di glucosio come parte di un trattamento di dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD) o di dialisi peritoneale automatizzata (APD) per il trattamento dell’insufficienza renale cronica, particolarmente in pazienti che hanno perduto la capacità di ultrafiltrazione con soluzioni di glucosio, poiché può allungare il tempo della terapia CAPD in questi pazienti.

Icodial: come funziona?

Ma come funziona Icodial? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Icodial

Categoria farmacoterapeutica: soluzioni per dialisi peritoneale, soluzioni isotoniche; codice ATC: B05DA.

L’Icodestrina è un polimero del glucosio derivato dall’amido che agisce come agente osmotico quando somministrato per via intraperitoneale per la dialisi peritoneale ambulatoriale continua. Una soluzione al 7,5% è praticamente isoosmolare col siero, ma, nella CAPD, provoca una elevata ultrafiltrazione per un periodo fino a 12 ore. Vi è una riduzione del carico calorico rispetto alle soluzioni di glucosio iperosmolari. Il volume di ultrafiltrato prodotto è comparabile a quello che si ha col glucosio al 3,86% quando impiegato nella CAPD. I livelli ematici di glucosio e di insulina rimangono inalterati.

L’ultrafiltrazione viene mantenuta durante gli episodi di peritonite. La posologia raccomandata è limitata ad un singolo scambio per ogni periodo di 24 ore, come parte di un trattamento CAPD o APD.


Icodial: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Icodial, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Icodial

I livelli ematici del polimero del carboidrato si stabilizzano dopo circa 7-10 giorni se usato su base giornaliera per la dialisi notturna. Il polimero viene idrolizzato dall’amilasi in frammenti più piccoli che vengono rimossi dalla dialisi peritoneale. Sono stati misurati stabili livelli plasmatici di 1,8 mg/ml per oligomeri di unità di glucosio superiori a 9 (G9) e si riscontra un aumento del maltosio sierico (G2) fino ad 1,1 mg/ml senza variazioni significative dell’osmolarità sierica. A seguito del lungo tempo di sosta diurno nella APD, sono stati misurati livelli di maltosio di 1,4 mg/ml senza modifiche significative nella osmolarità sierica. Non si conoscono gli effetti a lungo termine degli accresciuti livelli plasmatici di polimeri di maltosio e glucosio, ma non vi sono ragioni per ritenere che questi siano pericolosi.


Icodial: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Icodial agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Icodial è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Icodial: dati sulla sicurezza

Le differenze tra gli animali da esperimento con funzione renale normale e pazienti in CAPD/APD con insufficienza renale grave o totale limitano il valore degli studi clinici. Tuttavia studi di tossicità acuta IV ed IP nei topi e nei ratti non hanno mostrato effetti a dosi fino a 2000 mg/kg. Due somministrazioni IP di soluzione di Icodestrina 20% al dì per 28 giorni su ratti e cani non hanno evidenziato effetti tossici su organi o tessuti bersaglio. Gli effetti maggiori si sono riscontrati sulla dinamica del bilancio idrico.

Studi in vivo ed in vitro sulla mutagenicità hanno dato risultati negativi. Non è possibile effettuare studi sulla cancerogenicità, ma sono improbabili eventuali effetti cancerogeni vista la natura chimica della molecola, la sua mancanza di effetti farmacologici, l’assenza di tossicità per gli organi bersaglio ed i risultati negativi ottenuti con gli studi sulla mutagenicità.

Uno studio della tossicità sulla riproduzione effettuato sui ratti ha dimostrato l’assenza di effetti sia sulla fertilità che sullo sviluppo embriofetale.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Icodial: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Icodial

Icodial: interazioni

Non sono note forme di interazione. Tuttavia la concentrazione ematica di farmaci dializzabili può essere ridotta dalla dialisi. Se necessario deve essere instaurata una terapia correttiva. In pazienti in trattamento con glucosidi cardiaci, i livelli plasmatici del potassio e del calcio devono essere accuratamente controllati. In caso di livelli anormali, devono essere intraprese appropriate azioni.

La misurazione del glucosio ematico deve essere effettuata con un metodo specifico per il glucosio per prevenire interferenze con il maltosio. Metodiche basate sulla Glucosio-deidrogenasi-pirrolochinolina equinone (GDH PQQ) non devono essere usate. Si raccomanda di fare riferimento alla relativa sezione del foglio istruzioni del kit per la glicemia per accertarsi che non siano descritte interferenze con l’impiego di soluzioni per dialisi a base di icodestrina.


Icodial: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Icodial: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non se ne conosce alcuno.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco