Egogyn: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Egogyn (Levonorgestrel + Etinilestradiolo): sicurezza e modo d’azione

Egogyn (Levonorgestrel + Etinilestradiolo) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Prevenzione del concepimento.

La decisione di prescrivere Egogyn deve prendere in considerazione i fattori di rischio attuali della singola donna, in particolare quelli relativi alle tromboembolie venose (TEV) e il confronto tra il rischio di TEV associato a Egogyn e quello associato ad altri contraccettivi ormonali combinati (COC) (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).

Egogyn: come funziona?

Ma come funziona Egogyn? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Egogyn

Categoria farmacoterapeutica: progestinici ed estrogeni, combinazioni fisse, codice ATC: G03AA07

L’effetto contraccettivo di Egogyn si basa sull’interazione di diversi fattori, i più importanti dei quali si ritiene siano l’inibizione dell’ovulazione e le modificazioni del muco cervicale.


Egogyn: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Egogyn, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Egogyn

Levonorgestrel

Assorbimento

Il levonorgestrel, somministrato oralmente viene rapidamente e completamente assorbito. Con una singola somministrazione i livelli massimi serici, corrispondenti a 3-4 ng/ml, vengono raggiunti entro un’ora dopo l’assunzione. Levonorgestrel è completamente biodisponibile, dopo somministrazione orale.

Distribuzione

Il levonorgestrel è legato all’albumina sierica e alla globulina legante l’ormone sessuale (SHBG). Solo l’1.3% della concentrazione totale è presente come steroide libero, circa il 64% è legato specificatamente alle SHBG e circa il 35% è legato in modo non specifico all’albumina. L’aumento delle SHBG, indotto dall’etinilestradiolo, influenza il rapporto di levonorgestrel legato alle proteine del siero, causando un aumento della frazione legata alle SHBG e una diminuzione della frazione legata all’albumina. Il volume apparente di distribuzione del levonorgestrel è di circa 184 l dopo singola assunzione.

Metabolismo

Eliminazione

I livelli sierici del levonorgestrel diminuiscono in due fasi. La fase terminale è caratterizzata da un’emivita di circa 20-30 ore. Il levonorgestrel non è eliminato in forma modificata. I suoi metaboliti sono eliminati nelle feci e nell’urina in un rapporto di circa 1 a 1. L’emivita dell’escrezione dei metaboliti è circa 1 giorno.

Condizioni allo Stato Stazionario

A seguito dell’assunzione giornaliera del farmaco i livelli sierici aumentano di circa tre, quattro volte raggiungendo uno stato stazionario durante la seconda metà del ciclo di trattamento. Le farmacocinetiche del levonorgestrel sono influenzate dai livelli delle SHBG, che sono aumentati di circa 1.7 volte a seguito dell’assunzione giornaliera di Egogyn.

Questo effetto porta ad una riduzione della clearance a circa 0.7 ml/min/kg allo stato stazionario.

Circa lo 0.1% della dose materna può essere trasferita al neonato con l’allattamento.

Etinilestradiolo

Assorbimento

L’etinilestradiolo, somministrato oralmente, viene assorbito rapidamente e completamente. Con una singola somministrazione i livelli massimi sierici, corrispondenti a 95 pg/ml, sono raggiunti entro 1-2 ore dopo l’assunzione. Durante l’assorbimento ed il primo passaggio nel fegato, l’etinilestradiolo è ulteriormente metabolizzato, con il risultato di una biodisponibilità orale media del 45% circa, con grandi variazioni individuali di circa 20- 65%.

Distribuzione

L’etinilestradiolo è legato principalmente, ma non specificatamente, all’albumina sierica (circa il 98%) ed induce un aumento nella concentrazione sierica delle SHBG. E’ stato riportato che il volume apparente di distribuzione è di circa 2.8-8.6 l/kg.

Metabolismo

L’etinilestradiolo è soggetto a coniugazione presistemica sia nella mucosa dell’intestino sia nel fegato. L’etinilestradiolo è metabolizzato principalmente mediante l’idrossilazione aromatica, ma vengono formati una grande varietà di metaboliti idrossilati e metilati, questi sono presenti come metaboliti liberi e come coniugati con glucuronidi e solfati. La clearance metabolica dell’etinilestradiolo è tra 2.3-7 ml/min/kg.

Eliminazione

I livelli sierici dell’etinilestradiolo diminuiscono in due fasi caratterizzate da emivite di circa

1 ora e di circa 10-20 ore, rispettivamente. L’etinilestradiolo non è eliminato in forma modificata, i metaboliti dell’etinilestradiolo vengono eliminati nelle feci e nell’urina in rapporto di circa 4 a 6. L’emivita di escrezione dei metaboliti è di circa 1 giorno.

Condizioni allo Stato Stazionario

Le concentrazioni sieriche dell’etinilestradiolo aumentano leggermente dopo assunzione giornaliera di Egogyn. Le concentrazioni massime sono di circa 114 pg/ml alla fine di un ciclo di trattamento. In accordo con l’emivita variabile della fase di disposizione terminale dal siero e dall’assunzione giornaliera, lo stato stazionario dei livelli sierici di etinilestradiolo sono raggiunti dopo circa una settimana.

Durante l’allattamento lo 0.02% della dose materna giornaliera può essere trasferita con il latte al neonato.


Egogyn: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Egogyn agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Egogyn è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Egogyn: dati sulla sicurezza

I dati preclinici, basati sugli studi convenzionali sulla tossicità ripetuta della dose sulla genotossicità, sul potenziale cancerogeno e sulla tossicità alla riproduzione, non riportano rischi particolari per gli esseri umani.

Si deve comunque tenere presente che gli steroidi sessuali possono promuovere la crescita di alcuni tessuti e tumori ormono dipendenti.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Egogyn: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Egogyn

Egogyn: interazioni

Nota: devono essere consultate le informazioni riguardanti la prescrizione di medicinali concomitanti per identificare potenziali interazioni.

Effetti di altri medicinali su Egogyn

Le interazioni con altri farmaci che inducono gli enzimi microsomiali, determinando un aumento della clearance degli ormoni sessuali, possono portare ad emorragie da rottura e/o insuccesso del metodo contraccettivo.

L’induzione enzimatica può essere già osservata dopo qualche giorno di trattamento. L’induzione enzimatica massimale si osserva generalmente entro poche settimane. Dopo l’interruzione della terapia l’induzione enzimatica può persistere per circa 4 settimane.

Le donne sottoposte a trattamenti con uno di questi farmaci debbono temporaneamente adottare, oltre al contraccettivo orale combinato, un metodo di barriera o un altro metodo di contraccezione. Il metodo di barriera deve essere usato per tutto il tempo di assunzione concomitante del farmaco e nei 28 giorni successivi alla sospensione della terapia. Se la somministrazione del farmaco concomitante prosegue anche dopo la fine di una confezione di contraccettivo orale combinato, la successiva confezione dello stesso dovrà essere iniziata senza osservare il consueto intervallo libero da pillola.

Sostanze che aumentano la clearance dei contraccettivi orali combinati (efficacia diminuita dei contraccettivi orali combinati da parte di induttori enzimatici)

Fenitoina, barbiturici, primidone, carbamazepina, rifabutina, rifampicina ed esistono sospetti anche per ossicarbamazepina, topiramato, felbamato, griseofulvina e prodotti contenenti “Erba di S. Giovanni” (Hypericum perforatum).

Preparazioni a base di Hypericum perforatum non dovrebbero essere somministrate contemporaneamente a contraccettivi orali, in quanto si potrebbe avere una perdita dell’efficacia anticoncezionale. Sono state riportate gravidanze indesiderate e ripresa del ciclo mestruale. Ciò a seguito dell’induzione degli enzimi responsabili del metabolismo dei farmaci da parte delle preparazioni a base di Hypericum perforatum. L’effetto di induzione può persistere per almeno 2 settimane dopo l’interruzione del trattamento con prodotti a base di Hypericum perforatum.

Sostanze con effetto variabile sulla clearance dei contraccettivi orali combinati

Ritonavir e Nevirapine. Quando sono somministrati con contraccettivi orali combinati, alcuni inibitori delle proteasi HIV/HCV e inibitori della trascrittasi inversa non nucleosidici possono aumentare o diminuire le concentrazioni plasmatiche di estrogeni e progestinici. Questi cambiamenti possono essere clinicamente rilevanti in alcuni casi.

Sostanze che riducono la clearance dei contraccettivi orali combinati (inibitori enzimatici)

Le concentrazioni plasmatiche di estrogeno, di progestinico o di entrambi possono essere

E’ stato dimostrato che dosi di Etoricoxib da 60 a 120 mg/die aumentano le concentrazioni plasmatiche di etinilestradiolo del 37% e del 60% rispettivamente quando assunte in concomitanza con un contraccetivo ormonale combinato contenente 0,035 mg di etinilesteradiolo.

Associazioni sconsigliate

Modafinil: rischio di riduzione dell’efficacia contraccettiva durante il trattamento e per il ciclo successivo alla sospensione del trattamento.

Associazioni da valutare

In caso di trattamento a lungo termine con induttori degli enzimi epatici, viene raccomandato di aumentare la dose di steroidi contraccettivi. Se un dosaggio elevato di contraccettivo orale non è indicato o sembra insoddisfacente o inaffidabile, per esempio in caso di irregolarità del ciclo, si deve raccomandare l’impiego di un altro metodo contraccettivo.

Flunarizina: rischio di galattorrea a causa dell’aumentata sensibilità del tessuto mammario alla prolattina dovuta all’azione della flunarizina.

La troleandomicina può aumentare il rischio di colestasi intraepatica in caso di somministrazione concomitante con contraccettivi orali combinati.

I contraccettivi orali possono influenzare il metabolismo di alcuni principi attivi. E’ stato riportato un aumento delle concentrazioni plasmatiche di ciclosporina durante la somministrazione concomitante di contraccettivi orali. I contraccettivi orali combinati hanno dimostrato di indurre il metabolismo della lamotrigina portando le concentrazioni plasmatiche della lamotrigina a valori sub terapeutici.

Interazioni farmacodinamiche

L’uso concomitante con medicinali contenenti ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e dasabuvir, con o senza ribavirin può aumentare il rischio di aumento delle ALT (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).

Perciò, le utilizzatrici di Egogyn devono passare ad un metodo alternativo di contraccezione (esempio contraccettivo con solo progestinico o metodi non ormonali) prima di iniziare la terapia con questo regime di associazione. Il trattamento con Egogyn può essere ripreso alla fine del trattamentocon tale regime di associazione.

Altre forme di interazione Esami di laboratorio

L’impiego di steroidi contraccettivi può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio

tra i quali parametri biochimici della funzionalità epatica, tiroidea, corticosurrenalica e renale, livelli plasmatici delle proteine di trasporto, per esempio della globulina legante i corticosteroidi e delle frazioni lipido/lipoproteiche, parametri del metabolismo glucidico, della coagulazione e della fibrinolisi. Le variazioni rientrano, in genere, nel range dei valori normali di laboratorio.


Egogyn: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Egogyn: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Egogyn non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco