Calcitonina Spray: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Calcitonina sandoz 200 ui (Calcitonina Di Salmone): sicurezza e modo d’azione

Calcitonina sandoz 200 ui (Calcitonina Di Salmone) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento dell’osteoporosi postmenopausale stabilizzata per ridurre il rischio di fratture vertebrali. Non è stata dimostrata riduzione di fratture all’anca.

Calcitonina sandoz 200 ui: come funziona?

Ma come funziona Calcitonina sandoz 200 ui? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Calcitonina sandoz 200 ui

Categoria farmacoterapeutica: ormone antiparatiroideo, codice ATC: H05 BA 01 (calcitonina di salmone).

La calcitonina è un ormone calciotropico, inibisce il riassorbimento osseo attraverso una diretta azione sugli osteoclasti. Inibendo l’attività degli osteoclasti attraverso dei recettori specifici, la calcitonina di salmone diminuisce il riassorbimento osseo.

La calcitonina riduce marcatamente il ricambio osseo in presenza di condizioni caratterizzate da un aumentato tasso di riassorbimento osseo come nell’osteoporosi.

Attraverso studi istomorfometrici dell’osso condotti sia nell’uomo che nell’animale è stato dimostrato che la calcitonina non produce difetti nella mineralizzazione.

In studi di farmacologia, la calcitonina ha dimostrato di avere attività analgesica in modelli animali. La calcitonina per somministrazione endonasale produce nell’uomo una risposta biologica clinicamente rilevante, come dimostrato da un aumento dell’escrezione urinaria di calcio, fosforo e sodio (riducendo il loro riassorbimento a livello del tubolo renale) e da una diminuzione dell’escrezione urinaria di idrossiprolina. La somministrazione a lungo termine di calcitonina per via endonasale sopprime significativamente gli indicatori biochimici del ricambio osseo, come il telopeptide-C sierico (sCTX) e gli isoenzimi scheletrici della fosfatasi alcalina.

A livello della zona lombare della colonna vertebrale il trattamento con calcitonina per somministrazione endonasale induce un aumento statisticamente significativo del 1-2% della densità minerale ossea (BMD) che è evidente fin dal primo anno di trattamento e continua fino al quinto anno. Viene mantenuta la densità minerale ossea (BMD) a livello dell’anca.

In uno studio clinico della durata di 5 anni in donne in post-menopausa (studio PROOF) la somministrazione di 200 UI di calcitonina di salmone per somministrazione endonasale ha indotto una diminuzione del 33% del rischio relativo di sviluppare fratture delle vertebre. Il rischio relativo di sviluppare fratture vertebrali rispetto al placebo (trattamento con sola vitamina D e calcio) in tutte le pazienti trattate con dosi giornaliere di 200 UI era pari a 0,67 (95% IC: 0,47-0,97). Il rischio assoluto di sviluppare fratture vertebrali nei 5 anni era ridotto da 25,9% nel gruppo placebo a 17,8% nel gruppo trattato con 200 UI. Non è stata dimostrata una riduzione nelle fratture dell’anca.

La dose raccomandata di calcitonina di salmone per via endonasale nel trattamento dell’osteoporosi post-menopausale stabilizzata è di 200 UI una volta al giomo. Dosi più elevate non sono più efficaci.


Calcitonina sandoz 200 ui: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Calcitonina sandoz 200 ui, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Calcitonina sandoz 200 ui

La biodisponibilità di una dose da 200 UI corrispondente a quella somministrata per via parenterale, è compresa tra il 2% ed il 15%. La calcitonina somministrata per via endonasale è assorbita rapidamente attraverso la mucosa nasale ed il picco di concentrazione plasmatica si raggiunge entro la prima ora dalla somministrazione (mediana di circa 10 minuti). L’emivita di eliminazione è vicina ai 20 minuti. Non vi sono dati a conferma dell’accumulo del farmaco a seguito di somministrazione ripetuta. Un dosaggio maggiore di quello raccomandato comporta un aumento della concentrazione di farmaco nel sangue (come confermato da un aumento dell’AUC) ma non comporta un aumento della biodisponibilità relativa. Come già documentato per altri ormoni polipeptidici, è poco importante monitorare i livelli plasmatici di calcitonina di salmone, in quanto non sono direttamente predittivi dell’effetto clinico. Pertanto, è bene valutare l’attività della calcitonina usando parametri clinici di efficacia.

Il legame alle proteine plasmatiche è compreso tra 30 e 40%.


Calcitonina sandoz 200 ui: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Calcitonina sandoz 200 ui agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Calcitonina sandoz 200 ui è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Calcitonina sandoz 200 ui: dati sulla sicurezza

Sono stati condotti studi convenzionali su animali da laboratorio per la valutazione della tossicità a lungo termine, degli effetti sulla funzione riproduttiva, del potere mutageno e della carcinogenesi. La calcitonina di salmone è priva di potenziale embriotossico, teratogeno e mutageno.

È stato osservato un aumento dell’incidenza di adenomi ipofisari nel ratto a cui era stata somministrata calcitonina sintetica di salmone per 1 anno. Ciò è considerato un effetto specie-specifico, privo di alcuna rilevanza clinica.

La calcitonina di salmone non attraversa la barriera placentare.

È stata osservata la soppressione della produzione di latte in animali che allattavano a cui era stata somministrata calcitonina. La calcitonina è secreta nel latte.

Dati preclinici derivanti dalla letteratura mostrano che, utilizzando come modello animale ratti sia in vitro che in vivo, l’eccipiente benzalconio cloruro causa un effetto avverso -dipendente dalla concentrazione e dal tempo- sulle ciglia nasali, inclusa paralisi irreversibile. Il benzalconio cloruro induce modifiche istopatologiche della mucosa nasale dei ratti a concentrazioni pari a 0,021% o maggiori, che sono più del doppio delle concentrazioni disponibili in commercio di Calcitonina Sandoz spray nasale, soluzione (contenente 0,01% di benzalconio cloruro).

Tuttavia, la somministrazione giornaliera per via endonasale di un placebo contenente 0,01% di benzalconio cloruro o di alte dosi di calcitonina nella formulazione contenente lo 0,01% di benzalconio cloruro per 26 settimane è stata ben tollerata nelle scimmie. Non sono state osservate variazioni dell’apparato respiratorio correlate al trattamento. In cani trattati con calcitonina di salmone contenente 0,01% di benzalconio cloruro non sono state osservate evidenze anomale importanti della cavità nasale e dell’apparato respiratorio superiore. Calcitonina Sandoz spray nasale con benzalconio cloruro 0,01% non ha modificato la frequenza del movimento delle ciglia nasali nelle cavie e nei pazienti affetti da morbo di Paget per un periodo rispettivamente di 4 settimane e 6 mesi.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Calcitonina sandoz 200 ui: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Calcitonina sandoz 200 ui

Calcitonina sandoz 200 ui: interazioni

L’uso contemporaneo di calcitonina e litio può portare ad una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di litio. Può essere necessario riaggiustare il dosaggio di litio.


Calcitonina sandoz 200 ui: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Calcitonina sandoz 200 ui: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non esistono studi sull’effetto di Calcitonina Sandoz spray nasale sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Calcitonina Sandoz spray nasale può causareaffaticamento, capogiri e disturbi della visione (vedere paragrafo 4.8) che possono compromettere la capacità di risposta del paziente. Pertanto i pazienti devono essere avvisati che si potrebbero verificare questi effetti, nel qual caso non devono guidare veicoli o usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco