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Il mieloma multiplo è una neoplasia ematologica caratterizzata dalla proliferazione incontrollata di plasmacellule maligne nel midollo osseo. Quando la malattia ritorna dopo un periodo di remissione, si parla di mieloma multiplo recidivante. La gestione di questa condizione rappresenta una sfida clinica significativa, richiedendo un approccio terapeutico personalizzato e aggiornato.
Cos’è il mieloma multiplo recidivante
Il mieloma multiplo recidivante si verifica quando, dopo una fase di remissione, la malattia riprende la sua progressione. Questa recidiva può manifestarsi con sintomi clinici evidenti o essere rilevata attraverso esami di laboratorio che indicano un aumento delle proteine monoclonali nel sangue o nelle urine. La gestione di queste recidive è complessa e richiede un’attenta valutazione delle opzioni terapeutiche disponibili.
Le recidive possono essere classificate in base al tempo intercorso dalla terapia precedente:
- Recidiva precoce: entro 12 mesi dalla terapia iniziale.
- Recidiva tardiva: dopo 12 mesi dalla terapia iniziale.
Questa distinzione è cruciale per orientare le scelte terapeutiche, poiché le recidive precoci spesso indicano una malattia più aggressiva e resistente ai trattamenti standard.
La gestione del mieloma multiplo recidivante richiede un approccio multidisciplinare che consideri:

- Le caratteristiche biologiche della malattia.
- Le terapie precedentemente somministrate.
- Lo stato clinico generale del paziente.
L’obiettivo principale è prolungare la sopravvivenza libera da progressione e migliorare la qualità di vita del paziente.
Cause principali
Le cause esatte del mieloma multiplo recidivante non sono completamente comprese, ma diversi fattori possono contribuire alla recidiva della malattia. Uno dei principali fattori è la presenza di cellule tumorali residue che sopravvivono ai trattamenti iniziali e, nel tempo, riprendono la proliferazione. Queste cellule possono sviluppare resistenza ai farmaci utilizzati, rendendo le terapie successive meno efficaci.
Un altro fattore significativo è la natura eterogenea del mieloma multiplo. Le plasmacellule maligne possono presentare diverse mutazioni genetiche, alcune delle quali conferiscono vantaggi proliferativi e resistenza ai trattamenti. Questa variabilità genetica complica la selezione di terapie mirate e aumenta il rischio di recidiva.
Inoltre, il microambiente del midollo osseo gioca un ruolo cruciale nella progressione della malattia. Interazioni tra le cellule tumorali e le cellule stromali possono favorire la sopravvivenza e la crescita delle plasmacellule maligne, contribuendo alla recidiva. Fattori come citochine pro-infiammatorie e angiogenesi possono ulteriormente sostenere la progressione del mieloma.
Infine, l’età avanzata e la presenza di comorbidità possono influenzare la risposta al trattamento e aumentare la probabilità di recidiva. Pazienti con condizioni mediche preesistenti o con una funzione immunitaria compromessa possono avere una minore capacità di combattere la malattia, facilitando la sua ricomparsa.
Sintomi caratteristici
I sintomi del mieloma multiplo recidivante possono variare ampiamente tra i pazienti, ma alcuni segni clinici sono comunemente osservati. Uno dei sintomi più frequenti è il dolore osseo, spesso localizzato alla colonna vertebrale, alle costole o al bacino, causato dalla proliferazione delle plasmacellule maligne che indeboliscono la struttura ossea.
Un altro sintomo caratteristico è l’anemia, risultante dalla soppressione della produzione di globuli rossi nel midollo osseo. L’anemia può manifestarsi con stanchezza, pallore e dispnea, influenzando significativamente la qualità di vita del paziente.
Le infezioni ricorrenti sono comuni nei pazienti con mieloma multiplo recidivante, a causa della compromissione del sistema immunitario. La ridotta produzione di anticorpi funzionali rende i pazienti più suscettibili a infezioni batteriche e virali, che possono essere gravi e richiedere interventi medici tempestivi.
Infine, l’ipercalcemia può verificarsi a seguito del rilascio di calcio dalle ossa danneggiate, portando a sintomi come nausea, vomito, stipsi, confusione mentale e, nei casi più gravi, coma. Il monitoraggio dei livelli di calcio è essenziale per prevenire complicanze associate all’ipercalcemia.
Diagnosi ematologica
La diagnosi del mieloma multiplo recidivante si basa su una combinazione di valutazioni cliniche, esami di laboratorio e procedure diagnostiche avanzate. Un elemento chiave è la misurazione delle proteine monoclonali nel siero e nelle urine, utilizzando tecniche come l’elettroforesi delle proteine e l’immunofissazione, che permettono di quantificare e caratterizzare le componenti monoclonali.
L’aspirato midollare e la biopsia ossea sono procedure fondamentali per valutare la percentuale di plasmacellule maligne presenti nel midollo osseo. Questi esami forniscono informazioni dettagliate sulla morfologia cellulare e sul grado di infiltrazione, essenziali per confermare la recidiva della malattia.
Le tecniche di imaging, come la risonanza magnetica (RM) e la tomografia a emissione di positroni (PET), sono utilizzate per identificare lesioni ossee litiche e valutare l’estensione della malattia. Questi strumenti diagnostici sono particolarmente utili per rilevare lesioni non evidenziabili con radiografie convenzionali.
Infine, l’analisi citogenetica e la fluorescenza in situ (FISH) sono impiegate per identificare anomalie genetiche specifiche associate al mieloma multiplo. La presenza di determinate alterazioni cromosomiche può influenzare la prognosi e guidare le decisioni terapeutiche, rendendo queste analisi componenti essenziali del processo diagnostico.
Terapie innovative
Il trattamento del mieloma multiplo recidivante ha visto significativi progressi negli ultimi anni, con l’introduzione di terapie innovative che hanno migliorato la prognosi dei pazienti. Tra queste, l’uso di anticorpi monoclonali come daratumumab e isatuximab ha mostrato risultati promettenti. Daratumumab, in combinazione con bortezomib, lenalidomide e desametasone, ha dimostrato di aumentare i tassi di risposta completa e di prolungare la sopravvivenza libera da progressione nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi eleggibili al trapianto. grandangoloinematologia.accmed.org.
Isatuximab, un altro anticorpo monoclonale anti-CD38, combinato con carfilzomib e desametasone, ha mostrato un miglioramento significativo nella sopravvivenza libera da progressione rispetto al solo carfilzomib e desametasone nei pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario. Lo studio IKEMA ha evidenziato una riduzione del rischio di progressione o morte del 47% con l’aggiunta di isatuximab. ematologiainprogress.it.
Un’altra strategia terapeutica emergente è rappresentata dagli anticorpi bispecifici, come teclistamab e talquetamab, che mirano simultaneamente a due diversi antigeni sulle cellule tumorali. La combinazione di questi due anticorpi ha mostrato tassi di risposta elevati, anche in pazienti con malattia extramidollare, suggerendo un potenziale significativo per superare i meccanismi di resistenza.
Infine, l’approvazione europea della formulazione sottocutanea di daratumumab in combinazione con bortezomib, lenalidomide e desametasone offre un’opzione terapeutica più conveniente e meno invasiva per i pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi eleggibili al trapianto autologo di cellule staminali. Questa combinazione ha mostrato una riduzione del 58% del rischio di progressione della malattia o di morte. emmecom.media.
Per approfondire
AIL – Daratumumab nel trattamento del mieloma: Informazioni sull’aggiunta di daratumumab alla terapia standard del mieloma multiplo.
Pharmastar – Mieloma multiplo recidivante/refrattario: regime trattamento a base di belantamab mafodotin migliora la sopravvivenza complessiva: Dettagli su nuovi regimi terapeutici per il mieloma multiplo recidivante/refrattario.
Grandangolo in Ematologia – Daratumumab, lenalidomide, bortezomib e desametasone nei pazienti affetti da mieloma multiplo di nuova diagnosi candidati a trapianto: i risultati dello studio GRIFFIN: Risultati dello studio GRIFFIN sull’efficacia di daratumumab in combinazione con altri farmaci.
Ematologia in Progress – Aggiornamenti sull’immunoterapia nel Mieloma Multiplo: Panoramica sulle recenti innovazioni nell’immunoterapia per il mieloma multiplo.
