Quanto ammonta la pensione sociale a 67 anni?

Requisiti, calcolo e domanda dell’assegno sociale a 67 anni: limiti di reddito, documenti INPS, modalità di richiesta e consigli pratici per pensionati e coniugi

In Italia, ciò che molti chiamano ancora “pensione sociale” è oggi l’assegno sociale: una prestazione assistenziale destinata a chi ha compiuto 67 anni, dispone di redditi bassi e risiede stabilmente nel Paese. A differenza delle pensioni contributive, non dipende dai versamenti effettuati durante la vita lavorativa, ma da requisiti anagrafici, reddituali e di residenza. L’importo è modulato in base ai redditi personali e, se coniugati, della coppia; è inoltre aggiornato ogni anno in base all’adeguamento al costo della vita, per cui può variare da un anno all’altro.

Questa guida spiega in modo chiaro chi ha diritto all’assegno sociale, come viene calcolato a 67 anni, quali documenti servono e come presentare la domanda, offrendo anche consigli pratici per prevenire ritardi o sospensioni. Nel primo capitolo ci concentriamo sui requisiti: età, cittadinanza/titolo di soggiorno, residenza effettiva e continuativa, nonché i limiti di reddito che determinano l’accesso e l’eventuale riduzione dell’importo. Sapere con precisione cosa rientra nel calcolo del reddito e come funzionano le soglie per single e coniugi è essenziale per capire se si ha diritto alla prestazione e a quale misura.

Chi ha diritto alla pensione sociale

Il primo requisito fondamentale è anagrafico: l’assegno sociale spetta, di norma, a partire dai 67 anni. Si tratta di una prestazione assistenziale, quindi non richiede alcun requisito contributivo pregresso e non è legata alla storia lavorativa o assicurativa. È una misura “di ultima istanza” rivolta a chi non raggiunge, con i propri redditi, un livello minimo di sostentamento. Accanto all’età, è necessario soddisfare requisiti di cittadinanza o titolo di soggiorno e, soprattutto, di residenza in Italia: residenza effettiva, stabile e continuativa nel territorio nazionale per un periodo significativo antecedente alla domanda, oltre a essere iscritti all’anagrafe del Comune di residenza.

In linea generale, hanno diritto all’assegno sociale i cittadini italiani residenti in Italia; i cittadini dell’Unione europea regolarmente iscritti all’anagrafe; e i cittadini extra-UE in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. A questi si applica il requisito della residenza effettiva e continuativa in Italia per un congruo periodo (in via ordinaria, almeno 10 anni di residenza legale e continuativa). Questo requisito non è puramente formale: la prestazione, infatti, non è esportabile all’estero e presuppone una presenza reale e stabile nel Paese. Eventuali assenze prolungate possono comportare sospensione o revoca.

Il secondo pilastro è il requisito economico: per avere diritto alla prestazione, il reddito complessivo non deve superare specifiche soglie, diverse per persone sole e per coniugi. Le soglie sono allineate all’importo annuo dell’assegno sociale e vengono rivalutate annualmente. A titolo orientativo, nell’ultimo aggiornamento disponibile, l’importo base mensile è stato di circa 534 euro per 13 mensilità, con conseguente soglia annua di poco inferiore ai 7.000 euro per il singolo e raddoppio per la coppia. Se il richiedente è coniugato, nel test si considera il reddito cumulato della coppia, indipendentemente dal regime patrimoniale. L’assegno spetta per intero se non ci sono redditi; in presenza di redditi, si applica una riduzione fino ad azzerarsi qualora si superino le soglie.

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Per il calcolo del reddito rilevano, in via generale, le somme tassabili e molte entrate esenti, come pensioni, rendite, canoni di locazione e redditi da lavoro, anche se occasionali. Alcuni trattamenti di natura assistenziale sono esclusi dal computo, ma è fondamentale verificare caso per caso perché le regole possono differire tra prestazioni. In qualunque situazione, dichiarare integralmente i redditi è essenziale: omettere una voce può determinare il recupero delle somme percepite indebitamente o la sospensione della prestazione. Per le persone coniugate, contano anche i redditi del coniuge, a prescindere dalla convivenza anagrafica, mentre non si considerano, di regola, i redditi di figli o altri familiari non coniugi.

Esistono, infine, alcune caratteristiche operative importanti. L’assegno sociale decorre, di norma, dal primo giorno del mese successivo a quello di maturazione dei requisiti e presentazione della domanda. È pagato per 13 mensilità e può essere integrato da maggiorazioni sociali al ricorrere di specifici requisiti anagrafici e reddituali. Non è reversibile ai superstiti e non è esportabile: trasferimenti di residenza all’estero o assenze prolungate dal territorio nazionale possono comportare sospensioni o revoche. La verifica dei requisiti reddituali è periodica: variazioni di reddito, stato civile o residenza vanno comunicate tempestivamente per evitare indebiti e per adeguare l’importo. In presenza di altri benefici assistenziali, l’assegno sociale può essere cumulabile o ridotto; la regola generale è che il totale dei redditi rilevanti non deve oltrepassare la soglia prevista per l’anno in corso.

Calcolo della pensione sociale a 67 anni

Il calcolo dell’assegno sociale a 67 anni si basa sull’importo annuo della prestazione previsto per l’anno in corso e sul confronto con i redditi rilevanti del richiedente (e, se coniugato, della coppia). Se non vi sono redditi, l’assegno spetta per intero; in presenza di redditi, l’importo annuo spettante è pari alla differenza tra la soglia annua e il reddito considerato, fino ad azzeramento. L’importo mensile si ottiene dividendo l’importo annuo spettante in 13 mensilità.

Le soglie sono differenti per persone sole e per coniugi: per i single coincide con l’importo annuo dell’assegno sociale; per le coppie, in via generale, la soglia è pari al doppio. Il test è personale per i non coniugati e cumulato per i coniugati, a prescindere dal regime patrimoniale e dalla convivenza anagrafica. Di conseguenza, anche se il richiedente non ha redditi propri, la presenza di redditi del coniuge può ridurre o azzerare la prestazione.

Nel computo rientrano, di norma, pensioni, rendite, redditi da lavoro, canoni e altre entrate rilevanti ai fini dell’INPS; alcuni trattamenti assistenziali sono esclusi. Eventuali maggiorazioni sociali spettano solo se ricorrono i requisiti specifici e si sommano all’assegno entro i limiti stabiliti. L’INPS effettua verifiche periodiche: variazioni di reddito o di stato civile possono determinare ricalcoli, conguagli o recuperi di somme indebitamente corrisposte.

La decorrenza è dal primo giorno del mese successivo alla maturazione dei requisiti e alla presentazione della domanda; se l’accesso avviene in corso d’anno, i ratei sono corrisposti per i mesi di effettiva spettanza, comprensivi della tredicesima proporzionata. Importi e soglie vengono rivalutati annualmente in base all’adeguamento al costo della vita, per cui gli importi possono variare da un anno all’altro.

Documenti richiesti per la domanda

Per presentare la domanda di pensione sociale, è necessario fornire una serie di documenti che attestino il possesso dei requisiti richiesti. La documentazione varia in base alla situazione personale del richiedente, ma generalmente include:

  • Documento di identità valido: carta d’identità, passaporto o patente di guida.
  • Codice fiscale: per l’identificazione fiscale del richiedente.
  • Certificato di residenza: per comprovare la residenza continuativa in Italia per almeno 10 anni.
  • Certificato di cittadinanza: necessario per verificare la cittadinanza italiana o il possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo per cittadini extracomunitari.
  • Ultima dichiarazione dei redditi: per attestare il reddito personale e, se coniugati, quello del coniuge.
  • Estratto conto corrente bancario o postale: per l’accredito della pensione.

In alcuni casi, potrebbero essere richiesti ulteriori documenti, come il certificato di matrimonio o di divorzio, per determinare lo stato civile del richiedente. È fondamentale assicurarsi che tutta la documentazione sia aggiornata e completa per evitare ritardi nella valutazione della domanda.

Come richiedere la pensione sociale

La domanda per la pensione sociale può essere presentata attraverso diverse modalità:

  • Online: tramite il sito web dell’INPS, accedendo con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.
  • Presso gli sportelli INPS: recandosi personalmente presso la sede INPS più vicina.
  • Tramite patronati: avvalendosi dell’assistenza gratuita di enti accreditati che supportano i cittadini nella compilazione e presentazione delle domande.

Indipendentemente dalla modalità scelta, è essenziale compilare accuratamente la domanda e allegare tutta la documentazione richiesta. Dopo la presentazione, l’INPS procederà alla verifica dei requisiti e, in caso di esito positivo, l’assegno sociale verrà erogato a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Consigli per i pensionati

Una volta ottenuta la pensione sociale, è importante adottare alcune buone pratiche per gestire al meglio la propria situazione economica e amministrativa:

  • Monitorare regolarmente il proprio conto corrente: per verificare l’accredito puntuale della pensione e tenere sotto controllo le spese.
  • Comunicare tempestivamente all’INPS eventuali variazioni: come cambi di residenza, variazioni del reddito o dello stato civile, per evitare sospensioni o revoche dell’assegno.
  • Informarsi su eventuali agevolazioni: i pensionati possono avere diritto a sconti su servizi pubblici, esenzioni ticket sanitari o altre facilitazioni.
  • Partecipare a attività sociali: mantenere una vita sociale attiva contribuisce al benessere psicofisico e può offrire opportunità di supporto reciproco.

Gestire con attenzione la propria pensione e rimanere informati sulle opportunità disponibili può migliorare significativamente la qualità della vita durante la terza età.

In conclusione, la pensione sociale rappresenta un sostegno fondamentale per i cittadini anziani in condizioni economiche svantaggiate. Assicurarsi di soddisfare tutti i requisiti, presentare una domanda completa e mantenere una gestione attenta della propria situazione sono passaggi essenziali per beneficiare appieno di questa prestazione.

Per approfondire

INPS – Assegno Sociale: Pagina ufficiale dell’INPS con informazioni dettagliate sull’assegno sociale, requisiti e modalità di richiesta.