Isoflurane: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Isoflurane (Isoflurano): sicurezza e modo d’azione

Isoflurane (Isoflurano) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Anestetico generale per inalazione somministrabile in soggetti di tutte le età.

Isoflurane: come funziona?

Ma come funziona Isoflurane? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Isoflurane

Isoflurane è un anestetico generale per inalazione che determina una rapida induzione dell’anestesia ed anche un rapido risveglio. La concentrazione minima alveolare (MAC), misura standard della potenza di un anestetico, è di 1,15% per gli uomini di mezza età. Esiste un rapporto con l’età e la MAC, è significativamente più alta nei bambini.

MAC

Età

Concentrazione media in ossigeno
Fino a 12 mesi

1,60% – 1,85%
da 1 a 5 anni

1,50% – 1,60%
da 20 a 30 anni

1,25% – 1,30%
da 40 a 50 anni

1,10% – 1,20%
da 60 a 70 anni

1,00% – 1,10%

Così come tutti gli anestetici per inalazione, Isoflurane induce una depressione dose-dipendente dell’attività nervosa centrale e del metabolismo cerebrale, mentre la pressione del fluido cerebro-spinale può aumentare a causa della vasodilatazione cerebrale. Isoflurane provoca una depressione respiratoria dose-dipendente ed una diminuzione della risposta ventilatoria all’anidride carbonica.

La diminuzione della pressione sanguigna che si manifesta durante l’anestesia con Isoflurane è dovuta principalmente alla vasodilatazione periferica, mentre la frequenza e la gittata cardiaca possono essere mantenute con concentrazioni inspiratorie del 2,5%.

Isoflurane, che ha effetti minimi sulla conduzione atrioventricolare, provoca una sensibilizzazione significativamente minore del cuore agli effetti aritmici delle catecolamine in confronto all’alotano. Il risveglio dall’anestesia è rapido e sensibilmente più veloce di quello seguente anestesia con alotano.


Isoflurane: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Isoflurane, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Isoflurane

Isoflurane mostra una scarsa solubilità molto bassa nel sangue e nei tessuti cellulari, molto più scarsa di Enflurane e di Alotano. Questa bassa solubilità determina un rapido sviluppo di una pressione alveolare parziale sufficiente per indurre l’anestesia.

La metabolizzazione di Isoflurane è minima, e soltanto lo 0,2% della concentrazione di Isoflurane somministrata è evidenziabile come metabolita. Isoflurane viene metabolizzato in acido trifluoroacetico e difluorometanolo che è successivamente idrolizzato in acido formico e ione fluoruro.

L’eliminazione avviene per via renale; per lo ione fluoruro e per il fluoro organico l’emivita è rispettivamente di 36 e di 41 ore.


Isoflurane: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Isoflurane agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Isoflurane è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Isoflurane: dati sulla sicurezza

Isoflurane è stato sperimentato dal 1972 in poi su un’ampia gamma di animali (topi, ratti, cavie) ed ha dimostrato una tossicità molto bassa in studi acuti, sub-acuti, sub-cronici e cronici. I risultati degli studi sulla teratogenicità e sulla riproduzione non mostrano rischi significativi per l’uomo. Non vi sono segni di tossicità epatica, quali un aumento del peso del fegato o degli enzimi epatici, osservabili dopo studi sub-acuti e sub-cronici. Gli studi sulla cancerogenicità non mostrano un aumento dell’incidenza dei tumori epatici.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Isoflurane: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Isoflurane

Isoflurane: interazioni

Interazione tra farmaci: Isoflurane determina un rilassamento muscolare sufficiente per alcuni interventi intra-addominali. Isoflurane è compatibile con tutti i farmaci comunemente adoperati come miorilassanti, i cui effetti potrebbero essere particolarmente potenziati da Isoflurane. L’effetto è maggiormente evidente sugli agenti non depolarizzanti, cosicché devono essere adoperate concentrazioni più basse degli stessi somministrando contemporaneamente Isoflurane. L’azione dei miorilassanti non depolarizzanti può essere annullata mediante la somministrazione di neostigmina poiché quest’ultima non interferisce con l’azione rilassante di Isoflurane.

Adrenalina: durante anestesia con Isoflurane la contemporanea somministrazione di adrenalina (epinefrina), per altra via, o di alcuni farmaci b-simpaticomimetici può determinare aritmia.

Calcio antagonisti: Isoflurane può determinare una profonda ipotensione nei soggetti contemporaneamente trattati con calcio antagonisti, soprattutto con quelli appartenenti alla classe delle diidropiridine. Pazienti in terapia cronica con altri vasodilatatori quali gli ACE-inibitori (es. captopril, enalapril, lisinopril) o gli antagonisti dei recettori a1 -adrenergici (es. prazosin), possono manifestare ipotensione non prevedibilecon ogni tipo di anestesia .

Analgesici narcotici: l’azione anestetica di Isoflurane può essere potenziata dalla contemporanea somministrazione di analgesici narcotici.


Isoflurane: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Isoflurane: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Come per tutti gli altri anestetici generali per inalazione è consigliabile lasciar trascorrere 24 ore prima di guidare o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco