Cusimolol: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Cusimolol (Timololo Maleato): sicurezza e modo d’azione

Cusimolol (Timololo Maleato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Ipertensione oculare, glaucoma ad angolo aperto, pazienti afachici con glaucoma, glaucoma secondario.

Può essere usato in combinazione con altri farmaci antiglaucoma.

Cusimolol: come funziona?

Ma come funziona Cusimolol? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Cusimolol

Il timololo maleato è un agente bloccante dei recettori adrenergici beta1 e beta2 (non- selettivo) che non presenta una significativa attività intrinseca simpaticomimetica, né attività depressiva diretta a livello del miocardio o effetto anestetico locale (stabilizzante di membrana).

Il blocco dei recettori beta-adrenergici riduce il lavoro cardiaco sia nei soggetti sani sia nei pazienti con disturbi cardiaci. Nei pazienti con grave riduzione della funzione miocardica il blocco dei recettori beta-adrenergici può inibire l’effetto stimolatore del sistema nervoso simpatico necessario per mantenere la funzione cardiaca.

A livello di bronchi e bronchioli, il blocco dei recettori beta-adrenergici provoca un aumento della resistenza delle vie aeree in seguito a una mancata attività para-simpatica. Questo effetto è potenzialmente pericoloso nei pazienti affetti da asma o altre condizioni broncospastiche.

Somministrato per via topica oculare il timololo ha la proprietà di ridurre la pressione endoculare sia normale sia elevata, in presenza o meno di glaucoma. La pressione endoculare elevata rappresenta uno dei principali fattori di rischio nella patogenesi della perdita del campo visivo nel glaucomatoso. Quanto più elevata è la pressione endoculare, tanto maggiore è la probabilità che si verifichino perdita del campo visivo e danno al nervo ottico.

L’esatto meccanismo dell’azione ipotensiva oculare del timololo in soluzione oftalmica non è chiaramente definito fino ad oggi. Studi eseguiti sull’uomo mediante la tonografia e la fluorofotometria suggeriscono che l’azione possa essere correlata a una riduzione della produzione di umore acqueo. Tuttavia in alcuni studi è stato anche osservato un leggero aumento della capacità di deflusso. A differenza dei miotici, il timololo riduce la pressione endoculare con effetto minimo o nullo sull’accomodazione o sul diametro pupillare. Di conseguenza, modificazioni dell’acuità visiva dovute a un’aumentata accomodazione non sono comuni né si verificano effetti quali visione confusa o offuscata e cecità notturna prodotti dai miotici. Inoltre nei pazienti con cataratta viene evitata l’incapacità di vedere l’opacità intorno al cristallino quando la pupilla è costretta.


Cusimolol: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Cusimolol, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Cusimolol

L’inizio dell’effetto di riduzione della pressione endoculare (IOP) in seguito a somministrazione topica oculare di timololo di solito viene rilevato entro mezz’ora dopo

somministrazione singola. L’effetto massimo di solito si registra dopo 1-2 ore e un significativo abbassamento della IOP può essere mantenuto per un periodo di 24 ore con una sola somministrazione. Osservazioni ripetute nell’arco di un anno indicano che l’effetto di riduzione della IOP prodotto da timololo in soluzione oftalmica è ben mantenuto.


Cusimolol: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Cusimolol agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Cusimolol è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Cusimolol: dati sulla sicurezza

Cancerogenesi – In uno studio della durata di due anni condotto nel ratto si è osservato un aumento statisticamente significativo (p ? 0,05) dell’incidenza di feocromocitoma nei ratti maschi per somministrazione orale di dosi 300 volte superiori alla dose massima raccomandata nell’uomo (1 mg/Kg/die). La dose massima per somministrazione singola orale raccomandata nell’uomo è di 30 mg di timololo. Una goccia di soluzione oftalmica di timololo 5mg/ml contiene circa 1/150 di questa dose, cioè circa 0,2 mg. Simili effetti non sono stati osservati nei ratti con somministrazioni orali pari a 25 o 100 volte la dose orale massima raccomandata. In uno studio condotto nel topo somministrando timololo per via orale nel periodo di vita, si sono verificati aumenti statisticamente significativi (p ? 0,05) nell’incidenza di tumori polmonari benigni e maligni e polipi uterini benigni nelle femmine al dosaggio di 500 mg/Kg/die. C’è stato anche un significativo aumento di adenocarcinomi mammari allo stesso dosaggio. Ciò è stato associato ad aumento di prolattina nel siero che si verifica nel topo femmina somministrando timololo a questo dosaggio, ma non ai dosaggi di 5 o 50 mg/Kg/die. Un aumento nell’incidenza di adenocarcinoma mammario nei roditori è stato associato con la somministrazione di altri farmaci che provocano aumento di prolattina nel siero, ma non è stata stabilita nessuna correlazione tra i livelli di prolattina nel siero e i tumori al seno nella donna. Inoltre, nella donna, somministrazioni orali fino a 60 mg di timololo maleato (dose orale massima raccomandata nell’uomo) non hanno provocato modificazioni clinicamente significative nella prolattina del siero.

Un aumento statisticamente significativo (p ? 0,05) si è registrato nell’aumento globale di neoplasmi nel topo femmina al dosaggio di 500 mg/Kg/die.

Mutagenesi – timololo maleato è risultato privo di potere mutageno in vivo (nel topo) mediante test del micronucleo e analisi citogenetiche (dosi fino a 800 mg/Kg) e in vitro mediante test di trasformazione neoplastica cellulare (fino a 100 ?g/ml). Nel test di Ames le più alte concentrazioni di timololo impiegate, (5000 e 10000 ?g/piatto) sono state associate con un aumento statisticamente significativo (p ? 0,05) di reversioni osservate nel ceppo TA100 (in sette repliche), ma non negli altri tre ceppi. Nei saggi con il tester TA100 non è stata osservata una relazione evidente dose – risposta, né si è raggiunto il valore 2, solitamente considerato il criterio per considerare positivo il test di Ames.

Effetti sulla riproduzione – Studi sulla riproduzione e sulla fertilità condotti nel ratto non hanno evidenziato effetti avversi sulla fertilità del maschio o della femmina somministrando dosi di farmaco fino a 150 volte superiori alla dose orale massima raccomandata nell’uomo.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Cusimolol: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Cusimolol

Cusimolol: interazioni

Non sono stati effettuati studi specifici di interazione tra altri farmaci con timololo maleato.

Potrebbero manifestarsi effetti additivi quali ipotensione e/o bradicardia marcata nei casi in cui un beta-bloccante in soluzione oftalmica venga somministrato in concomitanza con calcio- antagonisti orali, agenti beta-bloccanti adrenergici, antiaritmici (incluso amiodarone), glicosidi digitalici, parasimpaticomimetici, guanetidina.

Occasionalmente è stata riportata midriasi in seguito all’uso concomitante di beta-bloccanti oftalmici e adrenalina (epinefrina).

I beta-bloccanti possono ridurre la risposta all’adrenalina usata per il trattamento di reazioni anafilattiche. Si raccomanda particolare cautela in pazienti con anamnesi di atopia o anafilassi.


Cusimolol: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Cusimolol: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Come con qualsiasi collirio, l’annebbiamento transitorio della vista, nonchè altri disturbi della visione, possono pregiudicare la capacità di guidare o utilizzare macchinari. Se si manifesta un offuscamento della visione dopo l’instillazione, il paziente deve attendere che la visione torni chiara prima di guidare o usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco