Deticene: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Deticene (Dacarbazina): sicurezza e modo d’azione

Deticene (Dacarbazina) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Deticene viene utilizzato, da solo o in associazione, nel trattamento di:

– melanoma maligno

– linfoma di Hodgkin

– sarcomi dei tessuti molli

Deticene: come funziona?

Ma come funziona Deticene? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Deticene

La dacarbazina è un analogo strutturale dell’amino-5-imidazol-4-carbossamide, precursore delle basi puriniche. Ha un’attività citostatica non ciclodipendente. Tre sono le ipotesi formulate sul suo meccanismo d’azione:

– Inibizione della sintesi del DNA (attività antimetabolica).

– Attività alchilante sul DNA già formato (dovuta al diazometano, metabolita della dacarbazina)

– Interazione con i gruppi SH, che vengono così sequestrati ai processi di sintesi proteica cellulare.


Deticene: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Deticene, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Deticene

La dacarbazina subisce una N-metilazione a livelllo epatico, con formazione di un derivato instabile (M.I.C.) che si trasforma in diazometano e in amino-5 imidazol-4 carbossamide, metabolita principale.

L’impiego di metodiche radioisotopiche ha permesso di precisare il destino della dacarbazina nell’organismo: dopo un’iniezione singola di 4,5 mg/kg per via venosa, la concentrazione ematica diminuisce progressivamente e, 6 ore dpo l’iniezione, il prodotto è totalmente scomparso dal plasma.

L’emivita plasmatica del DTIC è di 75 minuti. I livelli rilevati nel liquor sono bassi, pari al 14% di quelli ematici.

L’eliminazione urinaria è rapida (30% in 6 ore) ed è totale in 24 ore.


Deticene: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Deticene agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Deticene è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Deticene: dati sulla sicurezza

Gli studi di tossicità della dacarbazina sono stati effettuati in diverse specie animali con somministrazioni per via orale, intraperitoneale ed endovenosa. Il farmaco possiede una tossicità acuta relativamente modesta: per somministrazioni intraperitoneali, le DL50 sono risultate di 350 e 680 mg/kg rispettivamente nel topo e nel ratto; per via orale si sono osservate DL50 superiori a 1000 mg/kg in entrambe le specie.

La tossicità cronica è stata valutata con somministrazioni per via intraperitoneale in ratti (20 e 60 mg/kg x 21 gg), e per via endovenosa in maiali nani (5 e 15 mg/kg x 5 gg/settimana x 4 settimane).

Nei ratti le dosi minori di farmaco hanno provocato solo anomalie ematologiche, consistenti in una significativa diminuzione della parte corpuscolata del sangue.

Nei maiali nani si sono osservati, alle dosi minori saggiate, soltanto modesti segni di tossicità, consistenti in alterazioni ematologiche (leucopenia e piastrinopenia) ed arresto della crescita. Segni di tossicità più importanti si sono rilevati, in entrambe le specie, alle dosi maggiori.

Studi di embriotossicità e teratogenesi eseguiti su ratti e conigli hanno documentato la tossicità della dacarbazina nei confronti della funzione riproduttiva; la somministrazione di dacarbazina a femmine gravide ha determinato, a seconda ell’epoca di gestazione, vari segni di tossicità: aumentata incidenza di riassorbimento e di morte del feto, anomalie degli organi fetali, diminuita sopravvivenza neonatale.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Deticene: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Deticene

Deticene: interazioni

L’aggiunta di farmaci antimitotici (actinomicina D, bleomicina, carmustina, lomustina, ciclofosfamide, citosina arabinoside, doxorubicina, fluorouracile, metotressato, vinblastina) alla soluzione di dacarbazina non ne modifica la stabilità, nè dà luogo ad interazioni.


Deticene: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Deticene: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Nessuno.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco