rizatriptan angelini: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

rizatriptan angelini

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

rizatriptan angelini: ultimo aggiornamento pagina: 14/11/2020 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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RIZATRIPTAN ANGELINI 10 mg gel orale

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni stick di RIZATRIPTAN ANGELINI gel orale contiene 14,53 mg di rizatriptan benzoato (corrispondenti a 10 mg di rizatriptan).

Eccipienti con effetti noti:

Ogni stick contiene 6,3 mg di metile paraidrossibenzoato Ogni stick contiene 0,7 mg di propile paraidrossibenzoato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Gel orale

Il gel orale è un gel trasparente di colore da bianco a giallastro.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Trattamento acuto della fase cefalalgica degli attacchi emicranici con o senza aura negli adulti.

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Adulti dai 18 anni in su

La dose raccomandata è di 10 mg.

Dosi ulteriori: le dosi devono essere somministrate a distanza di almeno due ore l’una dall’altra; nell’arco delle 24 ore non devono essere assunte più di due dosi.

In caso di ricomparsa della cefalea entro 24 ore: se la cefalea si ripresenta dopo la risoluzione dell’attacco iniziale, può essere assunta una dose ulteriore. Osservare i limiti di dosaggio sopra menzionati.

In caso di mancato effetto: negli studi controllati non è stata esaminata l’efficacia

di una seconda dose per il trattamento dello stesso attacco, quando la dose iniziale è risultata inefficace. Quindi, se un paziente non risponde alla prima dose, non deve essere assunta una seconda dose per il medesimo attacco.

Gli studi clinici hanno dimostrato che se un paziente non risponde al trattamento di un attacco, è possibile che risponda al trattamento in attacchi successivi.

Popolazione speciale

Alcuni pazienti devono ricevere una dose più bassa (5 mg) di rizatriptan, in particolare i gruppi seguenti di pazienti:

pazienti in trattamento con propranololo. Rizatriptan deve essere somministrato a distanza di almeno 2 ore dalla somministrazione di propranololo (vedere paragrafo 4.5);

pazienti con insufficienza renale lieve o moderata;

pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata.

RIZATRIPTAN ANGELINI non è disponibile in dosi inferiori a 10 mg, pertanto non deve essere utilizzato nelle suddette popolazioni di pazienti.

Popolazione pediatrica

Bambini e adolescenti (età inferiore a 18 anni)

La sicurezza e l’efficacia di RIZATRIPTAN ANGELINI in bambini e adolescenti di età inferiore a 18 anni non sono state ancora stabilite. I dati disponibili al momento sono riportati nei paragrafi 5.1 e 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.

Persone anziane

La sicurezza e l’efficacia del rizatriptan in pazienti di età superiore ai 65 anni non sono state valutate in modo sistematico.

Modo di somministrazione

RIZATRIPTAN ANGELINI gel orale non deve essere usato per la profilassi. RIZATRIPTAN ANGELINI gel orale non deve essere assunto con i liquidi.

Il prodotto è confezionato in bustine monodose contenenti 3,5 ml di gel orale. Ogni bustina è “pretagliata” nell’area di sigillatura per consentire un’apertura agevole. Il contenuto della bustina deve essere inserito direttamente in bocca e poi deglutito.

Il gel orale può essere utilizzato nelle situazioni in cui non si dispone di liquidi o per evitare la nausea e il vomito che possono essere associati all’ingestione di qualsiasi forma farmaceutica da deglutire con i liquidi.

 

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Somministrazione contemporanea di inibitori delle monoaminossidasi (MAO) o l’uso entro le due settimane dalla sospensione della terapia con inibitori delle MAO (vedere paragrafo 4.5).

RIZATRIPTAN ANGELINI gel orale è controindicato in pazienti con insufficienza epatica o renale grave.

RIZATRIPTAN ANGELINI gel orale è controindicato in pazienti con anamnesi positiva per accidente cerebrovascolare (ACV) o attacco ischemico transitorio (TIA).

Ipertensione moderatamente grave o grave o ipertensione lieve non trattata. Coronaropatia accertata, inclusa cardiopatia ischemica (angina pectoris, anamnesi di infarto del miocardio o ischemia silente documentata), segni e sintomi di cardiopatia ischemica o angina di Prinzmetal.

Malattia vascolare periferica.

Uso contemporaneo di rizatriptan ed ergotamina, ergot derivati (inclusa la metisergide) o altri agonisti dei recettori 5-HT1B/1D (vedere paragrafo 4.5).

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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RIZATRIPTAN ANGELINI gel orale deve essere somministrato solo a pazienti nei quali sia stata fatta una chiara diagnosi di emicrania.

RIZATRIPTAN ANGELINI gel orale non deve essere somministrato a pazienti con emicrania emiplegica o basilare.

RIZATRIPTAN ANGELINI gel orale non deve essere usato per trattare cefalee “atipiche”, per esempio quelle che possono essere associate a condizioni mediche potenzialmente serie (come ACV, rottura di aneurisma) nelle quali la vasocostrizione cerebrovascolare può essere pericolosa.

Rizatriptan può essere associato a sintomi transitori che comprendono dolore ed oppressione toracica i quali possono essere intensi ed interessare la gola (vedere paragrafo 4.8). Qualora si ritenga che tali sintomi indichino una cardiopatia ischemica, non devono essere assunte ulteriori dosi e deve essere effettuata una appropriata valutazione clinica.

Come con altri agonisti dei recettori 5-HT1B/1D, il rizatriptan non deve essere somministrato, senza una valutazione a priori, a pazienti nei quali è probabile una malattia cardiaca non diagnosticata o a pazienti a rischio per cardiopatia coronarica (CAD) [ad es., pazienti con ipertensione, diabete mellito, fumatori o coloro che fanno uso di terapia nicotinica sostitutiva, uomini di età superiore ai 40 anni, donne in età postmenopausale, pazienti con blocco di branca e coloro con una importante anamnesi familiare di CAD]. Le valutazioni cardiologiche possono non identificare tutti i pazienti con patologia cardiaca e, in casi molto rari, si sono verificati seri eventi cardiaci in pazienti senza una malattia cardiovascolare di base dopo somministrazione di agonisti dei recettori 5-HT1. I pazienti con CAD accertata non devono essere trattati con RIZATRIPTAN ANGELINI gel orale (vedere paragrafo 4.3).

Gli agonisti dei recettori 5-HT1B/1D sono stati associati con vasospasmo coronarico. In rari casi, con l’uso degli agonisti dei recettori 5-HT1B/1D, compreso RIZATRIPTAN ANGELINI, sono stati riportati ischemia o infarto del miocardio (vedere paragrafo 4.8).

Altri agonisti dei recettori 5-HT1B/1D (ad es., il sumatriptan) non devono essere usati contemporaneamente con RIZATRIPTAN ANGELINI gel orale (vedere paragrafo 4.5).

È opportuno attendere almeno sei ore dall’uso di rizatriptan prima di somministrare farmaci ergotamino-simili (ad es., ergotamina, diidroergotamina o metisergide). Prima che sia somministrato il rizatriptan devono trascorrere almeno 24 ore dalla somministrazione di una preparazione contenente ergotamina. Sebbene in uno studio di farmacologia clinica su 16 soggetti maschi sani trattati con rizatriptan per os e ergotamina per via parenterale non siano stati osservati effetti vasospastici addizionali, questi sono teoricamente possibili (vedere paragrafo 4.3).

La sindrome da serotonina (inclusi alterazione dello status psichico, instabilità autonomica e anomalie neuromuscolari) è stata segnalata a seguito di trattamento concomitante con triptani e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (SNRI). Queste reazioni possono essere gravi. Se il trattamento concomitante con rizatriptan e un SSRI o un SNRI è giustificato dal punto di vista clinico, si consiglia di tenere il paziente sotto appropriata osservazione, in particolare durante la fase iniziale del trattamento, in caso di aumento del dosaggio o nel caso in cui venga aggiunto alla terapia un altro medicinale serotonergico (vedere paragrafo 4.5).

Gli effetti indesiderati possono verificarsi con maggiore frequenza a seguito dell’uso concomitante di triptani (agonisti dei recettori 5-HT1B/1D) e preparazioni a base di erbe che contengono Erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum).

In pazienti trattati con triptani, fra i quali rizatriptan, può verificarsi angioedema (per es. edema del volto, gonfiore della lingua ed edema faringeo). In caso di angioedema della lingua o della faringe il paziente deve essere posto sotto osservazione medica fino a risoluzione dei sintomi. Il trattamento deve essere immediatamente interrotto e sostituito con un farmaco di diversa classe terapeutica.

RIZATRIPTAN ANGELINI gel orale contiene metile paraidrossibenzoato e propile paraidrossibenzoato. Ogni monodose contiene 6,3 mg di metile paraidrossibenzoato e 0,7 mg di propile paraidrossibenzoato. Il metile paraidrossibenzoato e il propile paraidrossibenzoato possono causare reazioni allergiche (anche ritardate).

Quando il rizatriptan è somministrato a pazienti in terapia con substrati del CYP2D6, deve essere considerata la potenzialità di interazione (vedere paragrafo 4.5).

Cefalea da uso eccessivo di farmaci

L’uso prolungato di qualsiasi antidolorifico per la cefalea può peggiorarla. In caso si verifichi o si sospetti questa evenienza, è necessario consultare un medico e interrompere il trattamento. La diagnosi di cefalea da uso eccessivo di farmaci deve essere sospettata in pazienti con cefalee frequenti o giornaliere nonostante l’uso regolare di farmaci per la cefalea (o a causa di esso).

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Ergotamina, ergot derivati (inclusa la metisergide), altri agonisti del recettore 5-HT

1B/1D: a causa di un effetto additivo, l’uso concomitante di rizatriptan e di ergotamina, di ergot derivati (inclusa la metisergide) o di altri agonisti del recettore 5-HT1B/1D (per es.: sumatriptan, zolmitriptan, naratriptan) aumenta il rischio di vasocostrizione delle arterie coronarie e di effetti ipertensivi. Questa associazione è controindicata (vedere paragrafo 4.3).

Inibitori delle monoaminossidasi: il rizatriptan è metabolizzato principalmente tramite la monoaminossidasi del sottotipo A (MAO-A). Le concentrazioni plasmatiche del rizatriptan e del suo metabolita attivo N-monodesmetile sono risultate incrementate dalla somministrazione contemporanea di un inibitore della MAO-A selettivo e reversibile. Con inibitori delle MAO non selettivi, reversibili (per es.: linezolid) e irreversibili sono previsti effetti simili o maggiori. A causa del rischio di vasocostrizione delle arterie coronarie e di episodi ipertensivi, la somministrazione di RIZATRIPTAN ANGELINI gel orale a pazienti che assumono inibitori delle MAO è controindicata (vedere paragrafo 4.3).

Beta‐bloccanti: le concentrazioni plasmatiche del rizatriptan possono essere aumentate dalla contemporanea somministrazione di propranololo. Questo incremento è molto probabilmente dovuto all’interazione tra i due farmaci nel metabolismo di primo passaggio, poiché la MAO-A ha un ruolo nel metabolismo sia del rizatriptan che del propranololo. Questa interazione porta ad un incremento medio dell’AUC e della Cmax del 70-80%. In pazienti in terapia con propranololo, deve essere usata una dose ridotta da 5 mg di rizatriptan e RIZATRIPTAN ANGELINI gel orale non è disponibile in dosaggi inferiori a 10 mg, pertanto non può essere utilizzato in tali pazienti.

In uno studio sull’interazione fra farmaci, nadololo e metoprololo non hanno alterato le concentrazioni plasmatiche del rizatriptan.

Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)/Inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (SNRI) e sindrome da serotonina: vi sono state segnalazioni di pazienti con sintomi compatibili con la sindrome da serotonina (inclusi alterazione dello status psichico, instabilità autonomica e anomalie neuromuscolari) dopo l’uso di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (SNRI) e triptani (vedere paragrafo 4.4).

Studi in vitro indicano che il rizatriptan inibisce il citocromo P450 2D6 (CYP 2D6). Non sono disponibili dati sull’interazione clinica. Quando il rizatriptan è somministrato a pazienti che assumono substrati del CYP 2D6, deve essere considerata la potenziale interazione.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Fertilità

Gli effetti sulla fertilità umana non sono stati studiati. Gli studi sugli animali hanno evidenziato solo effetti minimi sulla fertilità a concentrazioni plasmatiche di gran lunga superiori alla concentrazione terapeutica nell’uomo (più di 500 volte).

Gravidanza

La sicurezza d’uso del rizatriptan durante la gravidanza nella specie umana non è stata accertata. Gli studi su animali a livelli di dosaggio superiori a quelli terapeutici non indicano effetti dannosi sullo sviluppo dell’embrione o del feto, né sul corso della gestazione, del parto e dello sviluppo postnatale.

Poiché gli studi di riproduzione e sviluppo sugli animali non sono sempre predittivi della risposta nell’uomo, RIZATRIPTAN ANGELINI gel orale deve essere usato durante la gravidanza solo in caso di effettiva necessità.

Allattamento

Studi nei ratti hanno indicato un passaggio molto elevato di rizatriptan nel latte. Solo quando l’esposizione sistemica materna eccedeva di molto i livelli di esposizione massima per l’uomo, sono state osservate riduzioni transitorie e molto lievi dei pesi corporei dei cuccioli prima dello svezzamento. Non esistono dati nell’uomo.

Pertanto, deve essere esercitata cautela quando si somministra il rizatriptan a donne che allattano.

L’esposizione dei neonati deve essere minimizzata evitando l’allattamento nelle 24 ore successive al trattamento.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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In alcuni pazienti l’emicrania o il trattamento con RIZATRIPTAN ANGELINI gel orale possono causare sonnolenza. In alcuni pazienti in terapia con RIZATRIPTAN ANGELINI gel orale sono stati anche riportati capogiri. Pertanto i pazienti devono valutare la loro capacità di svolgere attività complesse durante gli attacchi emicranici e dopo la somministrazione di RIZATRIPTAN ANGELINI gel orale.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Rizatriptan è stato valutato in 8.630 pazienti adulti per un massimo di un anno in studi clinici controllati.

Gli effetti indesiderati più comuni valutati negli studi clinici sono stati capogiro, sonnolenza e astenia/affaticamento.

I seguenti effetti indesiderati sono stati valutati negli studi clinici e/o riportati nell’esperienza post-marketing:

[Molto comune (≥ 1/10); Comune (≥1/100, <1/10); Non comune (≥1/1.000, <1/100 ); Raro (≥1/10.000,

<1/1.000); Molto raro (≤1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)].

Disturbi del sistema immunitario:

Rari: reazione di ipersensibilità, anafilassi/reazione anafilattoide.

Disturbi psichiatrici:

Comune: insonnia.

Non comune: disorientamento, nervosismo.

Patologie del sistema nervoso:

Comune: capogiro, sonnolenza, parestesia, cefalea, ipoestesia, diminuzione dell’acutezza mentale.

Non comune: atassia, vertigini, disgeusia/ gusto sgradevole, tremore, sincope.

Non nota: crisi convulsive, sindrome da serotonina.

Patologie dell’occhio:

Non comune: visione annebbiata.

Patologie cardiache:

Comune: palpitazioni.

Non comune: aritmia, anomalie dell’ECG, tachicardia.

Raro: accidente cerebrovascolare (la maggior parte di queste reazioni avverse è stata segnalata in pazienti con fattori di rischio predittivi di malattia coronarica), bradicardia.

Non nota: ischemia o infarto del miocardio (la maggior parte di queste reazioni avverse è stata segnalata in pazienti con fattori di rischio predittivi di malattia coronarica).

Patologie vascolari:

Non comune: ipertensione, vampate di calore.

Non nota: ischemia vascolare periferica.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:

Comune: disturbi faringei.

Non comune: dispnea.

Raro: sibilo respiratorio.

Patologie gastrointestinali:

Comune: nausea, secchezza delle fauci, vomito, diarrea, dispepsia.

Non comune: sete.

Non nota: colite ischemica.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:

Comune: arrossamento.

Non comune: prurito, orticaria, angioedema (per es. edema del volto, gonfiore della lingua, edema della faringe) (per l’angioedema, vedere anche paragrafo 4.4), eruzione cutanea, sudorazione.

Non nota: necrolisi tossica epidermica.

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo:

Comune: pesantezza locale, dolore al collo, rigidità.

Non comune: tensione locale, debolezza muscolare, dolore al viso, mialgia.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:

Comune: astenia/affaticamento, dolore addominale o toracico.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/come-segnalare- una-sospetta-reazione-avversa.

 

04.9 Sovradosaggio

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Sintomi

Rizatriptan 40 mg (somministrato sia in singola dose in compresse o in due dosi con un intervallo di due ore) è stato generalmente ben tollerato in più di 300 pazienti adulti; capogiro e sonnolenza sono stati gli effetti indesiderati più comuni correlati al farmaco.

In uno studio di farmacologia clinica, in cui 12 soggetti adulti hanno ricevuto rizatriptan a dosi cumulative totali di 80 mg (somministrate nell’arco di quattro ore), due soggetti hanno riportato sincope e/o bradicardia. Un soggetto, donna di 29 anni, ha sviluppato vomito, bradicardia e capogiro tre ore dopo aver ricevuto un totale di 80 mg di rizatriptan (somministrato nell’arco di due ore). Un blocco AV di terzo grado, responsivo alla atropina, è stato osservato un’ora dopo l’inizio degli altri sintomi. Il secondo soggetto, uomo di 25 anni, ha accusato capogiri transitori, sincope, incontinenza e una pausa sistolica della durata di 5 secondi (registrata mediante ECG)

immediatamente dopo una venopuntura dolorosa. La venopuntura era stata effettuata due ore dopo che il soggetto aveva ricevuto un totale di 80 mg di rizatriptan (somministrato nell’arco di quattro ore).

Inoltre, sulla base della farmacologia del rizatriptan, dopo un sovradosaggio potrebbero verificarsi ipertensione o altri sintomi cardiovascolari più seri.

Trattamento

Nel caso si sospetti un sovradosaggio di RIZATRIPTAN ANGELINI gel orale, si deve prendere in considerazione la disintossicazione gastrointestinale (ad es., lavanda gastrica seguita da carbone attivo). Il monitoraggio clinico ed elettrocardiografico deve durare almeno 12 ore, anche in assenza di sintomi clinici.

Gli effetti dell’emodialisi o della dialisi peritoneale sulle concentrazioni sieriche di rizatriptan sono sconosciuti.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: preparazioni antiemicrania, agonisti selettivi della serotonina (5-HT1), codice ATC: N02C C04.

Meccanismo d’azione

Agonista selettivo (5-HT1B/1D) della serotonina. Rizatriptan si lega selettivamente con elevata affinità ai recettori 5-HT1B e 5-HT1D umani ed ha scarso o nullo effetto o attività farmacologica a livello dei recettori 5-HT2, 5-HT3, a livello dei recettori α1-, α2– o β- adrenergici, D1, D2, dopaminergici, H1 istaminici, muscarinici o a livello dei recettori delle benzodiazepine.

L’attività terapeutica del rizatriptan nel trattamento della cefalalgia emicranica può essere attribuita al suo effetto agonista a livello dei recettori 5-HT1B e 5- HT1D dei vasi sanguigni intracranici extracerebrali, che si pensa si dilatino durante un attacco e sui nervi sensoriali del trigemino che li innervano. L’attivazione di questi recettori 5-HT1B e 5-HT1D può comportare la costrizione dei vasi sanguigni intracranici che generano il dolore e l’inibizione del rilascio neuropeptidico che comporta una ridotta infiammazione dei tessuti sensitivi ed una ridotta trasmissione centrale del segnale doloroso trigeminale.

Effetti farmacodinamici

Adulti

L’efficacia di rizatriptan liofilizzato orale nel trattamento acuto degli attacchi di emicrania è stata dimostrata in due studi multicentrici, randomizzati, controllati con placebo che avevano un disegno simile agli studi su rizatriptan compresse.

In uno studio (n=311), a due ore dalla somministrazione, le percentuali di sollievo dai sintomi in pazienti trattati con rizatriptan liofilizzato orale sono state approssimativamente del 66% per rizatriptan 5 mg e 10 mg, rispetto al 47% del placebo. In uno studio più ampio (n=547), a 2 ore dalla somministrazione, le percentuali di sollievo sono state del 59% nei pazienti trattati con rizatriptan liofilizzato orale da 5 mg e del 74% con la dose da 10 mg, rispetto al 28% del gruppo placebo.

Rizatriptan liofilizzato orale ha anche attenuato la disabilità, la nausea, la fotofobia e la

fonofobia che accompagnano gli episodi emicranici. In uno dei due studi clinici effettuati con la dose da 10 mg è stato osservato un effetto significativo nella riduzione del dolore già 30 minuti dopo l’assunzione della dose (vedere paragrafo 5.2).

Sulla base di studi effettuati per la formulazione in compresse orali, rizatriptan conferma la sua efficacia nel trattamento dell’emicrania mestruale, cioè dell’emicrania che si manifesta entro i 3 giorni prima o dopo l’inizio del ciclo mestruale.

Adolescenti (12-17 anni di età)

L’efficacia di rizatriptan liofilizzato orale in pazienti pediatrici (12-17 anni di età) è stata valutata in uno studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, a gruppi paralleli (n=570). La popolazione di pazienti doveva essere anamnesticamente non responsiva alla terapia con FANS e paracetamolo. I pazienti con una cefalea di tipo emicranico qualificante inizialmente sono stati trattati con placebo o rizatriptan nei 30 minuti successivi all’insorgenza. Dopo 15 minuti di run-in con il placebo, i soggetti che non avevano risposto al placebo hanno poi trattato un singolo attacco di emicrania con placebo o rizatriptan. Usando una strategia di dosaggio basata sul peso, i pazienti di peso da 20 kg a <40 kg hanno ricevuto 5 mg di rizatriptan e i pazienti di peso ≥40 kg hanno ricevuto 10 mg di rizatriptan.

In questa popolazione di studio arricchita, è stata osservata una differenza del 9% tra il trattamento attivo ed il placebo nell’endpoint primario di efficacia di assenza del dolore (riduzione da dolore moderato o grave a nessun dolore) 2 ore dopo il trattamento (31% con rizatriptan versus il 22% con placebo (p=0,025)). Non è stata rilevata alcuna differenza significativa per l’endpoint secondario di sollievo dal dolore (riduzione da dolore moderato o grave a lieve o nessun dolore).

Bambini (6-11 anni di età)

L’efficacia di rizatriptan liofilizzato orale è stata valutata anche in pazienti pediatrici da 6 a 11 anni di età nello stesso studio clinico in acuto controllato con placebo (n=200). La percentuale di pazienti che raggiungevano assenza del dolore 2 ore dopo il trattamento non è stata significativamente differente da un punto di vista statistico nei pazienti che avevano ricevuto rizatriptan liofilizzato orale da 5 e 10 mg, rispetto a quelli che avevano ricevuto placebo (39,8% versus 30,4%, p=0,269).

Rizatriptan liofilizzato orale permette ai pazienti con emicrania di trattare i loro attacchi emicranici senza bisogno di ingerire liquidi. Questo può permettere ai pazienti di assumere prima il loro farmaco, per esempio, quando i liquidi non sono disponibili e di evitare il possibile peggioramento dei sintomi gastrointestinali dovuti alla ingestione di liquidi.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento

Rizatriptan viene rapidamente e completamente assorbito dopo somministrazione orale. La biodisponibilità orale media è approssimativamente del 40-45% e con il gel orale i valori medi della massima concentrazione plasmatica (Cmax) vengono raggiunti in circa 0,85 ore (Tmax).

Effetti del cibo: gli effetti del cibo sull’assorbimento di rizatriptan gel orale non sono stati studiati. Per il rizatriptan compresse, la somministrazione a stomaco pieno comporta un ritardo del Tmax di circa 1 ora . Un ritardo dell’assorbimento di rizatriptan può verificarsi quando il gel orale viene somministrato dopo i pasti.

Distribuzione

Rizatriptan è legato in minima parte (14%) alle proteine plasmatiche. Il volume di distribuzione è approssimativamente di 140 litri in soggetti di sesso maschile e di 110 litri in soggetti di sesso femminile.

Biotrasformazione

La via primaria del metabolismo del rizatriptan è la deaminazione ossidativa da parte della monoaminossidasi-A (MAO-A) nel metabolita acido indolacetico, che è farmacologicamente inattivo.

In misura minore si forma l’N-monodesmetil-rizatriptan, un metabolita con attività simile a quella del composto progenitore a livello dei recettori 5-HT1B/1D, ma che non contribuisce significativamente all’attività farmacodinamica del rizatriptan. Le concentrazioni plasmatiche dell’N-monodesmetil-rizatriptan sono approssimativamente il 14% di quelle del composto progenitore ed è eliminato in simile quantità. Altri metaboliti minori comprendono l’N-ossido, il composto 6- idrossilato e la forma coniugata con il solfato del metabolita 6-idrossilato. Nessuno di questi metaboliti minori è farmacologicamente attivo. Dopo somministrazione orale di rizatriptan marcato con 14C, rizatriptan è responsabile di circa il 17% della radioattività plasmatica circolante.

Eliminazione

Dopo somministrazione endovenosa con una dose nel range 10-60 µg/kg, l’AUC aumenta proporzionalmente nell’uomo e quasi proporzionalmente nella donna,. In seguito a somministrazione orale con la dose in un range di 2,5-10 mg, l’AUC aumenta in modo quasi proporzionale. L’emivita plasmatica del rizatriptan in uomini e donne è in media di 2-3 ore. La clearance plasmatica del rizatriptan è in media di circa 1.000-

1.500 ml/min negli uomini e di circa 900-1.100 ml/min nelle donne; circa il 20-30% di questa è dato dalla clearance renale. Dopo una dose orale di rizatriptan marcato con 14C, circa l’80% della radioattività è escreta con le urine e circa il 10% della dose è escreta con le feci. Ciò dimostra che i metaboliti sono escreti principalmente per via renale.

In accordo con il suo metabolismo di primo passaggio, circa il 14% di una dose orale è escreto con le urine come rizatriptan immodificato mentre il 51% è escreto come metabolita acido indolacetico. Non più dell’1% è escreto con le urine come il metabolita N-monodesmetilato attivo.

Se il rizatriptan è somministrato secondo il regime di dosaggio massimo, non si verifica accumulo plasmatico del farmaco giorno dopo giorno.

Caratteristiche dei pazienti

I dati seguenti sono basati su studi effettuati con la formulazione in compresse orali. Pazienti con un attacco emicranico: un attacco emicranico non interferisce con la farmacocinetica del rizatriptan.

Sesso: negli uomini, rispetto alle donne, l’AUC del rizatriptan (10 mg somministrati per os) è risultata di circa il 25% più bassa, la Cmax dell’11% più bassa e il Tmax è stato raggiunto approssimativamente nello stesso momento. Questa apparente differenza farmacocinetica non presenta rilevanza clinica.

Persone anziane: le concentrazioni plasmatiche del rizatriptan osservate in soggetti anziani (età compresa tra 65 e 77 anni) dopo la somministrazione di compresse sono risultate simili a quelle osservate in adulti giovani.

Popolazione pediatrica: uno studio di farmacocinetica del rizatriptan (formulazione in liofilizzato orale) è stato condotto in pazienti pediatrici emicranici di età compresa tra 6 e 17 anni. Le esposizioni medie dopo somministrazione di una dose singola di 5 mg di rizatriptan liofilizzato orale a pazienti pediatrici di peso compreso tra i 20 e i 39 kg o di 10 mg di rizatriptan liofilizzato orale a pazienti pediatrici di peso ≥40 kg sono state rispettivamente del 15% inferiori e del 17% superiori rispetto all’esposizione osservata

dopo somministrazione di una dose singola di 10 mg di rizatriptan liofilizzato orale a pazienti adulti. La rilevanza clinica di queste differenze non è chiara.

Compromissione epatica (punteggio di Child-Pugh 5-6): dopo somministrazione orale di compresse in pazienti con danno epatico causato da lieve cirrosi epatica alcolica, le concentrazioni plasmatiche del rizatriptan sono risultate simili a quelle osservate in soggetti giovani di ambo i sessi. Un incremento significativo dell’AUC (50%) e della Cmax (25%) è stato osservato in pazienti con danno epatico moderato (punteggio di Child-Pugh 7). La farmacocinetica non è stata studiata in pazienti con punteggio di Child-Pugh >7 (danno epatico grave).

Compromissione renale: in pazienti con compromissione della funzione renale (clearance della creatinina 10-60 ml/min/1,73 m2), l’AUC del rizatriptan dopo la somministrazione di compresse non è stata significativamente differente da quella osservata nei soggetti sani. In pazienti in emodialisi (clearance della creatinina

<10 ml/min/1,73 m2) l’AUC del rizatriptan è stata approssimativamente maggiore del 44% rispetto a quella osservata in pazienti con funzione renale normale. La concentrazione plasmatica massima del rizatriptan in pazienti con compromissione renale di qualsiasi grado è stata simile a quella di soggetti sani.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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I dati preclinici non rivelano rischi per l’uomo sulla base di studi convenzionali di tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno, tossicità della riproduzione e dello sviluppo, sicurezza farmacologica, nonché di farmacocinetica e metabolismo.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Metile paraidrossibenzoato Propile paraidrossibenzoato Sucralosio

Acido etilendiamminotetraacetico, sale disodico diidrato Acido citrico monoidrato

Sodio citrato Gomma di xantano Acqua

 

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

 

06.3 Periodo di validità

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2 anni

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Conservare nella bustina originale per proteggere il medicinale dalla luce

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Il prodotto finito è confezionato in bustine monodose. Ogni bustina contiene 3,5 ml di gel orale.

La bustina è realizzata in un materiale trilaminato con la seguente composizione: poliestere 12 µm/ alluminio 9 µm/ copolimero di polietilene 50 µm. Il materiale è

sigillato per formare le bustine, in modo che lo strato di polietilene sia a contatto con il prodotto.

Ogni bustina è “pretagliata” nell’area di sigillatura per consentire un’apertura agevole. Confezioni contenenti 2 o 6 bustine monodose.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Aziende Chimiche Riunite Angelini Francesco – A.C.R.A.F. SPA Viale Amelia, 70

00181 – ROMA

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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047806017 – "10 Mg Gel Orale" 2 Bustine Monodose Da 3,5 MI

047806029 – "10 Mg Gel Orale" 6 Bustine Monodose Da 3,5 MI

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data della prima autorizzazione:

 

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: ———-