Azarga: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione (Brinzolamide + Timololo): sicurezza e modo d’azione

Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione (Brinzolamide + Timololo) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti adulti con glaucoma ad angolo aperto o ipertensione oculare per i quali la monoterapia produce una riduzione della PIO insufficiente (vedere paragrafo 5.1).

Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione: come funziona?

Ma come funziona Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione

Categoria farmacoterapeutica: Oftalmologici, Preparati antiglaucoma e miotici Codice ATC: S01ED51

Meccanismo d’azione

AZARGA contiene due principi attivi: brinzolamide e timololo maleato. Questi due componenti riducono la pressione intraoculare (PIO) elevata principalmente riducendo la secrezione di umor acqueo, ma attraverso meccanismi di azione differenti. L’effetto combinato di questi due principi attivi determina una ulteriore riduzione della PIO rispetto alla singola assunzione di ciascun componente.

La brinzolamide, è un potente inibitore dell’anidrasi carbonica umana II (CAII), l’isoenzima predominante nell’occhio. L’inibizione dell’anidrasi carbonica a livello dei processi ciliari dell’occhio diminuisce la secrezione dell’umore acqueo, presumibilmente per un rallentamento della formazione di ioni bicarbonato con conseguente riduzione del trasporto di sodio e fluido.

Il timololo è un agente bloccante adrenergico non selettivo che non svolge attività simpaticomimetica intrinseca, attività deprimente diretta a livello del miocardio o attività stabilizzante di membrana. Studi di tonografia e fluorofotometria sull’uomo indicano che la sua azione predominante è correlata a una riduzione della formazione di umore acqueo e a un leggero aumento della facilità di deflusso.

Effetti farmacodinamici

Effetti clinici:

In uno studio clinico controllato a dodici mesi in pazienti con glaucoma ad angolo aperto o ipertensione oculare che, in base all’opinione dello sperimentatore potevano trarre beneficio da una terapia combinata e che presentavano una pressione intraoculare media al basale compresa tra 25 e 27 mmHg, l’effetto di riduzione della pressione intraoculare media di AZARGA somministrato due volte al giorno è risultato compreso tra 7 e 9 mmHg. La non inferiorità di AZARGA rispetto a dorzolamide 20 mg/ml + timololo 5 mg/ml nella riduzione della PIO media è stata dimostrata a tutti gli intervalli temporali a tutte le visite.

In uno studio clinico controllato a sei mesi in pazienti con glaucoma ad angolo aperto o ipertensione oculare e pressione intraoculare media al basale compresa tra 25 e 27 mmHg, l’effetto di riduzione della pressione intraoculare media di AZARGA somministrato due volte al giorno è risultato compreso tra 7 e 9 mmHg ed fino a 3 mmHg superiore a quella di brinzolamide 10 mg/ml somministrata due volte al giorno e fino a 2 mmHg superiore a quella di timololo 5 mg/ml somministrato due volte al giorno. Nel corso dello studio è stata osservata una riduzione statisticamente superiore nella PIO media rispetto sia alla brinzolamide che al timololo a tutti gli intervalli temporali a tutte le visite.

In tre studi clinici controllati, il fastidio oculare dopo instillazione di AZARGA è risultato significativamente inferiore rispetto al fastidio avvertito in seguito all’instillazione di 20 mg/ml di dorzolamide + 5 mg/ml di timololo.


Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione

Assorbimento

In seguito a somministrazione topica oculare, brinzolamide e timololo vengono assorbiti attraverso la cornea e nella circolazione sistemica. In uno studio di farmacocinetica, soggetti sani hanno ricevuto brinzolamide per via orale (1 mg) due volte al giorno per 2 settimane per abbreviare il tempo di raggiungimento dello stato stazionario prima di iniziare la somministrazione di AZARGA. In seguito alla somministrazione di AZARGA 2 volte al giorno per 13 settimane, il valore medio delle concentrazioni di brinzolamide nei globuli rossi (RBC) risultava pari a 18,8 ? 3,29 µM,

18,1 ? 2,68 µM e 18,4 ? 3,01 µM rispettivamente a 4, 10 e 15 settimane, a dimostrazione che le concentrazioni di brinzolamide nei RBC allo stato stazionario sono state mantenute.

Allo stato stazionario, in seguito alla somministrazione di AZARGA, il valore medio della Cmax e della AUC012h nel plasma del timololo è risultato minore rispettivamente del 27% e

del 28% (Cmax: 0,824 ± 0,453 ng/ml; AUC012h: 4,71 ± 4,29 ng h/ml), rispetto alla somministrazione di 5 mg/ml di timololo (Cmax: 1,13 ± 0,494 ng/ml; AUC012h: 6,58 ± 3,18 ng h/ml). L’esposizione

sistemica minore al timololo in seguito a somministrazione di AZARGA non è clinicamente rilevante.

In seguito alla somministrazione di AZARGA, il valore medio della Cmax del timololo è stato

raggiunto a 0,79 ± 0,45 ore.

Distribuzione

Il legame della brinzolamide alle proteine plasmatiche è moderato (circa il 60%). La brinzolamide viene sequestrata nei globuli rossi a causa del suo legame ad alta affinità alla CA-II ed in minor misura alla CA-I. Anche il suo metabolita Ndesetil-brinzolamide attivo si accumula nei globuli rossi legandosi principalmente alla CA-I. L’affinità della brinzolamide e del metabolita alla CA contenuta nel globulo rosso e nel tessuto determina concentrazioni plasmatiche basse.

I dati relativi alla distribuzione nel tessuto oculare dei conigli hanno mostrato che il timololo può essere misurato nell’umore acqueo fino a 48 ore dopo la somministrazione di AZARGA. Allo stato stazionario, il timololo viene rilevato nel plasma umano fino a 12 ore dopo la somministrazione di AZARGA

Biotrasformazione

Eliminazione

La brinzolamide è eliminata principalmente attraverso l’escrezione renale (approssimativamente al

60%). Circa il 20% della dose è stato ritrovato nelle urine come metabolita. La brinzolamide e

l’N-desetil-brinzolamide sono i componenti principali ritrovati nelle urine, insieme a tracce (<1%) dei metaboliti N-desmetossipropil e Odesmetil.

Il timololo e i suoi metaboliti vengono escreti principalmente dai reni. Circa il 20% di una dose di timololo viene escreta non modificata nelle urine e il resto viene escreto nelle urine sotto forma di metaboliti. Il t1/2 del timololo nel plasma è 4,8 ore dopo la somministrazione oculare di AZARGA.


Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione: dati sulla sicurezza

Brinzolamide

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo con la brinzolamide sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, genotossicità e potenziale cancerogeno.

Studi di tossicità sullo sviluppo evolutivo dei conigli con dosi orali di brinzolamide fino a 6 mg/kg/die (214 volte la dose clinica giornaliera raccomandata di 28 µg/kg/die) non hanno evidenziato alcun effetto sullo sviluppo del feto nonostante una significativa tossicità materna. Studi simili nei ratti hanno mostrato una ossificazione lievemente ridotta del cranio e dello sterno dei feti da madri cui è stata somministrata brinzolamide a dosi di 18 mg/kg/die (642 volte la dose clinica giornaliera raccomandata), ma non a dosi di 6 mg/kg/die. Questi risultati si sono avuti a dosi che hanno causato acidosi metabolica con una riduzione della crescita di peso corporeo nelle madri e nel peso dei feti.

Una riduzione nel peso del feto dosedipendente è stata osservata in piccoli di madri che hanno ricevuto brinzolamide oralmente con diminuzioni variabili da leggere (circa 56%) con 2 mg/kg/die fino a circa il 14% con 18 mg/kg/die. Durante l’allattamento, il livello a cui non si è prodotto effetto avverso nella prole è stato 5 mg/kg/die.

Timololo

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo con il timololo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, genotossicità e potenziale cancerogeno. Studi di tossicità riproduttiva con timololo hanno mostrato un ritardo dell’ossificazione fetale in ratti senza alcun effetto avverso sullo sviluppo postnatale (a 50 mg/kg/die o 3.500 volte la

dose clinica giornaliera di 14 ?g/kg/die) e un aumento di riassorbimenti fetali nei conigli (a 90 mg/kg/die o 6.400 volte la dose clinica giornaliera).


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione

Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione: interazioni

Non sono stati effettuati studi di interazione tra farmaci con AZARGA.

AZARGA contiene brinzolamide, un inibitore dell’anidrasi carbonica e, sebbene somministrato per via topica, viene assorbito a livello sistemico. Disturbi dell’equilibrio acido/base sono stati riportati con l’uso orale di inibitori dell’anidrasi carbonica. La possibilità di interazione deve essere considerata in pazienti in terapia con AZARGA.

Esiste la possibilità di un effetto additivo sugli effetti sistemici noti della inibizione della anidrasi carbonica in pazienti trattati con inibitori orali dell’anidrasi carbonica e colliri contenenti brinzolamide. La somministrazione concomitante di colliri contenenti brinzolamide ed inibitori orali della anidrasi carbonica non è raccomandata.

Potrebbero manifestarsi effetti additivi quali ipotensione e/o bradicardia marcata nei casi in cui un beta-bloccante in soluzione oftalmica venga somministrato in concomitanza con calcio-antagonisti orali, agenti beta-bloccanti adrenergici, antiaritmici (incluso amiodarone), glicosidi digitalici, parasimpaticomimetici, guanetidina.

I beta-bloccanti possono ridurre la risposta alla adrenalina usata per il trattamento di reazioni anafilattiche. Si deve prestare particolare attenzione in pazienti con una storia di atopia o anafilassi (vedere paragrafo 4.4).

La reazione ipertensiva all’improvvisa sospensione di clonidina può essere potenziata quando si assumono agenti beta-bloccanti. Si raccomanda cautela nell’uso concomitante di questo medicinale con la clonidina.

I betabloccanti possono potenziare l’effetto ipoglicemico degli agenti antidiabetici. I betabloccanti possono mascherare segni e sintomi di ipoglicemia (vedere paragrafo 4.4).

Occasionalmente è stata riportata midriasi in seguito all’uso concomitante di beta-bloccanti oftalmici e adrenalina (epinefrina).


Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Azarga 10 mg/ml + 5 mg/ml collirio, sospensione: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

AZARGA altera lievemente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

L’annebbiamento transitorio della vista, nonché altri disturbi della visione, possono pregiudicare la capacità di guidare o utilizzare macchinari. Se al momento dell’instillazione si verifica un annebbiamento della vista, il paziente deve attendere che la vista torni nitida prima di guidare o utilizzare macchinari.

Gli inibitori dell’anidrasi carbonica possono diminuire la capacità di eseguire operazioni che

richiedano attenzione mentale e/o coordinazione fisica (vedere paragrafo 4.4).

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco