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Breva è un farmaco broncodilatatore impiegato per alleviare rapidamente il broncospasmo, cioè il restringimento dei bronchi che rende difficoltosa la respirazione. Agendo direttamente sulla muscolatura delle vie aeree, ne favorisce il rilassamento e il conseguente aumento del flusso d’aria, con riduzione di sintomi come respiro sibilante, senso di costrizione toracica e tosse. Per la rapidità d’azione, è comunemente utilizzato come “farmaco di soccorso” da tenere a portata di mano quando compaiono i sintomi o in previsione di esposizioni che possono scatenarli.
Nel percorso di cura dell’asma e di altre condizioni caratterizzate da ostruzione reversibile delle vie aeree, Breva ricopre quindi un ruolo sintomatico: aiuta a “spegnere” gli episodi, ma non sostituisce i trattamenti di fondo che mirano a controllare l’infiammazione e a prevenire le ricadute. Le formulazioni, le modalità di somministrazione e le indicazioni possono variare: è fondamentale seguire quanto riportato nel foglio illustrativo e le indicazioni del medico, soprattutto per la corretta integrazione del farmaco all’interno di un piano terapeutico personalizzato e aggiornato nel tempo.
Indicazioni terapeutiche
La principale indicazione di Breva è il rapido sollievo del broncospasmo nell’asma. Durante una crisi, la contrazione della muscolatura bronchiale ostacola il passaggio dell’aria e genera sintomi acuti che possono essere allarmanti. In questo contesto, Breva aiuta a ridurre la costrizione in pochi minuti, migliorando la capacità di espirare e attenuando il respiro sibilante. Viene impiegato anche per episodi scatenati da allergeni (come acari o pollini), da irritanti ambientali (fumo, smog), infezioni respiratorie o sbalzi termici. In presenza di attacchi moderati o gravi, può essere integrato in protocolli d’emergenza sotto supervisione sanitaria; in casi selezionati, a seconda della situazione clinica, può essere somministrato mediante dispositivi che favoriscono la deposizione del farmaco nelle vie aeree più distali.
Un’ulteriore indicazione è la prevenzione del broncospasmo indotto da sforzo, una condizione in cui lo sport o l’attività fisica scatenano sintomi respiratori per iperreattività bronchiale. L’uso pre-esercizio, secondo le indicazioni del medico, può ridurre significativamente la comparsa di tosse e “fischi” durante l’attività, permettendo di mantenere una buona tolleranza allo sforzo. Una logica simile vale per l’esposizione prevedibile a fattori irritanti o a sbalzi di temperatura, ad esempio durante lavori in ambienti polverosi o in giornate particolarmente fredde. Resta tuttavia un principio chiave: se la necessità di usare Breva prima dell’attività fisica o nel quotidiano diventa frequente, è un segnale di controllo subottimale dell’asma e richiede una rivalutazione del trattamento di fondo.
Breva trova impiego anche nella broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) per il sollievo sintomatico del broncospasmo. In questi pazienti, la limitazione al flusso aereo è spesso parzialmente reversibile e l’uso di un broncodilatatore a rapida insorgenza d’azione può dare beneficio in occasione di peggioramenti improvvisi di dispnea o di riacutizzazioni lievi. In ambito BPCO, tuttavia, il farmaco non sostituisce la terapia di mantenimento con broncodilatatori a lunga durata d’azione e, quando indicati, altri trattamenti regolari. È importante distinguere il ruolo “di salvataggio” dal controllo a lungo termine: il primo mira ad alleviare i sintomi acuti, il secondo a stabilizzare il quadro respiratorio, ridurre le riacutizzazioni e migliorare la qualità di vita.
Nei bambini e negli adolescenti con asma, Breva è indicato per il sollievo rapido dei sintomi e, su indicazione medica, per la prevenzione del broncospasmo da sforzo. In questa fascia d’età assumono particolare rilievo l’educazione all’uso corretto del dispositivo inalatorio, l’aderenza al piano terapeutico e il monitoraggio periodico del controllo dell’asma. L’uso ripetuto e crescente del broncodilatatore di soccorso è un indicatore di rischio: può segnalare incremento dell’infiammazione delle vie aeree e necessità di potenziare o ricalibrare la terapia di fondo (per esempio i corticosteroidi inalatori). Analogamente negli adulti, l’obiettivo è limitare l’uso del farmaco di emergenza a situazioni occasionali: una richiesta elevata nel tempo è un campanello d’allarme da non trascurare.
In sintesi, le indicazioni terapeutiche di Breva comprendono: sollievo rapido del broncospasmo nell’asma, prevenzione del broncospasmo indotto da sforzo o da esposizione prevedibile a fattori scatenanti, e trattamento sintomatico degli episodi di ostruzione reversibile nella BPCO. Il farmaco è in genere soggetto a prescrizione medica e va utilizzato nel quadro di un piano personalizzato che definisce quando e come ricorrervi, con quali dispositivi e in quali quantità. Sebbene risponda efficacemente ai sintomi acuti, Breva non è un antinfiammatorio delle vie aeree e non cambia il decorso della malattia: per questo motivo, non deve essere usato come unico trattamento dell’asma o della BPCO. Se i sintomi persistono, peggiorano o richiedono un impiego frequente del broncodilatatore, occorre rivalutare la strategia terapeutica con il curante.
Modalità d’uso
Breva si somministra per via inalatoria e, a seconda del dispositivo disponibile, può essere erogato come spray predosato o mediante nebulizzatore. L’impiego è generalmente “al bisogno” per il rapido sollievo dei sintomi o in prevenzione prima di un esercizio fisico o di un’esposizione prevedibile a irritanti. Attenersi sempre alle dosi e agli intervalli riportati nel foglio illustrativo e alle indicazioni del medico; non superare le quantità raccomandate. Un ricorso frequente al farmaco è un segnale di controllo insufficiente della malattia e richiede una rivalutazione della terapia di fondo.
Con lo spray predosato, agitare il contenitore, rimuovere il cappuccio, espirare lentamente, posizionare il boccaglio tra le labbra e inspirare profondamente al momento dell’erogazione; trattenere il respiro per alcuni secondi per favorire la deposizione del farmaco nelle vie aeree. Se sono necessarie più inalazioni, attendere 30–60 secondi tra una e l’altra, salvo diversa indicazione. L’uso di un distanziatore può facilitare la tecnica e migliorare la distribuzione del farmaco, in particolare in bambini, anziani o in chi ha difficoltà di coordinazione; verificare periodicamente il funzionamento del dispositivo e pulirlo secondo le istruzioni.
Con il nebulizzatore, utilizzare la soluzione secondo la dose prescritta, eventualmente diluendo con soluzione fisiologica se indicato. La somministrazione va effettuata seduti, con respirazioni regolari e profonde fino al termine dell’aerosol. Pulire e asciugare accuratamente mascherina, boccaglio e camera di nebulizzazione dopo ogni uso. Evitare il contatto del farmaco con gli occhi durante l’uso con mascherina, poiché ciò potrebbe favorire fastidi oculari, soprattutto in soggetti predisposti al glaucoma.
Conservare il prodotto come indicato nel foglio illustrativo, lontano da fonti di calore e al riparo dal gelo; non perforare o bruciare i contenitori pressurizzati. Non condividere i dispositivi con altre persone. Se il sollievo non è rapido come atteso, se i sintomi peggiorano o se è necessario aumentare la dose rispetto a quanto prescritto, contattare il medico per una valutazione del piano terapeutico.
Effetti collaterali
L’assunzione di Breva può comportare la comparsa di alcuni effetti indesiderati, sebbene non tutti i pazienti ne siano soggetti. Tra gli effetti collaterali più comuni si annoverano secchezza delle fauci, tosse, mal di testa e vertigini. In alcuni casi, possono manifestarsi palpitazioni, tremori o nervosismo, attribuibili all’azione del salbutamolo, uno dei principi attivi del farmaco.
Reazioni allergiche, sebbene rare, possono verificarsi e includono sintomi come eruzioni cutanee, prurito, gonfiore del viso o difficoltà respiratorie. In presenza di tali manifestazioni, è fondamentale interrompere immediatamente l’assunzione del farmaco e consultare un medico.
Altri effetti indesiderati meno frequenti possono includere disturbi gastrointestinali come nausea o vomito, aumento della sudorazione e crampi muscolari. È importante segnalare al proprio medico qualsiasi sintomo insolito o persistente durante il trattamento con Breva.
Controindicazioni
Breva è controindicato nei pazienti con ipersensibilità nota al salbutamolo, all’ipratropio bromuro o ad uno qualsiasi degli eccipienti presenti nel farmaco. L’uso del medicinale è sconsigliato in presenza di gravi patologie cardiache, come insufficienza cardiaca congestizia o angina instabile, a causa del potenziale rischio di effetti collaterali cardiovascolari.
Ulteriori controindicazioni includono il glaucoma, l’ipertrofia prostatica, la ritenzione urinaria e l’occlusione intestinale. In questi casi, l’assunzione di Breva potrebbe aggravare le condizioni preesistenti e pertanto deve essere evitata.
È essenziale informare il medico di tutte le condizioni mediche preesistenti prima di iniziare il trattamento con Breva, al fine di valutare l’appropriatezza della terapia e prevenire possibili complicazioni.
Interazioni farmacologiche
Breva può interagire con altri farmaci, influenzando la sua efficacia o aumentando il rischio di effetti collaterali. L’uso concomitante di beta-bloccanti non selettivi, come il propranololo, è generalmente sconsigliato, poiché può ridurre l’efficacia del salbutamolo e provocare broncospasmo.
L’assunzione di Breva insieme a farmaci antidepressivi triciclici o inibitori delle monoamino ossidasi (IMAO) può potenziare gli effetti cardiovascolari del salbutamolo, aumentando il rischio di tachicardia o ipertensione. Pertanto, è importante informare il medico se si stanno assumendo questi tipi di farmaci.
L’uso concomitante di diuretici può aumentare il rischio di ipopotassiemia, una condizione caratterizzata da bassi livelli di potassio nel sangue, che può portare a effetti collaterali gravi come aritmie cardiache. Si raccomanda un monitoraggio regolare dei livelli di potassio durante il trattamento con Breva.
In conclusione, Breva è un farmaco efficace nel trattamento del broncospasmo nei pazienti con BPCO, ma richiede un’attenta valutazione medica prima dell’uso, soprattutto in presenza di condizioni mediche preesistenti o di terapie farmacologiche concomitanti. È fondamentale seguire le indicazioni del medico e segnalare tempestivamente qualsiasi effetto indesiderato o sintomo insolito durante il trattamento.
Per approfondire
Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA): Informazioni ufficiali sui farmaci autorizzati in Italia.
Ministero della Salute: Linee guida e aggiornamenti sulla salute pubblica.
Società Italiana di Pneumologia (SIP): Risorse e pubblicazioni sulla salute respiratoria.
Agenzia Europea per i Medicinali (EMA): Informazioni sui farmaci approvati a livello europeo.
Manuale MSD: Risorse mediche per professionisti sanitari.
