Trinordiol: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Trinordiol (Levonorgestrel + Etinilestradiolo): sicurezza e modo d’azione

Trinordiol (Levonorgestrel + Etinilestradiolo) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Prevenzione del concepimento.

Trinordiol: come funziona?

Ma come funziona Trinordiol? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Trinordiol

Codice ATC: G03AB03

I contraccettivi orali combinati agiscono mediante la soppressione delle gonadotropine. Benché il meccanismo primario di quest’azione è l’inibizione dell’ovulazione, altre alterazioni includono il cambiamento del muco cervicale (che aumenta la difficoltà dello sperma di entrare nell’utero) e il cambiamento dell’endometrio (che riduce la probabilità dell’impianto).

Quando i contraccettivi orali combinati vengono assunti costantemente e correttamente, la probabile percentuale di insuccesso è dello 0,1%; comunque nella pratica comune, la percentuale di insuccesso per tutti contraccettivi orali è del 5% . L’efficacia della maggior parte dei metodi contraccettivi dipende dal loro uso corretto. L’insuccesso del metodo è più probabile se vengono dimenticate delle compresse dei contraccettivi orali combinati.

I seguenti effetti non-contraccettivi benefici sulla salute correlati all’utilizzo dei contraccettivi orali combinati sono supportati da studi epidemiologici che hanno largamente utilizzato formulazioni contenenti dosi superiori a 35 mcg di etinilestradiolo o 50 mcg di mestranolo.

EFFETTI SUL CICLO MESTRUALE

miglioramento della regolarità del ciclo mestruale

diminuzione delle perdite ematiche e riduzione dell’incidenza di anemia da carenza di ferro

diminuzione dell’incidenza di dismenorrea

EFFETTI CORRELATI ALL’INIBIZIONE DELL’OVULAZIONE

diminuzione dell’incidenza di cisti ovariche funzionali

diminuzione dell’incidenza di gravidanze ectopiche

ALTRI EFFETTI

diminuzione dell’incidenza di fibroadenomi e malattia fibrocistica del seno

diminuzione dell’incidenza di malattia infiammatoria pelvica acuta

diminuzione dell’incidenza di cancro endometriale

diminuzione dell’incidenza di cancro ovarico

diminuzione dell’incidenza e della gravità dell’acne


Trinordiol: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Trinordiol, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Trinordiol

Il levonorgestrel, in diverse formulazioni galeniche, è rapidamente e completamente assorbito.

Il levonorgestrel è sottoposto ad un effetto di primo passaggio minimo ed è quasi completamente biodisponibile dopo somministrazione orale.

L’emivita di eliminazione del levonorgestrel in associazione etinilestradiolo è di circa 36 ±13 ore allo steady-state.

Nel siero, il levonorgestrel è quasi esclusivamente legato alle proteine e soltanto una frazione minore del farmaco è presente in forma libera.

L’aumento della SHBG da un lato e l’alto grado di affinità di legame del levonorgestrel a questa proteina dall’altro, sono i principali fattori responsabili dell’accumulo del farmaco nel siero, nonché del prolungamento dell’emivita terminale del Levonorgestrel.

Il levonorgestrel è metabolizzato per la maggior parte attraverso la riduzione, l’idrossilazione e la coniugazione a glucuronide e solfato.

I metaboliti del levonorgestrel sono escreti nell’urina (43-45%) e nelle feci (32%) con un’emivita di circa 24 ore.

L’etinilestradiolo è rapidamente e quasi completamente assorbito dopo somministrazione orale. A causa di un effetto di primo passaggio di forte entità, la biodisponibiltà media dell’etinilestradiolo è di circa il 43%, con variazioni individuali notevoli.

Dopo somministrazione orale ripetuta, i livelli sierici dell’etinilestradiolo aumentano di circa il 30-50%, raggiungendo lo steady-state nella seconda metà di ciascun ciclo di trattamento.

L’etinilestradiolo è ampiamente legato all’albumina (circa il 98%) ma non alla SHBG.

L’etinilestradiolo viene escreto in forma metabolizzata in misura del 28-54% circa nelle urine e del 30% circa nelle feci.

L’emivita dell’escrezione renale dell’etinilestradiolo associato al levonorgestrel è di circa 18 ore.


Trinordiol: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Trinordiol agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Trinordiol è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Trinordiol: dati sulla sicurezza

Gli studi di tossicità animale per la valutazione del rischio nell’uomo, sono stati eseguiti sia su ciascun componente del preparato, etinilestradiolo e levonorgestrel, sia sulla loro associazione.

Studi di tossicità acuta non hanno indicato alcun rischio di effetti indesiderati acuti in caso di ingestione accidentale di multipli della dose contraccettiva giornaliera.

Nessun effetto che potrebbe indicare un rischio inaspettato per l’uomo è stato osservato durante gli studi di tollerabilità sistemica dopo somministrazione ripetuta.

Studi di tossicità a lungo termine con dosi ripetute per la valutazione di una possibile attività oncogena non hanno indicato un potenziale oncogeno nel caso di un uso terapeutico del preparato nell’uomo. Comunque, è da tenere presente che gli steroidi sessuali possono favorire la crescita di alcuni tessuti e tumori ormono-dipendenti.

Gli studi di embriotossicità e teratogenicità dell’etinilestradiolo e la valutazione negli animali degli effetti dell’associazione sulla fertilità, lo sviluppo fetale, l’allattamento ed il comportamento riproduttivo della prole non hanno dato indicazione di un rischio di reazioni avverse nell’uomo a seguito dell’uso appropriato del prodotto. Nel caso di un uso involontario del prodotto dopo l’instaurarsi di una gravidanza, il trattamento deve essere immediatamente interrotto.

Studiin vitro edin vivo condotti con etinilestradiolo e levonorgestrel non hanno dato indicazione di un potenziale mutageno.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Trinordiol: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Trinordiol

Trinordiol: interazioni

L’interazione con altri farmaci che determina un aumento della clearance degli ormoni sessuali può portare ad emorragia da rottura o ridurre l’efficacia del contraccettivo orale.

Associazioni controindicate

Ritonavir: rischio di riduzione dell’efficacia del metodo contraccettivo a causa della riduzione dei livelli plasmatici di estrogeno.

Associazioni sconsigliate

– Induttori enzimatici: anticonvulsivanti (fenobarbitale, fenitoina, primidone, carbamazepina), rifabutina, rifampicina, griseofulvina: rischio di riduzione dell’efficacia della contraccezione a causa di un aumentato metabolismo epatico durante il trattamento e per il ciclo successivo alla sospensione del trattamento..

Modafinil: rischio di riduzione dell’efficacia contraccettiva durante il trattamento e per il ciclo successivo alla sospensione del trattamento.

Associazioni da valutare

– Alcuni agenti antibiotici (per esempio ampicillina, tetraciclina): rischio di riduzione nell’efficacia contraccettiva per riduzione della circolazione enteroepatica degli estrogeni.

Le donne sottoposte a trattamenti a breve termine con uno o più farmaci appartenenti ad una qualunque delle summenzionate classi debbono temporaneamente adottare, oltre al contraccettivo orale combinato, un metodo di barriera, per tutta la durata di assunzione contemporanea del farmaco e nei 7 giorni successivi alla sospensione della terapia. Nel caso di trattamento con rifampicina, insieme al contraccettivo orale combinato, deve essere usato un metodo di barriera per tutto il tempo di assunzione della rifampicina e nei 28 giorni successivi alla sospensione della terapia. Se la somministrazione del farmaco concomitante prosegue anche dopo la fine di una confezione di contraccettivo orale combinato, la successiva confezione dello stesso dovrà essere iniziata senza osservare il consueto intervallo libero da pillola.

In caso di trattamento a lungo termine con induttori degli enzimi epatici, viene raccomandato di aumentare la dose di steroidi contraccettivi. Se un dosaggio elevato di contraccettivo orale non è indicato o sembra insoddisfacente o inaffidabile, per esempio in caso di irregolarità del ciclo, si deve raccomandare l’impiego di un altro metodo contraccettivo.

Flunarizina: rischio di galattorrea a causa dell’aumentata sensibilità del tessuto mammario alla prolattina dovuta all’azione della flunarizina.

Preparazioni a base di Hypericum perforatum non dovrebbero essere somministrate contemporaneamente a contraccettivi orali, in quanto si potrebbe avere una perdita dell’efficacia anticoncezionale. Sono state riportate gravidanze indesiderate e ripresa del ciclo mestruale. Ciò a seguito dell’induzione degli enzimi responsabili del metabolismo dei farmaci da parte delle preparazioni a base di Hypericum perforatum. L’effetto di induzione può persistere per almeno 2 settimane dopo l’interruzione del trattamento con prodotti a base di Hypericum perforatum.

ESAMI DI LABORATORIO

L’impiego di steroidi contraccettivi può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio tra i quali parametri biochimici della funzionalità epatica, tiroidea, corticosurrenalica e renale, livelli plasmatici delle proteine di trasporto, per esempio della globulina legante i corticosteroidi e delle frazioni lipido/lipoproteiche, parametri del metabolismo glucidico, della coagulazione e della fibrinolisi. Le variazioni rientrano, in genere, nel range dei valori normali di laboratorio.


Trinordiol: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Trinordiol: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati osservati effetti.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco