Sonovue: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Sonovue (Zolfo Esafluoruro): sicurezza e modo d’azione

Sonovue (Zolfo Esafluoruro) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Medicinale solo per uso diagnostico.

SonoVue è indicato per l’uso in ultrasonografia allo scopo di incrementare l’ecogenicità del sangue, o dei fluidi nel tratto urinario che a sua volta comporta un miglioramento del rapporto segnale/rumore.

SonoVue deve essere somministrato a pazienti per i quali l’esame senza mezzo di contrasto non è decisivo.

Ecocardiografia

SonoVue è un mezzo di contrasto ecocardiografico in grado di attraversare il circolo polmonare, indicato nei pazienti adulti con sospetta o accertata patologia cardiovascolare in grado di opacizzare le camere cardiache e migliorare la definizione del bordo endocardico ventricolare sinistro.

Doppler dei grandi vasi

SonoVue migliora l’accuratezza diagnostica nella individuazione oppure esclusione di anomalie a carico delle arterie cerebrali, delle carotidi extracraniche oppure delle arterie periferiche in pazienti adulti, grazie ad un miglioramento del rapporto segnale Doppler-rumore.

Nello studio del circolo portale in pazienti adulti, SonoVue migliora la qualità dell’immagine Doppler del flusso e la durata clinicamente utile dell’incremento del segnale.

Doppler del microcircolo

Durante l’esame eco-Doppler in pazienti adulti, SonoVue migliora la visualizzazione della vascolarizzazione delle lesioni del fegato e della mammella, consentendo una più specifica caratterizzazione della lesione.

Ecografia delle vie escretrici urinarie

SonoVue è indicato per l’uso in ecografia delle vie escretrici urinarie in pazienti pediatrici, dalla nascita a 18 anni, per rilevare la presenza di reflusso vescico ureterale. Per limitazioni nella interpretazione di esami ecografici dell’apparato escretore negativi si rimanda alle sezioni 4.4 e 5.1.

Sonovue: come funziona?

Ma come funziona Sonovue? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Sonovue

Categoria farmacoterapeutica: mezzo di contrasto ecografico, codice ATC: V08DA05

L’esafluoruro di zolfo è un gas inerte, innocuo, scarsamente solubile in soluzione acquosa. Esistono dati di letteratura relativi all’impiego di questo gas nello studio della fisiologia respiratoria e della retinopessia pneumatica.

L’aggiunta di cloruro di sodio 9 mg/mL (0,9%) in soluzione iniettabile alla polvere di liofilizzato associata ad una forte agitazione comporta la produzione di microbolle di esafluoruro di zolfo. Le microbolle hanno un diametro medio di circa 2,5 µm, il 90% ha un diametro inferiore a 6 µm ed il 99% ha un diametro inferiore a 11 µm. Ogni millilitro di SonoVue contiene 8 µl di microbolle.

L’intensità del segnale di ritorno è dipendente dalla concentrazione delle microbolle e dalla frequenza dell’onda ultrasonora. L’interfaccia tra la bolla di esafuoruro di zolfo ed il mezzo acquoso agisce da riflettore dell’onda ultrasonora incrementando così la ecogenicità del sangue ed il contrasto tra il sangue ed i tessuti circostanti.

Alla dose clinica consigliata per la somministrazione endovenosa, SonoVue ha dimostrato di migliorare significativamente l’intensità del segnale per piu’ di 2 minuti in ecocardiografia B-mode e da 3 a 8 minuti nella diagnostica Doppler dei grandi vasi e del microcircolo.

Uso endovescicale

Per l’ultrasonografia del tratto escretore urinario nei pazienti pediatrici, dopo somministrazione endovescicale, SonoVue aumenta l’intensità di segnale dei fluidi in uretra, vescica, ureteri, e pelvi renale, e facilita il rilevamento del reflusso di fluidi dalla vescica nell’uretere.

L’efficacia di SonoVue per l’identificazione/esclusione del reflusso vescicouretrale è stata stabilita in due studi pubblicati monocentrici, in aperto. La presenza o l’assenza del reflusso vescicouretrale con ultranosografia con SonoVue è stata confrontata con lo standard radiografico di riferimento. In uno studio di 183 pazienti (366 unità rene-uretere), l’ultrasonografia con Sonovue è risultata correttamente positiva in 89 su 103 unità con reflusso e correttamente negativa in 226 su 263 unità senza reflusso. In un secondo studio di 228 pazienti (463 unità rene-uretere), l’ultrasonografia con SonoVue è risultata correttamente positiva in 57 su 71 unità con reflusso e correttamente negativa in 302 su 392 unità senza reflusso.


Sonovue: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Sonovue, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Sonovue

Il quantitativo totale di esafluoruro di zolfo somministrato a scopo diagnostico è minimo (in una dose da 2 mL le microbolle contengono 16 µl di gas). L’esafluoruro di zolfo si scioglie nel sangue e viene successivamente eliminato con l’aria espirata.

Dopo somministrazione intravenosa nel volontario sano di dosi singole di SonoVue da 0,03 e

0,3 mL/Kg (circa 1 e 10 volte la dose massima prevista), l’esafluoruro di zolfo è stato rapidamente eliminato. La emivita terminale media è stata di 12 minuti (da 2 a 33 minuti). Oltre l’80% della dose somministrata di esafluoruro di zolfo è stata rilevata con l’aria espirata entro 2 minuti dopo la somministrazione e quasi il 100% dopo 15 minuti.

In pazienti affetti da fibrosi polmonare intersiziale diffusa, la percentuale della dose di gas misurata nell’aria espirata ha raggiunto il 100% e l’emivita terminale è risultata simile a quella registrata nei volontari sani.


Sonovue: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Sonovue agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Sonovue è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Sonovue: dati sulla sicurezza

Sulla base degli studi convenzionali di farmacologia di sicurezza, genotossicità e dell’esame della riproduzione, i dati preclinici non dimostrano alcun rischio particolare per l’uomo. Le lesioni ciecali, osservate in alcuni studi di tossicità per somministrazioni ripetute nei ratti ma non nelle scimmie, non rivestono alcuna rilevanza per l’uomo ai dosaggi e modalità di somministrazione consigliati.

La tollerabilità locale endovescicale di SonoVue e’ stata valutata. In uno studio a dose singola ed uno studio a dose ripetuta, entrambi seguiti da un periodo di sospensione dal trattamento, in ratti femmina; la tossicità locale e’ stata valutata mediante esame macroscopico e istopatologico di entrambi i reni, ureteri, vescica urinaria e uretra. Non si è evidenziata alcuna lesione correlata al mezzo di contrasto in alcun organo esaminato, in particolare vescica urinaria, sia nello studio a dose singola che ripetuta. Si è quindi concluso che SonoVue è ben tollerato nel tratto urinario del ratto.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Sonovue: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Sonovue

Sonovue: interazioni

Non sono stati effettuati studi di interazione farmacologica.


Sonovue: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Sonovue: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

SonoVue ha effetto nullo o trascurabile sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco